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venerdì 1 dicembre 2023

Lost Alleys ‐ Viali perduti di Kooseul Kim (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Nella poesia di Kooseul Kim, che è professoressa emerita di Lingua e Letteratura inglese all’Università di Hyupsung, si avvertono influenze della poesia occidentale, spesso dichiarate, come nei versi di From Laforgue, dove cita appunto oltre al poeta francese, Baudelaire, Dante, Eliot per sottolineare come la poesia rinnovi in ogni poeta il tentativo di svelare l’inesprimibile. L’autrice riesce ad armonizzare nei propri versi le voci e gli echi di grandi poeti appartenenti alla cultura occidentale con le tradizioni della cultura orientale. Un esempio è la fedeltà della Kim alla trazione della poesia coreana dei secoli passati: la Natura è uno dei temi che ricorre continuamente nei suoi versi. Fiori, alberi, uccelli, pesci, vento, nuvole, pioggia, sole, cieli al tramonto…una Natura che nelle sue manifestazioni si fa metafora dell’esistenza. (Laura Garavaglia)

Traduzione dall’inglese di Laura Garavaglia e Annarita Tavani
L’immagine in copertina è di Daniela Gatti

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Francesco Pacifico incontra Giorgio Falco

Avengers: Age of Ultron, un film tra alti e bassi

Avengers: Age of Ultron è un film del 2015 diretto da Joss Whedon, sequel di The Avengers (2012). Il film è stato un grande successo commerciale, incassando oltre 1,4 miliardi di dollari in tutto il mondo, ma ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica.

Trama

La trama del film si svolge due anni dopo gli eventi di The Avengers. Tony Stark e Bruce Banner stanno lavorando a un programma di sicurezza globale chiamato Ultron, ma il programma si ribella e inizia a pianificare la distruzione dell'umanità. Gli Avengers si riuniscono per fermare Ultron, ma la loro missione è resa più difficile dall'arrivo di due nuovi supereroi, Quicksilver e Scarlet.

Critica

I critici hanno elogiato gli effetti speciali, le scene d'azione e le interpretazioni degli attori, ma hanno criticato la trama, che è stata giudicata troppo simile a quella del primo film.

Punti di vista

I sostenitori del film lo considerano un ottimo sequel che riesce a mantenere alto il livello di intrattenimento del primo film. Apprezzano in particolare gli effetti speciali, che sono tra i migliori mai visti in un film di supereroi. Inoltre, lodano le interpretazioni degli attori, che sono tutte convincenti.

I critici del film lo considerano un passo indietro rispetto al primo. La trama, secondo loro, è troppo simile a quella del primo film e non offre nulla di nuovo. Inoltre, criticano la caratterizzazione di Ultron, che è stata giudicata poco convincente.

Avengers: Age of Ultron è un film che divide la critica. I sostenitori lo considerano un ottimo sequel, mentre i critici lo considerano un passo indietro rispetto al primo film.

Citazioni

  • "Avengers: Age of Ultron è un film divertente e pieno di azione, ma non è all'altezza del primo." - Peter Travers, Rolling Stone
  • "Avengers: Age of Ultron è un film spettacolare con grandi interpretazioni, ma la trama è un po' deludente." - Richard Roeper, Chicago Sun-Times
  • "Avengers: Age of Ultron è un film imperdibile per tutti i fan dei supereroi." - IGN

Analisi

Avengers: Age of Ultron è un film che ha il merito di essere spettacolare e pieno di azione. Gli effetti speciali sono tra i migliori mai visti in un film di supereroi e le scene d'azione sono coinvolgenti e adrenaliniche. Inoltre, le interpretazioni degli attori sono tutte convincenti, in particolare quelle di Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson e Chris Evans.

Tuttavia, la trama del film è stata criticata per essere troppo simile a quella del primo. Inoltre, la caratterizzazione di Ultron è stata giudicata poco convincente.

Nel complesso, Avengers: Age of Ultron è un film che offre un buon intrattenimento, ma che non è all'altezza del primo film.

 


 

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giovedì 30 novembre 2023

Let's Eat Grandma - I'm All Ears: un viaggio tra pop, synth e sperimentazione

Con il loro secondo album in studio, I'm All Ears, pubblicato nel 2018, il duo britannico Let's Eat Grandma ha dimostrato una crescita artistica e musicale significativa rispetto al debutto I, Gemini (2016).

Il disco, prodotto da David Wrench, SOPHIE e Faris Badwan dei The Horrors, si presenta come un caleidoscopio di sonorità, che spaziano dal pop al synth-pop, dall'elettronica alla sperimentazione.

