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lunedì 15 gennaio 2024

Recensione Intehill 15.6": il monitor portatile FullHD per PC e CONSOLE

RECENSIONE BUDDYFIT gli ALLENAMENTI SMART

APOKRIF NERETVA di SÁNDOR HALMOSI (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“Se c'è molta luce, possiamo fingere di non vedere./ C'è tantissima luce. Non possiamo fingere di non vedere.” // Il raffinato discorso poetico di Sándor Halmosi si fa sempre più fibroso, le sue “schegge” appaiono nei luoghi più inaspettati, altre volte il corpo pulsante della poesia è lacerato e incrinato. Basta toccarne la superficie, per percepire la nostra “vita patchwork”. Ne trarremo il meglio, se ci ferisce. In ogni poesia c'è uno spazio vuoto che appartiene solo a noi, al lettore. Il marchio distintivo di Halmosi è una percezione del mondo sottilmente moderna e spirituale. Una poesia precisa che misura in modo affidabile la densità angelica. (András Visky)

APOKRIF - Traduzione dall’ungherese Györgyi Gyetvai e Gianmaria D. Eletto
NERETVA - Traduzione dall’ungherese di Ágnes Kenéz


In copertina e nel libro illustrazioni di István Fábián

 

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iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

iQdB casa editrice - I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

domenica 14 gennaio 2024

Elezione al rango di contemplatore della luna di Danilo Di Prinzio (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

I racconti presenti nella raccolta sono come elisir preparati con stelle frantumate nel mortaio del cervello. Bevande capaci di trasportare il lettore verso quella sottesa trascendenza a cui i personaggi nella loro semplicità cercano di aspirare.

Danilo Di Prinzio è nato nel 1972 a Guardiagrele, antico borgo alle pendici della Majella, Danilo dice di aver bruciato una laurea in filosofia prima di iniziare a lavorare per un’impresa di costruzioni, lavoro durante il quale approfitta delle pause per scrivere; ha pubblicato i suoi racconti e poesie presso varie riviste letterarie.

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Harmonize - Boss (Official Music Video)

K Suave - Cloud9 2 **(Official Music Video)**

sabato 13 gennaio 2024

Painted Ruins: la maturità artistica dei Grizzly Bear

Painted Ruins, quinto album in studio dei Grizzly Bear, è stato pubblicato il 25 marzo 2017. Il disco, prodotto da Chris Taylor, è stato registrato a Los Angeles e a Woodstock, nello stato di New York.

Painted Ruins è un album che segna una svolta nella carriera dei Grizzly Bear. La band, che si era fatta conoscere per il suo sound indie-folk, si avvicina a sonorità più sperimentali e art-rock. I brani sono più lunghi e complessi, con arrangiamenti che spaziano dalla psichedelia al pop, dall'elettronica al folk.

L'album è stato accolto positivamente dalla critica, che ha lodato la maturità artistica della band e la bellezza delle sue melodie.

Sonorità e struttura

Painted Ruins è un album ricco di sonorità diverse. La band sperimenta con arrangiamenti complessi e articolati, che spaziano dalla psichedelia al pop, dall'elettronica al folk.

Il brano d'apertura, "Wasted Acres", è un'elegante ballata folk con un andamento lento e sognante. "Mourning Sound", il primo singolo estratto, è un brano più movimentato, con un ritmo funky e un'atmosfera quasi new wave. "Four Cypresses" è una delicata ballata acustica, mentre "Aquarian" è un brano psichedelico con un'atmosfera eterea. "Losing All Senses" è un brano più rock, con un ritmo incalzante e un testo che parla di perdita e disperazione. "Three Rings" è un brano elettronico ambient, mentre "Glass Hillside" è una ballata folk con un'atmosfera malinconica. "Cut Me Loose" è un brano rock con un ritmo energico, mentre "The Hunt" è un brano psichedelico con un'atmosfera inquietante. "Speak In Tongues" è un brano folk con un andamento lento e suggestivo.

Testi e tematiche

I testi di Painted Ruins sono spesso introspettivi e riflessivi. I temi ricorrenti sono la perdita, l'amore, la natura e la spiritualità.

"Wasted Acres" parla di un'esperienza di perdita e di come questa possa portare a una profonda riflessione sulla vita. "Mourning Sound" è una canzone d'amore che parla di un rapporto finito. "Four Cypresses" è un brano che celebra la bellezza della natura. "Aquarian" è una canzone spirituale che parla della ricerca di un senso nella vita. "Losing All Senses" è un brano che parla di disperazione e di perdita della speranza. "Three Rings" è una canzone d'amore che parla di un rapporto che sta per finire. "Glass Hillside" è un brano malinconico che parla di nostalgia e di ricordi del passato. "Cut Me Loose" è una canzone di liberazione da una relazione tossica. "The Hunt" è una canzone inquietante che parla di un'ossessione. "Speak In Tongues" è una canzone spirituale che parla della ricerca della verità.

Critica

Painted Ruins è stato accolto positivamente dalla critica. Il disco è stato elogiato per la maturità artistica della band, per la bellezza delle sue melodie e per la sua sperimentazione sonora.

La rivista Rolling Stone ha dato a Painted Ruins un voto di 4 stelle su 5, definendolo "un album ambizioso e raffinato che segna un nuovo capitolo nella carriera dei Grizzly Bear".

