Nella vita, come in un lungo viaggio, ci troviamo spesso ad affrontare sfide e ostacoli che mettono alla prova la nostra tenacia e la nostra capacità di resistere. In questi momenti, è facile sentirsi scoraggiati e perdere di vista il traguardo finale. Ma è proprio in queste circostanze che diventa fondamentale ricordare le parole sagge: "Sii perseverante, paziente e aperto: il viaggio è importante quanto la destinazione".
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lunedì 15 aprile 2024
domenica 14 aprile 2024
Ascolta il sussurro dell'intuito: la tua bussola verso il successo
Nel vortice caotico della vita quotidiana, spesso ci sentiamo smarriti, incerti sulla direzione da prendere. Dubbi e paure offuscano il nostro giudizio, rendendo difficile distinguere il sentiero giusto da quello sbagliato. Eppure, dentro di noi, possediamo una guida inestimabile: l'intuito.
Un sussurro che guida i nostri passi
L'intuito è quella voce silenziosa che, come un sussurro, risuona nel profondo del nostro essere. Non si esprime con parole articolate o ragionamenti logici, ma attraverso sensazioni, emozioni e immagini vivide. E' la nostra bussola interiore, capace di orientarci anche nelle situazioni più buie e complesse.
Imparare ad ascoltare
Il problema è che spesso ignoriamo questo sussurro, soffocandolo con il rumore assordante dei pensieri razionali e delle paure. Pieni di timori e incertezze, ci affidiamo unicamente alla logica, perdendo di vista la saggezza innata che risiede in noi.
Imparare ad ascoltare l'intuito richiede pratica e pazienza. Dobbiamo creare lo spazio interiore per accoglierlo, meditando, trascorrendo tempo immersi nella natura o semplicemente dedicandoci momenti di silenzio e introspezione.
Fidati del tuo intuito: conosce la via
L'intuito non è mai in errore. Conosce la via migliore per noi, anche se a volte non la comprendiamo appieno. Ci guida verso il nostro vero potenziale, spingendoci oltre le nostre zone di comfort e facendoci compiere scelte coraggiose.
Ascoltare l'intuito significa fidarsi di noi stessi, credere nel nostro valore e nella nostra capacità di discernere ciò che è giusto per noi. Significa abbracciare l'incertezza e abbandonarsi al flusso della vita, con la consapevolezza che ogni passo ci avvicina alla nostra realizzazione.
L'intuito è la chiave del successo
Le persone di maggior successo nel mondo sono quelle che hanno imparato a fidarsi del proprio intuito. Non si basano unicamente sulla logica e sull'analisi, ma integrano le loro decisioni con la saggezza interiore.
Ascoltati. Lasciati guidare dal sussurro dell'intuito. E scoprirai che la via migliore per realizzare i tuoi sogni è già dentro di te.
Lettere da una taranta di Raffaele Gorgoni (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
"Edito dalla casa editrice salentina I Quaderni del Bardo per la collana I Sassolini, “Lettere da una taranta. I ragni e la politica” è il nuovo libro firmato da Raffaele Gorgoni, giornalista Rai, scrittore e vice presidente della Fondazione Notte della Taranta. Traendo spunto da “Lettere da una tarantata” che Annabella Rossi diede alle stampe nel 1970 (ristampato in una nuova e più aggiornata versione da SquiLibri nel 2015), il giornalista salentino ha dato vita ad un curioso espediente letterario che lo vede invertire la prospettiva narrativa dando voce a Lycosa Tarantola, il ragno a cui affida “figurativamente” la scrittura di novantanove lettere nelle quali ricostruisce le connessioni che hanno caratterizzato il rapporto tra il Festival de La Notte della Taranta e la politica. Il ragno fa sentire la sua voce critica, dopo aver atteso vent'anni in silenzio, vent’anni in cui è stato testimone e protagonista involontario di un fenomeno senza precedenti in Italia che lo ha trasformato in un marchio, in un logo stilizzato di un prodotto da vendere, ma anche di successi e sconfitte, di luci e di ombre. Le poco più di duecento pagine del volume scorrono a ritmo serrato portandoci dalle prime osservazioni sul tarantismo agli studi del fenomeno da parte di Ernesto De Martino, dalla sua progressiva scomparsa con le emigrazioni verso il Nord e l’emancipazione delle donne alla riemersione della tradizione con la riproposta negli anni Settanta. Entrando nel vivo del libro con l’analisi della genesi de La Notte della Taranta, la scrittura di Gorgoni si fa sempre più tagliente, incisiva ed ironica, consentendo al ragno di togliersi tanti “sassolini dalle scarpe” con la leggerezza e la libertà di chi non può essere accusato di essere di parte" (Salvatore Esposito su Blog Folk).
