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lunedì 13 marzo 2023
Onirico blues di Valeria Dal Bo (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani) per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Valeria Dal Bo's new book ONIRICO BLUES, with a foreword by Giampiero Neri, is now available from Quaderni del Bardo Edizioni, edited by Stefano Donno and part of the Fuochi collection directed by Ottavio Rossani. According to Neri, "The figures that appear in Valeria Dal Bo's poems, which rightly belong to her poetic world, seem to come from a gallery of surrealist paintings, dedicated to mysterious, nocturnal rituals. Their presence is generally reserved for the endings of the poems, of which they constitute the surprising element along with the words. An ensemble that fascinates us readers and leads us to follow their evolutions. These poems go through an anguished and very suffering journey, which is not spared from us, but which is never mournful, much less resigned to calamities. Instead, there is a present and lively desire not to give in to oppression, but to throw the heart over the obstacle."
"Onirico blues" is a journey from dreams to consciousness of living, within the illumination of the mind. Valeria Dal Bo's poetic tales are a succession of images, with dreams as the source and words as the means of transport to real life. The poems have no punctuation, and the rhythm slides between desire and contradiction. These images speak, recounting suffered fears, self-managed analyses, and a rise to the surface of existence. In the postscript, Ottavio Rossani describes the work as "filaments in motion" that invite the reader on a journey to the core of the author's emotions.
VALERIA DAL BO lives in Milan and has always been passionate about poetry. Since 1994, she has hosted a monthly group of "Friday Poets" at her home. She was a co-founder and editor of the magazine "Il Monte Analogo" and has published works in journals such as Juvenilia, Opera Nuova, and the anthology "Quaternario" (edited by Giampiero Neri and Gianni Mascolo). Onirico blues is her first organic collection.
The cover art is by Ottavio Rossani, entitled "Directional Filaments - 2007 - 50x70cm, acrylic on canvas". Get your copy of ONIRICO BLUES today and immerse yourself in the poetic world of Valeria Dal Bo
Info link
https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/2781424483674053566?hl=it
domenica 12 marzo 2023
ANTOLOGIA DI POESIA UCRAINA PER I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI
The latest international release by Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno in collaboration with La Casa della Poesia di Como ODV is CLARINETTI SOLARI, an anthology of Ukrainian poetry edited by Dmytro Tchystiak from 1960 to the most immediate contemporary Ukrainian poetic scene. The goal of this edition is to make some little-known or entirely unknown voices resonate with Italian poetry lovers who enjoy exploring other countries' poetic paths and discovering different latitudes of verse-making.
"The choice of poems for an anthology is always more or less arbitrary, especially for an anthology conceived by the same translator. The fifty or so poets gathered under this cover give an idea of contemporary trends in Ukrainian poetry, starting with the founder of the new Ukrainian literature Taras Shevchenko, passing through the great representative of modernism Pavlo Tychyna, who had a significant impact on the neo-modernist generation of the 1960s, the restorers of Ukrainian archetypal structures ("Kyiv School") up to the generation of the 2010s" (Dmytro Tchystiak)
The authors included in this anthology are Taras Shevchenko, Ivan Franko, Lessia Ukrainka, Volodymyr Svidzinskyi, Pavlo Tychyna, Maxyme Rylskyi, Andrii Malychko, Dmytro Pavlytchko, Olexii Dovgyi, Mykola Vingranovskyi, Ivan Dratch, Leonid Davydenko, Taras Melnychouk, Pavlo Movtchane, Mykola Vorobiov, Raissa Lycha, Vassyl Holoborodko, Viktor Kordoun, Iaroslava Pavlytchko, Lubov Holota, Viktor Baranov, Halyna Kyrpa, Serhii Hrabar, Olexandre Balabko, Antoniia Tsvid, Mykhailo Sydorjevskyi, Tetyana Dobko, Vassyl Slaptchouk, Sergei Dziuba, Dmytro Spydko, Serguii Pantiouk, Ihor Pavliouk, Ivan Androussiak, Maria Morozenko, Iuri Mosénkis, Inna Kovalchuk, Viktoria Ostach, Natalka Beltchenko, Vyatcheslav Houk, Oleh Kotsarev, Anna Bahriana, Kateryna Michstchouk, Tetyana Vynnyk, Iryna Chouvalova, Dmytro Drozdovskyy, Dmytro Tchystiak, Vyacheslav Levytskyi, and Nazary Nazarov.