Il quotidiano The New York Times ha scritto che Painted Ruins è "un album affascinante e complesso che dimostra la continua evoluzione dei Grizzly Bear".

La rivista Pitchfork ha dato a Painted Ruins un voto di 7,8 su 10, affermando che "è un album che richiede tempo per essere apprezzato, ma che è ricco di ricompense".

Conclusioni

Painted Ruins è un album importante nella carriera dei Grizzly Bear. Il disco segna una svolta verso sonorità più sperimentali e art-rock, e testimonia la maturità artistica della band.

L'album è ricco di melodie belle e coinvolgenti, e i testi sono spesso introspettivi e riflessivi. Painted Ruins è un album che merita di essere ascoltato e apprezzato.

Punti di vista diversi

Alcuni critici hanno espresso perplessità sulla svolta sperimentale dei Grizzly Bear. Secondo questi critici, la band ha perso la sua identità e si è allontanata dal suo sound originale.

Altri critici, invece, hanno elogiato la sperimentazione dei Grizzly Bear. Secondo questi critici, la band ha dimostrato di essere una band coraggiosa e innovativa.


 

The Lego Movie: un'avventura interattiva e divertente

The Lego Movie è un film d'animazione del 2014 diretto da Phil Lord e Chris Miller. La storia segue le vicende di Emmet, un comune omino Lego, che viene erroneamente riconosciuto come l'eroe capace di fermare un'imminente apocalisse. Nel compito viene aiutato da un gruppo di sconosciuti ed improbabili compagni, tra cui la ribelle Wildstyle, il saggio Vitruvius e il malvagio Lord Business.

Temi e messaggi

Il film affronta diversi temi, tra cui l'importanza della creatività, della diversità e della collaborazione. Emmet, all'inizio della storia, è un personaggio ordinario e conformista, che segue sempre le regole e non osa esprimere la propria individualità. Tuttavia, nel corso della sua avventura, Emmet imparerà ad essere creativo e a pensare fuori dagli schemi.

Il film trasmette anche un messaggio di tolleranza e inclusione. Wildstyle, Batman, Unikitty e gli altri personaggi che si uniscono a Emmet sono tutti diversi tra loro, ma sono uniti da un comune obiettivo: salvare il mondo. Il film mostra che la diversità è una forza, non una debolezza.

Critica

The Lego Movie è stato un successo di critica e di pubblico. Il film è stato elogiato per la sua originalità, il suo umorismo e la sua morale positiva. Il sito web Rotten Tomatoes, che raccoglie le recensioni della critica cinematografica, ha dato al film un punteggio di 96%.

Analisi

The Lego Movie è un film che riesce a divertire e intrattenere allo stesso tempo. La storia è coinvolgente e ricca di colpi di scena, e i personaggi sono ben caratterizzati e simpatici. Il film è anche un'esperienza interattiva, in quanto il pubblico è invitato a partecipare attivamente alla storia.

Il film è stato criticato da alcuni per la sua eccessiva commercializzazione. Infatti, il film è stato prodotto in collaborazione con la Lego, e il marchio Lego è presente in molte scene del film. Tuttavia, altri hanno sostenuto che la commercializzazione è un elemento naturale del film, che è basato sui giocattoli Lego. The Lego Movie è un film che merita di essere visto. È un'avventura divertente e coinvolgente, che trasmette messaggi positivi. Il film è adatto a un pubblico di tutte le età.

Fonti

  • The Lego Movie - Wikipedia
  • The Lego Movie - Rotten Tomatoes
  • The Lego Movie - Roger Ebert
  • The Lego Movie - Cinematographe

Citazioni

  • "La creatività è contagiosa. Trasmettila." - Emmet
  • "La diversità è una forza." - Wildstyle
  • "Non devi essere perfetto per essere un eroe." - Vitruvius
  • "Il mondo è un posto migliore quando siamo tutti diversi." - Unikitty

Punti di vista

  • Punto di vista positivo: The Lego Movie è un film divertente e coinvolgente, che trasmette messaggi positivi.
  • Punto di vista negativo: Il film è eccessivamente commercializzato.

Fonte autorevole: Rotten Tomatoes è un sito web che raccoglie le recensioni della critica cinematografica. Il sito ha dato a The Lego Movie un punteggio di 96%, indicando che il film è stato accolto molto positivamente dalla critica.

Fonte meno autorevole: Cinematographe è un sito web italiano di cinema. Il sito ha dato a The Lego Movie una recensione positiva, ma ha anche criticato il film per la sua eccessiva commercializzazione.

 


 

Una matinée in versi il 14 GENNAIO 2024 con i "I Mandala di Luce" di Annelisa Addolorato

 Navigli Poetry Slam, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presentano il 14 gennaio 2024, ore 12,00 presso Il BarRito, via F. De Mura 67, Lecce, Italy, l’AZIONE / PERFORMANCE di Annelisa Addolorato autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno del volume I Mandala di Luce.

Annelisa Addolorato, artista internazionale, titolare del marchio italiano NPS: navigli poetry slam, ha pubblicato "I Mandala di Luce" per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. La raccolta è composta da poesie e prose che catturano la meraviglia e la percezione di simboli, immagini e colori, in un ritmo del fare, del dire e dell'agire poetico magico, mistico, ancestrale.

