Una serie di episodi nel segno della trasgressione vissuti attraverso
gli occhi dell'Autore che, trasferendosi ora nella protagonista ora
nelle figure comprimarie, segna con passo indolente le diversità come
fossero momenti di un tempo vissuto senza percepirne il trascorrere. La
violenza sempre a latere di ogni decisione e mai come elemento da
rifuggire. Il casuale come vero episodio integrante e giustificativo
delle vicende che, a parte il colore intenso della circostanza, lasciano
intravedere le debolezze dell'essere umano assurte a ruolo di
protagoniste e mai condizionate dalla decisione consapevole dell'Autore.
Una miscela di emergenze psicologiche filtrate dalla determinazione di
chi decide di non decidere e di vivere emozioni in libertà, senza limiti
di coscienza nè capacità di opporsi agli accadimenti. Un libro
consigliato a chi ritiene possibile che un uomo ed una donna possano
vivere senza pregiudizi ogni sensazione, nella consapevolezza che queste
rappresentano il colore di una vita senza futuro. "Era li che si
muoveva con gesti lenti e ripetuti intercalando con voce sommessa ogni
forma di oscenità all'indirizzo della sua compagna di giochi. Rimasi ad
osservare quello strano momento di confidenza, rapita ed attonita.
Perché non aveva mai proposto a me quel gioco che lo faceva tanto
divertire?"
Fabrizio Romano Camilli (Roma, 18 novembre 1955) è un
politico e imprenditore italiano. Nel corso della sua carriera politica è
stato assessore ai trasporti, vie di comunicazione e demanio marittimo
della Regione Puglia, Presidente del comitato regionale Protezione
civile e componente della Commissione regionale antimafia. Dal 2004
autore di romanzi autobiografici e narrativa politica
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