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venerdì 27 giugno 2025

Un Lupo Mannaro Americano a Londra: Il Capolavoro di John Landis che Mescola Brividi e Risate

Immaginatevi due amici americani, zaino in spalla, pronti a esplorare la vecchia Europa: castelli, pub accoglienti, il fascino di Londra con il Big Ben che svetta e... un ululato nella notte? Un Lupo Mannaro Americano a Londra (1981), diretto dal geniale John Landis, non è solo un film horror, ma un viaggio unico che intreccia terrore puro, umorismo nero e una dose di cuore che lo rende indimenticabile. Preparatevi a scoprire perché questo cult è ancora oggi un pilastro del cinema, capace di farvi rabbrividire e ridere nello stesso respiro.
Una Storia che Morde
David (David Naughton) e Jack (Griffin Dunne) sono due giovani americani in cerca di avventura nelle brughiere inglesi. Ma quella che inizia come una passeggiata spensierata si trasforma in un incubo quando una creatura mostruosa li attacca. Jack viene sbranato, mentre David sopravvive... o almeno così sembra. Un morso al braccio, però, non è solo una ferita: è l’inizio di una maledizione. Quando Jack, ormai un ghignante zombie in decomposizione, inizia a visitare David nelle sue notti insonni, le cose si fanno inquietanti. “Non sei morto, David. Diventerai come quella bestia”, gli sussurra l’amico non-morto, mentre il countdown verso la prossima luna piena inizia.
David, confuso e scettico, cerca di ignorare i segnali: strani sogni, un appetito vorace, un’inquietudine che cresce. Ma quando la luna si fa piena, la trasformazione è inevitabile. Le scene in cui David si contorce, urla e si muta in un lupo mannaro sono pura magia cinematografica, grazie a un makeup rivoluzionario curato da Rick Baker, che si portò a casa un Oscar meritatissimo. La bestia prende vita, e Londra diventa il suo terreno di caccia: da vicoli bui a stazioni della metropolitana, il terrore si scatena, lasciando dietro di sé una scia di sangue e caos.
Il finale? Un’esplosione di dramma e ironia. David, ormai consapevole della sua natura mostruosa, si lancia nel caos di Piccadilly Circus, causando un pandemonio di incidenti stradali e finendo tragicamente sotto i colpi della polizia. È un climax che ti lascia con il cuore in gola, ma anche con un sorriso amaro, tipico del tocco di Landis.
Un Equilibrio Perfetto tra Horror e Commedia
John Landis, reduce da successi come The Blues Brothers, dimostra qui la sua abilità di giocoliere. Un Lupo Mannaro Americano a Londra non è solo un film di mostri: è una danza tra generi. Le scene di tensione, come l’inseguimento nella metropolitana sulle note di Bad Moon Rising dei Creedence Clearwater Revival, ti fanno trattenere il respiro. Ma poi arrivano i dialoghi brillanti tra David e il suo amico zombie Jack, che si presenta con brandelli di carne penzolanti e un’ironia macabra (“Ti prego, David, ucciditi prima di fare del male a qualcuno!”), e non puoi fare a meno di ridere.
Landis usa l’umorismo come valvola di sfogo, ma non smorza mai il terrore. La trasformazione di David non è solo un trionfo tecnico (quei gemiti, quelle ossa che si spezzano!), ma un momento che ti fa provare il dolore e la paura del protagonista. È come se Landis ti prendesse per mano e ti dicesse: “Ok, ora tremiamo insieme, ma tra un po’ ridiamo, promesso.”
Un Tocco di Genio: Colonna Sonora e Dettagli
La colonna sonora è un altro colpo da maestro. Ogni brano contiene la parola “moon” nel titolo: da Blue Moon di Bobby Vinton a Moondance di Van Morrison, fino alla già citata Bad Moon Rising. È un dettaglio che aggiunge un pizzico di ironia e lega perfettamente l’atmosfera del film. E poi ci sono le chicche nei credits: un augurio di buon matrimonio a Carlo e Diana (era il 1981, dopotutto) e la battuta che qualsiasi riferimento a “persone vive, morte o non-morte” è casuale. Landis sa come strizzare l’occhio al pubblico.
Dietro le Quinte: Curiosità che Fanno la Differenza
Sapevate che il film doveva essere interpretato da John Belushi e Dan Aykroyd? I due Blues Brothers rifiutarono, temendo che il genere horror fosse troppo lontano dalla loro comfort zone. Una scelta che, col senno di poi, ha permesso a Naughton e Dunne di brillare. E ancora: Landis, ex stuntman, si è fatto investire da un’auto per la scena finale del caos a Piccadilly Circus, finendo dentro una vetrina! Il suo amore per il cinema traspare in ogni dettaglio, e non a caso ha portato con sé il team di makeup per dirigere il leggendario video di Thriller di Michael Jackson, influenzato proprio da questo film.
Perché Guardarlo (o Riguardarlo) Oggi?
Se sei un appassionato di horror, Un Lupo Mannaro Americano a Londra è una masterclass di come si costruisce la tensione senza perdere il divertimento. Se ami le commedie, troverai dialoghi che ancora oggi fanno scuola. E se sei un cinefilo, non potrai non apprezzare l’innovazione tecnica e la regia di Landis, che mescola il grottesco con l’umano in modo magistrale. È un film che parla di amicizia, di perdita, di lotta contro la propria natura – temi universali che risuonano ancora nel 2025.
E poi, diciamocelo: chi non vorrebbe vedere un lupo mannaro scatenarsi per le strade di Londra? È un’esperienza che ti cattura, ti spaventa e ti fa innamorare del cinema. Quindi, accendi la TV, abbassa le luci e preparati a ululare alla luna. Ma attento: potresti non essere solo nella stanza...