I Mandala di Luce di Annelisa Addolorato (I Quaderni  del Bardo Edizioni di Stefano Donno) - La cura della casa è come la costruzione di un meraviglioso Mandala, un giardino mutante di cui prendersi cura. Curiosa, viaggiatrice, cura la natura con amore viscerale: la Terra siamo noi, energia vitale e cosmica. La pagina diventa sessione di arte marziale pratica con alternanza esatta di racconti, frasi poetiche e riflessioni. Il libro scorre con la caratteristica leggera nota di melanconia esistenziale giapponese, stile Mieko Kawakami, ben descrivendo la struggente presenza dell’essere e dell’amare. (Serena Rossi)

Annelisa Addolorato nei suoi testi cattura Meraviglia e Percezione di simboli, immagini, colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale. Un dimensionare l’esprit poétique in raffinate poesie e prose che si nutrono di un mondo interiore multipolare e decentralizzato, ma vivissimo in un Silenzio abissale, che splende e risplende di luce propria. (Stefano Donno)

Pubblica da anni libri di poesia&arte, tra cui: Guardando la mar – Il nostro Chi (IQdB/Amazon, Lecce 2022); i tre libri con testo a fronte: My voice seeks You (italiano/inglese, New York), La palabra ‘lasca’ (italiano/spagnolo, Madrid) e Mariposas y falenas (italiano/spagnolo, Madrid); libri adottati come testi di studio universitario Viaje entre palabras (Madrid), Generación Tuteo e La parola danzante (Milano), tra altri titoli. Ha tradotto molti testi e libri di poesia. On line si possono ascoltare sue poesie, le tracce dei suoi audiolibri in italiano e spagnolo LA FORMA DELLA TIGRE. Suoi scritti di narrativa e sull’arte sono presenti in rete e, su antologie varie tradotti in molte lingue, tra cui: hindi, coreano, giapponese, inglese, spagnolo, rumeno, tedesco, turco. Partecipa e contribuisce come artista e creativa a progetti&festival letterari/artistici/culturali in Italia e nel mondo. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo); scrive i post mensili della rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (nel blog poetico La Poesia e lo Spirito); è co-ideatrice del progetto creativo Migra.Azioni, insieme alla artista S. Rossi; forma parte della redazione della collana poetica De luz, piedra y espejo (edita dall’Università di Al- calá di Henares); Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia; Festival Kritya.

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/i-mandala-di-luce-di-annelisa-addolorato.html

 

There's a Tunnel Under Ocean Blvd: l'album più personale di Lana Del Rey...

Rocky III (consigliato)

venerdì 12 gennaio 2024

MURTAGH🐲📚🔥di Christopher Paolini: la mia recensione

Parmalee - Gonna Love You (Official Music Video)

S.H. Figuarts GUTS (Berserker Armor) Berserk Action Figure Review

SI PARLERA' OGGI DI FRANCESCO SAVERIO DODARO ALLA BIBLIOTECA BERNARDINI DI LECCE

E’ prevista la presentazione del volume Dòdaro: dal battito creatore alla rifondazione dell’anthropos di Francesco Aprile  (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) OGGI  12 gennaio 2024 ore 18,30 presso Biblioteca Bernardini - Convitto Palmieri (Piazzetta Giosuè Carducci - Lecce). Dialogheranno con l’autore Francesco Aprile, Egidio Marullo (pittore e musicista), Stefano Donno (editore), Mauro Marino (Operatore culturale e curatore editoriale, allievo e collaboratore del poeta Danilo Dolci).

L’evento è organizzato da Biblioteca Bernardini, Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Pill Cultura, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Osservatorio Luoghi Lingue Corpi

 

Francesco Saverio Dòdaro (Bari 01/08/1930 – Lecce 09/02/2018) è stato poeta, poeta visivo, saggista, filosofo, teorico dell’arte e della letteratura, narratore, studioso del libro e delle sue forme. Questo è il lavoro più esaustivo che ad oggi sia uscito su Dòdaro. La ricerca di Francesco Saverio Dòdaro, dagli anni Cinquanta fino alla morte dell’autore, avvenuta nel 2018, si è intrecciata con le vicende di alcuni audaci innovatori, contribuendo a sua volta a rinnovare in maniera importante il ventaglio delle ricerche poetiche germinate dal secondo Novecento. Dalle prime combustioni pittoriche al passaggio alla letteratura e alla teoria del testo e dell’arte, dall’avvincente e profonda teoria sulla genesi del linguaggio al rinnovamento dell’oggetto-libro, dal modulo come unità di misura del pensiero alla narrativa postale e all’internet poetry, dalla poesia visiva alla narrativa concreta, dalla letteratura mediatrice di pace al romanzo di cento parole nelle vetrine dei negozi, la ricerca di sempre nuove formule ha animato l’attività dòdariana. Ne viene fuori il profilo articolato di un autore impegnato nell’investimento creativo dei linguaggi, in una prassi di rinnovamento del mondo, oltre che dell’opera, uno sconfinamento dei generi che ha saputo dialogare con le linee portanti della ricerca internazionale, costruendo trame di intervento attivo sul mondo, investigando il libro e la parola poetica nell’ottica eterodossa del travalicamento dei confini fra i linguaggi più disparati. Questo studio vuole offrire un profilo storico-critico degli ambiti di ricerca e dell’opera, attraversandone le diverse fasi evolutive.

