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Milano, 23 novembre 2020
– La violenza di genere è reale, si consuma ai danni delle ragazze e
delle donne in molti modi e forme, subdole o palesi, attraverso gesti,
parole o comportamenti discriminatori, ed è un ostacolo concreto allo
sviluppo delle ragazze come persone, come attori della società, come
risorse per l'economia. Questa è la visione dei più giovani, nati tra il
1997 e il 2007, che emerge dall'ultimo questionario dell'Osservatorio indifesa di Terre des Hommes e ScuolaZoo
sulla percezione della disparità fra generi e violenza, discriminazioni
e stereotipi di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting fra la GenZ
italiana. I risultati dell'indagine giungono in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
(25 novembre), ricorrenza che assume un significato ancora più forte
nell'anno della pandemia da Coronavirus, che ha impattato pesantemente
sul fenomeno della violenza domestica[1].
"La
violenza sulle donne e sulle ragazze sta esplodendo sempre di più,
anche a causa del lockdown. Un'emergenza nell'emergenza che cresce
all'interno delle nostre case e corre sul web, ma che trova anche in
altri luoghi un terreno avvertito come sempre più fertile”, dichiara Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes. "I
ragazzi e, soprattutto le ragazze, ne sono consapevoli, percepiscono la
violenza e la discriminazione di genere come un'urgenza su cui
intervenire e vogliono essere protagonisti in prima persona di un
cambiamento che avvertono sempre più centrale sia a livello locale che a
livello mondiale. È ora che la politica, le imprese, gli enti
filantropici e i media facciano un passo avanti deciso per contrastare
la violenza e la discriminazione e la mettano, finalmente, al centro
delle loro agende”.
L'ITALIA "NON È UN PAESE PER DONNE” PER 9 RAGAZZE SU 10
Tra
i più giovani esiste una forte consapevolezza del fenomeno. Secondo
l'Osservatorio, l'85% dei ragazzi ritiene che in Italia ci sia un reale
allarme femminicidi e violenza contro le donne, ma il dato medio cela
un'importante differenza di genere: sono 7 su 10 i maschi che
ritengono vi sia un allarme fondato, ma il rapporto sale fino a 9 su 10
se si considerano le risposte delle femmine. Solo il 15% non crede
che ci sia un rischio diffuso, ma anche qui il dato scorporato per
genere parla di un 29% di maschi a fronte di un 10% di femmine.
Rispetto alla violenza assistita,
più della metà degli intervistati (51%) è stato spettatore di forme di
violenza verbale, il 39% a forme di violenza psicologica, 1 su 4 ha
visto con i suoi occhi episodi di violenza fisica come schiaffi e calci
(14%) e lancio di oggetti (10,5%). C'è anche un 33% che dice di non
essersi mai trovato di fronte a violenze contro le donne.
Parlando poi di violenza subita
dai ragazzi almeno una volta nella vita, emergono al primo posto gli
atti di bullismo (45%) che se sommati a quelli di cyberbullismo (16%)
interessano oltre 6 ragazzi su 10. Seguono la violenza psicologica da
parte di coetanei (42%), commenti a sfondo sessuale da parte di estranei
online (36%), violenza psicologica da parte di adulti (24%). Nei
ragazzi forte è anche la consapevolezza della globalità del problema.
Guardando fuori dall'Italia, ai paesi più poveri del mondo, il 77% dei
giovani vede nei matrimoni forzati una delle più penose piaghe subite
dalle ragazze, seguito da abusi e maltrattamenti (65%), prostituzione e
tratta (54%), gravidanze precoci e violenze sessuali (entrambe al 45%),
mutilazioni genitali e sfruttamento lavorativo (entrambi al 37%).