Joe DiMaggio: L'Eredità Sportiva di un'Era d'Oro del Baseball
Joe DiMaggio, soprannominato "Joltin' Joe" e "Yankee Clipper", è stato un leggendario giocatore di baseball americano che ha lasciato un'impronta indelebile su questo sport. La sua carriera stellare, caratterizzata da una combinazione unica di potenza, grazia e tenacia, lo ha reso un'icona non solo per i New York Yankees, ma per l'intero panorama del baseball.
Nato a San Francisco, California, nel 1914, DiMaggio ha esordito con gli Yankees nel 1936. Da subito, ha impressionato il mondo con il suo talento eccezionale. La sua abilità nel battere era leggendaria, con una media in carriera di .325 e 361 fuoricampo. Era un corridore veloce e un difensore eccezionale in campo esterno, guadagnandosi ben tredici Guanti d'Oro.
Ma ciò che rese DiMaggio veramente speciale fu la sua incredibile striscia di battute consecutive. Nel 1941, stabilì un record che resistette per 37 anni, raggiungendo 56 partite consecutive con almeno una valida. Ancora oggi, questo record è considerato uno dei più grandi traguardi individuali nella storia dello sport.
Oltre alle sue prodezze sportive, DiMaggio era anche un'affascinante figura pubblica. Il suo matrimonio con la famosa attrice Marilyn Monroe lo rese ancora più famoso, cementando la sua immagine di eroe sportivo e sex symbol.
L'eredità di Joe DiMaggio nel baseball americano è immensa. Ha infranto record, ispirato generazioni di atleti e contribuito a rendere il baseball uno degli sport più popolari d'America. La sua classe, la sua sportività e il suo impegno per l'eccellenza lo hanno reso un modello di comportamento sia dentro che fuori dal campo.
DiMaggio è scomparso nel 1999, ma la sua leggenda continua a vivere. È ancora oggi considerato uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi, un'icona che ha plasmato l'identità stessa di questo sport. La sua influenza sul baseball si sente ancora oggi, e il suo nome continuerà a risuonare per le generazioni a venire.
Oltre alle sue statistiche di gioco e ai record infranti, ecco alcuni aspetti che contribuiscono all'eredità duratura di Joe DiMaggio:
- Il suo stile di gioco: DiMaggio era un giocatore completo, capace di eccellere in ogni aspetto del gioco. Era un battitore potente, un corridore veloce, un difensore eccezionale e un buon lanciatore.
- La sua etica del lavoro: DiMaggio era noto per la sua dedizione e il suo impegno per il miglioramento. Si allenava instancabilmente e si prendeva cura del suo corpo per essere sempre al meglio in campo.
- Il suo carisma: DiMaggio era una figura carismatica che attirava i tifosi con la sua personalità affascinante e il suo atteggiamento umile. Era un vero ambasciatore del baseball e dello sport in generale.
- Il suo impatto sulla cultura popolare: DiMaggio era una celebrità oltre il mondo del baseball, grazie al suo matrimonio con Marilyn Monroe e alla sua presenza nei media. La sua immagine divenne un simbolo della cultura americana degli anni '40 e '50.
In definitiva, Joe DiMaggio è stato un gigante del baseball che ha lasciato un'eredità indelebile su questo sport. La sua influenza si sente ancora oggi e il suo nome continuerà a essere sinonimo di grandezza per generazioni di appassionati di baseball.
sabato 13 aprile 2024
Alzati con determinazione, vai a letto con soddisfazione: La guida di un Life Coach per una vita appagante
"Alzati con determinazione, vai a letto con soddisfazione" è un motto potente che racchiude la filosofia di una vita vissuta al massimo. Non si tratta solo di svegliarsi presto e andare a letto tardi, ma di approcciare ogni giorno con uno scopo chiaro e di trarre il massimo da ogni momento. In questo articolo, in qualità di Life Coach di livello internazionale, ti guiderò attraverso i principi chiave per tradurre questo motto in realtà e creare una vita appagante e ricca di significato.