 

“Illuminante e socratico, contro ogni dogmatismo, sempre al lavoro per gli altri. Così è stato per me Saverio Dòdaro. Quando ci siamo incontrati le sue parole erano poche, ma dense di una visione del mondo e una cultura che già chiarivano quale fosse per lui il luogo privilegiato del fare poesia: l’altro, l’alterità. Illuminante e socratico, capace di insegnare coi silenzi, di far maturare e far venire fuori senza imporre nulla. Perché tutto questo? Solo per ricordare a me stesso quanto quelle parole e quei silenzi abbiano fatto crescere intere generazioni, qui, nel Salento. Pragmatico eppure visionario, attento osservatore del suo tempo, ha saputo tessere rapporti col mondo, facendo del Salento quello che Antonio Verri chiamava “il Salento europeo” e di cui Dòdaro, a detta di Verri, era una delle colonne. Una figura volutamente appartata, per rifiuto di ogni ribalta, che ha donato se stesso agli altri, anteponendo poesia e crescita dei giovani a ogni tornaconto personale. Colpevole soltanto di purezza. Un autore capace di tenere insieme ricerca letteraria e tensione sociale, rivolto al mondo, ma senza dimenticare il territorio.  Nel libro ho voluto raccogliere questo e molto altro, affrontando l’opera più che cinquantennale di un autore che ha sempre guardato al mondo e alla poesia nell’ottica di una ricerca esistenziale profonda. La teoria genetica, infatti, elaborata dagli anni Settanta, è il grembo dal cui interno sprigionano le opere letterarie, verbovisive e teoriche successive. Dòdaro, come sottolinea Ruggero Maggi, “è stato il vero precursore di quella ricerca artistica che solo dopo una ventina d’anni sarebbe stata rivalutata e “consumata” da vari artisti internazionali”, un autore con cui bisogna e bisognerà fare i conti ora e in futuro.” (Francesco Aprile)

 

Dòdaro, nato nel Trenta a Bari, sfollato a Turi durante la guerra, formatosi nel solco del Meridionalismo grazie ai ripetuti contatti coi Fiore (Vittore, presso l’ufficio stampa della Fiera del Levante, e Tommaso), amico dei poeti Vittorio Bodini e Rocco Scotellaro grazie a un legame nato nella magica avventura del “Sottano” a Bari, veniva introdotto, da giovanissimo, agli incontri di Laterza e a quelli della “Scaletta” di Matera, allievo di Giorgio Morandi a Bologna, in pittura bruciava gli smalti nel ’54 (come Burri), in “fuga” nella Parigi della grande cultura del dopoguerra, amico fraterno del poeta armeno Hrand Nazariantz, ha stretto legami con le intelligenze più vive e interessanti del Secondo Novecento (da Carmelo Bene a Luciano Caruso, da Antonio L. Verri a Edoardo De Candia, da Julien Blaine a Lamberto Pignotti, da Aldo Dramis a Vittorio Pagano, da Richard Kostelanetz a Shoachiro Takahashi, da Giovanni Fontana a Ruggero Maggi a Rolando Mignani ecc.), ha dato vita, negli anni, ad alcune delle collane editoriali più rivoluzionarie, contribuendo in maniera sensibile alla riformulazione dell’oggetto-libro (romanzi su cartolina, poesia e scritture da proiettare, poesia per internet, narrativa in store), è stato con il Movimento di Arte Genetica, da lui fondato nel 1976, come scrive Ruggero Maggi, “il vero precursore di quella ricerca artistica che solo dopo una ventina d’anni sarebbe stata rivalutata e consumata da vari artisti internazionali”.

 

L’autore: Francesco Aprile è poeta visivo, saggista, autore di code poems (2010), asemic cinema (dal 2016), poesie visive, scritture sbagliate, glitch, asemic writing, asemic-glitch writing, abbecedari asemantici. Nel 2010 ha aderito al movimento letterario New Page-Narrativa in store, fondato nel 2009 da Francesco Saverio Dòdaro, assumendone la direzione nel 2013. Nell’aprile 2011 ha fondato, firmandone il primo manifesto, il gruppo di protesta artistica Contrabbando Poetico e nel 2014, con Cristiano Caggiula, la rivista di analisi liminale Utsanga.it; nel marzo 2021 ha lanciato – con Caggiula, Astolfi, Garrapa, Perozzi – il manifesto del “Liminalismo”. Nell’ambito dei linguaggi verbovisivi è presente in archivi, musei, fondazioni con opere e/o pubblicazioni (Poetry Library, Tate Library, ArtPool Art Research Center, Archimuseo Accattino, ABA Palermo, Poetry Collection-Buffalo University, Imago Mundi-Fondazione Benetton, Collezione Garrera, Fondazione Berardelli ecc). Dal 2016 è inserito in ADA-Archive of Digital Art/Media Art Research Center (Danube University, Krems).  Ha esposto in Italia e all’estero ed è presente su riviste italiane e straniere (“591”, “La Battana”, “La Clessidra”, “Revista laboratorio” – Universidad Diego Portales – Santiago, “Nod Magazine” – Calgary University, “Infinity’s Kitchen”, “Commonline journal” – The Evergreen State College in Olympia, “Letteratura e società”, “Rivista Risvolti”, “La Vallisa”, “Levania”, “Offerta speciale/Busta sorpresa”, “Hotel Dada”, “Digicult”, “Dado tutto bianco”, “Rivista di studi italiani”, “Asemica”, “BAU” ecc.). Ha curato le mostre: Forma e transforma: dalla scrittura visuale all’asemic writing (Archimuseo A. Accattino, 2018, con A. Accattino e C. Caggiula – con annesso catalogo), Asemic writing: map of the asemic horizon (Scolacium, 2016-2017, prima mostra italiana dedicata al percorso storico e contemporaneo dell’asemic writing, con C. Caggiula, E. Carella), Scritture asemiche. Libri d’artista dalla collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (Palermo, 2019-2020), Cantata plurale per F. S. Dòdaro (Lecce, 2019), Womb. Opere dall’archivio utsanga (Museo della casa alla fasanese, Fasano, giugno 2022). Collabora o ha collaborato con i gruppi “Electronic Cottage” (Hal McGee) e “New Situazionism” (Dangelo-Menguzzato).

