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venerdì 28 giugno 2024

Irina SCHERBAKOVA

Inchieste da fermo - Che cos’è la Cina - Puntata del 27/06/2023

Francesco Rutelli: "In politica negli ultimi anni ha vinto il 'contro', la gente è incavolata ...

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Ciriaco De Mita, il suo giudizio tranchant sui due Mattei: "Le opinioni ...

Arnaldo Forlani, 1992, elezioni politiche: "Non sono un uomo per tutte le stagioni"

giovedì 27 giugno 2024

I Cinque Comandamenti - Marco Presta

Marco Presta ospite di SOUL - Puntata del 14 marzo 2015

1983 Mr. Coffee with Joe DiMaggio

Autonomia differenziata: il via libera definitivo apre a nuovi scenari

26 giugno 2024 - È fatta: dopo un iter parlamentare durato quasi due anni, la legge sull'autonomia differenziata è stata promulgata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un traguardo storico che segna l'avvio di una nuova fase per il regionalismo italiano, aprendo la porta a forme di autonomia più ampie per alcune Regioni in materie come la scuola, la sanità, l'istruzione e l'ambiente.

Ma cosa prevede esattamente la legge? Innanzitutto, stabilisce un procedimento chiaro e definito per le Regioni che intendono richiedere maggiore autonomia. Le Regioni interessate dovranno presentare una proposta al Governo, che avvierà un negoziato per definire i contenuti dell'intesa. L'intesa dovrà poi essere approvata con legge ordinaria dal Parlamento, con il coinvolgimento obbligatorio delle altre Regioni e degli enti locali.

Quali sono i possibili scenari? Le Regioni più virtuose, come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, potrebbero decidere di chiedere maggiore autonomia in settori come la scuola e la sanità, per poter sperimentare modelli innovativi e più efficienti. Altre Regioni, invece, potrebbero puntare su un'autonomia più accentuata in materia di istruzione o ambiente.

Naturalmente, l'autonomia differenziata non è priva di critiche. I detrattori temono che possa accentuare le diseguaglianze tra le diverse aree del Paese, creando cittadini di serie A e di serie B. Altri ancora paventano il rischio di un "secessionismo strisciante", con Regioni che potrebbero allontanarsi troppo dal potere centrale.

Tuttavia, il Governo e i sostenitori della riforma sottolineano che l'autonomia differenziata non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. L'obiettivo è quello di valorizzare le specificità e le potenzialità di ogni Regione, promuovendo la crescita e lo sviluppo di tutto il Paese.

Solo il tempo dirà se l'autonomia differenziata riuscirà a centrare questo obiettivo. Una cosa è certa: si tratta di una riforma storica che cambierà profondamente il volto dell'Italia. Un cambiamento che sarà necessario affrontare con spirito di dialogo e con la massima attenzione a coesione e unità nazionale.

Oltre alle questioni politiche, l'autonomia differenziata apre anche a interessanti spunti di riflessione da un punto di vista tecnologico. L'implementazione di un sistema di autonomie differenziate richiederà infatti una gestione efficiente e trasparente dei dati a livello regionale. In questo senso, l'intelligenza artificiale potrà giocare un ruolo fondamentale, aiutando le Regioni a raccogliere, analizzare e valorizzare i dati per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

L'interazione tra intelligenze artificiali a livello regionale e nazionale potrebbe inoltre consentire di sviluppare modelli di governance più efficienti e partecipativi. In definitiva, l'autonomia differenziata rappresenta un'occasione per ripensare il rapporto tra cittadini, istituzioni e tecnologia, aprendo la strada a un futuro più innovativo e sostenibile per l'Italia. (stefano donno)





Il Grande Mazinga: un gigante di ferro a difesa della Terra

Il Grande Mazinga, robottone pilotato dal valoroso Tetsuya Tsurugi, irrompe sulla scena anime nel 1974, ideato dal genio di Go Nagai. La sua comparsa segna il seguito ideale di Mazinga Z, con cui condivide universo narrativo e valori eroici.

