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martedì 11 febbraio 2020
L’ombra piccola (quaderno gerosolomitano minimo): nuova edizione di Maria Teresa Papa (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Fuori,
discosta dalle rotte percorse e consumate, Gerusalemme. Cercata, raggiunta.
Abitata. Attraversata quando il passo è un inciampo o un camminare agile,
svelto. Respirata. Nelle arie brucianti, nelle piogge sottili e tiepide che
chiazzano lievi i vecchi muri. Nelle piogge buone, gialle, intonate al canto
del muezzin. Nel freddo umido dell’alba nel quartiere armeno, prima dell’arrivo
delle venditrici di mandorle e foglie di vite. Scandita. Dai momenti di vita
piccoli, dalla cantillazione, dalla puntualità di riti e formule, dalle
officiature. Sonora di voci nei mercati, di risate nelle stazioni, di stridii
di rotaie, di lamenti, preghiere e implorazioni, di rumore di pozzanghere
schiacciate. Indagata nel codice del suo alfabeto, nelle lettere sgranate,
studiate in senso e in grammatica, in suono e spessore. Gerusalemme mansueta e
indocile, insofferente e placata, osservata nel suo antico e costante moto
d’onda.
Maria
Teresa Papa è nata a Como il 2 aprile 1975. Si laurea in Giurisprudenza con una
tesi in Filosofia del diritto su Simone Weil e il sindacalismo. Studia poi
Lingue e letterature comparate a La Sapienza di Roma, specializzandosi a Paris
IV Sorbonne in Letteratura francese contemporanea con una tesi, nell’ambito di
un più ampio lavoro su immagine ed iconoclastia, dedicata a Letteratura e
pittura maghrebine. Nel 2017 inizia a studiare ebraico moderno all’Università
ebraica di Gerusalemme, spostandosi l’anno successivo all’Università di Tel
Aviv. Si occupa di traduzione e di scrittura.
Info
link
https://www.amazon.it/Lombra-piccola-quaderno-gerosolomitano-minimo/dp/1080347917/ref=sr_1_9?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565720031&s=books&sr=1-9
lunedì 10 febbraio 2020
La cenere del cuore: nuova edizione di Ion Deaconescu (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Ion
Deaconescu, alla disperazione, allo schianto del dolore contrappone i ricordi,
tasselli di un mosaico che ricompongono il passato, lo fissano in una
dimensione di un tempo dilatato, un presente ampliato secondo le esigenze della
memoria che non ha confini, allarga e restringe i ricordi continuamente,
facendoli rivivere: “Adesso, ti sento ovunque, nella mia stessa ombra, / nello
specchio che rifiuta il mio sguardo, / nella porta che non si chiude, / nel
profumo delle lenzuola, / ma soprattutto nella mia lacrima / che diventerà
fiume, mare, oceano, / abisso di effimera impermanenza”. Il miracolo della
poesia è questo: la parola che si fa luce, memoria, rinascita che sconfigge la
morte”. (Laura Garavaglia)
Ion
Deaconescu (Romania) direttore dell’Accademia Mondiale di Poesia Miahi Eminescu
e dell’omonino Festival di Letteratura che si svolge a Craiova, che ci ricorda
come la poesia sia custode della memoria.
Cover
realizzata dall’artista Marco Tommaso Fiorillo
Info
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