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mercoledì 12 dicembre 2018

#XXL #MAS #racconti #altri per un altro #Natale a #cura di #Elisa #Longo

LE INVASIONI BARBARICHE 08/04/2011 - Daria Bignardi intervista Manolo

Diventa ciò che sei: il Soccombente di Thomas Bernhard ��

Nature Writing - Robert Macfarlane at BritLitMunich 2018

Rebecca Solnit | The Mother of All Questions

Sylvain Tesson

Erling Kragge: World's Greatest Explorer

Catharina Hedberg, medicinsk sekreterare

Les secrets d’Azzedine Alaïa - Stupéfiant !

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Everything Only Looks Like a Thing: Neil Theise

Theresa May sees 'shared determination' with EU to solve backstop fears

Guadalupe, gli enigmi della Tilma

Padre Pio. La storia di un santo

Mistero Medjugorje La Più Grande Inchiesta Mai Vista Sul Fenomeno Del...

‘Throat-slitting girl’ Tanya Lozova becomes online star of Russia protest

martedì 11 dicembre 2018

Old Man and the Gun | Spot #1

#Zona #di #disagio #il #blog #di #Nicola #Vacca

#tribute #to #Sylvester #Stallone #Sly #sylvesterstallone #youtube #yout...

XXXL MAS a cura di Elisa Longo

























Racconti di Natale XXL MAS nasce dalla voglia di catapultare i bambini e le famiglie nella magica atmosfera del Natale. Quando ero bambina uno dei momenti più attesi era quello della lettura di Natale con i miei genitori. Questi cinque racconti freschi e coinvolgenti sono stati scritti da cinque penne poetiche per i vostri bambini. Il primo racconto che è nato per questo libro, mi è stato richiesto dal Collegio Rotondi di Gorla Minore che voleva regalare una storia da raccontare ai bambini che ogni anno visitano il loro “Villaggio di Natale”. Mi è piaciuto coinvolgere altri quattro poeti e amici scrittori (Giorgia Colucci, Chiara Evangelista, Omar Gellera, Riccardo Giuseppe Mereu), che subito hanno accolto la voglia di scrivere dei racconti per i bambini, storie per creare magia, poesia e gioco aspettando la notte di Natale. I racconti sono adatti a tutte le età. I bimbi più piccoli si innamoreranno di Jack, Paul e di Cometa; quelli più grandi si riconosceranno nelle prime indecisioni per la stesura della letterina a Babbo Natale; i più grandicelli rivivranno la magia del Presepe e della Sacra Famiglia. Natale è il momento della condivisione, dello stare insieme. In tutti i racconti emergono i temi della condivisione, della collaborazione e della speranza che si rinnovano attraverso l’attesa. I nostri bambini vivono in un mondo sempre più veloce e sedersi con loro a leggere questi racconti che parlano della pazienza necessaria quando si sta aspettando qualcosa: un regalo, il raggiungimento di un obiettivo, una guarigione, un regalo o un risultato. Questi sono i temi che troverete tra le pagine e che vi porteranno tempo condiviso con lentezza insieme ai vostri cari. (Elisa Longo)

In copertina: “Il volo di Paul” disegno di Giuseppe Mauro

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M¥SS KETA - IRREVERSIBILE

Interview with Monique Levy @ MM&M Transforming Healthcare Conference 2017

Gilberto Gil - MTV Unplugged 1994

MADAME D'ORA | Leopold Museum

PSICOTERAPIA - Sigmund Freud

Robert FitzRoy - Video Learning - WizScience.com

Who Is Miguel Diaz-Canel?

VIDEO Chuck Norris e Viktor Orbán, la strana coppia

Buldioski: We see a trend of undermining democracy in Hungary

Márta Pardavi: “Inhuman conditions at the Hungarian border” (#ec17budapest)

Hungary on EU dispute: We'll be "unrelenting" | DW English

Canadian Prime Minister Justin Trudeau FULL INTERVIEW | The National

NKURUNZIZA YIRUKANYE YIRUKANYE AMBASADERI WA ONU MU BURUNDI

Pierre Nkurunziza: “Notre mandat prendra fin en 2020”

Il Santuario di San Francesco a Greccio

lunedì 10 dicembre 2018

#l' #Ottavo #.it #libri #e #non #solo #libri #youtube #youtubers

#iqdb #edizioni #iquadernidelbardo #acquista #libri #scarica #ebook

Andromeda di Maria Grazia Palazzo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)




