Spot - VICKS SINEX (camionisti raffreddati) - 1983 (HD)

giovedì 26 giugno 2025

Il Gruppo Biblioteca di Laglio presenta "Magia e affini" di Edoardo Convertino

 LAGLIO (CO) – Il Gruppo Biblioteca di Laglio è lieto di annunciare il prossimo appuntamento di "APERILIBRO", un evento culturale dedicato alla presentazione del volume di poesie "Magia e affini" di Edoardo Convertino edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. L'incontro, un'opportunità unica per immergersi nelle profondità della poesia contemporanea, si terrà giovedì 26 giugno 2025 alle ore 18:00 presso i Giardini Pubblici di Laglio.

L'autore, Edoardo Convertino, dialogherà con Elena Marigliano, offrendo al pubblico una chiave di lettura privilegiata sulla sua opera e sul processo creativo che l'ha generata.

"Magia e affini", edito da I Quaderni del Bardo (2022), è un'opera che si distingue per la sua capacità di affrontare il mistero con consapevolezza, ponendo il lettore di fronte a interrogativi esistenziali e a una costante tensione tra il mondo interiore e la vastità degli spazi planetari e cosmici. La poesia di Convertino, come evidenziato da "Poesia del Nostro Tempo", rappresenta un "appiglio al reale, il concreto che riordina", pur nella consapevolezza che, come affermava Patrizia Cavalli, le poesie forse non cambieranno il mondo, ma possono aiutarci a comprenderlo meglio, scomponendolo e frammentandolo.

Nato a Como nell'aprile del 2000, Edoardo Convertino ha sviluppato la sua passione per la letteratura e la poesia durante gli anni liceali. "Magia e affini" è il frutto di un progetto avviato nel 2019 e ha ottenuto un significativo riconoscimento, vincendo il prestigioso Premio Internazionale "Europa in Versi 2022" per la sezione "poesia inedita giovani". Le sue composizioni sono un viaggio attraverso metafore suggestive, dove "ragni, meduse e pipistrelli si trasformano in folletti" e dove la "magia di filo d'orizzonti" converge nell'ipofisi, in un fluire di "eruzioni cerebrali in colature di parole".