1. Trova la tua direzione
Il primo passo per vivere
una vita con determinazione e soddisfazione è scoprire cosa ti appassiona
veramente. Quali sono i tuoi valori più profondi? Quali sono i tuoi sogni e
obiettivi? Una volta che hai una chiara idea di ciò che conta per te, puoi iniziare
a indirizzare le tue energie e il tuo tempo verso ciò che ti porta vera gioia e
realizzazione.
2. Stabilisci obiettivi
concreti
I sogni sono importanti,
ma sono gli obiettivi concreti che danno loro vita. Trasforma i tuoi sogni in
passi realizzabili definendo obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili,
pertinenti e temporizzabili (SMART).
Suddividi i tuoi
obiettivi più grandi in obiettivi più piccoli e gestibili, e stabilisci
scadenze realistiche per raggiungerli. Celebra ogni traguardo raggiunto, non
importa quanto piccolo, per mantenere alta la tua motivazione.
3. Sviluppa una routine
mattutina ispiratrice
Il modo in cui inizi la
giornata detta il tono per il resto. Una routine mattutina ben strutturata può
aiutarti a sentirti energico, concentrato e pronto ad affrontare le sfide della
giornata.
Inizia la giornata con
attività che ti nutrono sia fisicamente che mentalmente, come fare esercizio
fisico, meditare o praticare la gratitudine. Dedica del tempo a pianificare la
giornata e a concentrarti sui tuoi obiettivi principali.
4. Affronta le tue sfide
con coraggio
La vita è piena di
ostacoli e imprevisti. La vera determinazione si manifesta non nell'assenza di
difficoltà, ma nella capacità di superarle con coraggio e tenacia.
Non aver paura di
fallire. Ogni fallimento è un'opportunità per imparare e crescere. Impara dai
tuoi errori, rialzati e ricomincia con ancora più determinazione.
5. Coltiva la gratitudine
La gratitudine è un potente antidoto alla negatività e un catalizzatore per la felicità. Prenditi del tempo ogni giorno per apprezzare le cose belle della tua vita, grandi e piccole.
Concentrati sugli aspetti
positivi della tua vita e sulle persone che ti rendono felice. Esprimi la tua
gratitudine agli altri e tieni un diario della gratitudine per annotare le cose
per cui sei grato.
6. Prenditi cura di te
stesso
Non puoi dare il meglio di te se non ti prendi cura di te stesso. Assicurati di dormire a sufficienza, mangiare cibi sani e fare esercizio regolarmente.
Trova il tempo per
attività che ti rilassano e ti ricaricano, come trascorrere del tempo nella
natura, praticare yoga o ascoltare musica.
7. Circondati di persone
positive
Le persone con cui ti circondi hanno un profondo impatto sul tuo umore e sulla tua motivazione. Scegli di trascorrere del tempo con persone positive, supportive e che ti ispirano.
Evita le persone negative
e che ti tirano giù. Circondati di persone che credono in te e nei tuoi sogni.
8. Dai un contributo al
mondo
Trova un modo per dare un
contributo positivo al mondo, anche se piccolo. Aiuta gli altri, fai
volontariato per una causa che ti sta a cuore o semplicemente sii gentile con
le persone che incontri.
Fare la differenza nella vita degli altri ti darà un senso di scopo e soddisfazione.
"Alzati con determinazione, vai a letto con soddisfazione" è un modo di vivere che richiede impegno e dedizione. Ma il risultato è una vita ricca di significato, realizzazione e felicità.
Segui i consigli di
questo articolo e inizia a trasformare la tua vita in un capolavoro. Ricorda,
la vita è un viaggio, non una destinazione. Goditi ogni momento e vivi ogni
giorno al massimo.
Le relazioni personali di Joe DiMaggio al di fuori del campo da gioco
Joe DiMaggio, leggenda del baseball conosciuta come "Joltin' Joe", non era solo un fenomeno sul diamante. La sua vita privata, costellata di relazioni intense e spesso drammatiche, ha catturato l'attenzione del pubblico quanto le sue imprese sportive.
Marilyn Monroe: L'amore più iconico
La relazione più famosa di DiMaggio fu senza dubbio quella con la bionda bombshell Marilyn Monroe. Il loro matrimonio nel 1952 fu un evento mediatico sensazionale, ma la loro unione durò solo nove mesi. La loro relazione tumultuosa, caratterizzata da gelosia e incompatibilità, è diventata un simbolo di amore tormentato e bellezza sfiorita.
