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giovedì 3 novembre 2022
mercoledì 2 novembre 2022
martedì 1 novembre 2022
lunedì 31 ottobre 2022
Una "virgola per pensare” di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Questo libro di aforismi: Una "virgola per pensare” di Donato Di Poce,
(Tra i maggiori poeti e aforisti contemporanei, tradotto anche in
Spagnolo e Rumeno) è un diamante etico-linguistico ma anche un vaso che
tracima filosofia, poesia, ironia. E’ una dannazione del presente che
ama e vede il futuro, un minimalismo linguistico che trabocca poesia e
orizzonti filosofici ( A volte basta una virgola,/Per non farti sentire
prolisso; Le anime in cerca di verità/Si accecano di dubbi./Quelle in
cerca d'illuminazioni/Si nutrono di "non so”.)
.In copertina opera di Max Marra
domenica 30 ottobre 2022
Troppo vetro per questa pietra di Rafael Soler (I Quaderni del Bardo Eidizioni di Stefano Donno)
Rafael Soler è considerato un poeta con un mondo poetico interiore
così forte che la sua stessa voce abbraccia l’essere e l’esistere della
vita, di una vita, forse dell’intera esistenza regalando ai lettori
attraverso i suoi versi profondi ed illuminanti stati di lucida
coscienza, proprio quando magari il velo di Maya cala sugli occhi degli
uomini. Questa pubblicazione (che raccoglie il best off della produzione
di Soler) apre una dimensione alternativa per contemplare il mondo, gli
esseri che lo abitano, la sua stessa vita, manifestando un'affascinante
intimità con la morte, superandone i limiti imposti . Uno sguardo
intelligente, singolare, misterioso, che viene dal profondo, a tratti
quasi visionario, che solo attraverso l’amore per l’amore e per la vita
può autodeterminarsi e legittimarsi.
Traduzioni di Gianni Darconza, Laura Garavaglia e Daniela Citterio
RAFAEL SOLER
(Valencia, Spagna, 1947) è un poeta, rinomato e premiato narratore,
professore universitario e Vicepresidente dell'Associazione degli
scrittori spagnoli ACE dal maggio 2015. Ha pubblicato sei libri di
poesia: "Los sitios interiores" (1980, secondo classificato al Premio
Juan Ramón Jiménez), "Maneras de volver" (2009), "Las cartas que debía"
(2011), "Ácido almíbar" (2014, Premio de la Crítica Literaria
Valenciana), "No eres nadie hasta que te disparan" (2016) e "Las razones
del hombre delgado" (2021), oltre alle antologie "La vida en un puño"
(2012) e "Leer después de quemar" (2018). È anche autore di sei romanzi e
due libri di racconti. È stato invitato a leggere le sue poesie in più
di quindici paesi e i suoi libri sono stati pubblicati in Ungheria,
Giappone, Italia, Stati Uniti, Ecuador, Paraguay, Bolivia, Honduras e
Perù.
sabato 29 ottobre 2022
Esce “Solstititum” di Andrea Ceradini (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Solstititum” è il titolo della quarta ed ultima pubblicazione di Andrea Ceradini - edita dalla casa editrice leccese I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno – e già vincitrice del primo premio al concorso letterario “Europa In Versi e in Prosa 2021” e del Premio lettererario “M. Dicorato Scenaedition”, nella sezione “prosa inedita breve”.
Un titolo significativo, che commemora la ricorrenza magica dedicata agli spiriti e agli elfi che, secondo la tradizione propria dell'antica religione germanica di ceppo celtico, indicava la notte dedicata alla prosperità e alla luce che vince sull'oscurità delle tenebre, ovvero il momento in cui il Sole raggiunge la sua massima declinazione così come inteso da Alban Hefin.
Tuttavia, il nome “Solstitium” commemora anche l'evento storico conosciuto come “Battaglia del solstizio” - il cui termine è stato coniato dal poeta e scrittore italiano Gabriele D'Annunzio - combattuta nei giorni intercorrenti tra il 15 ed il 24 giugno 1918 tra l'esercito austro-ungarico ed il Regio Esercito Italiano nell'ultima grande offensiva della Prima Guerra Mondiale; sarà proprio in questo scenario storico che il romanzo di Ceradini raggiungerà il suo culmine.
La narrazione è incentrata sull'omicidio di una giovane donna natia di Opicina (Trieste), Adele Carli - nata Catturich - che viene trovata morta nella sua residenza situtata a Schio, in Veneto.
Protagonista indiscusso dell'opera in prosa è il Maggiore Vincenzo Martini dei Carabinieri Reali - già adoperato come personaggio dall'autore Ceradini nei suoi tre romanzi dai titoli “Le rose dell’Altopiano (2017), “Il fumo sull’acqua” (2018) e “Fuga da Caporetto-Nostos padano” (2019) – il quale è chiamato a dare un volto ed un nome all'assassino della vittima, ufficialmente sarta ma prostituta di professione. Un romanzo dai perfetti connotati del genere Giallo, che porta seco le sfumature tipiche della letteratura verista - dato dall'utilizzo di un registro linguistico in forma dialettale, tipico del posto ove si svolgono i fatti. Esso che fa da scenario a questo capolavoro letterario, intriso anche di notevoli sfumature che vanno a connotare il romanzo storico.
Scorrevole e d'impatto, il capolavoro letterario di Andrea Ceradini, autore veronese e medico veterinario, non trascura neppure l'aspetto psicologico dei personaggi il quale si rivela essere un connotato essenziale per ogni narrazione dai tratti “crime” o polizieschi: ogni personaggio che interagisce con i fatti possiede una descrizione assai preziosa che agevola il lettore nell'immedesimazione, aiutandolo – così – a vestire i panni dell'inquirente chiamato a far luce su un delitto che lascia spazio a svariate ipotesi investigative, vantando moventi che vanno dal passionale a quello dettato dal pregiudizio che imputa e condanna la condizione sociale e morale legata al lavoro svolto dalla vittima. La morte della protagonista, tuttavia, accende l'interesse per un'altra scomparsa prematura, avvenuta nel 1901 ed archiviata - anni prima - come suicidio la quale, sino a quel momento, era stata apparentemente condizionata dal trascorrere del tempo e dall'affievolirisi del memento di un episodio tanto traumatico; ecco, però, rialbeggiare il fantasma del ricordo di un bambino - ospite come tanti dell'istituto di accoglienza per orfani “Sorelle della Misericordia” - il quale risulta essere indissolubilmente legato alla vittima e al giallo della morte di quest'ultima.
Ricco di riferimenti manzoniani e, più in generale, letterari ed artistici, “Solstitium” dona al lettore una visione estremamente esatta della situazione sociale del tempo che conserva in sé uno scopo educativo non trascurabile e ricco di cenni inerenti all'atrocità della guerra, alle condizioni dei soldati chiamati al fonte, all'amore, alla perdita, nonché alle piaghe sociali che potremmo definire “attuali”. (a.dp)
Info link
https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/3324125548958074237?hl=it