L'evento di Laglio rappresenta un'occasione imperdibile per gli amanti della poesia e per chiunque desideri esplorare nuove prospettive letterarie, in una cornice suggestiva come quella dei giardini pubblici, affacciati sul Lago di Como.

Dettagli dell'evento:

  • Evento: "APERILIBRO" – Presentazione del libro "Magia e affini"
  • Autore: Edoardo Convertino
  • Dialoga con: Elena Marigliano
  • Data: Giovedì 26 giugno 2025
  • Ora: 18:00
  • Luogo: Giardini Pubblici, Laglio (CO)
  • Organizzazione: Gruppo Biblioteca di Laglio

Si invita la cittadinanza e gli appassionati a partecipare numerosi. L'ingresso è libero.

 

Intervista Dj Albertino ospite del Carnevale di Manfredonia 2016

DJ ALBERTINO @ Deejay Time The Party One by LUCA DEA

Dj Albertino al Samsara di Gallipoli

IL DJ CHE HA CAMBIATO TUTTO! ALBERTINO passa dal BSMT!

“Inferno” un vero gioiello dell’horror italiano ...

 Se sei un appassionato di cinema horror e thriller, “Inferno” di Dario Argento è un viaggio oscuro e affascinante che non puoi perdere. Dopo il successo di “Profondo Rosso”, Argento si sposta in America con una produzione Fox per dare seguito al suo cult “Suspiria”, immergendoci in un incubo paranormale che fonde l’atmosfera gotica di Poe con il mistero delle tre madri infernali.

La storia si svolge a New York, dove Rose, una giovane poetessa, incappa in un libro esoterico scritto da un enigmatico architetto alchimista, Varelli. Questo tomo parla delle tre madri: Mater suspiriorum (la Madre dei sospiri), Mater lacrimarum (la Madre delle lacrime) e Mater tenebrarum (la Madre delle tenebre). La scoperta che la sua casa potrebbe essere la dimora della più oscura di queste madri, Mater tenebrarum, dà il via a una serie di eventi macabri e spaventosi. La morte brutale di Rose, ghigliottinata in un sotterraneo nascosto, è solo l’inizio di una scia di sangue che coinvolge la sua famiglia e i misteriosi abitanti del condominio, con animali impazziti e morti inspiegabili.

Il fratello di Rose, Mark, arriva da Roma per indagare e si trova a fronteggiare un vecchio professore, Varelli, manipolato dalla stessa Mater tenebrarum, incarnazione del male assoluto. La tensione cresce fino a un finale drammatico, con il palazzo che crolla tra le fiamme, consumando i segreti e le forze oscure che vi abitavano.

Dal punto di vista tecnico, “Inferno” è un vero gioiello dell’horror italiano: gli effetti visivi sono firmati dal maestro Mario Bava, il cui lavoro ha definito un’epoca del cinema di genere, mentre la colonna sonora è affidata a Keith Emerson, il leggendario tastierista, che aggiunge un’atmosfera inquietante e ipnotica. Curiosità da cinefilo: il ruolo di protagonista doveva essere di James Woods, che però rinunciò per impegni con David Cronenberg in “Videodrome”. E per un tocco personale, le mani dell’assassino che vediamo nel film sono proprio quelle di Argento, un dettaglio che parla della sua dedizione totale al progetto.

“Inferno” non è solo un horror, ma un’esperienza sensoriale che mescola mitologia, suspense e arte visiva, un cult imperdibile per chi ama il brivido con un tocco di classe e mistero. Se vuoi immergerti in un mondo dove il paranormale si intreccia con la realtà urbana e la paura diventa palpabile, questo film è la tua prossima visione obbligata.




Spot - COCCOLINO "Buon Anno" - 1987 🥰

Spot - RISO GALLO con LEA MASSARI - 1985 ❤️ (HD)

Trump contro l'Europa: Un Isolazionismo Pericoloso o una Sveglia Necessaria? - ecco cosa ne penso

  In un mondo già segnato da tensioni globali, il documento sulla nuova National Security Strategy di Donald Trump, rilasciato in questi gio...