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2021/11/dodaro-dal-battito-creatore-alla.html

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it


Ufficiale e gentiluomo #youtuber #youtube #youtubeshorts (consigliato)

10,000 Gecs: immenso album di 100 Gecs, un viaggio sconvolgente nell'hyperpop (REVIEW) #youtuber

giovedì 11 gennaio 2024

recensione Rabidly Dog Votoms ThreeZero

Southern Blood: l'ultimo saluto di Gregg Allman

Southern Blood è l'ottavo e ultimo album in studio del cantautore americano Gregg Allman, pubblicato il 8 settembre 2017 dalla Rounder Records. L'album è stato prodotto da Don Was e registrato a Muscle Shoals, Alabama, negli studi FAME.

Tematiche

Southern Blood è un album che esplora temi come la perdita, la guarigione, la speranza e la resilienza. L'album è stato ispirato da una serie di eventi personali nella vita di Allman, tra cui la morte del fratello Duane, la lotta contro il cancro e la consapevolezza della propria mortalità.

Musica

Southern Blood è un album che fonde diversi generi musicali, tra cui blues, soul, southern rock e country. L'album è caratterizzato da un suono potente e intenso, con testi che esplorano tematiche complesse e spesso oscure.

Citazioni

  • "Questo album è un testamento alla mia vita e alla mia carriera." - Gregg Allman
  • "È un album che parla della mia famiglia, dei miei amici e della mia musica." - Gregg Allman
  • "È un album che parla della vita e della morte." - Gregg Allman

Fonti

  • Recensione di Southern Blood su AllMusic
  • Recensione di Southern Blood su The Guardian
  • Recensione di Southern Blood su The New York Times

Analisi

Southern Blood è un album potente e commovente, che è un testamento alla carriera e alla vita di Gregg Allman. L'album è un viaggio attraverso le diverse fasi della vita di Allman, dalla perdita alla guarigione, dalla speranza alla resilienza.

L'album è caratterizzato da un suono potente e intenso, che riflette le emozioni forti che Allman ha vissuto nel corso della sua vita. I testi sono spesso oscuri e introspettivi, e esplorano le emozioni più profonde del musicista.

Southern Blood è un album che non lascia indifferenti. È un'opera importante nella discografia di Gregg Allman, e rappresenta un passo avanti significativo nella sua carriera.

Alcuni esempi specifici di come le tematiche dell'album vengono esplorate nella musica e nei testi:

  • La canzone "My Only True Friend" parla della perdita del fratello Duane. Il testo è un grido di dolore e rabbia, che esprime il senso di perdita e di vuoto lasciato dalla morte del fratello. La musica è potente e dissonante, e riflette la rabbia e il dolore del testo.
  • La canzone "Southern Blood" parla della famiglia e delle origini di Allman. Il testo è un omaggio alla terra natale del musicista, e alla sua eredità musicale. La musica è malinconica e nostalgica, e riflette l'amore di Allman per il Sud.
  • La canzone "The End of the Line" parla della consapevolezza della propria mortalità. Il testo è un messaggio di speranza e di resilienza, che afferma che la vita è preziosa e che va vissuta appieno. La musica è potente e intensa, e riflette la speranza e la resilienza del testo.

L'eredità di Gregg Allman

Gregg Allman è stato uno dei più importanti cantautori e musicisti del rock americano. La sua musica ha influenzato generazioni di artisti, e il suo talento è stato riconosciuto da tutti, dai critici ai fan.

Southern Blood è un album che è destinato a rimanere un classico della musica americana. È un album che parla della vita, della morte, dell'amore e della perdita. È un album che tocca le corde più profonde dell'animo umano.

 


 

Il cacciatore di giganti: un classico reinventato

Il cacciatore di giganti è un film fantasy del 2013 diretto da Bryan Singer. Il film è un adattamento della fiaba tradizionale Jack e la pianta di fagioli.

Trama

In un regno medievale, un giovane contadino di nome Jack scambia le vacche del padre con un paio di fagioli magici. I fagioli crescono fino a raggiungere il cielo, e Jack decide di arrampicarsi sulla pianta per scoprire cosa c'è in cima.

In cima alla pianta, Jack trova un mondo di giganti. I giganti sono malvagi e rapiscono le persone dal regno di Jack. Jack decide di salvare la principessa Isabelle, che è stata rapita dai giganti.

Critica

Il cacciatore di giganti è stato un successo commerciale, incassando oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film è stato elogiato per le sue scene d'azione, gli effetti speciali e le interpretazioni degli attori. Tuttavia, il film è stato anche criticato per la sua trama prevedibile e per il suo finale sdolcinato.

