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sabato 21 novembre 2020
venerdì 20 novembre 2020
Il gesto e il respiro. Pollock vs Rothko di Gregorio Botta (Einaudi) secondo me
Da un lato la perfezione del gesto, dall'altro la ricerca di una pittura che «respira»: Jackson Pollock e Mark Rothko sono stati gli interpreti finali di due visioni dell'arte che si fronteggiano da secoli. La storia intensa e drammatica di due personalità straordinarie, fondamentali nella creazione del paesaggio mentale dell'uomo contemporaneo. Hanno spostato il baricentro della pittura da Parigi a New York. Hanno condiviso amici e galleristi. Hanno esposto insieme, frequentato gli stessi critici d'arte, bevuto fiumi di whisky. Li accomuna anche la morte tragica. Eppure Jackson Pollock e Mark Rothko non potrebbero avere linguaggi piú diversi. Il primo diceva «Io sono la natura», e attraverso il dripping ha cercato l'espressione di sé. Il secondo ha inseguito il silenzio, la luce, il vuoto del non sé. Usando come sorprendente punto di partenza gli affreschi dell'Angelico a Firenze, Gregorio Botta racconta le loro esistenze opposte e parallele con l'occhio dell'artista, spiegando le radici, la genesi e le conseguenze di due modi di dipingere agli antipodi.
Oggi esce in radio e in digitale il nuovo singolo dei Meteora, "VIA MAMELI".
Dal
20 novembre sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in
rotazione radiofonica “VIA MAMELI” (The Web Engine), nuovo brano della
band METEORA.
A volte la sola cosa che ci rimane di un legame intenso sono solo ricordi bellissimi, seppur sfumati: “VIA MAMELI”, nuovo brano dei METEORA,
è la fotografia sbiadita di quei ricordi. Il brano si configura come
una vera e propria ballad dalle sonorità pop/rock impreziosita da
atmosfere nostalgiche e malinconiche.
Spiegano i Meteora a proposito del nuovo inedito: «Il
brano racconta la fine di una storia dal punto vista di chi è costretto
ad accettare una scelta: uno spettatore che ha piena coscienza di
quello che sta accadendo ma che non può fare nulla per evitarlo. Alla
fine, restano le promesse non mantenute, le connessioni che si
interrompono e mille domande che non verranno mai fatte. Restano solo i
ricordi. E si sa, nei ricordi tutto sfuma in un senso di benessere
indefinito. Nei ricordi non esiste noia, disillusione o amore che manca:
tutto l'universo è cristallizzato in un eterno attimo di malinconia».
Il videoclip ufficiale di “Via Mameli” racconta il lento sfiorire di una storia.
Cerca di dare forma, in pochi minuti, alla sottile linea rossa che
separa la felicità quotidiana dall'abitudine, le certezze di una
relazione dal reciproco darsi per scontati. Perché a volte le storie
d’amore finiscono senza un motivo reale, senza un deus ex machina a
risolvere la situazione.
Ascolta il nuovo singolo dei Meteora, "VIA MAMELI": https://open.spotify.
Abbandonare un gatto di Haruki Murakami edito da Einaudi - secondo me
Murakami ha creato mondi infiniti nei suoi romanzi e racconti e ha rivelato ogni segreto ai lettori. Ma c'è una dimensione in cui la sua penna entra a malapena: la sua vita. Con Abandoning a Cat ovvero Abbandonare un gatto, Murakami scrive per la prima volta della sua famiglia e in particolare di suo padre. Il risultato è un ritratto toccante, la storia intima del "figlio comune di un uomo comune". E forse proprio per questa caratteristica. A trasformare in immagini questo delicato racconto autobiografico, le invenzioni di uno dei più importanti illustratori contemporanei del mondo, Emiliano Ponzi, i cui colori aggiungono poesia alla poesia in un modo unico al mondo.