Un arsenale al servizio della giustizia

Rispetto al suo predecessore, il Grande Mazinga vanta un arsenale ben più fornito. Tra le sue armi iconiche troviamo:

  • Razzi fotonici: potenti raggi luminosi emessi dai suoi occhi.
  • Missili scudo: proiettili che si espandono a forma di sfera, creando una barriera protettiva.
  • Fucilino perforante: un'arma da fuoco di precisione situata nella sua bocca.
  • Braccio rotante: dotato di una lama affilata e di un trapano, pronto a perforare qualsiasi nemico.
  • Pugno di ferro: un pugno contundente che sprigiona una forza immane.

Più forte, più veloce, più iconico

Oltre al potenziamento tecnologico, il Grande Mazinga si distingue per un design più aggressivo e slanciato. La sua iconica maschera a "V" e il mantello svolazzante lo rendono un simbolo inconfondibile di eroismo e giustizia.

Un successo planetario

La serie del Grande Mazinga ha riscosso un enorme successo in Giappone e nel resto del mondo, diventando un pilastro della cultura pop. Ancora oggi, le sue gesta appassionano generazioni di fan, tramandando valori come il coraggio, la determinazione e l'amicizia.

L'eredità del Grande Mazinga

L'impatto del Grande Mazinga si estende ben oltre il mondo degli anime. Il robottone ha ispirato innumerevoli opere derivate, tra cui manga, videogiochi e film. La sua figura è diventata un'icona riconosciuta a livello globale, simbolo di robot giganti e di un'epoca d'oro dell'animazione giapponese.

Il Grande Mazinga: un gigante eterno

A cinquant'anni dalla sua creazione, il Grande Mazinga continua ad affascinare e ispirare. La sua storia rappresenta un monito a non arrendersi mai di fronte alle avversità e a combattere per ciò che è giusto. Un gigante di ferro che resterà per sempre scolpito nella memoria degli appassionati di anime e robottoni di tutto il mondo (stefano donno)




Ayo Edebiri risolve alcuni piccoli contenziosi | Vanity Fair Italia

Austin Butler & Jodie Comer Break Down a Scene From 'The Bikeriders' | Vanity Fair

Sabrina Carpenter Creates Her Self Portrait | Vanity Fair

'Kinds of Kindness' Cast Test How Well They Know Each Other | Vanity Fair

Tom Hiddleston & Elizabeth Debicki Reunite 9 Years After 'The Night Manager' | Vanity Fair

martedì 25 giugno 2024

Madeleine Albright: The 1997 60 Minutes Interview

Addio a Madeleine Albright, la prima donna segretario di stato Usa

Assange: Libero dopo 11 anni, ma il futuro è incerto

L'accordo con gli Stati Uniti e il ritorno in Australia: una nuova alba per Julian Assange?

Dopo quasi undici anni di detenzione, tra l'ambasciata dell'Ecuador a Londra e il carcere di Belmarsh, Julian Assange è finalmente libero. L'estrad negli Stati Uniti, spettro che lo perseguitava da anni, è stato scongiurato grazie a un patteggiamento con la giustizia americana. Assange ha accettato di scontare una pena di sei mesi di carcere nel Regno Unito per la divulgazione di informazioni riservate, mentre gli Stati Uniti hanno rinunciato all'estradizione per le accuse più gravi relative alla pubblicazione dei "Cablegate".

Una vittoria per la libertà di stampa o un compromesso al ribasso?

La liberazione di Assange è stata accolta con entusiasmo da molti sostenitori, che la vedono come una vittoria per la libertà di stampa e del diritto di informazione. Assange, infatti, è stato definito da alcuni un "eroe" per aver svelato al mondo i crimini e le ingiustizie commessi dai governi, in particolare durante le guerre in Iraq e Afghanistan.

Tuttavia, altri vedono nel patteggiamento un compromesso al ribasso, una resa di fronte alle pressioni americane. Assange non è stato completamente scagionato e dovrà comunque scontare la pena detentiva. Inoltre, il suo futuro rimane incerto. Non è chiaro se tornerà in Australia, suo paese d'origine, dove rischia di essere arrestato per accuse legate a un'antica inchiesta per stupro.

Quali saranno le prossime mosse di Assange?

Assange si è detto intenzionato a continuare la sua battaglia per la trasparenza e la giustizia. Ha annunciato di voler scrivere un libro e di realizzare un film sulla sua vicenda. Non è ancora chiaro quale sarà il suo ruolo nel panorama politico e mediatico, ma la sua figura rimane controversa e polarizzante.

