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venerdì 6 settembre 2019
giovedì 5 settembre 2019
Hemp Skin Care: The Natural Remedy for Dry Skin
Dry skin is
more than just an inconvenience that comes with these cold winter months. For
some of us, it’s the unpleasant reality of everyday life.
There are many
paths to take in combatting the woes of dry skin, but after exhausting those
options or noticing the harsh ingredients in even the highest praised
products…it can be a little disheartening.
That’s where
hemp swoops in to put your worries to rest.
What can CBD hemp skincare do for me?
Believed to be
one of the very first plants ever cultivated, hemp is now used to make
thousands of products; from clothing to skin care creams, and everything
in-between. Hemp is part of the cannabis family but don’t run away just yet!
It’s considered a cousin to marijuana
and falls under different rules. Hemp is completely, utterly, totally
non-psychotropic. When sourced properly, it can be used in supplements and skin
care products without any legality issues.
Now, it’s
important to understand that there are two types of hemp oil, and sometimes
they are not very clearly distinguished in products.
The first is hemp seed oil.
As you can
probably deduce, it’s an oil pressed from hemp seeds. Hemp seed oil and hemp seeds themselves are commonly found
in the grocery store. What do you get from hemp seed oil? Amazing nutrition
values, including omega-3, omega-6, trace minerals, and vitamins. In short,
it’s very healthy for the body on the inside and out.
Next, let’s delve into hemp extract.
This oil is
extracted from the whole hemp plant, EXCEPT the seeds. The whole plant extract
does not contain omegas as hemp seed oil does, but it holds incredible values
all on its own. The rare compounds found in hemp extract are cannabinoids and
include Cannabidiol (CBD). Simply put, you will
not find anything like CBD hemp extract in mainstream products. A lot of time
and care goes into properly (and legally) sourcing this oil.
What’s in hemp
extract oil that makes it such a great natural dry skin remedy? It contains a
natural blend of compounds known as phytocannabinoids
and terpenes. If you research those compounds, you’ll be met with
incredible research and anecdotes. We don’t make medical claims, so if you’re
interested in reading about that aspect, you’ll have to research it on your
own. But it’s no secret; the information is at your fingertips.
Why choose CBD hemp as your natural remedy for dry skin?
Using a hemp
oil product in your skin care routine is a natural way to improve your skin. No
more worrying if the ingredients are counter-productively bad for your
skin…mother nature knows what she’s doing. The terpenes in hemp extract are
often used in aromatherapy, so even the smell of these products is good for
your wellbeing.
Nothing compares
to the robust hydrating and nutritional properties of hemp seed oil and hemp
extract. If you’re looking to turn to a natural skin care route, hemp is the
way to go. There’s bold scientific and anecdotal proof.
What is the best hemp oil for dry skin?
Facial skincare: achieve the dewy makeup look
Does your skin
look dry and flaky when you put on foundation? Then you know it’s embarrassing
at times and makes getting ready in the morning take a little longer.
Let us
introduce you to the
Hemp Face Serum. It has a nice, thick texture that provides
your skin with all-day hydration. The oily texture is amazing when used as a
base under makeup. A must-have for anyone dealing with dry skin types.
“My makeup looks amazing over-top this product….it’s just magic in a bottle.”
Eliana Jalali, Professional Makeup Artist and Youtuber
Other facial
skin care products which go very well in combination with this Serum are the Face Cleanser and Face Toner.
Hand and body hemp care
For smooth,
hydrated hands and body, we recommend the powerful Hemp Moisturizer. The pump top makes it so easy to use and
leaves no mess. Where most hemp lotions leave a persistently oily residue, our
Hemp Moisturizer quickly absorbs into the skin leaving behind smooth, silky
skin.
This article originally appeared on MadeByHemp.com
Al di qua delle palpebre di Roberto Shambhu (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
L’onironautica o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra
olandese Frederik van Eeden nel 1913 è il fenomeno per cui si prende
coscienza durante il sogno del fatto di stare dormendo, e la conseguente
capacità di muoversi coscientemente all’interno di un sogno.
L’esperienza del sogno lucido, mai dismessa in Oriente, tornata alle
nostre latitudini grazie agli interventi appunto di Frederik van Eeden,
poi di Stephen LaBerge, necessitava tuttavia di ulteriori apporti, di
nuove connotazioni modali. L’ opera di Shambhu colma, in tal senso, il
vuoto teoretico creatosi tra divieti e imbarazzi e, soprattutto, si
costituisca come una prassi vera e propria, una modalità di azione
consapevole nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto Shambhu è
uno che va dritto alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno ed
immagine.