giovedì 19 novembre 2020
Una terra promessa di Barack Obama a cura Giuseppe Maugeri, Maria Grazia Galli, Paolo Lucca per Garzanti secondo me
In questo libro attesissimo, Barack Obama racconta in prima persona la propria incredibile odissea, da giovane alla ricerca di un’identità a leader del mondo libero, e descrive con sorprendente ricchezza di particolari la propria educazione politica e i momenti più significativi del primo mandato della sua storica presidenza, un periodo di profonde trasformazioni e sconvolgimenti. Obama accompagna i lettori in un viaggio appassionante, dalle iniziali aspirazioni politiche fino alla decisiva vittoria nel caucus dell’Iowa – che ha dimostrato la forza dell’attivismo civile – e alla memorabile notte del 4 novembre 2008, quando è stato eletto 44° presidente degli Stati Uniti, diventando il primo afroamericano a ricoprire la più alta carica della nazione. Riflettendo sulla presidenza, Obama propone una acuta e inedita esplorazione delle grandi possibilità ma anche dei limiti del potere, e apre nuovi scorci sulle dinamiche del conflitto politico americano e della diplomazia internazionale. Ci conduce fin dentro lo Studio ovale e la Sala operativa della Casa Bianca, e poi a Mosca, Il Cairo, Pechino, e oltre. I lettori scopriranno ciò che Obama pensava mentre nominava i suoi ministri, fronteggiava la crisi finanziaria globale, si confrontava con Vladimir Putin, superava difficoltà all’apparenza insormontabili per ottenere l’approvazione della riforma sanitaria, si scontrava con i generali sulla strategia militare in Afghanistan, intraprendeva la riforma di Wall Street, rispondeva al disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, e autorizzava l’operazione Neptune’s Spear, che ha portato alla morte di Osama bin Laden. Una terra promessa è un libro straordinariamente intimo e introspettivo. È il racconto della scommessa di un uomo con la Storia, della fede di un coordinatore di comunità messa alla prova della ribalta mondiale. L’autore si esprime con franchezza sulla difficoltà di far convivere il ruolo di candidato nero alla presidenza, il peso delle aspettative di un’intera generazione mobilitata da messaggi di «speranza e cambiamento», e la necessità di essere moralmente all’altezza delle decisioni cruciali da prendere. Descrive apertamente le forze che si sono opposte a lui negli Stati Uniti e nel mondo; spiega come la vita alla Casa Bianca abbia condizionato la moglie e le figlie; non esita a rivelare dubbi e delusioni. Eppure non smette mai di credere che, all’interno del grande e ininterrotto esperimento americano, il progresso è sempre possibile. Con grande efficacia ed eleganza di stile, questo libro sottolinea la strenua convinzione di Barack Obama che la democrazia non è un dono ricevuto dall’alto, ma si fonda sull’empatia e sulla comprensione reciproca, ed è un bene da costruire insieme
Le note della Cabala di Grazia Piscopo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
"Il libro è interessante per la sua valenza umana, esistenziale e sociale. Si presta a una lettura scorrevole perché denota una carica emotiva, creativa che spinge l’autrice a ricercare e dimostrare con metodo scientifico (per eludere ogni pregiudizio), quanto sia nobile la mistica Cabala e quanto possa aiutare chi è “alla ricerca della Verità e della Luce”. La sua è un’operazione catartica; non serve per autocelebrarsi o per attirare l’attenzione mediatica ma, per aumentare la propria energia vitale con l’aiuto della musica, le frequenze, le vibrazioni e il ritmo. Grazia, con lo studio della Cabala sa che Tutto è collegato: corpo, mente e spirito sono ”piani compenetrati”. Prefazione Maestra Prof.ssa Anna Ciaccia
Grazia Piscopo nata a Taranto il 10 febbraio 1961, si trasferisce a Lecce nel 1967 con la famiglia per ragioni professionali del padre. Compie studi umanistici, soprattutto le lingue antiche come il latino, il greco e l’ebraico. Frequenta inoltre con successo la facoltà di Scienze Teologiche e Religiose presso la Curia Vescovile di Lecce. Il 15 marzo 2001 fonda l’Associazione culturale per lo studio delle scienze olistiche “Thorah” (oggi Horah e ricoprendo il ruolo di Presidente della stessa associazione) e diffonde a Lecce e nel Salento la cultura della Cristalloterapia, fino ad allora sconosciuta, e le “cure olistiche” inserite in un contesto mistico. L’amministrazione comunale di Lecce, le affida sedi prestigiose come il Conservatorio S. Anna per diffondere questa disciplina. Il suo vero interesse era sempre e comunque la lingua ebraica, la sua filosofia mistica e la Cabala. La cabala da secoli cenerentola per pochi eletti ebrei, diventa finalmente cultura, storia, Pensiero. Ha pubblicato per i Quaderni del Bardo Edizioni per i cui tipi cura la collana di studi e cultura ebraica, La via della Cabala … la via del cuore (2019). Le note della Cabala è il suo secondo lavoro
Info link
Giunti al Punto
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UniTrento - Atomi ultrafreddi e fasci laser per giocare il ruolo delle cariche elettriche
Trento,
19 novembre 2020 – (e.b.) Dalla natura alla scienza all’arte. Lo studio
della simmetria, e delle conseguenze della sua rottura, pervade la
storia dell’umanità. Nel campo della fisica sono centinaia le teorie
elaborate per descrivere la simmetria come invarianza di un sistema
sottoposto a un cambiamento. Tra le più note ci sono le teorie di gauge
(dette anche teorie di scala) che hanno avuto successo nello spiegare,
ad esempio, l'elettromagnetismo e l'interazione nucleare.