Andromeda è la galassia più lontana visibile da occhi umani senza l'ausilio di strumenti di osservazione. “Occhi umani”. È la prima richiesta che colgo nello scorrere i testi di Maria Grazia Palazzo, il suo appello a un’umanità che comprende tutti, anche se la silloge è prevalentemente declinata al femminile e ha un portato di analisi sulla condizione della donna. Per disegnare e collocare tale condizione, l’autrice attraversa tempi e luoghi differenti e chiama, invoca, evoca figure diverse di donne – mitologiche, note o silenti – per formare «un alveare di voci», un nuovo esercito del dire a cui assegna le parole come armi, non di offesa ma come strumento di relazione e di consapevolezza: «certe parole lanciate/ non sono benedette ma colpi di machete» per uscire dallo «stallo dei senza parola». Più volte si rileva l’utilizzo del binomio «periplo ferale» e, pur se spiegato dall’autrice stessa nelle note (congrua appendice ai testi che consente una rapida consultazione ove vi sia la necessità per il lettore), ne ravvedo insita tutta la tragicità di un destino inoppugnabile a cui molte donne non hanno potuto o saputo reagire, e che – ancora oggi – obnubila la capacità di cambiamento. Maria Grazia Palazzo non incita al conflitto; con l’altra metà dell’Universo tende a perorare il confronto nel rispetto delle individualità e delle differenze, ma per rendere più incisiva la voce firma un patto intergenerazionale con altre donne, persegue la coralità e per mantenere viva la concentrazione nell’ascolto del fruitore, a livello lessicale conia vocaboli in accelerazione che manifestano, inoltre, l’urgenza del dire, di «un respiro ampio» per «uscire dalle apnee» e dalla solitudine. (Dalla prefazione di Diana Battaggia)

Maria Grazia Palazzo è nata nel ’68 in valle d’Itria. Avvocato e insegnante precaria. Negli ultimi anni ha intrapreso lo studio della teologia e dei diritti delle differenze e dei saperi di genere. È mamma adottiva. La sua più grande ambizione è riuscire a vivere l’ermeneutica delle differenze amorose, tenendo insieme il piano della quotidianità e quello dell’extra quotidiano.

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

A spasso per Lecce … un racconto di Mauro Ragosta


























- Matteo! Io e Francesca siamo giù al bar...per qualsiasi evenienza ci puoi rintracciare al cellulare!- proferii con voce squillante e risoluta al receptionist, senza tuttavia mancare di una certa cordialità. Poi, in maniera determinata, aprii la porta d'ingresso e in un battibaleno io e Francesca fummo nel bar Galleria. Alle dieci del mattino era sempre brulicante di gente: avvocati, vigili, giornalisti, impiegati, commesse e persone in cerca d'affari e di avventure. E a me e a Francesca piaceva tuffarci in quella piccola bolgia, che si accalcava al banco e dava l'idea di una vita cittadina pulsante e viva. Forse, il nostro era il bisogno non soddisfatto di un'esistenza intensa, che, invece, si consumava, tra pizze e cinema, in una città sostanzialmente lenta e caotica solo per il traffico.
Come al solito, ordinammo un caffé per lei, un espressino per me e un cornetto piccolo da dividere in due. E sì, perché noi non potevamo abbondare con i dolciumi, a causa della nostra stazza, a nostro avviso già eccessiva. Ci tenevamo alla nostra complessione e, sebbene non fossimo né esili e neppure agili, come la moda richiede, questo non comprometteva il nostro aspetto di persone rispettabili, curate ed effervescenti, tipiche della classe media leccese. Sì, quella impiegatizia e di professionisti che costituiscono l'ossatura della società del capoluogo salentino. E mentre facevamo colazione, discorrevamo, come ogni mattina, sulle problematiche del nostro lavoro e soprattutto della magrezza dei guadagni. Naturalmente, la nostra conversazione fu dedita anche al gossip, circa l'entourage della nostra diletta azienda: dai vari complotti ed alleanze, ai tradimenti, ai nepotismi, alle sudditanze, volute o subite, e perché no, anche ai vari isterismi e manifestazioni bipolari. Ovviamente, ce n'era per tutti i gusti, come in ogni rispettabile impresa di certe dimensioni. E tutto questo ci divertiva moltissimo, senza parlare poi delle battute spudorate ed esilaranti quando riguardavano noi due e le nostre disavventure in quel girone dantesco che era il XXX, luogo del nostro lavoro. Insomma, si trattava di un ameno sport mattutino, che rendeva piacevole la nostra intimità incipiente. Infatti, eravamo assieme, nello stesso ufficio, da appena due mesi. (…)

Mauro Ragosta economista, fotografo, poeta è autore di diversi volumi di saggistica, poesia e narrativa di rilievo nazionale. Ha collaborato e collabora tuttora con diverse testate giornalistiche on line. E’ attualmente direttore editoriale della testata on line Paise miu https://www.paisemiu.com/

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Grâce à Dieu - de François Ozon - Bande-annonce

Khatia Buniatishvili Beethoven Piano Concerto No 1 in C major Op 15

Walter Albini e la nascita della Fashion week

Debora Serracchiani (PD): 'In Commissione Bilancio lentezza evidente, co...