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giovedì 19 novembre 2020
mercoledì 18 novembre 2020
SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce. Trad.Yolanda García Arenas ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, di Lecce (Salento, Puglia, Italy), nello spirito multiculturale e Internazionale che la contraddistingue, sono lieti di annunciarvi la pubblicazione del libro a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce dal titolo SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español
Traduzioni di Hiram Barrios e Yolanda García Arenas / Traducciones de Hiram Barrios y Yolanda García Arenas
Autori Messicani / Autores mexicanos: Anna Kullick Lackner, Armando González Torres, Benjamín Barajas, GeneyBeltrán, Carlos Francisco Gallardo Sánchez, Hiram Barrios, Yolanda García Arenas
Autori Italiani / Autores italianos: Fabrizio Caramagna, Alberto Casiraghy, Camillo Cuneo, Donato Di Poce, Stefano Elefanti, Sandro Montalto, Giovanni Ronzoni
Dallo scritto di Donato Di Poce: ELOGIO DELL’AFORISMA - “…U. Eco, a proposito di uno dei più bei libri di Aforismi mai pubblicato (S. J. Lec: Pensieri Spettinati, Bompiani, 1984), scrisse: “ …un libro che si recensisce (e si raccomanda) leggendolo ad alta voce”, evidenziando con una girandola scoppiettante di citazioni, i bagliori di alcuni aforismi scelti a caso.
Dalla Introduzione di Hiram Barrios: “…Silenzi scritti raggruppa 14 aforisti contemporanei: 7 italiani e 7 messicani. Ognuno ha scelto 10 aforismi senza precedenti per questa raccolta. La richiesta non ha proposto avere un tema specifico, invece, il silenzio senza essere l’asse tematico, è presente in quasi tutti gli autori, forse perché la scrittura aforistica ha legami inaspettati (e insoliti) con il silenzio. Questa antologia mostra alcuni dalle strade abituali dell’aforisma che si scrive ai nostri giorni, sia in Europa, sia in America; sia in italiano o forse in spagnolo
Le vendite sono le medicine per curare l’economia dal covid19. L’analisi di MilanoEXE
Covid19 e ritardo nei pagamenti: identikit delle 8 tipologie di ritardatario
Tra le conseguenze della crisi portata dalla pandemia da covid19 c’è anche l’allungamento delle tempistiche per il saldo delle fatture. Secondo quanto evidenziato da RintraccioFacile.it, spin-off del Gruppo IREC, leader nella gestione e recupero dei crediti commerciali, circa 7 aziende su 10 stanno riscontrando un forte ritardo nei pagamenti, che interessa circa il 68% delle fatture emesse da marzo ad oggi, saldate in media 40 giorni oltre la media del periodo pre-covid19.
Disorganizzato: non lo fa apposta! Vorrebbe far tutto nei giusti tempi, ma non sa mai se qualcosa è stata pagata o meno e vive cercando bollettini e ricevute di pagamento. Per trattare con lui, preparatevi a ricostruire la sua cronistoria da 5 anni a questa parte.
Posticipatore: a differenza dei primi 2, agisce con cognizione e malizia e spesso anche con estrema organizzazione e precisione nel posticipare i pagamenti ai suoi fornitori. Nella vita privata, probabilmente fa parte di quei soggetti che se anche hanno un importante somma di denaro, comprano tutto a rate con il tasso 0!
Pubblico: potrebbe anche essere considerato come il Disorganizzato per eccellenza. Fino a qualche anno fa si diceva che lo Stato pagasse in ritardo ma che comunque prima o poi lo facesse. Attualmente, però, si stima che la cosa pubblica abbia un debito nei confronti di terzi, pari a circa 70 miliardi di euro. Con un’attività di recupero seguita in maniera professionale, le tempistiche di pagamento si accorciano del 60%.
Big: si sentono in diritto di posticipare o non pagare poiché si tratta di somme importanti. Spesso senza motivo reale chiedono sconti in cambio di pagamenti immediati. Hanno un potere contrattuale rilevante e lo fanno pesare! I loro fornitori spesso per necessità si ritrovano ad abbassare la testa e ad accettare accordi svantaggiosi pur di incassare almeno una parte dei propri soldi. Attenzione a queste condotte!