Risolvere
le teorie di gauge con i computer classici, però, è un compito impari.
Una difficoltà che ha stimolato un gruppo di ricerca internazionale a
simulare le dinamiche della teoria di gauge in dispositivi quantistici
di ingegneria microscopica. Per il gusto del sapere, ma anche per
migliorare le conoscenze nel campo delle alte energie e della fisica
nucleare. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica
Nature. Il lavoro vede protagonista l’Ateneo cinese di Hefei e coinvolge
anche l’Università di Trento e quella di Heidelberg.
Tra gli autori,
infatti, c’è Philipp Hauke, fisico tedesco arrivato un anno fa al
Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento da Heidelberg. Hauke è
stato il coordinatore del gruppo di teorici dell’ateneo italiano e di
quello tedesco che ha sviluppato il modello teorico e ha fatto le
simulazioni di benchmark con computer classici, mentre la parte
sperimentale è stata coordinata da Zhen-Sheng Yuan e Jian-Wei Pan di
Hefei ed eseguita a Heidelberg da un team intorno al suo postdoc Bing
Yang.
Dall’entusiasmo di Hauke traspare la portata dello studio: «Per
la prima volta abbiamo misurato la simmetria di gauge in laboratorio su
un sistema di una certa grandezza e complessità. La simmetria di gauge,
meglio conosciuta come “legge di Gauss”, prescrive che cariche positive
(positroni) devono essere sorgenti del campo elettrico che termina su
cariche negative (gli elettroni). Cioè, un campo elettrico non può
cominciare o terminare nel vuoto. Questo collegamento tra cariche e
campo è la caratteristica che definisce una teoria di gauge e che
determina tutta la dinamica del sistema».
«Siamo riusciti a usare un
dispositivo quantistico per simulare la dinamica di elettroni e
positroni. Il simulatore quantistico, formato da atomi ultrafreddi e
controllato da fasci laser, è tra i più grandi realizzati finora in
questo ambito» spiega.
Quindi Hauke racconta l’esperimento: «Abbiamo
tracciato una transizione di fase, simulando un cambio della massa a
riposo della materia da un valoro molto negativo a uno grande e
positivo. All’inizio, il sistema è pieno di cariche (cioè elettroni e
positroni) con un campo elettrico tra cariche positive e negative. Man
mano che si aumenta la massa a riposo la presenza di materia diventa
energeticamente sfavorevole, per cui elettroni e positroni cominciano ad
annichilirsi a vicenda. A un valore critico di massa a riposo, il
sistema subisce una transizione a una nuova fase, dove la presenza di
cariche è soppressa. In questa fase, un campo elettrico di fondo può
passare senza ostacolo attraverso il sistema, mentre prima della
transizione di fase sarebbe schermato dalle cariche presenti. Un
risultato scientifico che apre la porta a future applicazioni a problemi
di alte energie e fisica nucleare».
E conclude. «Con questo
esperimento siamo arrivati a un livello di controllo e grandezza del
sistema che permette di osservare effetti a molti corpi, un passo
imprescindibile se nel futuro vogliamo usare questi simulatori
quantistici per studiare la transizione di Higgs, che ha fatto grande
rumore, o questioni aperte come il confinamento di cariche ed
anticariche».
