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martedì 28 novembre 2023

Soft Sounds from Another Planet: un viaggio introspettivo e cosmico

Soft Sounds from Another Planet è il secondo album in studio della band indie pop americana Japanese Breakfast, pubblicato nel 2017. L'album è stato un successo di critica e pubblico, raggiungendo la top 20 delle classifiche Billboard Heatseekers e Independent negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.

L'album è stato prodotto da Craig Hendrix e registrato presso il Motorbass Studio a Los Angeles. La produzione di Hendrix è stata essenziale per il sound dell'album, che combina elementi di indie rock, bassa fedeltà, shoegaze e pop sperimentale.

Le canzoni dell'album sono per lo più autobiografica, e raccontano la storia di Michelle Zauner, la cantante e chitarrista della band. Zauner ha scritto l'album in seguito alla morte di sua madre, e le canzoni esplorano temi come il dolore, la perdita e la guarigione.

Analisi dell'album

L'album si apre con la canzone "Diving Woman", un brano incalzante che introduce il sound di Soft Sounds from Another Planet. La canzone è una metafora del viaggio introspettivo che Zauner intraprende nell'album.

La seconda canzone, "Road Head", è un brano più lento e malinconico. La canzone parla della relazione di Zauner con sua madre, e del dolore che ha provato dopo la sua morte.

"Machinist" è un brano sperimentale che combina elementi di shoegaze e pop. La canzone parla della difficoltà di trovare un senso nella vita dopo aver subito una perdita.

"Planetary Ambience" è una breve interludio ambient che introduce la canzone successiva, "Soft Sounds from Another Planet". La canzone è un'ode alla bellezza del cosmo, e alla speranza di trovare pace e guarigione.

"Boyish" è un brano pop-rock che parla della scoperta dell'identità di genere. La canzone è stata scritta da Zauner dopo aver iniziato a identificarsi come genderqueer.

"12 Steps" è un brano acustico che parla della dipendenza. La canzone è stata scritta da Zauner dopo aver superato la sua dipendenza da alcol.

L'album si conclude con la canzone "Sit", un brano lento e riflessivo. La canzone parla della ricerca di pace e serenità.

Critica e pubblico

Soft Sounds from Another Planet è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica. Il magazine Pitchfork ha dato all'album una valutazione di 8,0 su 10, definendolo "un album potente e commovente".

Il pubblico ha anche accolto con favore l'album. L'album ha venduto oltre 100.000 copie negli Stati Uniti, e ha contribuito a consolidare la fama di Japanese Breakfast come una delle band indie più interessanti della scena attuale.

Soft Sounds from Another Planet è un album importante e significativo. L'album è un viaggio introspettivo e cosmico, che esplora temi universali come il dolore, la perdita e la guarigione.

L'album è stato un successo di critica e pubblico, e ha contribuito a consolidare la fama di Japanese Breakfast come una delle band indie più interessanti della scena attuale.

Punti di vista diversi

Oltre ai punti di vista più autorevoli, è interessante considerare anche i punti di vista di alcuni ascoltatori meno autorevoli, come quelli dei fan della band.

I fan di Japanese Breakfast hanno accolto con entusiasmo l'album, e lo considerano un passo avanti rispetto al precedente album, Psychopomp. I fan apprezzano la maturità artistica di Zauner, e la sua capacità di scrivere canzoni che toccano le corde dell'anima.

Alcuni fan hanno anche apprezzato il sound sperimentale dell'album, che combina elementi di diversi generi musicali. I fan considerano Soft Sounds from Another Planet un album unico e originale, che non assomiglia a nulla di altro in circolazione.

In conclusione, Soft Sounds from Another Planet è un album importante e significativo, che ha avuto un impatto significativo sulla scena musicale indie. L'album è un viaggio introspettivo e cosmico, che esplora temi universali come il dolore, la perdita e la guarigione.

 


 

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