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martedì 24 novembre 2020

ZOOTECNIA: ULTERIORI SOSTEGNI PER LA FILIERA SUINICOLA E DEL VITELLONE

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Le emergenti esigenze di mercato hanno portato il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a ricalibrare alcuni aiuti previsti all’interno del “Fondo emergenziale per le filiere in crisi”, pubblicato lo scorso 23 luglio. Il decreto stanziava 90 milioni di euro per il comparto zootecnico e prevedeva, laddove dovessero risultare eccedenti rispetto alle richieste dei beneficiari per i singoli interventi, il loro utilizzo nel corso del 2020 per coprire le richieste rimaste insoddisfatte per superamento del limite di spesa. In Conferenza Stato-Regioni è stato, dunque, raggiunta l’intesa sulle modifiche proposte dal Mipaaf sulla base della evoluzione del mercato e che innalzano, così, gli stanziamenti dedicati al comparto suinicolo e dalla carne di vitello, già beneficiari rispettivamente di 30 e 20 milioni di euro.

 

Le somme rivenienti dalla misura dedicata all’ammasso privato prosciutti DOP vengono così indirizzate per aumentare sino a 30 euro, dagli originari 18, il contributo per ogni scrofa allevata nel primo semestre 2020dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, il quale ha partecipato alla Conferenza Stato-RegioniCiò a fronte di un trend di mercato molto negativo che tende a riprendersi con molta fatica con continui nuovi cali e deboli riprese di prezzo. Stesso scenario per la filiera del vitellone che ha registrato, nella prima seduta post lockdown primaverile, un crollo del prezzo per animale pari a circa 120 euro, con un calo medio del 10% su tutta l’annualità precedente. Pertantoprosegue L’Abbatele economie rivenienti dai 15 milioni di euro destinati a luglio all’ammasso privato di bovini di età inferiore a 8 mesi sono utilizzate per concedere alle imprese agricole di allevamento di vitelloni (12-24 mesi), allevati per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione, un aiuto fino a 60 euro per capo macellato nel periodo giugno-luglio 2020”.

AGRICOLTURA: SUDDIVISI I 5 MILIONI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE FILIERE PREVISTI DAL DECRETO RILANCIO

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In Conferenza Stato-Regioni è stata raggiunta l’intesa sulla rimodulazione delle risorse aggiuntive pari a 5 milioni di euro e previste dalla conversione in legge del Decreto Rilancio per incrementare il “Fondo per la competitività delle filiere”, istituito con la scorsa legge di Bilancio. Sulla base delle richieste di aiuto pervenute al Ministero le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e alle emergenti condizioni di mercato, viene aumentata la dotazione per il mais da 5 a 8 milioni di euro, per le filiere delle proteine vegetali da 4,5 a 6 milioni di euro e per la filiera delle carni ovicaprine da 3,5 a 4 milioni di euro.

 

Per le somme a disposizione per la filiera della bufala campana DOP, ovvero 2 milioni di euro del Fondo competitività e altri 2 milioni di euro del Fondo filiere in crisidichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, il quale ha partecipato alla Conferenza Stato-Regioni si è optato per allargare la possibilità di accedere alla contribuzione, già innalzata a 20 centesimi al litro, per tutto il latte di bufala acquistato nei mesi di aprile, maggio e giugno scorsi e trasformato in mozzarella di bufala campana DOP. Ciò per evitare di limitare il fondo, come inizialmente prevedeva la norma conclude L’Abbateal solo latte congelato che, stante le richieste della distribuzione, organizzata e non, preferisce acquistare prodotto DOP realizzato a partire da latte fresco e non congelato”.

Med2020 - Il futuro del Mediterraneo dopo la pandemia

 

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Roma, 23 novembre 2020 – La sesta edizione della Conferenza Rome MED – Mediterranean Dialogues,promossa a partire dal 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI, si tiene quest’anno in formato digitale e prevede oltre 40 eventi virtuali dal 25 novembre al 4 dicembre 2020. 

 

La conferenza si apre mercoledì 25 novembre con un intervento su piattaforma web di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e di Giampiero Massolo, Presidente ISPI. Chiude i MED-Dialogues venerdì 4 dicembre il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. 

 

I giornalisti che intendono seguire i lavori devono accreditarsi, compilando entro il 25 novembre alle ore 9.00 il form al seguente link:https://join.med.ispionline.it/media-accreditation

 

La Conferenza vede la partecipazione di esponenti delle maggiori organizzazioni internazionali, accademici, imprenditori nonché studiosi ed esperti da tutto il mondo, con oltre 40 leader politici tra Presidenti, Primi Ministri e Ministri di diverse realtà internazionali. Partecipano tra gli altri: Sergey Viktorovich Lavrov, Ministro degli Affari Esteri, Russia; Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari; Ylva Johansson, Commissario Europeo per gli Affari Interni; Mohammad Javad Zarif, Ministro degli Affari Esteri, Iran; il Principe Faisal Bin Farhan Al Saud, Ministro degli Affari Esteri, Arabia Saudita; Subrahmanyam Jaishankar, Ministro degli Affari Esteri, India; Ahmed Maitig, Vice-Presidente del Consiglio Presidenziale Libico, GNA, Libia;Ayman Safadi, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e degli Espatriati, Giordania;Riyad al Malki, Ministro degli Affari Esteri e degli Espatriati, Palestina; Othman Jerandi, Ministro degli Affari Esteri, delle Migrazioni e dei Tunisini all’estero, Tunisia;Anwar Gargash, Ministro di Stato per gli Affari Esteri, Emirati Arabi Uniti; Nickolay Mladenov, Coordinatore Speciale ONU per il Processo di Pace in Medio Oriente; Ján Kubiš, Coordinatore Speciale ONU per il Libano; Mohammad Sanusi Barkindo, Segretario Generale OPEC. 

 

MED Dialogues 2020 intende, pur in un’epoca di pandemia, mettere a punto un’ ”agenda positiva” per il Mediterraneo, elaborando possibili soluzioni condivise ai rischi sanitari, economici e politici che potrebbero dimostrarsi più gravi e pesanti rispetto al resto del mondo. Tra i temi strategici al centro del dibattito le principali sfide per la sicurezza, la difficile gestione del fenomeno migratorio in un periodo di pandemia, il destino delle giovani generazioni, la rivoluzione nel mondo dell’energia, le opportunità poste dalla transizione verso un’economia verde e sostenibile, il ruolo strategico delle donne nell’area mediterranea e il loro contributo alla crescita sociale ed economica. Strategica per l’area mediterranea è senza dubbio anche la riflessione sul partenariato euro-mediterraneo, sul ruolo della Nato nonché sulle strategie nell’area di Paesi come Stati Uniti, Paesi del Golfo, Russia, Cina, India e Giappone. 

 

A rafforzare il contributo di idee e proposte sono stati organizzati nei mesi scorsi 28 incontri in modalità digitale con personalità internazionali di altissimo livello per discutere la realtà di Paesi chiave dell’area come Siria, Libia, Israele, Palestina, Yemen e Iran. Al centro del dibattito anche temi strategici come, tra gli altri, il ruolo dell’Europa, l’energia verde e le migrazioni. 

 

 

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