L’articolo
L’articolo, dal titolo
“Observation of gauge invariance in a 71-site Bose-Hubbard quantum
simulator”, è stato scritto per la rivista scientifica “Nature” da:
Bing
Yang, Hui Sun, Han-Yi Wang, Zhen-Sheng Yuan e Jian-Wei Pan (University
of Science and Technology of China, Hefei e Ruprecht-Karls-Universität
Heidelberg);
Robert Ott e Torsten V. Zache (Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg);
Jad C. Halimeh e Philipp Hauke (Ino-Cnr Bec Center e Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento).
Il
lavoro scientifico è stato realizzato anche con il supporto finanziario
del Consiglio europeo della ricerca (Erc Starting grant StrEnQTh) e
della Provincia autonoma di Trento.
Pubblicato ieri, 18 novembre 2020, è disponibile in Open Access:
https://www.nature.com/
(DOI: https://doi.org/10.1038/
STUDIO Food e sostenibilità, solo il 6,2% dei prodotti alimentari ha packaging 100% riciclabile: svolta green entro il 2025 con +42,8% di pack eco-friendly
“Soprattutto negli ultimi tempi i discorsi generatisi intorno al tema della sostenibilità e del riciclo hanno permeato tutti gli ambiti della nostra vita e non possono più essere ignorati, né dalle istituzioni né dalle aziende – ha affermato Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – Mia zia si è sempre prodigata nel garantire che i nostri pack fossero 100% riciclabili e che il tutto venisse comunicato correttamente ai consumatori. Un’attenzione costante, dunque, che si protrae nella nostra azienda da circa 30 anni e che ci ha permesso di fare oggi un passo ulteriore spingendoci a introdurre un packaging con carta 100% riciclabile per la nuova linea VitaPop. Uno sguardo verso un futuro più green nei consumi che possa determinare il bene per l’ambiente in cui viviamo. Per i nostri clienti infatti è sempre più importante poter contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale anche nei piccoli gesti quotidiani, come l’acquisto di un prodotto piuttosto che un altro”.
DatiBeneComune: 134 organizzazioni e 35.000 firmatari chiedono più trasparenza sui dati Covid-19
19 novembre 2020 - A dieci giorni dal lancio la campagna #DatiBeneComune ha raccolto 35.000 firme alla petizione e l’adesione di oltre 134 tra organizzazioni della società civile e testate giornalistiche. Segnale che il tema dei dati è condiviso non solo dagli “addetti ai lavori” ma anche da tanti cittadini e cittadine che si aspettano trasparenza e chiarezza da parte del Governo e non intendono accettare passivamente le decisioni prese sulla gestione dell’emergenza Covid-19.
Le richieste avanzate dai promotori ruotano intorno alla maggiore trasparenza e apertura dei dati comunicati dalle Regioni al Governo dall'inizio dell'epidemia per monitorare e classificare il rischio epidemico; dei dati che alimentano i bollettini con dettaglio regionale, provinciale e comunale, della cosiddetta Sorveglianza integrata COVID-19 dell'Istituto Superiore di Sanità e dei dati relativi ai contagi all’interno dei sistemi, in particolar modo scolastici. Tra le richieste anche quella di rendere pubbliche le evidenze scientifiche, le formule e gli algoritmi, che mettono in correlazione la valutazione del rischio, le misure restrittive e l’impatto epidemiologico ad esso correlato perché è importante che i cittadini siano consapevoli delle motivazioni che hanno guidato e stanno continuando a guidare le scelte del Governo.
La lettera con le richieste è stata spedita anche in cartaceo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed ora tutti i sostenitori e le sostenitrici della campagna si augurano che una risposta non tardi ad arrivare.
Dall’avvio di questa iniziativa ci sono state alcune novità come ad esempio l’accordo privato tra Istituto Superiore di Sanità e Accademia dei Lincei che, se da un lato va nella direzione di una maggiore condivisione dei dati, dall’altro di fatto continua a mantenerli riservati ad una cerchia ristretta impedendo a tutti gli altri ricercatori, ai giornalisti e alla società civile di disporre delle stesse informazioni.
