«Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo
personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato
negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non
comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso
sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con
quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia
contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente
non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi,
estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della
parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in
questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un
insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di
espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce
Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano.
Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità
mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte».
(Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e
R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)
Annibale Gagliani nasce a
Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere
Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul
linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del
Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il
suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza
edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un
racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio
favoloso”. Nel 2013 instaura una collaborazione con l’amministrazione
del comune di San Donaci (BR) e diviene responsabile del laboratorio
urbano “Officine Creative”, promotore della cultura di strada. Nel 2014
costruisce e organizza, assieme al Professore Marcello Aprile, la
rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè Barocco
Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come reporter
per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla
fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop
giornalistico di Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile
della sezione culturale di «Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù
del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con
«Rompipallone.it», curando una rubrica video che fonde l’arte al calcio:
“L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è corrispondente di
Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale, editorialista di
punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese Piazza
Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia»,
raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio
2018 narra di letteratura e politica per la rivista romana
«L’Intellettuale Dissidente», e di musica e sport per il periodico
«Contrasti». È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue
poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e lasciano un sapore
romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali, oltre ai
Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto», ritroviamo Albert
Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e
Gianni Brera.
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