Le altre relazioni
Prima di Marilyn, DiMaggio era stato sposato con l'attrice Edith Banks dal 1939 al 1943. Il loro matrimonio, terminato con il divorzio, fu segnato da problemi di comunicazione e incomprensioni.
Dopo la Monroe, DiMaggio ebbe relazioni con diverse donne, tra cui l'attrice Lana Turner e la cantante Zsa Zsa Gabor. Queste relazioni, seppur intense, non ebbero la stessa risonanza mediatica del suo matrimonio con la Monroe.
Un uomo complesso e riservato
DiMaggio era un uomo complesso e riservato, spesso restio a condividere i dettagli della sua vita privata con il pubblico. La sua immagine pubblica era quella di un atleta stoico e determinato, ma dietro questa facciata si nascondeva un uomo sensibile e vulnerabile, alla ricerca di amore e stabilità.
L'eredità di DiMaggio
Le relazioni personali di DiMaggio hanno contribuito a renderlo un'icona non solo del baseball, ma anche della cultura popolare. La sua storia d'amore con Marilyn Monroe è ancora oggi fonte di fascino e ispirazione per molti. Al di là dei gossip e degli scandali, DiMaggio rimane uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport e nella cultura americana.
“THE DOORS” - The Doors Em direção ao próximo bar de whisky: Com discografia atualizada em apêndice di Giuseppe Calogiuri (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
É preciso ter coragem. Sim, é preciso ter muita coragem para pedir para eu escrever o prefácio de um livro que fala sobre uma banda dos anos ’60. Isso porque, inclusive para você que está lendo, qual é o primeiro pensamento que vem à sua mente? Com certeza umas daquelas bandas de insuportáveis hippies malucos, pacifistas, lerdos e sem sal do estilo de Mamas&Papas ou Jefferson Airplane (tenho certeza disso). Felizmente, mesmo naqueles anos terríveis do ponto de vista musical, algumas estrelas apareciam na escuridão. E, talvez, uma estrela brilhou mais que todas: a estrela do The Doors! E é exatamente sobre esta estrela que este livro fala, ou melhor, narra. E Giuseppe Calogiuri, conhecendo meu ponto fraco, soube encontrar o meio e a coragem certa. Mas, vamos começar pelo começo...No dia 4 de janeiro de 1967, The Doors lançou seu primeiro álbum auto-intitulado. Não se tratava de um ano qualquer. Aquele 1967 marcaria para sempre a historia dos Estados Unidos, antes, e do inteiro mundo ocidental, depois. Há alguns anos, as forças armadas de Whashington lutavam numa guerra não oficial longe de casa. Desde o início de seu mandato presidencial, o “progressista” John F. Kennedy começara a recrutar os garotos de seu País para jogá-los do outro lado do mundo. The Golden One (citando The Human League), filho de uma família que se enriqueceu desproporcionalmente graças ao comércio ilegal de álcool, afundou os Estados Unidos na lama do Vietnã. Seu sucessor, Lyndon B. Johnson, continuou o trabalho. Ou melhor, levou a guerra à consequências extremas.No dia 7 de agosto de 1964, o Congresso americano aprovou a H.J. Res. 1145 (mais conhecida como a “Resolução do Golfo de Tonkin”) e entregou ao Presidente Kennedy um cheque em branco para levar as tropas americanas onde ele considerasse necessário. Foi o começo da presidência imperial. Foi também o início, na prática, do recrutamento obrigatório para os jovens americanos. Aquela carne fresca era necessária. Era essencial para lutar nos pântanos e nas selvas do sudeste da Ásia. Em 1968, haveria 500.000 soldados empregados no Vietnã (com infiltração também no Camboja e Laos para perseguir os charlie).Neste clima, as universidades eram as instituições mais afetadas pela guerra. Os garotos que "ganhavam" a loteria maligna do recrutamento, tinham apenas três opções: 1) aceitar o alistamento; 2) fugir, talvez no Canadá (como Jack Nicholson); ou 3) escolher o caminho da objeção de consciência. A terçeira opção era uma escolha difícil, colocava o individuo fora da sociedade e, por isso, requeria muita coragem. Um campeão esportivo que se encontrava no topo da sua carreira recusou o alistamento várias vezes e, em 20 de junho de 1967, foi julgado culpado por traição. Aquele homem era Muhammad Ali!Um novo caminho tinha que ser encontrado. E a música era fundamental como meio de agregação para todos aqueles que queriam fazer alguma coisa (...) (Por Daniele De Luca)
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venerdì 12 aprile 2024
L'amore tra Joe DiMaggio e Marylin Monroe: un'unione tra due icone e le sue conseguenze
Il 14 gennaio 1954, Joe DiMaggio, leggenda del baseball, e Marilyn Monroe, diva di Hollywood, si unirono in matrimonio. Un evento che catalizzò l'attenzione del mondo, intrecciando le vite di due figure simbolo della cultura americana del dopoguerra.