“Le aspettative su questo accordo erano tante, anche per precedenti affermazioni di principio dell'Accademia dei Lincei sulla scienza aperta. Adesso che l'accordo è pubblico, leggiamo che è un accordo standard di collaborazione tra due parti, senza evidenti output in termini di pubblicazione di nuovi dati grezzi - queste le parole del Presidente dell’associazione OnData, Andrea Borruso - ci aspettiamo uno sforzo di condivisione maggiore da parte del Governo e, allo stesso tempo, ci auguriamo che l'Accademia, dalla sua posizione di favore, sproni il Governo affinché una più ampia serie di dati possa diventare pienamente bene comune.”
“La trasparenza non è mai fine a sé stessa - ha dichiarato Davide Del Monte, Direttore di Transparency International Italia - ma è lo strumento attraverso cui la comunità scientifica può comprendere il problema e grazie al quale si possono attivare percorsi virtuosi di collaborazione per promuovere soluzioni e ripristinare la fiducia nelle istituzioni che governano, oggi più che mai indispensabile. La trasparenza è la chiave della fiducia.”
“Aprire i dati non è una questione squisitamente tecnica dal momento che oggi più che mai i dati informano le decisioni che impattano sulla vita di milioni di persone - questo il commento di Elisa Visconti, Responsabile Programmi di ActionAid - Sapere e capire perché i propri territori sono sottoposti ad alcune restrizioni, conoscere il perché la propria attività deve chiudere, condividere i motivi secondo i quali i propri figli e figlie non possono andare a scuola, conoscere nel dettaglio la strategia d'intervento socio-sanitaria è fondamentale affinché le cittadine e i cittadini di questo paese possano giocare un ruolo consapevole e proattivo nella gestione di una crisi che va necessariamente gestita in modo collettivo.
I cittadini e le cittadine hanno infatti dato prova non solo di essere attori passivi in grado di obbedire agli ordini, ma di saper giocare un ruolo centrale nella risposta come nella fase di ricostruzione che ci aspetta. Per poterlo fare, devono sapere.”
“La condivisione dei dati e una ricerca forte e trasparente possono salvare più vite, come mostrano le esperienze dei paesi che hanno investito di più in Ricerca e Innovazione che hanno avuto la prontezza di appiattire la curva dei contagi anche rendendo subito pubblico l’intero data base epidemiologico preventivamente anonimizzato - afferma Luca Carra, direttore di Scienza in Rete - In Italia invece i dati degli osservatori regionali e nazionali vengono al momento rilasciati solo ad alcuni gruppi di ricerca qualificati ma non allo scrutinio pubblico. Ciò potrebbe innescare sospetti di censura o polemiche in questo momento molto controproducenti.”
Maggiori informazioni sulla campagna sul sito
datibenecomune.it
Area Sanremo TIM 2020: decretati gli otto vincitori
TRASPORTI: M5S, INVESTIRE E POTENZIARE INFRASTRUTTURE MEZZOGIORNO
“Si tratta di un passo importante – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti a Montecitorio – Oltre a richiedere il rispetto della clausola del 34% di investimenti nel Mezzogiorno, come Commissione abbiamo chiesto di promuovere e potenziare un piano per i trasporti ad alta velocità che coinvolga tutte le direttrici del Paese. Nonché a concentrare risorse umane e finanziarie nella manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente, che riveste un ruolo cruciale per l’economia e la sicurezza dei cittadini. Occorre – prosegue Scagliusi (M5S) – ripensare i tracciati e garantire collegamenti efficienti soprattutto sul versante adriatico che coinvolge le linee Bologna-Taranto, Ancona-Bari e sul versante jonico la Reggio Calabria-Taranto. Restano da recuperare, inoltre, le inefficienze e i ritardi infrastrutturali sul lato tirrenico da Salerno-Siracusa-Palermo. Come MoVimento abbiamo anche sottolineato l’importanza dello sviluppo della banda ultralarga e degli investimenti sul sistema portuale, con l’infrastrutturazione dei porti, la digitalizzazione e la sburocratizzazione delle procedure. Un circolo virtuoso che diventa motore dello sviluppo, soprattutto per le regioni del Sud, e che può attrarre investitori esteri e grandi compagnie di navigazione. Si tratta di opere essenziali e oggi più che mai – conclude il deputato Scagliusi (M5S) – abbiamo una grande opportunità di sviluppo e modernizzazione del Paese, non possiamo farci trovare impreparati”.