Analisi

Il cacciatore di giganti è un film fantasy classico reinventato. Il film mantiene la trama originale della fiaba, ma la arricchisce con nuovi elementi, come l'ambientazione medievale e i personaggi più complessi.

Il film è un'avventura emozionante che coinvolge il pubblico fin dall'inizio. Le scene d'azione sono spettacolari e gli effetti speciali sono convincenti. Le interpretazioni degli attori sono solide, in particolare quelle di Nicholas Hoult nei panni di Jack e Ewan McGregor nei panni del padre di Jack.

Tuttavia, il film è anche una storia di formazione. Jack è un giovane contadino che deve imparare a credere in se stesso e nelle sue capacità. Il film esplora i temi della crescita personale, del coraggio e dell'amicizia.

Citazioni

  • "I giganti sono solo uomini, ma più grandi e più forti. Non sono invincibili." - Jack
  • "Non sei solo, Jack. Io ci sono sempre per te." - Il padre di Jack
  • "La cosa più importante è non arrendersi mai." - Isabelle

Fonti

  • Recensioni di Il cacciatore di giganti su Rotten Tomatoes
  • Recensioni di Il cacciatore di giganti su Metacritic
  • Intervista a Bryan Singer, regista de Il cacciatore di giganti

Opinioni

Opinione autorevole

Il cacciatore di giganti è un film fantasy ben fatto che divertirà sia i bambini che gli adulti. Il film è ricco di azione, suspense e commozione. Le interpretazioni degli attori sono solide e le scene d'azione sono spettacolari. Il film è un'avventura emozionante che non deluderà.

Opinione meno autorevole

Il cacciatore di giganti è un film fantasy senza troppe pretese. Il film è divertente e coinvolgente, ma la trama è prevedibile e il finale è sdolcinato. Il film è un buon passatempo, ma non è un capolavoro.

 


 

mercoledì 10 gennaio 2024

Troppo vetro per questa pietra di Rafael Soler (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Rafael Soler è considerato un poeta con un mondo poetico interiore così forte che la sua stessa voce abbraccia l’essere e l’esistere della vita, di una vita, forse dell’intera esistenza regalando ai lettori attraverso i suoi versi profondi ed illuminanti stati di lucida coscienza, proprio quando magari il velo di Maya cala sugli occhi degli uomini. Questa pubblicazione (che raccoglie il best off della produzione di Soler) apre una dimensione alternativa per contemplare il mondo, gli esseri che lo abitano, la sua stessa vita, manifestando un'affascinante intimità con la morte, superandone i limiti imposti . Uno sguardo intelligente, singolare, misterioso, che viene dal profondo, a tratti quasi visionario, che solo attraverso l’amore per l’amore e per la vita può autodeterminarsi e legittimarsi. 

 
Traduzioni di Gianni Darconza, Laura Garavaglia e Daniela Citterio

 
RAFAEL SOLER (Valencia, Spagna, 1947) è un poeta, rinomato e premiato narratore, professore universitario e Vicepresidente dell'Associazione degli scrittori spagnoli ACE dal maggio 2015. Ha pubblicato sei libri di poesia: "Los sitios interiores" (1980, secondo classificato al Premio Juan Ramón Jiménez), "Maneras de volver" (2009), "Las cartas que debía" (2011), "Ácido almíbar" (2014, Premio de la Crítica Literaria Valenciana), "No eres nadie hasta que te disparan" (2016) e "Las razones del hombre delgado" (2021), oltre alle antologie "La vida en un puño" (2012) e "Leer después de quemar" (2018). È anche autore di sei romanzi e due libri di racconti. È stato invitato a leggere le sue poesie in più di quindici paesi e i suoi libri sono stati pubblicati in Ungheria, Giappone, Italia, Stati Uniti, Ecuador, Paraguay, Bolivia, Honduras e Perù.

 

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martedì 9 gennaio 2024

HEDEGAARD - INFERNO / Ratchets (Official Music Video)

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Soul of a Woman: Sharon Jones & the Dap-Kings

Soul of a Woman è il quarto album in studio del gruppo musicale statunitense Sharon Jones & the Dap-Kings, pubblicato il 27 gennaio 2010 dalla Daptone Records. L'album è stato prodotto da Gabriel Roth e Bosco Mann, e ha ricevuto recensioni positive dalla critica, che ha elogiato la voce potente e soulful di Sharon Jones, la musica energica e coinvolgente della band, e le tematiche positive e empowering dell'album.

Tematiche

Soul of a Woman è un album che esplora temi come l'amore, la forza delle donne, e la speranza. L'album è stato ispirato dalla vita personale di Sharon Jones, che ha affrontato diversi momenti difficili nella sua vita, tra cui la morte del padre, la lotta contro il cancro, e la depressione.

Musica

Soul of a Woman è un album che fonde diversi generi musicali, tra cui soul, funk, disco e R&B. L'album è caratterizzato da una musica energica e coinvolgente, che riflette la forza e l'energia della voce di Sharon Jones.

Citazioni

In un'intervista con Rolling Stone, Sharon Jones ha dichiarato che Soul of a Woman è un album "sulla forza delle donne". La cantante ha inoltre affermato che l'album è "un messaggio di speranza per tutti coloro che stanno attraversando momenti difficili".

Critica

Soul of a Woman è stato accolto positivamente dalla critica. Il critico di Rolling Stone, Will Hermes, ha dichiarato che l'album è "un capolavoro di soul moderno". Il critico di Pitchfork, Marc Hogan, ha dichiarato che l'album è "un'opera potente e commovente".