The selected texts were translated into French by Dmytro Tchystiak and then into Italian by Laura Garavaglia and Annarita Tavani.
The cover features "Sounds of Light" by Inna Kazimirova.
sabato 11 marzo 2023
venerdì 10 marzo 2023
giovedì 9 marzo 2023
mercoledì 8 marzo 2023
Se penso al 1976 mi entusiasmo per Adriano Panatta
Adriano Panatta, uno dei più grandi tennisti italiani di tutti i tempi, ha avuto un anno eccezionale nel 1976. In quell'anno, Panatta ha ottenuto una serie di vittorie impressionanti, tra cui il suo primo titolo del Grande Slam.
La stagione di Panatta è iniziata con la vittoria del torneo di Ginevra, in Svizzera, dove ha battuto il campione in carica Bjorn Borg in tre set. Questa vittoria è stata un segnale di quello che sarebbe successo durante il resto della stagione.
Successivamente, Panatta ha partecipato al torneo di Monte Carlo, dove ha sconfitto Borg in semifinale in tre set, prima di vincere il torneo battendo il tennista cecoslovacco Tomas Smid in tre set.
La vittoria più importante della stagione di Panatta è arrivata al torneo di Roland Garros, il torneo del Grande Slam giocato sulla terra battuta a Parigi. Dopo aver sconfitto tennisti del calibro di Guillermo Vilas e Harold Solomon, Panatta si è trovato di fronte Borg in semifinale. In una partita epica, Panatta ha sconfitto Borg in cinque set, mettendo fine alla sua striscia di 16 vittorie consecutive al Roland Garros.
In finale, Panatta ha affrontato il tennista rumeno Ilie Nastase. Dopo aver perso il primo set, Panatta ha reagito in modo superbo, vincendo i successivi tre set per diventare il primo tennista italiano a vincere il titolo del Grande Slam a Parigi.
Dopo la vittoria a Roland Garros, Panatta ha continuato la sua stagione di successo vincendo il torneo di Gstaad in Svizzera e raggiungendo la finale del torneo di Wimbledon, dove ha perso contro Bjorn Borg.
Il 1976 è stato un anno indimenticabile per Adriano Panatta, che ha dimostrato di essere uno dei migliori tennisti del mondo sulla terra battuta. La sua vittoria a Roland Garros è stata un momento storico per il tennis italiano e ha ispirato molti giovani tennisti italiani a seguire le sue orme.
martedì 7 marzo 2023
Se penso al 1976 vado al cinema per vedere Taxi Driver
Il film "Taxi Driver" del 1976, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro, è considerato un capolavoro del cinema americano. Il film racconta la storia di Travis Bickle, un ex combattente del Vietnam che diventa tassista a New York.
Travis è un personaggio solitario e alienato, che soffre di insonnia e di disturbi mentali. Lavorando come tassista, si imbatte in diverse situazioni sgradevoli, tra cui la prostituzione e la droga, che lo fanno sentire ancora più distante dalla società.
Travis si innamora di Betsy, una giovane donna che lavora in una campagna elettorale. Tuttavia, il loro rapporto non va a buon fine a causa di un equivoco. Travis diventa ossessionato dall'idea di vendicarsi e inizia a meditare di uccidere il senatore Charles Palantine, il candidato che Betsy sostiene.
Nel frattempo, Travis conosce Iris, una giovane prostituta minorenne che vuole scappare da quella vita. Travis decide di aiutarla e pianifica di uccidere il suo protettore, il mafioso Sport. Il piano fallisce, ma Travis riesce comunque a uccidere Sport e i suoi scagnozzi in un'epica sparatoria.
Il finale del film è aperto all'interpretazione, con Travis che viene applaudito come un eroe dalla polizia, ma che sembra ancora alienato e lontano dalla società.