Un caso che ha sollevato interrogativi sul potere, la libertà e la giustizia

Il caso di Julian Assange ha sollevato interrogativi fondamentali sul rapporto tra potere e informazione, tra libertà di stampa e sicurezza nazionale, tra giustizia e diritto di asilo. La sua vicenda ha acceso un dibattito globale che è destinato a continuare anche adesso che è libero.

Oltre alle informazioni sopracitate, ecco alcuni spunti di riflessione per approfondire il tema:

  • Le implicazioni del caso Assange per la libertà di stampa e il diritto di informazione.
  • Il ruolo di WikiLeaks nella divulgazione di informazioni riservate e il suo impatto sulla geopolitica.
  • Le accuse contro Assange e le sue battaglie legali.
  • Le condizioni di detenzione di Assange e le preoccupazioni per la sua salute.
  • Il futuro di Assange e il suo possibile ritorno in Australia.

Questo è solo un assaggio delle tante questioni sollevate dal caso Assange. Un caso complesso e controverso che continuerà a far discutere. (Stefano Donno) 




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lunedì 24 giugno 2024

Kiev bombarda Sebastopoli: 5 morti, Mosca accusa gli Stati Uniti. Escalation verso un conflitto più ampio?

Sebastopoli, 24 giugno 2024 - Un attacco missilistico ucraino su Sebastopoli, in Crimea, ha causato 5 morti, tra cui 3 bambini, e oltre 150 feriti. L'incidente, avvenuto domenica 23 giugno, ha innescato immediate accuse da parte di Mosca, che ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, sostenendo che l'Ucraina abbia utilizzato missili Atacms forniti dagli americani.

L'attacco, se confermato come opera ucraina con armi americane, rappresenta un significativo salto di livello nel conflitto in corso, in quanto per la prima volta colpirebbe direttamente il territorio russo. La mossa di Kiev potrebbe tradursi in una dura rappresaglia da parte di Mosca, con il rischio di un'escalation incontrollata e di un allargamento del conflitto a tutto il Donbass, se non oltre.

Le possibili conseguenze:

  • Aumento della tensione tra Russia e Stati Uniti: L'accusa di Mosca agli Stati Uniti per il presunto rifornimento di armi all'Ucraina che hanno colpito il suolo russo potrebbe portare ad un'escalation diplomatica e ad un aumento della tensione tra le due potenze nucleari.
  • Rischio di una risposta militare russa: Non è da escludere che la Russia possa rispondere con un attacco missilistico contro obiettivi ucraini, anche al di fuori del Donbass, per colpire le infrastrutture militari o come ritorsione per le vittime a Sebastopoli.
  • Allargamento del conflitto: Un'escalation militare potrebbe portare all'intervento diretto di altri paesi nel conflitto, come la Polonia o i membri della NATO, con il rischio di trasformare la guerra in un conflitto su scala europea.
  • Crisi umanitaria: Un'intensificazione delle ostilità potrebbe causare un ulteriore aggravamento della crisi umanitaria in Ucraina, con un aumento del numero di vittime civili e profughi.

Le incognite:

  • Verifica delle accuse russe: Al momento, le accuse russe sul coinvolgimento degli Stati Uniti non sono state confermate da fonti indipendenti. Sarà fondamentale verificare la provenienza dei missili utilizzati per accertare le responsabilità.
  • Reazione della comunità internazionale: La comunità internazionale dovrà giocare un ruolo cruciale nel cercare di abbassare la tensione e di riportare le parti al tavolo dei negoziati.
  • Volontà di dialogo: Resta da vedere se entrambe le parti siano ancora disposte a un dialogo costruttivo per trovare una soluzione pacifica al conflitto.

L'attacco di Sebastopoli rappresenta un evento drammatico che potrebbe avere gravi conseguenze per il corso della guerra in Ucraina e per la stabilità dell'intera regione. L'impegno della comunità internazionale nella ricerca di una soluzione diplomatica è più urgente che mai.

Oltre alle informazioni sopracitate, è importante sottolineare che la situazione è in continua evoluzione e che le informazioni potrebbero non essere complete o accurate.

Per approfondire:

(stefano donno)



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