In Difficoltà: sono la maggior parte delle persone o aziende che oggi devono pagare uno o più debiti, spesso poiché a loro volta hanno difficoltà ad incassare i propri di soldi. La gestione di tali crediti richiede bravura negoziale, che probabilmente graverà sulle spalle del titolare dell’azienda. Il consiglio è formare o formarsi in maniera adeguata per riuscire a svolgere questo compito, oppure appoggiarsi a professionisti.
L’amicone: è il debitore più difficile in assoluto, perché fa leva sulle relazioni e sulla sfera emotiva che ognuno di noi ha e quindi non ci permette di prendere decisioni sempre corrette. Sangue freddo è la parola d’ordine quando si tratta con lui!
Finto ricco: figura tipicamente nostrana, sfoggia abbigliamento super griffato, abbronzatura anche a metà dicembre, spesso alla guida di veicoli di grossa cilindrata. Quando si ha a che fare con questa tipologia di debitore è molto complicato prendere decisioni accurate, poiché la sua immagine comunica qualcosa che non sempre corrisponde alla realtà. Infatti, spesso alla fine si scopre che non ha uno stipendio e che vive con sussidi di ogni tipo, sul conto corrente non ha nulla, la macchina è in leasing e probabilmente non la paga da diversi mesi ed i vestiti griffati gli sono stati regalati durante diversi natali e compleanni. In questo caso agire avendo dati certi e supportati da professionisti sicuramente fa la differenza!
Screening di massa anti-Covid 19: l'Ateneo mette a punto il modello logistico per l’Alto Adige
Il Dipartimento di Ingegneria Industriale a supporto dell’Azienda
sanitaria dell’Alto Adige per la campagna da 350 mila test Covid
antigenici da effettuare in tre giorni. Il modello matematico sviluppato
replica tutte le variabili fisiche e le armonizza per prevedere le
migliori soluzioni organizzative e logistiche. L’esperienza maturata
negli anni grazie a collaborazioni internazionali in analoghe campagne,
come la vaccinazione di massa contro l’epidemia H1N1 negli Stati Uniti
nel 2009. Ora la sfida: organizzare la distribuzione del prossimo
vaccino anti Covid-19 entro primavera
Trento, 18 novembre
2020 – (a.s.) Tamponi a tappeto concentrati in tre giorni su 350 mila
cittadini: è il progetto di screening lanciato dalla Provincia autonoma
di Bolzano per arginare i contagi con l’individuazione e l’isolamento
delle persone positive asintomatiche. L’operazione su vasta scala verrà
effettuata nel prossimo fine settimana, tra il 20 e il 22 novembre. Per
metterla a punto l’Azienda sanitaria altoatesina si è rivolta
all’Università di Trento che al Dipartimento di Ingegneria Industriale
studia la modellazione di processi complessi anche a supporto delle
strategie sanitarie, come le campagne di vaccinazione, gli screening di
massa o, in questo caso, i tamponi preventivi su una vasta popolazione.
Una
simulazione logistica di questa portata è infatti una macchina
complessa. Occorre prevedere con la massima precisione possibile i
carichi di lavoro, le tipologie e la numerosità del personale
specializzato da coinvolgere, i materiali di consumo, la strumentazione,
gli spazi minimi necessari e non ultimo, tempi di esecuzione
dell’intervento e la lunghezza delle code. Per armonizzare tutte queste
variabili i professori Francesco Pilati e Giandomenico Nollo del
Dipartimento di Ingegneria Industriale hanno sviluppato un prototipo
innovativo di “Digital Twin”: una replica virtuale di una situazione
fisica reale con risorse potenziali ed effettive inerenti oggetti,
processi, persone, luoghi, infrastrutture, sistemi e dispositivi. Uno
strumento che solitamente si applica ai processi produttivi, sistemi
logistici e distributivi complessi.
