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lunedì 24 giugno 2024
domenica 23 giugno 2024
Mercato libero dell'energia: al via il Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici
1° luglio 2024: addio al mercato tutelato per l'energia elettrica
Si avvicina la data fatidica del 1° luglio 2024, quando anche per i clienti domestici non ancora passati al mercato libero dell'energia elettrica terminerà il regime di tutela. Per garantire una transizione graduale e proteggere i consumatori più fragili, è stato istituito il Servizio a Tutele Graduali (STG).
Come funziona il Servizio a Tutele Graduali
Il Servizio a Tutele Graduali è un regime transitorio che garantisce la fornitura di energia elettrica a prezzo predeterminato ai clienti domestici che non hanno ancora scelto un fornitore del mercato libero. A partire da luglio 2024, questi clienti saranno automaticamente indirizzati verso un venditore selezionato da ARERA tramite specifiche aste concorsuali.
Chi ha diritto al Servizio a Tutele Graduali
Il Servizio a Tutele Graduali si rivolge esclusivamente ai clienti domestici che non hanno ancora effettuato la scelta di un fornitore nel mercato libero. Non rientrano in questa categoria i clienti già serviti da un venditore del mercato libero, i clienti con consumi superiori a 10.000 kWh annui e i clienti con utenze a uso non domestico.
Come avviene il passaggio al Servizio a Tutele Graduali
Il passaggio al Servizio a Tutele Graduali avverrà automaticamente il 1° luglio 2024 per tutti i clienti domestici che non hanno ancora scelto un fornitore del mercato libero. Non è necessario alcun intervento da parte del cliente, che continuerà a ricevere regolarmente la fornitura di energia elettrica.
Cosa fare per scegliere un fornitore del mercato libero
Nonostante l'attivazione automatica del Servizio a Tutele Graduali, è sempre consigliabile confrontare le offerte dei diversi fornitori del mercato libero e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze di consumo. Il passaggio a un fornitore del mercato libero può comportare un risparmio significativo sulla bolletta, soprattutto per i clienti con consumi elevati.
Per approfondire
- Sito web di ARERA: https://www.arera.it/
- Portale del consumatore di energia elettrica e gas: [URL non valido rimosso]
- Servizio a Tutele Graduali: https://www.arera.it/consumatori/il-servizio-a-tutele-graduali
Il Servizio a Tutele Graduali rappresenta una misura di sicurezza per accompagnare i clienti domestici nel passaggio al mercato libero dell'energia elettrica. Tuttavia, è importante rimanere informati e valutare la possibilità di scegliere un fornitore del mercato libero per ottimizzare i propri consumi e risparmiare sulla bolletta. (Stefano Donno)
sabato 22 giugno 2024
Romanzo caporale di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La fine dell’uomo nel caos italiano. Sulla terra vermiglia della Cava di Bauxite, a Otranto, il suicidio narra, attraverso il flusso di coscienza, la vita da cacciatore di lucciole del protagonista, che ricorda l’Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo Pasolini. Un condottiero possibile del Kenya, animato da due modelli filosofici: don Donato Panna e Thomas Sankara. La corruzione politica del suo Paese lo costringe a fuggire in Italia col sogno di costruire un avvenire di pace per la sua famiglia. La disumana navigazione sul Mediterraneo lo conduce in una terra intollerante, avvolta da buio impenetrabile. Ma lui, come Sisifo, porta il masso sopra la montagna. Diventa schiavo del caporalato, ma non s’arrende: sfida il Fattore C sedimentato tra le sinapsi della gente comune. La tragedia, dalla sequenza circolare, ha due insegnanti autorevoli: la storia e il dolore. Il giovane antieroe è l’effige più lucida dello stoicismo di Lucio Anneo Seneca. Annibale Gagliani nasce il 4 ottobre 1992 a Mesagne (BR). Professore di lettere, giornalista pubblicista, scrittore. Nel 2018 ha pubblicato i saggi Impegno e disincanto e Ground zero con IQdB Edizioni. Romanzo caporale è il suo terzo lavoro editoriale. Credits Prefazione di Fabrizio Peronaci / Postfazione di Raffaele Gorgoni
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Morti sul lavoro: il governo dichiara guerra al caporalato. Ma basterà?