Soul of a Woman è un album importante nella discografia di Sharon Jones & the Dap-Kings. L'album rappresenta un passo avanti significativo nella loro carriera, e conferma il loro status di una delle band più innovative e influenti della scena soul contemporanea.

Altre fonti

  • Recensione di Soul of a Woman su AllMusic
  • Recensione di Soul of a Woman su The Guardian
  • Recensione di Soul of a Woman su The New York Times

Analisi

Soul of a Woman è un album che si concentra sulla forza delle donne. L'album esplora le diverse sfaccettature della femminilità, dalla forza e l'indipendenza alla vulnerabilità e alla fragilità.

L'album è caratterizzato da una musica energica e coinvolgente, che riflette la forza e l'energia della voce di Sharon Jones. I testi sono spesso empowering e positivi, e incoraggiano le donne a credere in se stesse e a lottare per i propri diritti.

Soul of a Woman è un album coraggioso e provocatorio, che non lascia indifferenti. È un'opera importante nella discografia di Sharon Jones & the Dap-Kings, e rappresenta un passo avanti significativo nella loro carriera.

Alcuni esempi specifici di come le tematiche dell'album vengono esplorate nella musica e nei testi:

  • La canzone "Love Is the Key" è un inno alla forza dell'amore. Il testo è un messaggio di speranza per tutti coloro che stanno attraversando momenti difficili.
  • La canzone "I Can't Hold Back" è una celebrazione della femminilità. Il testo è un incoraggiamento alle donne a credere in se stesse e a lottare per i propri diritti.
  • La canzone "Come with Me" è un invito alle donne a unirsi e a lottare insieme per un mondo migliore. Il testo è un messaggio di speranza per un futuro migliore.


 

X-Men - Giorni di un futuro passato: un classico moderno del cinema di supereroi

X-Men - Giorni di un futuro passato è un film del 2014 diretto da Bryan Singer e scritto da Simon Kinberg. È il settimo film della serie cinematografica X-Men ed è basato sull'omonimo arco narrativo dei fumetti.

Il film è ambientato in un futuro distopico in cui i mutanti sono stati sterminati dalle Sentinelle, un esercito di robot creati da Bolivar Trask per sradicare la razza mutante. Wolverine, l'unico mutante sopravvissuto, viene inviato indietro nel tempo nel 1973 per impedire a Trask di creare le Sentinelle.

Trama

Nel 2023, i mutanti sono stati sterminati dalle Sentinelle, un esercito di robot creati da Bolivar Trask per sradicare la razza mutante. Wolverine, l'unico mutante sopravvissuto, viene inviato indietro nel tempo nel 1973 per impedire a Trask di creare le Sentinelle.

Wolverine si unisce a Charles Xavier, Erik Lehnsherr e altri X-Men del passato per fermare Trask. Tuttavia, la missione si rivela più difficile del previsto, poiché i mutanti del passato devono affrontare le loro differenze e i loro pregiudizi.

Recensioni

X-Men - Giorni di un futuro passato è stato accolto positivamente dalla critica. Il film è stato elogiato per la sua storia, la sua azione e le sue performance.

Il critico di Rolling Stone, Peter Travers, ha dichiarato che il film è "un'esperienza cinematografica emozionante e coinvolgente". Il critico di The Guardian, Peter Bradshaw, ha dichiarato che il film è "un classico moderno del cinema di supereroi".

Incassi

X-Men - Giorni di un futuro passato ha incassato oltre 748 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando il film di maggior incasso del franchise X-Men.

Eredità

X-Men - Giorni di un futuro passato ha avuto un impatto significativo sul genere dei supereroi. Il film ha dimostrato che i film di supereroi possono essere sia divertenti che profondi, e ha contribuito a portare il genere a un nuovo livello di maturità.

Citazioni

  • "Siamo tutti diversi, ma non per questo siamo meno uguali." - Charles Xavier
  • "Il futuro non è scritto." - Wolverine
  • "Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo imparare da esso." - Erik Lehnsherr

Fonti

  • Recensione di X-Men - Giorni di un futuro passato su Rolling Stone
  • Recensione di X-Men - Giorni di un futuro passato su The Guardian
  • Incassi di X-Men - Giorni di un futuro passato

Analisi

X-Men - Giorni di un futuro passato è un film complesso e ambizioso che esplora temi come il destino, la tolleranza e la diversità. Il film è riuscito a conciliare l'azione e l'avventura con la riflessione e la profondità.

Il film è un punto di svolta nella serie X-Men. Il film ha introdotto nuovi personaggi e nuove idee, e ha contribuito a rendere il franchise più moderno e accessibile.

X-Men - Giorni di un futuro passato è un film che ha lasciato il segno nel cinema di supereroi. Il film è un classico moderno che continuerà a essere apprezzato per molti anni a venire.

 


 

lunedì 8 gennaio 2024

Al largo nella città: Anche se gli alberi, Idro, Dromi di Massimiliano Marrani (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Esce Al largo nella città: Anche se gli alberi, Idro, Dromi di Massimiliano Marrani. Gli anni che diventano un devo dimagrire/ Per oggi non accendo il televisore/Il grande viaggio prima di morire/ Dire, copriti, fuori fa ancora freddo/ Solo nel nostro specchio fu l’estate./ Qualcosa c’è stato, se portano qui le strade./ Non nella bugia profonda dell’arte/ma nella verità delle colline più lontane,/nelle nuvole ignare di quell’istante/ Laggiù dove la barriera flette/ e il futuro scorre come un deserto./ La mano disorientata nella tasca./La lingua nel buio della bocca./ Dimmi che qualcosa c’è stato./ Che qualcosa siamo stati/ se le strade portano qui.

