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mercoledì 27 maggio 2020
martedì 26 maggio 2020
L’ombra piccola (quaderno gerosolomitano minimo): nuova edizione di Maria Teresa Papa (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Fuori, discosta dalle rotte percorse e consumate, Gerusalemme. Cercata, raggiunta. Abitata. Attraversata quando il passo è un inciampo o un camminare agile, svelto. Respirata. Nelle arie brucianti, nelle piogge sottili e tiepide che chiazzano lievi i vecchi muri. Nelle piogge buone, gialle, intonate al canto del muezzin. Nel freddo umido dell’alba nel quartiere armeno, prima dell’arrivo delle venditrici di mandorle e foglie di vite. Scandita. Dai momenti di vita piccoli, dalla cantillazione, dalla puntualità di riti e formule, dalle officiature. Sonora di voci nei mercati, di risate nelle stazioni, di stridii di rotaie, di lamenti, preghiere e implorazioni, di rumore di pozzanghere schiacciate. Indagata nel codice del suo alfabeto, nelle lettere sgranate, studiate in senso e in grammatica, in suono e spessore. Gerusalemme mansueta e indocile, insofferente e placata, osservata nel suo antico e costante moto d’onda.
Maria Teresa Papa è nata a Como il 2 aprile 1975. Si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Filosofia del diritto su Simone Weil e il sindacalismo. Studia poi Lingue e letterature comparate a La Sapienza di Roma, specializzandosi a Paris IV Sorbonne in Letteratura francese contemporanea con una tesi, nell’ambito di un più ampio lavoro su immagine ed iconoclastia, dedicata a Letteratura e pittura maghrebine. Nel 2017 inizia a studiare ebraico moderno all’Università ebraica di Gerusalemme, spostandosi l’anno successivo all’Università di Tel Aviv. Si occupa di traduzione e di scrittura
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lunedì 25 maggio 2020
Giovanni Ronzoni: L'Arte per sottrazione di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Giovanni Ronzoni è tra quei rari artisti contemporanei (perlopiù votati al marketing monotematico del mercato) interdisciplinari, multidisciplinari esegeti di un'arte totale, poliedrica e Rinascimentale (Architettura, scultura, arte, poesia, design), sulla scia degli amati maestri Le Corbusier e Munari...dotato di Visione futura, CreAttività illimitata e poesia appesa alle grucce della sua immaginazione. Della sua Architettura sviluppata sul concetto di “Sottrazione”, nessuno meglio di lui stesso può parlarne: “L’architettura è il risultato di una sottrazione della realtà, un azzeramento, alla ricerca dell’anima del luogo e di chi la abita. Resta solo l’essenziale materia e spiritualità.”I tanti progetti realizzati sono a testimonianza di questa poetica, ma la cosa che colpisce subito del suo lavoro (e non solo Architettonico) non è tanto la sintesi che riesce a cogliere e a donarci, quanto la carezza esistenziale e il respiro di bellezza che le sue opere restituiscono, dalle sculture rosse messe su alcuni edifici da lui realizzati, ai libri d’artista o poesie visive sempre in contaminazione tra parola e immagine, pensiero e realtà, fino a scavare l’anima delle cose. (Donato Di Poce)
Planetary House di Giovanni Ronzoni © 2018 (cover image)Info link
domenica 24 maggio 2020
La cenere del cuore: nuova edizione di Ion Deaconescu (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Ion Deaconescu, alla disperazione, allo schianto del dolore contrappone i ricordi, tasselli di un mosaico che ricompongono il passato, lo fissano in una dimensione di un tempo dilatato, un presente ampliato secondo le esigenze della memoria che non ha confini, allarga e restringe i ricordi continuamente, facendoli rivivere: “Adesso, ti sento ovunque, nella mia stessa ombra, / nello specchio che rifiuta il mio sguardo, / nella porta che non si chiude, / nel profumo delle lenzuola, / ma soprattutto nella mia lacrima / che diventerà fiume, mare, oceano, / abisso di effimera impermanenza”. Il miracolo della poesia è questo: la parola che si fa luce, memoria, rinascita che sconfigge la morte”. (Laura Garavaglia)
Ion Deaconescu (Romania) direttore dell’Accademia Mondiale di Poesia Miahi Eminescu e dell’omonino Festival di Letteratura che si svolge a Craiova, che ci ricorda come la poesia sia custode della memoria. Cover realizzata dall’artista Marco Tommaso Fiorillo
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