Il Dipartimento di Ingegneria Industriale a supporto dell’Azienda
sanitaria dell’Alto Adige per la campagna da 350 mila test Covid
antigenici da effettuare in tre giorni. Il modello matematico sviluppato
replica tutte le variabili fisiche e le armonizza per prevedere le
migliori soluzioni organizzative e logistiche. L’esperienza maturata
negli anni grazie a collaborazioni internazionali in analoghe campagne,
come la vaccinazione di massa contro l’epidemia H1N1 negli Stati Uniti
nel 2009. Ora la sfida: organizzare la distribuzione del prossimo
vaccino anti Covid-19 entro primavera
Trento, 18 novembre
2020 – (a.s.) Tamponi a tappeto concentrati in tre giorni su 350 mila
cittadini: è il progetto di screening lanciato dalla Provincia autonoma
di Bolzano per arginare i contagi con l’individuazione e l’isolamento
delle persone positive asintomatiche. L’operazione su vasta scala verrà
effettuata nel prossimo fine settimana, tra il 20 e il 22 novembre. Per
metterla a punto l’Azienda sanitaria altoatesina si è rivolta
all’Università di Trento che al Dipartimento di Ingegneria Industriale
studia la modellazione di processi complessi anche a supporto delle
strategie sanitarie, come le campagne di vaccinazione, gli screening di
massa o, in questo caso, i tamponi preventivi su una vasta popolazione.
Una
simulazione logistica di questa portata è infatti una macchina
complessa. Occorre prevedere con la massima precisione possibile i
carichi di lavoro, le tipologie e la numerosità del personale
specializzato da coinvolgere, i materiali di consumo, la strumentazione,
gli spazi minimi necessari e non ultimo, tempi di esecuzione
dell’intervento e la lunghezza delle code. Per armonizzare tutte queste
variabili i professori Francesco Pilati e Giandomenico Nollo del
Dipartimento di Ingegneria Industriale hanno sviluppato un prototipo
innovativo di “Digital Twin”: una replica virtuale di una situazione
fisica reale con risorse potenziali ed effettive inerenti oggetti,
processi, persone, luoghi, infrastrutture, sistemi e dispositivi. Uno
strumento che solitamente si applica ai processi produttivi, sistemi
logistici e distributivi complessi.
Nel caso della campagna di test
Covid antigenici massiva prevista in Alto Adige la modalità scelta è
quella del “walk-in” su base volontaria. Per garantire un’adeguata
efficienza a questo processo i ricercatori dell’ateneo trentino hanno
progettato 184 siti di test distribuiti sul territorio provinciale con
l’impiego di oltre 1400 operatori e operatrici per la somministrazione
dei test e con il coinvolgimento della Protezione civile, Croce Bianca e
Croce Rossa, dei pompieri volontari e di personale amministrativo.
I
modelli matematici applicati anche in questo caso derivano da una
esperienza consolidata, maturata nel settore dell’ingegneria gestionale
nell’ottimizzazione dei processi industriali nonché nello studio e
analisi dei processi di gestione delle tecnologie sanitarie e di governo
clinico. «Questo approccio – spiega l’ingegnere Francesco Pilati – si è
già dimostrato efficace in precedenti campagne di vaccinazione, come
quella per l’epidemia H1N1 negli Stati Uniti. In particolare, abbiamo
una consuetudine di collaborazione con la School of Industrial
Engineering & Management della Oklahoma State University (USA) che
nel 2009 ha organizzato per lo stato del Kentucky un sito in grado di
vaccinare diverse migliaia di pazienti al giorno in modalità “drive
through” per contrastare l’epidemia. I modelli matematici da noi
sviluppati sono stati parametrizzati con raccolte di dati in scenari
reali in occasione delle recenti settimane di vaccinazione influenzale,
di mini-interventi di screening sierologici e con tamponi realizzati
nella Provincia autonoma di Bolzano, anche grazie all’attività svolta
dal dottorando Riccardo Tronconi».
Queste conoscenze potranno essere
particolarmente utili anche nell’imminente campagna su larga scala di
vaccinazione per il Covid-19 su tutto il territorio italiano, legata
alla disponibilità a fine anno o al massimo nella prossima primavera di
uno o più prodotti vaccinali. Una situazione che richiederà interventi
organizzativi e logistici rilevanti. «Per conoscenza diretta – commenta
il Prof. Giandomenico Nollo – sappiamo come Germania e Inghilterra
stiano approntando i propri piani vaccinali e analogamente organizzando
cliniche per la vaccinazione di massa per tutta la popolazione. Il piano
tedesco, per esempio, sembra prevedere la conservazione delle dosi
vaccinali in un deposito centrale e la loro successiva ripartizione a
più di 60 centri regionali, con la possibilità di utilizzare i
padiglioni delle fiere per la vaccinazione degli oltre 80 milioni di
tedeschi. Il lavoro svolto in questi mesi ci dà un vantaggio competitivo
che possiamo e dobbiamo sfruttare. Stando alle ipotesi di questi
giorni, all’inizio del prossimo anno si potrebbe voler vaccinare 14
milioni di italiani, ovvero il 23% della popolazione con due dosi da
inoculare a 14 giorni di distanza. Riportando questo tema al caso della
nostra provincia, si dovrebbero vaccinare 124 mila persone. Con i nostri
modelli con sette grandi palazzetti dello sport o analoghe strutture al
chiuso l’operazione potrebbe essere ordinatamente conclusa in 28
giorni».
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mercoledì 18 novembre 2020
Screening di massa anti-Covid 19: l'Ateneo mette a punto il modello logistico per l’Alto Adige
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