Tra le urla di dolore e la rabbia indignata, il grido di Satnam Singh risuona ancora nelle campagne pontine. La morte del bracciante indiano, abbandonato a morire dopo un terribile infortunio sul lavoro, ha scosso l'Italia intera, accendendo i riflettori sul tema drammatico del caporalato. Di fronte a questa tragedia inaccettabile, il governo ha reagito con fermezza, dichiarando guerra a questa piaga che sfrutta e uccide i lavoratori più fragili. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato un piano d'azione incisivo: aumento dei controlli e delle ispezioni, rafforzamento delle tutele per i braccianti, pene più severe per i caporali. Misure concrete e necessarie, senza dubbio. Ma saranno sufficienti a estirpare il caporalato dalle nostre campagne? La risposta non è semplice. Dietro lo sfruttamento e il lavoro nero si nasconde un sistema complesso, alimentato da connivenze, illegalità e interessi economici marci. Un sistema che ha radici profonde e che richiede un'azione di contrasto multiforme e capillare. Oltre alle misure repressive, è necessario creare un sistema di accoglienza e integrazione adeguato per i lavoratori migranti, sottraendoli alle maglie del caporalato e garantendo loro condizioni di lavoro dignitose e sicure. E' fondamentale, inoltre, sensibilizzare l'opinione pubblica e creare una cultra del lavoro rispettosa dei diritti. Un impegno che deve coinvolgere tutti gli attori in campo: istituzioni, imprese, sindacati, associazioni del terzo settore e cittadini. La guerra al caporalato è una battaglia per la civiltà e la giustizia. Una battaglia che non può essere vinta con un solo atto, ma che richiede un impegno costante e condiviso. Solo così potremo onorare la memoria di Satnam Singh e di tutti i lavoratori che hanno perso la vita per il solo fatto di voler lavorare. Solo così potremo costruire un futuro dove il lavoro sia sinonimo di dignità e non di sfruttamento. In questa battaglia, l'intelligenza artificiale può giocare un ruolo importante. Alcune AI sono già impiegate per individuare i casi di caporalato, analizzando dati e incrociando informazioni. Un'ulteriore spinta potrebbe arrivare dalla collaborazione tra diverse AI, creando un sistema sinergico in grado di mappare il fenomeno in modo più efficace e di individuare le zone a maggior rischio. La tecnologia, da sola, non può certo risolvere il problema. Ma può essere uno strumento prezioso per le forze dell'ordine e per chi si batte contro lo sfruttamento. L'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo, per un lavoro giusto e sicuro per tutti. Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile. Un obiettivo per cui vale la pena combattere (Stefano Donno)
venerdì 21 giugno 2024
giovedì 20 giugno 2024
Deficit, Italia nel mirino Ue
Ecco i fatti:
- Deficit elevato: L'Italia ha un debito pubblico elevato, pari a circa il 150% del PIL, uno dei più alti nell'eurozona.
- Superamento dei limiti UE: Nel 2023, il deficit italiano ha superato il limite del 3% del PIL stabilito dai trattati UE.
- Procedura per deficit eccessivo aperta: La Commissione Europea ha avviato una procedura per deficit eccessivo contro l'Italia, chiedendo una correzione del disavanzo pubblico.
- Flessibilità ottenuta: Tra il 2015 e il 2022, l'Italia ha beneficiato di centinaia di miliardi di euro di flessibilità da parte dell'UE, in deroga alle normali regole di bilancio, a causa di eventi eccezionali come la pandemia e la guerra in Ucraina.
Valutazione:
La situazione del deficit italiano è complessa e richiede un'analisi attenta.
Da un lato, è vero che l'Italia ha un debito elevato e un deficit persistente. Questo rappresenta un rischio per la stabilità economica del paese, in quanto potrebbe portare a un aumento dei tassi d'interesse e a una maggiore difficoltà a finanziare il debito. Inoltre, un debito elevato limita la capacità del governo di intervenire in caso di future crisi economiche.
Dall'altro lato, è importante considerare la flessibilità ottenuta dall'Italia negli ultimi anni. Questa flessibilità ha permesso al paese di attuare misure di sostegno all'economia durante la pandemia e di evitare una recessione più profonda. Inoltre, l'Italia ha recentemente adottato alcune riforme per ridurre il deficit e il debito, come l'aumento dell'età pensionabile.
In definitiva, la sostenibilità del debito italiano dipenderà dalla capacità del governo di attuare con successo le riforme strutturali e di mantenere una crescita economica robusta.
Inoltre, è importante sottolineare che la situazione italiana non è isolata. Molti altri paesi europei si trovano ad affrontare sfide simili legate al debito e al deficit.
Per questo motivo, è fondamentale che l'Italia collabori con i propri partner europei per trovare soluzioni comuni a queste sfide.
Fonti:
- https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/04/06/crescita-2024-attorno-all1-debito-sotto-il-140_1696babf-2b97-40d8-8e32-a4cfbba6fcf0.html
- https://www.okvaldisieve.it/italia/deficit-eccessivo-italia-e-altri-6-paesi-ue-verso-procedura-infrazione
- https://www.financialpanorama.it/economia/
- https://economy-finance.ec.europa.eu/document/download/a7366bdf-d590-4af6-ba6c-d1fbf68654d7_en?filename=ip283_en_new.pdf