Cover realizzata dall’artista Roberto Shambhu
https://www.amazon.it/Al-qua-delle-palpebre-onironauta/dp/1080067728/ref=sr_1_25?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565721020&s=books&sr=1-25
mercoledì 4 settembre 2019
Lettere da una taranta di Raffaele Gorgoni (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno per Amazon)
"Edito dalla casa editrice salentina I
Quaderni del Bardo per la collana I Sassolini, “Lettere da una taranta. I ragni
e la politica” è il nuovo libro firmato da Raffaele Gorgoni, giornalista Rai,
scrittore e vice presidente della Fondazione Notte della Taranta. Traendo
spunto da “Lettere da una tarantata” che Annabella Rossi diede alle stampe nel
1970 (ristampato in una nuova e più aggiornata versione da SquiLibri nel 2015),
il giornalista salentino ha dato vita ad un curioso espediente letterario che
lo vede invertire la prospettiva narrativa dando voce a Lycosa Tarantola, il
ragno a cui affida “figurativamente” la scrittura di novantanove lettere nelle
quali ricostruisce le connessioni che hanno caratterizzato il rapporto tra il
Festival de La Notte della Taranta e la politica. Il ragno fa sentire la sua
voce critica, dopo aver atteso vent'anni in silenzio, vent’anni in cui è stato
testimone e protagonista involontario di un fenomeno senza precedenti in Italia
che lo ha trasformato in un marchio, in un logo stilizzato di un prodotto da
vendere, ma anche di successi e sconfitte, di luci e di ombre. Le poco più di
duecento pagine del volume scorrono a ritmo serrato portandoci dalle prime
osservazioni sul tarantismo agli studi del fenomeno da parte di Ernesto De
Martino, dalla sua progressiva scomparsa con le emigrazioni verso il Nord e
l’emancipazione delle donne alla riemersione della tradizione con la riproposta
negli anni Settanta. Entrando nel vivo del libro con l’analisi della genesi de
La Notte della Taranta, la scrittura di Gorgoni si fa sempre più tagliente,
incisiva ed ironica, consentendo al ragno di togliersi tanti “sassolini dalle
scarpe” con la leggerezza e la libertà di chi non può essere accusato di essere
di parte" (Salvatore Esposito su Blog Folk).
Raffaele Gorgoni giornalista
Rai, è autore di romanzi di successo nazionale e internazionale.
Immagine di
copertina opera di Paola Scialpi
Info link
https://www.amazon.it/Lettere-una-taranta-Politica-edizione/dp/1076645003/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=lettere+da+una+taranta&qid=1565420941&s=books&sr=1-1
martedì 3 settembre 2019
Andromedia di Maria Grazia Palazzo ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno per Amazon)
Andromeda è la galassia più lontana visibile da occhi umani senza
l’ausilio di strumenti di osservazione. “Occhi umani”. È la prima
richiesta che colgo nello scorrere i testi di Maria Grazia Palazzo, il
suo appello a un’umanità che comprende tutti, anche se la silloge è
prevalentemente declinata al femminile e ha un portato di analisi sulla
condizione della donna. Per disegnare e collocare tale condizione,
l’autrice attraversa tempi e luoghi differenti e chiama, invoca, evoca
figure diverse di donne – mitologiche, note o silenti – per formare «un
alveare di voci», un nuovo esercito del dire a cui assegna le parole
come armi, non di offesa ma come strumento di relazione e di
consapevolezza: «certe parole lanciate/ non sono benedette ma colpi di
machete» per uscire dallo «stallo dei senza parola». (Dalla prefazione
di Diana Battaggia)
In copertina "Ippazia" in un disegno di Piero Angelini
Maria Grazia Palazzo è nata nel ’68 in valle d’Itria. Avvocato e insegnante precaria. Negli ultimi anni ha intrapreso lo studio della teologia e dei diritti delle differenze e dei saperi di genere. È mamma adottiva. La sua più grande ambizione è riuscire a vivere l’ermeneutica delle differenze amorose, tenendo insieme il piano della quotidianità e quello dell’extra quotidiano
In copertina "Ippazia" in un disegno di Piero Angelini
Maria Grazia Palazzo è nata nel ’68 in valle d’Itria. Avvocato e insegnante precaria. Negli ultimi anni ha intrapreso lo studio della teologia e dei diritti delle differenze e dei saperi di genere. È mamma adottiva. La sua più grande ambizione è riuscire a vivere l’ermeneutica delle differenze amorose, tenendo insieme il piano della quotidianità e quello dell’extra quotidiano
Info link
https://www.amazon.it/Andromeda-Edizione-Maria-Grazia-Palazzo/dp/1082186473/ref=sr_1_27?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565721020&s=books&sr=1-27
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