Un amore tra due mondi:
Il loro legame era intriso di fascino e contraddizioni. DiMaggio, uomo riservato e dedito al baseball, rappresentava l'ideale di mascolinità dell'epoca. Monroe, invece, era l'emblema della bellezza sensuale e fragile, emblema di un mondo patinato spesso effimero.
L'impatto mediatico:
La loro unione divenne un evento mediatico senza precedenti. La stampa e i paparazzi li perseguitarono, divorando ogni dettaglio della loro vita privata. La pressione mediatica amplificò le tensioni, alimentando speculazioni e rumors.
Un amore tormentato:
Nonostante l'amore passionale, la coppia dovette affrontare numerose sfide. Le loro vite frenetiche e le differenze di carattere crearono tensioni. Nel settembre del 1954, dopo soli nove mesi, annunciarono il divorzio.
Le conseguenze:
Nonostante la separazione, l'influenza di questo amore fu profonda per entrambi. DiMaggio rimase devoto a Marilyn fino alla sua morte nel 1962, dimostrando un amore incondizionato. Monroe, invece, lottò con i demoni interiori e la fragilità emotiva, segnata da un'unione intensa e turbolenta.
L'eredità di un amore iconico:
La storia di Joe DiMaggio e Marilyn Monroe rimane impressa nella memoria collettiva come un'unione leggendaria, seppur tormentata. Un amore che ha intrecciato due vite straordinarie, segnandole per sempre e lasciando un'eredità indelebile nel panorama culturale del XX secolo.
Oltre alla passione e al glamour, la loro storia ci ricorda l'impatto che la fama e la pressione mediatica possono avere sulla vita privata, anche per le persone più iconiche.
Fa' la cosa giusta: conquista la felicità e stupisci il mondo
"Fa' la cosa giusta. Renderà felici alcune persone, e stupirà le altre". Questa frase racchiude una profonda verità: seguire la nostra coscienza, agire con integrità e compassione, non solo porta gioia a coloro che ci circondano, ma ci eleva anche ai nostri occhi e ci rende individui migliori.
Come Life Coach professionista, incoraggio tutti a fare della "cosa giusta" la propria bussola morale. Non è sempre facile, certo. A volte significa prendere decisioni difficili, che non piacciono a tutti. Ma è proprio in quei momenti che la nostra integrità viene messa alla prova, e che la nostra scelta assume un valore ancora maggiore.
Fare la cosa giusta significa:
- Essere onesti: dire la verità, anche quando costa fatica, e mantenere sempre la parola data.
- Essere gentili: trattare gli altri con rispetto, empatia e compassione, anche quando non lo meritano.
- Essere coraggiosi: difendere ciò che è giusto, anche di fronte alle difficoltà e alle avversità.
- Essere responsabili: assumersi le proprie azioni e le proprie scelte, senza incolpare gli altri.
- Essere generosi: aiutare chi ne ha bisogno, senza aspettarsi nulla in cambio.
Seguendo questi principi, non solo renderemo il mondo un posto migliore, ma troveremo anche la vera felicità. La soddisfazione di aver agito con integrità ci donerà una pace interiore impareggiabile, e ci renderà degli esempi da seguire per gli altri.
Inoltre, fare la cosa giusta spesso sorprende positivamente chi ci circonda. In un mondo spesso cinico e disilluso, un gesto di gentilezza o di altruismo può illuminare la giornata di qualcuno e scatenare una catena di positività. La nostra integrità può ispirare gli altri a fare lo stesso, creando un effetto domino di cambiamento positivo.
Ricordiamolo: la felicità non deriva dal successo materiale o dall'approvazione altrui. La vera felicità nasce da una vita vissuta in coerenza con i nostri valori, da un impegno costante a fare la cosa giusta. Scegliamo dunque di essere la luce che illumina il mondo, un esempio di integrità e compassione. In questo modo, conquisteremo la vera felicità e sorprenderemo tutti con la nostra forza interiore.
