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mercoledì 1 maggio 2019
martedì 30 aprile 2019
lunedì 29 aprile 2019
domenica 28 aprile 2019
Blogger: I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno - Tutti i post
Blogger: I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno - Tutti i post: Blogger è uno strumento gratuito di Google per la pubblicazione di blog e per una facile condivisione dei tuoi pensieri con tutti il mondo. Blogger semplifica la pubblicazione di testi, foto e video nel tuo blog personale o in un blog collettivo.
LA DEA TRANS APPRODA OGGI ALLA CORTE DI SCENA MUTA DI IVAN RAGANATO
IVAN
RAGANATO presenta il nuovo appuntamento de LA DEA TRANS DI GIUSEPPE
PUPPO il 28 aprile 2019 ore 21,00 presso Scena Muta – La Moderna in via
Re Galantuomo (Copertino) con la compagnia teatrale Scena Muta in una
produzione di Valerio Melcore e Vito D’Agostino
Gli
attori: Francesco Buccarella, Luana Chiriatti, Stefano Donno, Monia
Marulli, Dalila Grandioso, Patrizia Guido, Pino Imbriani, Sandra Maggio,
Clara Camisa, Alisia Mariano, Mauro Martina, Rosario Paiano, Cristina
Prenner, Fabrizio Rollo, Giulia Spedicato, Luca Trevisi, Maria
Antonietta Vacca. Con il contributo di Max Persano. Con la
partecipazione di Nandu Popu.
Quel
giovane esuberante, e spensierato che animava con leggiadrìa e
disincanto la Lecce di qualche decennio fa, non avrebbe mai potuto né
immaginare né sperare che, proprio nella sua città, nelteatro storico
del capoluogo salentino, gli sarebbe stato tributato un giorno un
omaggio degno e doveroso! La storia che verrà interpretata sarà anche un
momento importante e necessario di riflessione universale sulle
tematiche della solitudine e dell’emarginazione. Con un testo scritto e
calorosamente voluto da Giuseppe Puppo, dopo che, nell’ agosto dello
scorso anno, un suo articolo redatto a caldo per la morte improvvisa di
Carlotta, fece il giro del web ed ebbe decine di migliaia di contatti in
tutta Italia. Nataa Lecce come Carlo Paiano «frequentava gli ambienti
del Fronte della Gioventù e i luoghi di ritrovo dei giovani di destra,
come il bar Alvino», ricorda Leccecronaca.it, chiarendo che «la sua
natura» non rappresentava un problema né per lei né per gli altri
militanti. E così, prima che per le notti discoteca, per la fama nei
locali, per l’apertura del negozio di abbigliamento in Versilia,
Carlotta a Lecce era ricordata anche per aver salvato un sedicenne
missino dai colpi di pistola di un commando della sinistra
extraparlamentare. Era il 3 giugno 1977, Pino Rauti teneva un comizio in
piazza Sant’Oronzo. Il commando iniziò a sparare. Il suo intervento «fu
provvidenziale», scrive ancora Leccecronaca.it, per salvare il
ragazzino «rimasto isolato, inseguito dai facinorosi del Movimento
studentesco e di Lotta continua armati di pistole, chiavi inglesi e
bottiglie molotov». Carlotta, allora ancora Carlo, arrivò a bordo del
suo Ciao, caricò in sella il 16enne e se lo portò via prima che venisse
raggiunto. «In molti la ricordano nelle notti d’estate nei locali
versiliesi», ha scritto La Nazione. Qualcuno in Puglia la ricorda anche
per il suo coraggio. Una vita contrassegnata da grande celebrità negli
ambienti della movida culturale fiorentina, tanto da rappresentare
un’icona negli anni ottanta, incurante della sua diversità transessuale.
Poi la notizia della sua fine in solitudine lo scorso anno, quando
grazie alla segnalazione di una parente dopo qualche giorno il suo corpo
senza vita era stato ritrovato nella sua casa. Da qui a distanza di
oltre un anno Giuseppe Puppo di Leccecronaca.it, ne ha proposto la regia
teatrale e il ruolo principale a Ivan Raganato per le sue
caratteristiche di artista poliedrico e camaleontico. L’attore
copertinese, infatti, oltre ad interpretare Carlotta ne “La Dea Trans”,
cura la regia. Con lui, in scena, gli attori della compagnia teatrale
Scena Muta. E con la partecipazione dell’ editore Stefano Donno, e della
ballerina Alisia Mariano. Doppia sorpresa, due vere e proprie chicche, i
contributi artistici di Max Persano e Nandu Popu. La produzione dello
spettacolo, è targata Valerio Melcore, Vito D’Agostino e Scena Muta.