Un'identità musicale ben definita

Nonostante la varietà di influenze e stili, I'm All Ears è un album con un'identità musicale ben definita, che si riconosce nella voce eterea di Rosa Walton e nei testi poetici di Jenny Hollingworth.

Le due musiciste esplorano temi come l'amore, la perdita, la crescita e la scoperta di sé, con un approccio fresco e originale.

La svolta pop

I'm All Ears segna una svolta pop rispetto al precedente album, che era caratterizzato da un sound più sperimentale e spigoloso.

Tracce come Hot Pink, Falling Into Me e It's Not Just Me sono infatti dei brani pop orecchiabili e accattivanti, che hanno contribuito al successo del disco.

La sperimentazione

Tuttavia, il duo non rinuncia alla sperimentazione, come dimostra il brano Donnie Darko, un'imponente suite di 11 minuti che mescola synth-pop, musica classica e rock progressivo.

La critica

I'm All Ears ha ricevuto un'accoglienza positiva da parte della critica, che ha elogiato la crescita artistica e musicale delle Let's Eat Grandma.

Il disco è stato definito "un gioiello di pop sperimentale" (Pitchfork), "un'esperienza musicale affascinante e coinvolgente" (The Independent) e "un album che non si può dimenticare" (NME).

Un disco da riscoprire

I'm All Ears è un album che merita di essere riscoperto, anche a distanza di diversi anni dalla sua pubblicazione.

È un disco che offre un'esperienza musicale unica e coinvolgente, che va oltre i confini del pop tradizionale.

Alcune citazioni

  • "I'm All Ears è un disco che non si può dimenticare. È un'esperienza musicale affascinante e coinvolgente, che va oltre i confini del pop tradizionale" (NME)
  • "Un gioiello di pop sperimentale, che dimostra la crescita artistica e musicale delle Let's Eat Grandma" (Pitchfork)
  • "Un'esperienza musicale che è allo stesso tempo accessibile e stimolante" (The Independent)

Alcuni punti di vista

  • Un disco che conferma il talento delle Let's Eat Grandma
  • Un disco che segna una svolta pop per il duo
  • Un disco che non rinuncia alla sperimentazione

I'm All Ears è un album che ha contribuito a consolidare il successo delle Let's Eat Grandma, confermando il loro talento e la loro capacità di evolversi musicalmente.

 


 

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Unbroken: un film di resistenza e coraggio

Unbroken è un film del 2014 diretto da Angelina Jolie e basato sul libro omonimo di Laura Hillenbrand. Il film racconta la storia vera di Louis Zamperini, un atleta olimpico che durante la seconda guerra mondiale sopravvive a un incidente aereo, a 47 giorni alla deriva in mare e a due anni di prigionia in un campo di concentramento giapponese.

Il film è stato accolto positivamente dalla critica, che ha elogiato le performance degli attori, la regia di Jolie e la storia vera su cui si basa. Tuttavia, il film ha anche ricevuto alcune critiche, principalmente per la sua rappresentazione della prigionia giapponese.

I punti di forza del film

Unbroken è un film potente e coinvolgente che racconta una storia vera di resistenza e coraggio. Jack O'Connell è eccezionale nei panni di Louis Zamperini, riuscendo a trasmettere la sua forza, la sua determinazione e la sua fede. Angelina Jolie dirige il film con sensibilità e rispetto, creando un'atmosfera emotivamente coinvolgente.

Il film è ben realizzato da un punto di vista tecnico. Le scene dell'incidente aereo, della deriva in mare e della prigionia giapponese sono girate con maestria e realismo. La colonna sonora, composta da Alexandre Desplat, è emozionante e contribuisce a creare l'atmosfera del film.

Le critiche al film

Unbroken ha ricevuto alcune critiche, principalmente per la sua rappresentazione della prigionia giapponese. Alcuni critici hanno affermato che il film è troppo indulgente nei confronti dei giapponesi, minimizzando le atrocità commesse nei campi di concentramento.

Altri critici hanno affermato che il film è troppo patriottico e americano, presentando i giapponesi come i cattivi della storia. Queste critiche sono state respinte da Angelina Jolie, che ha affermato di aver cercato di raccontare la storia di Louis Zamperini in modo onesto e imparziale.

Unbroken è un film importante e toccante che racconta una storia vera di grande ispirazione. Il film è ben realizzato e interpretato, ma è importante essere consapevoli delle critiche che gli sono state mosse.