DISCRIMINAZIONI, PREGIUDIZI, ALLUSIONI: LA VIOLENZA NON È SOLO FISICA, ALLARME WEB E SOCIAL
Il 54% degli studenti che hanno partecipato al questionario ritiene che le molestie sessuali siano la forma di discriminazione peggiore che subiscono le donne, ma a questo dato si associa quello sulla discriminazione economica, che viene riconosciuto dal 13% degli intervistati, e sul mancato riconoscimento delle proprie capacità, segnalato dal 19%. Il posto di lavoro è
il primo tra i luoghi in cui c'è più violenza/discriminazione contro le
ragazze/donne: lo pensa il 66% dei ragazzi. Il 48% sente come luogo di
discriminazione il web, e il 33% indica gli ambienti della politica. Quanto alle minacce maggiori per un/a ragazzo/a, il 34% ritiene che sia la violenza sessuale, seguita con un distacco di 5 punti percentuali dalle droghe (30%) e da bullismo e cyberbullismo che insieme ottengono il 28% delle risposte. Ma cos'è una molestia sessuale? Per il 76% lo è qualsiasi contatto fisico indesiderato; il 59% indica il fenomeno del revenge porn e la stessa percentuale parla dei comportamenti "inappropriati” a sfondo sessuale su web e social, e del tentativo di violenza fisica. 4 punti in meno, con il 55% delle risposte, emerge anche il tema dei commenti sessisti e delle insinuazioni a sfondo sessuale.
FIDUCIA E RIFUGIO: LA MAMMA SÌ, LA SCUOLA NO MA RIMANE LUOGO DI IMPEGNO
La
mamma rimane la persona di cui i ragazzi si fidano di più: il 36% la
considera il punto di riferimento in caso di difficoltà. Solo 1 su 4
indica gli amici e 1 su 10 il fratello o la sorella. Ancora più giù
troviamo il partner (9%) e poi il papà (6%). La figura dell'insegnante non raggiunge l'1% delle risposte (0,7%). Il 48% confiderebbe alla mamma una violenza subita,
seguita immediatamente dagli amici (46%); ben distanziati troviamo il
partner e il papà (entrambi al 21%) e il fratello/sorella (18%).
Significativo che più di 1 su 10 (11%) dichiari che non si confiderebbe
con nessuno.
La scuola non è dunque percepita come baluardo dinanzi a un pericolo, anzi addirittura il 20% del campione lo ritiene il luogo in cui si sente meno sicuro.
Per contro, passando dalle percezioni alle esperienze concrete, il 70%
delle ragazze dichiara di non essersi mai sentita discriminata in
classe, da compagni o insegnanti, perché femmina. Anzi, la scuola
diventa luogo in cui impegnarsi per combattere contro pregiudizi e violenze di genere: il
51% degli intervistati dedicherebbe 1 o più ore a settimana per
impegnarsi in prima persona a scuola nella lotta alla violenza di genere
e di orientamento sessuale, mentre il 23% dedicherebbe 1 o più ore al
mese.
Per questo Terre des Hommes e ScuolaZoo chiedono che nelle scuole siano attivati e promossi dei meccanismi di peer education,
che consentano ai ragazzi di essere protagonisti di un cambio culturale
anche e soprattutto nei confronti dei propri coetanei. Le istituzioni
scolastiche devono favorire la partecipazione degli studenti tramite
momenti di formazione specifici e offrire spazi in cui la loro voce
possa essere ascoltata. Inoltre, è importante che strumenti come l'Osservatorio indifesa, che raccolgono senza filtri l'opinione dei giovani su argomenti cruciali per la loro vita, diventino un punto d'osservazione permanente e riconosciuto dalle istituzioni governative per orientare le politiche sui temi che li riguardano.
«ScuolaZoo
entra in contatto quotidianamente con oltre 4 milioni di studenti in
tutta Italia e lo facciamo con un dialogo vero, cioè chiedendo e
ascoltando il loro punto di vista», commenta Francesco Marinelli,
Direttore Editoriale di ScuolaZoo. «Con i nostri contenuti e progetti
editoriali cerchiamo di intrattenerli, informarli, rendendoli
protagonisti di tutte le iniziative editoriali. Perché questa
generazione, la GenZ, vuole esprimersi e rendersi parte attiva, e noi
rappresentiamo il loro megafono. È grazie a questo tipo di approccio che
riusciamo a metterci in sintonia con loro, attraverso un linguaggio
comune. E siamo contenti di essere promotori di messaggi come quelli che
Terre des Homme da sei anni ha scelto di trattare e divulgare insieme a
noi».
Giunto alla settima edizione, l'Osservatorio indifesa è realizzato con il coinvolgimento diretto dei R.I.S. - Rappresentanti d'Istituto ScuolaZoo,
primo e unico network nazionale apartitico di Rappresentanti d'istituto
delle scuole superiori che collabora per migliorare la scuola italiana
in modo inclusivo e partendo dai ragazz*.
I R.I.S. hanno rivisitato contenuti e forma del questionario,
in modo da creare un'indagine che partisse dalle domande della GenZ e
che utilizzasse il linguaggio dei giovani. Il questionario è stato poi distribuito in tutte le 349 scuole d'Italia in cui sono presenti i R.I.S. e online, attraverso i canali social di ScuolaZoo.