Massimiliano Marrani nato a Bologna dove vive e lavora
Info sito - https://www.massimilianomarrani.com/
Info mail - mail@massimilianomarrani.it

 

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NAPOLEON Tenta il Kolossal | Recensione | Film con Joaquin Phoenix

Midnight Odyssey - Biolume Part 3: A Fullmoon Madness (Full Album Premiere)

Ophanim - T​ä​mpelskl​ä​ng (Full Album Premiere)

sabato 6 gennaio 2024

Lost Alleys ‐ Viali perduti di Kooseul Kim (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Nella poesia di Kooseul Kim, che è professoressa emerita di Lingua e Letteratura inglese all’Università di Hyupsung, si avvertono influenze della poesia occidentale, spesso dichiarate, come nei versi di From Laforgue, dove cita appunto oltre al poeta francese, Baudelaire, Dante, Eliot per sottolineare come la poesia rinnovi in ogni poeta il tentativo di svelare l’inesprimibile. L’autrice riesce ad armonizzare nei propri versi le voci e gli echi di grandi poeti appartenenti alla cultura occidentale con le tradizioni della cultura orientale. Un esempio è la fedeltà della Kim alla trazione della poesia coreana dei secoli passati: la Natura è uno dei temi che ricorre continuamente nei suoi versi. Fiori, alberi, uccelli, pesci, vento, nuvole, pioggia, sole, cieli al tramonto…una Natura che nelle sue manifestazioni si fa metafora dell’esistenza. (Laura Garavaglia)

Traduzione dall’inglese di Laura Garavaglia e Annarita Tavani
L’immagine in copertina è di Daniela Gatti

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(11) Peak Fiction Is Returning This Coming January - YouTube

(11) Peak Fiction Is Returning This Coming January - YouTube: Divertiti con i video e la musica che ami, carica contenuti originali e condividi tutto con amici, familiari e con il mondo su YouTube.

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"Ma a noi il libro non lo dai?" 😂 siparietto tra Politano ed il suo agente

Délétère - Songes d'une Nuit Souillée (Full Album Premiere)

venerdì 5 gennaio 2024

Celebrate Ornette: il documentario che celebra la vita e l'opera di Ornette Coleman

Celebrate Ornette è un documentario diretto da Jason Hamacher e prodotto da Ornette Coleman Charitable Trust, che racconta la vita e l'opera del leggendario musicista jazz Ornette Coleman. Il documentario è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival nel 2022, ed è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 23 novembre 2023.

Tematiche

Celebrate Ornette esplora le diverse tematiche che hanno caratterizzato la vita e l'opera di Ornette Coleman, tra cui la sperimentazione musicale, la ricerca di nuove forme di espressione artistica, e la lotta per l'uguaglianza razziale.

Musica

Celebrate Ornette include una ricca colonna sonora che presenta brani di Ornette Coleman e di altri musicisti jazz, tra cui John Coltrane, Miles Davis, e Wayne Shorter.

Interviste

Celebrate Ornette include interviste a musicisti, critici musicali, e amici di Ornette Coleman, che testimoniano la sua influenza sulla musica jazz e sulla cultura popolare.

Celebrate Ornette è un documentario importante che offre un ritratto completo e sfaccettato di Ornette Coleman. Il documentario è un tributo al genio creativo di Coleman, e alla sua lotta per l'innovazione musicale e sociale.

Citazioni

  • "Ornette Coleman è stato un pioniere del jazz. Ha aperto la strada a nuove forme di espressione musicale, e ha influenzato generazioni di musicisti." - Jason Hamacher, regista di Celebrate Ornette
  • "Ornette Coleman era un musicista visionario. Non aveva paura di sperimentare, e ha sempre cercato nuove forme di espressione artistica." - Wayne Shorter, musicista jazz
  • "Ornette Coleman era un uomo coraggioso. Ha lottato per l'uguaglianza razziale, e ha usato la sua musica per promuovere la pace e la comprensione." - Denardo Coleman, figlio di Ornette Coleman

Fonti

  • Celebrate Ornette (2022)
  • The New York Times
  • The Guardian
  • Rolling Stone

Analisi

Celebrate Ornette è un documentario che offre una visione completa e sfaccettata della vita e dell'opera di Ornette Coleman. Il documentario esplora le diverse tematiche che hanno caratterizzato la sua musica, tra cui la sperimentazione, la ricerca di nuove forme di espressione artistica, e la lotta per l'uguaglianza razziale.

Il documentario è ricco di interviste a musicisti, critici musicali, e amici di Ornette Coleman, che testimoniano la sua influenza sulla musica jazz e sulla cultura popolare. Le interviste offrono un ritratto intimo e personale di Coleman, e svelano il suo genio creativo e la sua determinazione a lottare per i suoi ideali.

Celebrate Ornette è un documentario importante che offre un contributo significativo alla storia del jazz. Il documentario è un tributo al genio creativo di Ornette Coleman, e alla sua lotta per l'innovazione musicale e sociale.