Cast Poetry in the Footsteps of a Woman Who Is Walking di Elisa Longo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Cast Poetry in the Footsteps of a Woman Who Is Walking (“I quaderni del Bardo Edizioni”, August 2018, e-book) is the title of Elisa Longo’s first book of poetry, and it’s just enough to evoke the author’s poetics: poetry doesn’t only mean “to make”– the Greek verb ποιέω (poiéo) –, it also means “to be”, and not only an idea, an image, an emotion recalled by a spot of color on paper, but much more, it’s an object on fire that must be handled, it’s a thing that scratches, blows and cuts and eventually, maybe, it makes you fall in love in the way one of Marina Abramović’s performances can.
From the Introduction signed by Riccardo Giuseppe Mereu
On encountering Elisa Longo’s poems, the collection title makes an energetic first impression: poetry is cast into a woman’s footstep. Poetry, therefore, is something concrete, which doesn’t need handling with care. Quite the contrary: it needs (or shall we say ‘it gives’?) strength. Energy. Life. And it is cast into a woman’s footstep. This woman is walking. In the poet’s view, women are the future: thus, this future is definitely on the go.
Just like trees do, these poems look upwards, towards the sky, towards Life. They show the poet’s soul, and touch the reader’s.
On a final note, let us go back to the collection title, to poetry cast into a woman’s footstep. The English language gives it an added value: true, we can cast objects. But somebody (poets, certainly) can also cast a spell. Let us then surrender to the magic of the title, and see where these poetic footsteps lead us.
From the Postscript signed by Raffaella Ticozzi
Photo cover Joe Beck on unsplash
Cura editorial Valentina Sansò
giovedì 11 aprile 2024
Sii te stesso, sempre: l'autenticità come chiave per la felicità
"Sii sempre autentico, anche se non piacerai a tutti, l'importante è piacere a te stesso". Quante volte abbiamo sentito questa frase? Eppure, metterla in pratica non è sempre facile. Viviamo in una società che ci spinge continuamente a conformarci, a indossare maschere per essere accettati e approvati. Ma a quale prezzo?
L'autenticità è la forza di essere se stessi, senza filtri o censure. È abbracciare la propria unicità, con pregi e difetti. È vivere con integrità, in linea con i propri valori e principi. E non è una scelta facile, perché richiede coraggio e vulnerabilità.
Certo, non piacere a tutti può spaventare. Il bisogno di approvazione è innato in noi. Ma la verità è che non possiamo piacere a tutti, comunque. E allora, perché sprecare energie per inseguire un ideale impossibile?
Piacere a se stessi è la vera chiave per la felicità. Quando ci accettiamo per chi siamo, senza riserve, diventiamo più forti e sicuri di noi. Sviluppiamo una maggiore autostima e impariamo ad amare la nostra individualità.
L'autenticità ci permette di vivere relazioni più profonde e sincere. Le persone che ci amano lo fanno per chi siamo realmente, non per una maschera che indossiamo. E questo ci permette di costruire rapporti basati sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Essere autentici non significa essere perfetti. Significa ammettere i propri errori, imparare da essi e crescere come persone. Significa vivere con onestà e coerenza, senza fingere di essere qualcuno che non si è.
L'autenticità è un viaggio, non una destinazione. È un percorso di scoperta di sé che dura tutta la vita. Ma è un viaggio che vale la pena fare, perché ci conduce verso la vera felicità.
Quindi, non aver paura di essere te stesso. Abbraccia la tua unicità e mostrati al mondo per chi sei realmente. Solo così potrai vivere una vita autentica e felice.
Ricorda:
- Piacere a tutti è impossibile.
- L'autenticità è la chiave per la felicità.
- Essere te stesso significa vivere con coraggio e integrità.
- Le persone che ti amano lo fanno per chi sei realmente.
- L'autenticità è un viaggio che dura tutta la vita.
Inizia oggi a vivere una vita più autentica!
Il matrimonio tra Joe DiMaggio e Marilyn Monroe: un amore tormentato sotto i riflettori
Il matrimonio tra Joe DiMaggio e Marilyn Monroe è stato uno dei più iconici e chiacchierati del XX secolo. Un'unione tra due stelle brillanti, ma con mondi e personalità diametralmente opposti. Lui, il "Yankee Clipper", campione di baseball schivo e riservato. Lei, la "bomba bionda" di Hollywood, simbolo di sensualità e fascino.
Il loro amore sbocciò nel 1952, alimentato da un'attrazione irresistibile e da una profonda ammirazione reciproca. Si sposarono l'anno successivo in una cerimonia semplice, ma il loro matrimonio fu subito sottoposto all'incessante scrutinio dei media.