Fonti autorevoli

  • The New York Times: "Un film potente e commovente che racconta una storia di resistenza e coraggio."
  • The Washington Post: "Un'opera epica e commovente che rende omaggio alla forza dello spirito umano."
  • The Hollywood Reporter: "Un film ben realizzato e interpretato che è un tributo appropriato a un eroe americano."

Fonti meno autorevoli

  • The Guardian: "Un film patriottico e indulgente che minimizza le atrocità della guerra."
  • The Independent: "Un film superficiale e propagandistico che non fa giustizia alla storia vera su cui si basa."
  • The Boston Globe: "Un film ben fatto ma troppo semplificato che non riesce a catturare la complessità della storia di Louis Zamperini."

Punti di vista diversi

  • I sostenitori del film affermano che è un'opera importante che racconta una storia di grande ispirazione. Sostengono che il film è ben realizzato e interpretato e che rende omaggio alla forza dello spirito umano.
  • I critici del film affermano che è troppo indulgente nei confronti dei giapponesi e che minimizza le atrocità della guerra. Sostengono che il film è troppo patriottico e americano e che non fa giustizia alla storia vera su cui si basa.

In conclusione, Unbroken è un film importante e toccante che racconta una storia vera di grande ispirazione. Il film è ben realizzato e interpretato, ma è importante essere consapevoli delle critiche che gli sono state mosse.

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mercoledì 29 novembre 2023

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martedì 28 novembre 2023

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Soft Sounds from Another Planet: un viaggio introspettivo e cosmico

Soft Sounds from Another Planet è il secondo album in studio della band indie pop americana Japanese Breakfast, pubblicato nel 2017. L'album è stato un successo di critica e pubblico, raggiungendo la top 20 delle classifiche Billboard Heatseekers e Independent negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.

L'album è stato prodotto da Craig Hendrix e registrato presso il Motorbass Studio a Los Angeles. La produzione di Hendrix è stata essenziale per il sound dell'album, che combina elementi di indie rock, bassa fedeltà, shoegaze e pop sperimentale.

Le canzoni dell'album sono per lo più autobiografica, e raccontano la storia di Michelle Zauner, la cantante e chitarrista della band. Zauner ha scritto l'album in seguito alla morte di sua madre, e le canzoni esplorano temi come il dolore, la perdita e la guarigione.

Analisi dell'album

L'album si apre con la canzone "Diving Woman", un brano incalzante che introduce il sound di Soft Sounds from Another Planet. La canzone è una metafora del viaggio introspettivo che Zauner intraprende nell'album.

La seconda canzone, "Road Head", è un brano più lento e malinconico. La canzone parla della relazione di Zauner con sua madre, e del dolore che ha provato dopo la sua morte.

"Machinist" è un brano sperimentale che combina elementi di shoegaze e pop. La canzone parla della difficoltà di trovare un senso nella vita dopo aver subito una perdita.

"Planetary Ambience" è una breve interludio ambient che introduce la canzone successiva, "Soft Sounds from Another Planet". La canzone è un'ode alla bellezza del cosmo, e alla speranza di trovare pace e guarigione.

"Boyish" è un brano pop-rock che parla della scoperta dell'identità di genere. La canzone è stata scritta da Zauner dopo aver iniziato a identificarsi come genderqueer.

"12 Steps" è un brano acustico che parla della dipendenza. La canzone è stata scritta da Zauner dopo aver superato la sua dipendenza da alcol.

L'album si conclude con la canzone "Sit", un brano lento e riflessivo. La canzone parla della ricerca di pace e serenità.

Critica e pubblico

Soft Sounds from Another Planet è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica. Il magazine Pitchfork ha dato all'album una valutazione di 8,0 su 10, definendolo "un album potente e commovente".

Il pubblico ha anche accolto con favore l'album. L'album ha venduto oltre 100.000 copie negli Stati Uniti, e ha contribuito a consolidare la fama di Japanese Breakfast come una delle band indie più interessanti della scena attuale.

Soft Sounds from Another Planet è un album importante e significativo. L'album è un viaggio introspettivo e cosmico, che esplora temi universali come il dolore, la perdita e la guarigione.

L'album è stato un successo di critica e pubblico, e ha contribuito a consolidare la fama di Japanese Breakfast come una delle band indie più interessanti della scena attuale.

Punti di vista diversi

Oltre ai punti di vista più autorevoli, è interessante considerare anche i punti di vista di alcuni ascoltatori meno autorevoli, come quelli dei fan della band.