Nel caso della campagna di test
Covid antigenici massiva prevista in Alto Adige la modalità scelta è
quella del “walk-in” su base volontaria. Per garantire un’adeguata
efficienza a questo processo i ricercatori dell’ateneo trentino hanno
progettato 184 siti di test distribuiti sul territorio provinciale con
l’impiego di oltre 1400 operatori e operatrici per la somministrazione
dei test e con il coinvolgimento della Protezione civile, Croce Bianca e
Croce Rossa, dei pompieri volontari e di personale amministrativo.
I
modelli matematici applicati anche in questo caso derivano da una
esperienza consolidata, maturata nel settore dell’ingegneria gestionale
nell’ottimizzazione dei processi industriali nonché nello studio e
analisi dei processi di gestione delle tecnologie sanitarie e di governo
clinico. «Questo approccio – spiega l’ingegnere Francesco Pilati – si è
già dimostrato efficace in precedenti campagne di vaccinazione, come
quella per l’epidemia H1N1 negli Stati Uniti. In particolare, abbiamo
una consuetudine di collaborazione con la School of Industrial
Engineering & Management della Oklahoma State University (USA) che
nel 2009 ha organizzato per lo stato del Kentucky un sito in grado di
vaccinare diverse migliaia di pazienti al giorno in modalità “drive
through” per contrastare l’epidemia. I modelli matematici da noi
sviluppati sono stati parametrizzati con raccolte di dati in scenari
reali in occasione delle recenti settimane di vaccinazione influenzale,
di mini-interventi di screening sierologici e con tamponi realizzati
nella Provincia autonoma di Bolzano, anche grazie all’attività svolta
dal dottorando Riccardo Tronconi».
Queste conoscenze potranno essere
particolarmente utili anche nell’imminente campagna su larga scala di
vaccinazione per il Covid-19 su tutto il territorio italiano, legata
alla disponibilità a fine anno o al massimo nella prossima primavera di
uno o più prodotti vaccinali. Una situazione che richiederà interventi
organizzativi e logistici rilevanti. «Per conoscenza diretta – commenta
il Prof. Giandomenico Nollo – sappiamo come Germania e Inghilterra
stiano approntando i propri piani vaccinali e analogamente organizzando
cliniche per la vaccinazione di massa per tutta la popolazione. Il piano
tedesco, per esempio, sembra prevedere la conservazione delle dosi
vaccinali in un deposito centrale e la loro successiva ripartizione a
più di 60 centri regionali, con la possibilità di utilizzare i
padiglioni delle fiere per la vaccinazione degli oltre 80 milioni di
tedeschi. Il lavoro svolto in questi mesi ci dà un vantaggio competitivo
che possiamo e dobbiamo sfruttare. Stando alle ipotesi di questi
giorni, all’inizio del prossimo anno si potrebbe voler vaccinare 14
milioni di italiani, ovvero il 23% della popolazione con due dosi da
inoculare a 14 giorni di distanza. Riportando questo tema al caso della
nostra provincia, si dovrebbero vaccinare 124 mila persone. Con i nostri
modelli con sette grandi palazzetti dello sport o analoghe strutture al
chiuso l’operazione potrebbe essere ordinatamente conclusa in 28
giorni».
martedì 17 novembre 2020
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The Unknown: Lo Sconosciuto di Kieu Bich Hau (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Kieu Bich Hau è nata nel 1972 nella provincia di Hung Yen, in Vietnam. Vice capo degli Affari Esteri dell’Associazione degli Scrittori del Vietnam. Direttrice editoriale di Vietnam Textile - Garment - Fashion Magazine. Ex vicedirettrice di Intellectual Magazine. Ora vive ad Hanoi, in Vietnam. E’ autrice di numerose pubblicazioni apprezzate a livello internazionale e vincitrice di prestigiosi premi letterari. “Sono versi che l’autrice dedica all’uomo che ama, lontano perché vive in un altro continente, ma la cui presenza è da lei avvertita grazie al ricordo dei momenti trascorsi insieme, momenti che la poesia fa rivivere in modo intenso, da cui emergono i vari e spesso contrastanti stati d’animo che accompagnano inevitabilmente l’amore, sentimento dalle molteplici sfaccettature” (Laura Garavaglia)
In copertina: Painting by Artist Hoang A Sang
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