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mercoledì 6 marzo 2019
martedì 5 marzo 2019
lunedì 4 marzo 2019
domenica 3 marzo 2019
Peccata di Antonio Errico (Manni)
Un romanzo corale, con la vita che scorre
in un tempo senza tempo e dieci figure di uomini e donne che confessano le
proprie colpe, il male di vivere, le passioni. Sono esistenze che si perdono
per sempre in un paese innominato a sud del Sud, dentro un'abbazia, mentre
fuori cade la neve e infuria una battaglia. Le storie nella Storia si
incontrano e si confondono in una realtà ingovernabile e senza scampo, in
pagine forti di luci, colori, tenebre, sofferenze, deliri, trepidazioni. La
scrittura, con il ritmo di un poema, avvince il lettore che, nell'intreccio,
scopre anche l'amore, felicità e dannazione, salvezza e rovina insieme, forza
incontrollata, incontrollabile, assoluta. E poi riconosce la morte e la verità
insieme alla menzogna e al desiderio e al turbamento.
sabato 2 marzo 2019
venerdì 1 marzo 2019
FilosoficaFactory 01 : dalla Scuola di Mileto ai Presocratici (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon) a cura di Erika Ranfoni
“Esiste una città
interiore in ciascuno di noi. Uno spazio in cui la pelle e l’anima costruiscono
trame di senso insieme agli odori delle cose che tocchiamo e alle parole che
abitiamo. Una città con un tetto, come dice Maria Zambrano. Materia che
protegge ma anche soglia verso l’infinito. Il tetto chiude, ma su di esso si
può anche salire per guardare le stelle, per afferrare il rosso di un tramonto,
per farsi ferire da un vento di tramontana, che segna il volto nella sua danza.
Una città interiore, che possiamo chiamare anima, mente, ragione,
spirito,energia. Il nome non è importante. Importante è sapere che essa abita
in noi e noi in essa. L’importante è sapere che c’è una porta che ne segna il
confine in questo tempo. La porta è segno tanto di presenza quanto di assenza.
Può essere un muro oppure un ponte. La porta della nostra città interiore è il
luogo dell’ascolto e dell’accoglienza che offriamo a noi stessi e agli altri.
Perimetro di ospitalità delle nostre emozioni, del dolore e dell’imprevisto,
dell’ineluttabile e del determinato. Siamo noi stessi forse proprio questa
porta? Soglie d’intermezzo tra il silenzio e la parola? Tra il detto e il
taciuto? Tra un tu e un io? Non è importante saperlo. La porta si apre solo con
una chiave. La chiave è la domanda… Saper domandare, avere voglia di farlo,
provarne il desiderio è la forza con cui assume un senso il nostro stare fuori
o dentro la nostra città, il nostro prendere e ricevere, accogliere e chiudere,
il nostro essere Noi e il nostro essere Io. Questa città io la chiamo
Filosofia…spazio di incrocio di domande. Luogo in cui la carne si fa pensiero e
desiderio. Tempo unico di cura di tutti i sé possibili che lo sguardo può
abitare.” (Erika Ranfoni)
La Filosofia è un
lavoro manuale. Lo credo profondamente. Basta intendersi su cosa significhi
questo aggettivo. Le nostre mani rappresentano la rivoluzionaria sfida
dell’evoluzione. La mano afferra, sente, decide, ferisce, cura. Le mani cui mi
riferisco sono quelle dell’anima e della mente. La Filosofia è un gesto che
custodisce una manualità operosa, capace di sfidare l’opacità del quotidiano.
Siamo nell’era del touch, in una rivoluzione 4.0. Quello che conta è oggi cosa
scorriamo con le dita, cosa clicchiamo,quanti likes mettiamo. Ma le nostra dita
sanno veramente pensare? Questa è la domanda cui nasce il progetto
Filosoficafactory, che con i suoi Books vi propone uno storytelling delle
maggiori domande che hanno attraversato la storia del pensiero occidentale.
Questo primo book è dedicato alla nascita della manualità filosofica, dalla
scuola di Mileto ai Presocratici. Una prima guida per entrare nel vivo
dell’hardware e nei processi di formazione di un pensare da filosofo 4.0.
“Eccomi qui. Mi
presento: sono Erika Ranfoni, una Filosofessa. Dopo la laurea mi sono abilitata
come insegnante e parallelamente mi sono formata come Filosofo Consulente
presso l’Associazione Italiana per la Consulenza Filosofica “Phronesis” e come
psicologo junior. Le pratiche filosofiche sono diventate il fulcro di progetti,
seminari e laboratori su molteplici tematiche: la filosofia della cura, l’etica
della salute, l’estetica del gusto, la consulenza filosofica, la Filosofia e
l’industry 4.0. Dopo la nascita della mia Alice “Campanellino” ho sentito il
bisogno di cambiare, invertire il passo di una vita professionale che sentivo
statica, sedentaria, non autenticamente filosofica. Ho capito che lo stupore è
davvero la chiave magica che apre tutte le porte. Così ho rivoluzionato la mia
professione e mi sono ricominciata come Filosofessa. Pensare è il mio design e
lo metto a disposizione di chi voglia avventurarsi nella scoperta della sua
stessa pelle, vita, testa. La mia sede operativa è una FilosoficaFactory, una
fabbrica di idee, disegnate e immaginate da tutti coloro che scelgono di
ascoltare il suono, il senso e la realtà del proprio pensiero “. (Photo by
Frederic Köberl on Unsplash / cura editoriale Valentina Sansò)
Info link
https://www.amazon.it/FilosoficaFactory-01-Presocratici-Quaderni-Edizioni-ebook/dp/B07PB625TC/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1551347409&sr=1-1&keywords=stefano+donno
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