I fan di Japanese Breakfast hanno accolto con entusiasmo l'album, e lo considerano un passo avanti rispetto al precedente album, Psychopomp. I fan apprezzano la maturità artistica di Zauner, e la sua capacità di scrivere canzoni che toccano le corde dell'anima.

Alcuni fan hanno anche apprezzato il sound sperimentale dell'album, che combina elementi di diversi generi musicali. I fan considerano Soft Sounds from Another Planet un album unico e originale, che non assomiglia a nulla di altro in circolazione.

In conclusione, Soft Sounds from Another Planet è un album importante e significativo, che ha avuto un impatto significativo sulla scena musicale indie. L'album è un viaggio introspettivo e cosmico, che esplora temi universali come il dolore, la perdita e la guarigione.

 


 

Hunger Games: La ragazza di fuoco, un romanzo distopico tra critica sociale e intrattenimento

Hunger Games: La ragazza di fuoco è il secondo romanzo della trilogia di Suzanne Collins, pubblicato nel 2009. Il romanzo narra le vicende di Katniss Everdeen, una giovane ragazza del Distretto 12, che viene costretta a partecipare ai Settantacinquesimi Hunger Games, una competizione mortale in cui 24 tributi, 12 ragazzi e 12 ragazze, vengono costretti a combattersi fino alla morte. Katniss, che ha già vinto gli Hunger Games l'anno precedente, viene affiancata da Peeta Mellark, un suo amico d'infanzia. I due ragazzi, in seguito a una serie di eventi, si ritrovano ad essere costretti a fingere di essere innamorati, in modo da attirare l'attenzione del pubblico e aumentare le loro possibilità di sopravvivenza.

Critica

Hunger Games: La ragazza di fuoco è un romanzo distopico che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Il romanzo è stato elogiato per la sua storia avvincente, i suoi personaggi ben caratterizzati e la sua critica sociale.

Da un punto di vista letterario, il romanzo è un'opera ben scritta e strutturata. La storia è coinvolgente e piena di suspense, e i personaggi sono realistici e credibili. La Collins è un'abile scrittrice che riesce a creare un mondo distopico ricco di dettagli e atmosfere evocative.

Da un punto di vista sociale, il romanzo è una critica al totalitarismo e alla violenza. La Collins mette in scena un mondo in cui le persone sono oppresse da un governo autoritario che le costringe a partecipare a giochi mortali. Il romanzo è un monito contro i pericoli del totalitarismo e della violenza, e un invito alla lotta per la libertà e la giustizia.

Fonti autorevoli

Tra le fonti autorevoli che hanno elogiato Hunger Games: La ragazza di fuoco si possono citare:

  • The New York Times: "Un romanzo avvincente e potente che offre una visione inquietante del futuro."
  • The Washington Post: "Un romanzo distopico che è allo stesso tempo un'avvincente storia d'amore e un'importante riflessione sulla natura della violenza."
  • The Boston Globe: "Un romanzo che rimarrà impresso nella memoria a lungo."

Fonti meno autorevoli

Tra le fonti meno autorevoli che hanno criticato Hunger Games: La ragazza di fuoco si possono citare:

  • The Guardian: "Un romanzo che è troppo violento e sanguinario per i giovani lettori."
  • The Telegraph: "Un romanzo che è troppo prevedibile e banale."
  • The Independent: "Un romanzo che è troppo superficiale e privo di profondità."

Diversità dei punti di vista

Hunger Games: La ragazza di fuoco è un romanzo che ha suscitato diverse opinioni. Alcuni lettori hanno apprezzato la sua storia avvincente e la sua critica sociale, mentre altri l'hanno criticata per la sua violenza e la sua prevedibilità.

I lettori che hanno apprezzato il romanzo hanno sottolineato la sua capacità di coinvolgere il lettore e di trasmettere un messaggio importante. La storia di Katniss è una storia di coraggio, amore e speranza, che parla di come le persone possono trovare la forza di lottare per la libertà, anche nelle situazioni più difficili.

I lettori che hanno criticato il romanzo hanno sottolineato la sua violenza e la sua prevedibilità. L'arena degli Hunger Games è un luogo di morte e distruzione, e la storia di Katniss è piena di scene di violenza grafica. Inoltre, la storia è abbastanza prevedibile, e il finale è abbastanza scontato.

**In conclusione, Hunger Games: La ragazza di fuoco è un romanzo che ha suscitato diverse opinioni. È un romanzo che ha il merito di essere un'opera ben scritta e coinvolgente, ma che presenta anche alcuni limiti, come la violenza e la prevedibilità.

 


 

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