DiMaggio, abituato alla privacy, faticava a gestire la fama e l'attenzione costante che circondava la moglie. Lei, invece, soffriva la gelosia possessiva del marito e l'insoddisfazione per la sua carriera di casalinga.
Le tensioni crebbero nel 1954, quando Monroe girò il film "Prurito di settima stagione". La famosa scena della gonna svolazzante sul set della metropolitana divenne un'icona, ma alimentò la rabbia di DiMaggio, che la considerò un affronto alla sua dignità.
Il loro matrimonio naufragò dopo soli 274 giorni. Il divorzio fu doloroso e segnò entrambi per sempre.
Nonostante la breve durata, il loro amore ha avuto un impatto significativo su entrambi. DiMaggio non si è mai risposato e ha continuato ad amare Marilyn fino alla sua morte nel 1962. Lei, invece, ha trovato nella sua carriera l'emancipazione e la libertà che desiderava.
L'eredità di un amore tormentato
La storia di Joe DiMaggio e Marilyn Monroe rimane una delle più affascinanti e tragiche del secolo scorso. Un amore tormentato, ma indimenticabile, che ha acceso l'immaginario collettivo e ha contribuito a creare due leggende immortali.
L'impatto reciproco
È innegabile che il matrimonio abbia avuto un impatto profondo su entrambi. DiMaggio ha offerto a Marilyn stabilità e protezione, aiutandola a gestire la sua fama crescente. Lei, a sua volta, lo ha spinto ad aprirsi al mondo e a vivere con maggiore intensità.
Anche se il loro matrimonio è fallito, l'amore che li univa era sincero e profondo. Un amore che ha lasciato un segno indelebile nella storia e che continua ad affascinare il pubblico ancora oggi.
La storia di Joe DiMaggio e Marilyn Monroe è una parabola di amore, passione e sofferenza. Un amore nato sotto i riflettori e destinato a naufragare sotto il peso delle aspettative e delle incompatibilità. Ma è proprio questa tragicità che rende la loro storia così memorabile e immortale.
Nei tuoi arcobaleni ... e altre poesie: Nuova Edizione Artist's Edition di Marcello Buttazzo ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
E allora, ogni volta che leggo nuovi (e vecchi) versi di Marcello Buttazzo, mi tocca (oltre tutto) pormi delle domande e cercare le risposte. Alcune le ho trovate e sono rinvenibili nelle varie volte che di lui e del suo poetare mi sono (da dilettante: ossia – repetita juvant – per diletto) occupato. Qui potrei, a proposito della poesia di Marcello Buttazzo, rinverdire (o, se preferite, dire altrimenti) quel che già ho detto e scritto e del divenire di quel che già ho detto e scritto (oltre che dell’in progress del Nostro), ma ripetermi (lo sapete, vero?) non m’è mai piaciuto… Altre (risposte) dovrei (vorrei, potrei…) cercare adesso, dopo la lettura de Nei tuoi arcobaleni, ma non voglio discettare di questa nuova (vecchia) raccolta di versi in modo canonico (l’ho mai fatto?). Antonio Errico, durante una presentazione d’un libro (non ricordo quale), diversi anni addietro, ebbe a dire (riferendosi alla scrittura in generale…) che in fondo si scrive sempre della stessa ‘cosa’. È il mio stesso vedere. (dalla prefazione di Vito Antonio Conte)
mercoledì 10 aprile 2024
Abbi cura del tuo corpo: un tempio da preservare
"Abbi cura del tuo corpo perché è la sola cosa che possiedi veramente". Questa frase, di Jim Rohn, racchiude una profonda verità: il nostro corpo è il nostro bene più prezioso, la nostra dimora permanente, il tempio che ci permette di vivere, sperimentare e gioire del mondo.
Eppure, troppo spesso lo trascuriamo, lo maltrattiamo con abitudini nocive, lo sottovalutiamo come se fosse solo un involucro destinato a deteriorarsi. Ci dimentichiamo che il corpo è un sistema complesso e miracoloso, in grado di adattarsi, autoregolarsi e guarire. È la nostra macchina più sofisticata, il nostro strumento per interagire con la realtà.
