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martedì 24 novembre 2020

IMPRESE: 24 MILIARDI PER PIANO TRANSIZIONE 4.0 OSSIGENO PURO PER LE PICCOLE IMPRESE DELLA PUGLIA

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Ben 24 miliardi di euro che rappresentano un primo mattone del Recovery Fund. Sono i fondi stanziati dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in legge di Bilancio per il Piano Nazionale Transizione 4.0 che possono tradursi in ossigeno puro per le piccole e medie imprese e le start-up della Puglia. 

 

Questi finanziamenti sono destinati ad investimenti che possano creare quel valore aggiunto per rendere le nostre imprese pugliesi sempre più competitive sui mercati  dichiara il deputato Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Infrastrutture e Trasporti  Proprio in questa direzione va il potenziamento di Transizione 4.0, che ora diventa strutturale. Si tratta di un percorso partito da lontano, nato dal confronto con le categorie produttive. Con questo Piano Nazionale raggiungiamo due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote nonché dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale”.

 

Il Piano Transizione 4.0 abbraccia gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, punta su ricerca e sviluppo, innovazione, design, ideazione estetica e green economy.

 

Abbassiamo le tasse alle nostre imprese già dal 2021  prosegue il deputato Scagliusi (M5S)  incentivando l’acquisto di beni durevoli e garantendo il supporto agli investimenti. Tra le tante azioni, abbiamo ampliato dal 6% al 10%, passando da un ammortamento da 5 a 3 anni, tutte le spese fatte in beni strumentali. Per tutte le aziende che hanno un fatturato fino a 5 milioni di euro, il credito d’imposta del 10% sarà utilizzabile immediatamente nell’anno con conseguentemente maggiore liquidità per l’impresa”.

 

Con il Piano Transizione 4.0, le imprese pugliesi potranno avvalersi pertanto di una serie di misure che varranno per i prossimi due anni, con la conferma della possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31 dicembre 2022 di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023). “Un importante passo verso il rilancio dell’economia nazionale”, conclude il deputato Scagliusi (M5S).

ZOOTECNIA: ULTERIORI SOSTEGNI PER LA FILIERA SUINICOLA E DEL VITELLONE

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Le emergenti esigenze di mercato hanno portato il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a ricalibrare alcuni aiuti previsti all’interno del “Fondo emergenziale per le filiere in crisi”, pubblicato lo scorso 23 luglio. Il decreto stanziava 90 milioni di euro per il comparto zootecnico e prevedeva, laddove dovessero risultare eccedenti rispetto alle richieste dei beneficiari per i singoli interventi, il loro utilizzo nel corso del 2020 per coprire le richieste rimaste insoddisfatte per superamento del limite di spesa. In Conferenza Stato-Regioni è stato, dunque, raggiunta l’intesa sulle modifiche proposte dal Mipaaf sulla base della evoluzione del mercato e che innalzano, così, gli stanziamenti dedicati al comparto suinicolo e dalla carne di vitello, già beneficiari rispettivamente di 30 e 20 milioni di euro.

 

Le somme rivenienti dalla misura dedicata all’ammasso privato prosciutti DOP vengono così indirizzate per aumentare sino a 30 euro, dagli originari 18, il contributo per ogni scrofa allevata nel primo semestre 2020dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, il quale ha partecipato alla Conferenza Stato-RegioniCiò a fronte di un trend di mercato molto negativo che tende a riprendersi con molta fatica con continui nuovi cali e deboli riprese di prezzo. Stesso scenario per la filiera del vitellone che ha registrato, nella prima seduta post lockdown primaverile, un crollo del prezzo per animale pari a circa 120 euro, con un calo medio del 10% su tutta l’annualità precedente. Pertantoprosegue L’Abbatele economie rivenienti dai 15 milioni di euro destinati a luglio all’ammasso privato di bovini di età inferiore a 8 mesi sono utilizzate per concedere alle imprese agricole di allevamento di vitelloni (12-24 mesi), allevati per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione, un aiuto fino a 60 euro per capo macellato nel periodo giugno-luglio 2020”.

AGRICOLTURA: SUDDIVISI I 5 MILIONI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE FILIERE PREVISTI DAL DECRETO RILANCIO

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In Conferenza Stato-Regioni è stata raggiunta l’intesa sulla rimodulazione delle risorse aggiuntive pari a 5 milioni di euro e previste dalla conversione in legge del Decreto Rilancio per incrementare il “Fondo per la competitività delle filiere”, istituito con la scorsa legge di Bilancio. Sulla base delle richieste di aiuto pervenute al Ministero le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e alle emergenti condizioni di mercato, viene aumentata la dotazione per il mais da 5 a 8 milioni di euro, per le filiere delle proteine vegetali da 4,5 a 6 milioni di euro e per la filiera delle carni ovicaprine da 3,5 a 4 milioni di euro.

 

Per le somme a disposizione per la filiera della bufala campana DOP, ovvero 2 milioni di euro del Fondo competitività e altri 2 milioni di euro del Fondo filiere in crisidichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, il quale ha partecipato alla Conferenza Stato-Regioni si è optato per allargare la possibilità di accedere alla contribuzione, già innalzata a 20 centesimi al litro, per tutto il latte di bufala acquistato nei mesi di aprile, maggio e giugno scorsi e trasformato in mozzarella di bufala campana DOP. Ciò per evitare di limitare il fondo, come inizialmente prevedeva la norma conclude L’Abbateal solo latte congelato che, stante le richieste della distribuzione, organizzata e non, preferisce acquistare prodotto DOP realizzato a partire da latte fresco e non congelato”.