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lunedì 24 maggio 2021
domenica 23 maggio 2021
Romanzo caporale di Annibale Gagliani ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La fine dell’uomo nel
caos italiano. Sulla terra vermiglia della Cava di Bauxite, a Otranto, il
suicidio narra, attraverso il flusso di coscienza, la vita da cacciatore di
lucciole del protagonista, che ricorda l’Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo
Pasolini. Un condottiero possibile del Kenya, animato da due modelli
filosofici: don Donato Panna e Thomas Sankara. La corruzione politica del suo
Paese lo costringe a fuggire in Italia col sogno di costruire un avvenire di
pace per la sua famiglia. La disumana navigazione sul Mediterraneo lo conduce
in una terra intollerante, avvolta da buio impenetrabile. Ma lui, come Sisifo,
porta il masso sopra la montagna. Diventa schiavo del caporalato, ma non
s’arrende: sfida il Fattore C sedimentato tra le sinapsi della gente comune. La
tragedia, dalla sequenza circolare, ha due insegnanti autorevoli: la storia e
il dolore. Il giovane antieroe è l’effige più lucida dello stoicismo di Lucio
Anneo Seneca. Annibale Gagliani nasce il 4 ottobre 1992 a Mesagne (BR).
Professore di lettere, giornalista pubblicista, scrittore. Nel 2018 ha
pubblicato i saggi Impegno e disincanto e Ground zero con IQdB Edizioni.
Romanzo caporale è il suo terzo lavoro editoriale. Credits Prefazione di
Fabrizio Peronaci / Postfazione di Raffaele Gorgoni
In copertina una
fotografia di Massimo Bietti fotoreporter premiato dal National Geographic
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sabato 22 maggio 2021
Contro Venere di Alessandra Merico (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Fosse anche stretto tra le mie dita, io
lo vedrò il tuo cuore bruciare all’inferno.” Così si apre “Contro Venere”, un libro che parla d'amore e
di guerra. Di una guerra d'amore ma non per l'amore stesso. Per amore della
guerra. Parla di armi e di baci. E di baci usati come armi. Parla di potere
all'interno dei rapporti. Parla di disturbi affettivi. E di due persone che
potrebbero amarsi ma non ne sono capaci. E per questo si annientano. "Certo
è che il libro che tenete tra le mani ha dentro una certa quantità di
esplosivo, e va maneggiato con cura. Quella cura che se manca uccide Venere.
Vediamo di non essere altri killer." Dalla prefazione di Davide Rondoni
Alessandra Merico nasce a Maglie (Le) nel
1986. Nel 2012 si diploma all’ “Accademia Internazionale di Teatro” di Roma. Nel
2013 vince il “Teglio teatro festival” in Valtellina con “ODI A SE. Soliloqui e
dialoghi di solitudini nell’Odissea” scritto, diretto e interpretato dalla
stessa e dal collega Giuseppe Zonno. Nel 2016, per Rai fiction, produzione
Endemol, prende parte a “Scomparsa” regia di Fabrizio Costa. Nel 2017 pubblica
con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la sua prima raccolta
poetica Contro Venere con la prefazione di Davide Rondoni.
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