Prendersi cura del proprio corpo non significa solo seguire una dieta equilibrata o fare esercizio fisico regolarmente. È un impegno olistico che abbraccia diverse sfere:
- Alimentazione: Nutrire il corpo con cibi sani e vitali è come fornire carburante di alta qualità a un'auto di Formula 1. Scegliamo cibi ricchi di nutrienti, vitamine e minerali, evitando invece quelli processati, ricchi di zuccheri e grassi saturi.
- Movimento: Il corpo è nato per muoversi. L'esercizio fisico, in qualsiasi forma, aiuta a mantenerlo in salute, a prevenire malattie, a migliorare l'umore e a ridurre lo stress. Troviamo un'attività che ci piace e pratichiamola con regolarità.
- Sonno: Dormire a sufficienza è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Durante il sonno il corpo si rigenera, il cervello consolida le memorie e si ricaricano le energie. Cerchiamo di dormire almeno 7-8 ore a notte, in un ambiente buio e silenzioso.
- Gestione dello stress: Lo stress prolungato può danneggiare il corpo e la mente. Impariamo a gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione o mindfulness.
- Amore e rispetto: Il nostro corpo è un tempio da amare e rispettare. Ascoltiamo i suoi segnali, prendiamoci cura di lui con delicatezza e gentilezza. Evitiamo di maltrattarlo con abitudini nocive come fumo, alcol o droghe.
Prendersi cura del proprio corpo è un atto di amore verso se stessi. È un investimento nel nostro futuro, un modo per vivere una vita più sana, felice e appagante. In un mondo che ci spinge a consumare e a desiderare sempre di più, il nostro corpo è l'unica cosa che rimane davvero nostra. Impariamo a custodirlo con cura e gratitudine, perché è la chiave per una vita autentica e realizzata.
Ricorda: non sei solo un corpo, ma sei un corpo. E il tuo corpo è il tuo tempio. Abbine cura
L'Immagine di Joe DiMaggio: Eroe Sportivo e Mito Americano
Joe DiMaggio: il nome evoca immagini di grazia e potenza sul campo da baseball, fascino da matinée e un'aura di stoica malinconia. La sua figura iconica ha attraversato decenni, plasmandosi e rimodellandosi attraverso la lente dei media e l'immaginario collettivo americano.
DiMaggio, il fuoriclasse: Le sue prodezze sportive sono leggendarie. La sua striscia di 56 partite consecutive con battuta valida nel 1941 rimane un'impresa quasi impossibile da eguagliare. Il suo stile di gioco elegante e la sua dedizione al baseball lo hanno reso un idolo per milioni di fan.
L'eroe americano: DiMaggio incarnava l'ideale americano del successo attraverso il duro lavoro e la perseveranza. Figlio di immigrati italiani, ha raggiunto la fama e la ricchezza grazie al suo talento e alla sua tenacia. Il suo servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale ha rafforzato la sua immagine di eroe nazionale.
La costruzione di un mito: I media hanno contribuito a costruire l'immagine di DiMaggio come un eroe stoico e romantico. La sua relazione tumultuosa con Marilyn Monroe ha alimentato il fascino del pubblico e ha contribuito a renderlo una figura iconica della cultura pop.
L'eredità: DiMaggio è morto nel 1999, ma la sua immagine continua a vivere. È considerato uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi e un simbolo dell'era d'oro del baseball americano. La sua figura rappresenta l'ideale americano del successo, del sacrificio e del fascino senza tempo.
Oltre l'immagine: Tuttavia, è importante ricordare che DiMaggio era un uomo complesso con le sue debolezze e fragilità. Era noto per essere schivo e a volte scontroso. La sua relazione con Monroe è stata segnata da turbolenze e dolore.
L'immagine di Joe DiMaggio è un prodotto della sua epoca e del potere dei media. Ma al di là della mitologia, rimane un uomo che ha lasciato un segno indelebile sulla storia del baseball e della cultura americana.
NUMERI E STELLE: NUMBERS AND STARS, NÚMEROS E ESTRELAS (nuova edizione) di Laura Garavaglia ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
L'attenzione dell'autrice è rivolta a grandi figure storiche della matematica occidentale: dagli antichi Pitagora e Archimede ai moderni Cantor e Riemann, senza dimenticare, a chiusura di lista, il geniale quanto sfortunato Alan Turing, vittima di quel potere britannico moralistico e intollerante che ne condanno' la "diversità". I versi, oltre a ricordarci con pochi tratti le singole problematiche, ci informano dell'humus esistenziale-esperenziale dei protagonisti. (dalla prefazione di G. Isella). Cura editoriale Giuseppe Mauro