"Taxi Driver" è stato un successo di critica e di pubblico. È stato nominato a quattro premi Oscar, tra cui miglior film, miglior attore per Robert De Niro e miglior regia per Martin Scorsese. Nonostante non abbia vinto in nessuna categoria, il film è diventato un cult del cinema americano.
Il film è stato elogiato per la sua regia innovativa, la sua fotografia intensa e la sua colonna sonora emozionante. Inoltre, il film è stato apprezzato per la performance straordinaria di Robert De Niro, che ha saputo trasmettere la fragilità e la disperazione del personaggio di Travis.
"Taxi Driver" è diventato un punto di riferimento per il cinema degli anni '70 e un simbolo della controcultura americana. Il film ha ispirato molti registi e ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare. La sua famosa battuta "You talkin' to me?" è diventata un'icona del cinema americano e una citazione molto popolare.
In sintesi, "Taxi Driver" del 1976 è un film iconico e rivoluzionario, che ha affrontato temi profondi e controversi come l'alienazione, la solitudine e la violenza. Il film è un capolavoro del cinema americano e un punto di riferimento per il cinema di Martin Scorsese e di Robert De Niro.
Se penso al 1976 guido la Fiat 126
Il modello Fiat 126, lanciato nel 1976, è stato uno dei modelli di auto più iconici della Fiat in Europa. Conosciuto anche come "la nuova 500", il Fiat 126 era il successore del popolare modello Fiat 500. Il Fiat 126 è stato prodotto fino al 2000, quando è stato sostituito dal Fiat Seicento.
Il design della Fiat 126 era molto simile a quello del suo predecessore, la Fiat 500. Era una piccola auto compatta, lunga solamente 3,05 metri e larga 1,38 metri. Era disponibile sia come berlina che come cabriolet. La carrozzeria era molto simile alla 500, con una forma arrotondata e un tetto a due archi. Il design della 126 era moderno per l'epoca, ma manteneva la semplicità e lo stile della 500.
Il modello Fiat 126 era dotato di un motore a quattro cilindri raffreddato ad aria da 594cc. Era capace di produrre 23 cavalli e poteva raggiungere una velocità massima di circa 105 km/h. Il motore era abbastanza potente per un'auto così piccola, ma non era in grado di affrontare le autostrade italiane. Il modello Fiat 126 era destinato principalmente alla guida in città, dove la sua manovrabilità e la sua dimensione ridotta lo rendevano perfetto per la guida in spazi stretti.
L'interno del Fiat 126 era semplice, ma funzionale. I sedili erano piuttosto confortevoli, ma l'auto non era dotata di aria condizionata, radio o qualsiasi altro comfort moderno. Il cruscotto era molto simile a quello della 500, con un indicatore di velocità e un contachilometri.
La Fiat 126 è stata un successo immediato in Italia e in Europa. Era un'auto economica e facile da guidare, perfetta per i giovani che cercavano un'auto per spostarsi in città. Il prezzo era anche molto conveniente, il che lo rendeva accessibile per le famiglie a basso reddito.
Il modello Fiat 126 è stato anche un'auto popolare per la sua affidabilità. Non era raro vedere una Fiat 126 con più di 100.000 km sul contachilometri. Era anche facile da riparare e manutenere, il che lo rendeva una scelta economica anche a lungo termine.
La Fiat 126 è stata prodotto in molte varianti e versioni speciali. Ci sono state versioni sportive, come il Fiat 126 Abarth, e versioni speciali, come il modello Fiat 126 BIS. Nel corso degli anni, sono state prodotte anche versioni per il mercato estero, come il Polski Fiat 126p in Polonia.
In sintesi, la Fiat 126 è stata un'auto iconica e popolare in Europa. Era una scelta economica e affidabile per chi cercava un'auto per la guida in città. Nonostante la sua dimensione ridotta, era dotato di un motore abbastanza potente per la sua categoria. Il modello Fiat 126 rimane un'auto iconica dell'epoca e un pezzo di storia dell'automobile italiana.