Info 327/3773846
sabato 27 aprile 2019
Ho paura dei poeti di Stefano Donno ((I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)
Campionando
la mia silloge “Non So” è stata data nuova vita al testo. Fondamentale è la
ricerca di una parola “chiave “ per entrare nella vita di altri testi. Non è un
processo di taglio copia e incolla ma di attenta e profonda, soprattutto
rispettosa lettura di ogni singolo testo. Perché la poesia ha una vita e una
morte un momento e un luogo, lì inizia il lavoro di “campionamemto”; trovare la
giusta sonorità per scollare il testo originale e fecondarlo in altro. È un
operazione anche liberatoria come se la parola chiave fosse “Matrioska” avente
un cordone ombelicale nutriente per ogni concetto legato e collegato ad essa. È
sperimentale un nuovo modo e momento dove l’uno si scorpora dando vita ad un
seguito pensiero. Ringrazio Stefano Donno per avere utilizzato una lente
profondissima, quadridimensionale nel visualizzare nella silloge la parola che
rompe e nutre, gravida di senso cosmico, colei che cadenza il nuovo testo
aprendo a nuova luce i singoli testi poetici (Nicola Manicardi)
photo
cover To Be a Bottle di Stefano Donno
Tra i
libri … Stefano Donno (1975) si laureato nel 2005 in Filosofia presso
l’Università degli Studi di Lecce. Nel febbraio 2013 ha ricevuto una Laurea HC
in Juridical Science presso la Moscow University Sancti Nicolai. Ha pubblicato:
Sturm and Pulp (Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali
(Lecce, 1999); Se Hank avesse incontrato Anais (Lecce, 1999); Monologo
(Copertino, 2001); Sliding Zone (Lecce, 2002); L’Altro Novecento – giovane
letteratura salentina dal 1992 al 2004 (San Cesario, 2004); Ieratico Poietico
(Nardò, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009); Mendica Historia (con Sandro
Ciurlia, Lecce, 2010); Corpo Mistico (Roma, 2010); Prezzario della rinomata
casa del piacere (con Anna Chiriatti, Martignano, 2011); A Sud del Sud dei
Santi a cura di Michelangelo Zizzi (Faloppio, 2013), Nerocavo (Copertino,
2014); Breve Commentario alla tavola Smeraldina (Lecce, 2017), A me che so
perdere e soprassedere (ebook, 2019).
Nell’Arte
– Ha esposto i suoi lavori di energetica mistica nella XIII Giornata del
Contemporaneo per AMACI ((Associazione dei Musei d'Arte Contemporanei Italiani)
nell’ottobre 2017 presso Overeco Academy and Workshop di Lecce; partecipa con i
suoi lavori alla collettiva d’arte contemporanea a cura di Monica Ferrarini a
Roma dal titolo “Nothing but Art” a Palazzo Velli Expò (27 settembre/3 ottobre
2017), partecipa con i suoi lavori alla collettiva d’arte contemporanea a cura
di Monica Ferrarini a Roma presso Palazzo della Cancelleria Vaticana dal titolo
“Immagini s-velate”(2/6 dicembe 2017); partecipa con i suoi lavori alla
collettiva d’arte contemporena “Replay/il vizio dell’errore” a Giarre in
Sicilia dal 7 al 17 dicembre 2017 a cura di Benedetta Spagnuolo. Dall'11 al 19
gennaio 2018 per la prima volta ha esposto i suoi lavori alla Fondazione
Palmieri di Lecce. Partecipa al 38° Concorso d’arte contemporanea on line
AD-ART. E’ inserito nell’edizione 2018 del Catalogo nazionale d’arte
contemporanea L’Elite 2018 Artitalia Edizioni di Roberto Perdicaro e
nell’Agenda degli Artisti 2018 edito dalle edizioni Libreria Bocca di Milano.
Nel Maggio 2018 espone la sua prima personale lombarda alla Casa delle Arti –
Casa museo Alda Merini e nel luglio 2018 partecipa al “Premio Salento Arte” per
l’Arte Contemporanea dove la giuria è presieduta dal Prof. Carlo Franza,
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico d’Arte de “Il Giornale” (La
mostra si è tenuta a Lucugnano - Palazzo Comi)
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