L'OSSERVATORIO SUGLI ADOLESCENTI ITALIANI E IL NETWORK INDIFESA
Dal 2014 Terre des Hommes, in collaborazione con ScuolaZoo, porta avanti l'Osservatorio indifesa,
uno strumento per ascoltare la voce dei ragazzi e delle ragazze
italiane su violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo
e sexting. Dal suo avvio a oggi più di 26.000 ragazzi e ragazze di
tutta Italia sono stati coinvolti tramite il sito e il canale instagram
di ScuolaZoo (4 milioni di follower) in quello che rappresenta, a oggi,
l'unico punto d'osservazione permanente su questi temi. Uno strumento
fondamentale per orientare le politiche delle istituzioni e della
comunità educante italiana.
Dal 2018 Terre des Hommes, assieme all'associazione Kreattiva, ha dato vita al Network indifesa,
la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la
discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo,
cyber-bullismo e sexting. La rete, fondata sulla partecipazione e il
protagonismo dei ragazzi e delle ragazze attraverso il coinvolgimento
attivo in tutte le fasi del progetto, ha stimolato gli studenti degli
istituti secondari di secondo grado a realizzare programmi radio mirati
alla conoscenza e alla riflessione su violenza, discriminazioni e
stereotipi di genere. Al progetto Network indifesa,
finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, di BIC® e BIC Foundation, hanno già aderito 12
WebRadio di tutto il territorio nazionale. Per info: www.networkindifesa.org
La Campagna "indifesa”
di Terre des Hommes è nata per garantire alle bambine di tutto il mondo
istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi.
Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha
messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle
bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all'istruzione, all'uguaglianza e alla protezione.
Tutto ciò a partire da interventi sul campo volti a dare risultati
concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori
opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.
Sostengono la campagna indifesa: BIC®, BIC Foundation, MainAD, Valvorobica, Fondazione Zanetti, Douglas. Media Partner: Io Donna.
About Terre des Hommes
Terre des Hommes
dal 1960 è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo
dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni
bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente
Terre des Hommes è presente in 67 paesi con 816 progetti a favore dei
bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des
Hommes International Federation, lavora in partnership con EU DG ECHO ed
è accreditata presso l'Unione Europea, l'ONU, USAID e il Ministero
degli Esteri italiano - Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale (AICS). Per informazioni: www.terredeshommes.it
About ScuolaZoo
ScuolaZoo
è il media brand degli studenti Italiani che si interfaccia
quotidianamente con 4 milioni di follower. Nata nel 2007 da un'idea di
Paolo De Nadai per contrastare gli episodi di mala istruzione, ScuolaZoo
è oggi un media brand che fa da interlocutore con gli studenti,
dialogando con il loro linguaggio senza filtri, attraverso i loro canali
social di riferimento. ScuolaZoo si propone di ispirare le nuove
generazioni, vivendo i ragazzi, raccontando i loro sogni e bisogni e
dando vita a contenuti ed esperienze WOW che uniscono, e liberano il
potenziale di ognuno. ScuolaZoo è anche il terzo diario scolastico più
venduto d'Italia e il primo network nazionale di Rappresentanti
d'Istituto che collabora per una scuola migliore con e per gli studenti.
ScuolaZoo fa parte di OneDay Group il business builder italiano che mette le nuove generazioni al centro.
About Kreattiva
Kreattiva
(fondata a Bari nel 2006) è un'associazione di promozione sociale che
si occupa di partecipazione, contrasto all'emarginazione e alla
marginalità, innovazione sociale, antimafia, uso creativo dei media e
incubazione di idee con l'obiettivo di creare percorsi partecipati di
crescita individuale e collettiva attraverso il miglioramento delle
condizioni di vita e sviluppo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
Questo
si traduce in un lavoro quotidiano finalizzato alla centralità e al
protagonismo dei ragazzi e delle ragazze nei percorsi di vita, gestione e
sviluppo della cosa pubblica. In particolare, l'impegno che
caratterizza l'associazione sin dalla sua nascita è quello relativo alla
narrazione collettiva attraverso lo strumento radiofonico per la
costituzione e la divulgazione di una cultura della legalità e
dell'antimafia sociale fra i ragazzi e le ragazze delle scuole.