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mercoledì 26 giugno 2019
martedì 25 giugno 2019
Human economy di Given Mc. Peace (I Quaderni del Bardo per Amazon)
Progresso,
sviluppo, possibilità tecnologiche pur manifestandosi come grosse potenzialità,
possono anche trasformarsi in potenti meccanismi di squilibrio che se per un
verso producono ricchezza e benessere dall’altro generano povertà ed emarginazione
e disparità di livelli e di condizioni nello stesso contesto sociale. Inoltre, l’economia, ritenendo l’uomo
eccessivamente plasmabile lo ha reso un oggetto tra i tanti oggetti,
estraniandolo dal contesto economico-sociale. Ancora, l’economia conduce all’asservimento
dei poteri pubblici agli interessi di gruppo, determinando l’imperialismo del
denaro. Gli attuali economisti hanno difficoltà a introdurre concetti etici
nelle loro analisi, difficoltà dovute alla loro “infatuazione” per i modelli formali
“precisi e ordinati”, che possono essere espressi in termini matematici. Né
esempio la teoria neoclassica, secondo la quale il sistema della libera impresa
genererà un’efficace ed effettiva assegnazione delle risorse. Essa esprime
l’economia ideale, caratterizzata dall’assenza di costi di transazione e da
perfetta informazione, una situazione in cui ad ogni effetto ed azione può
essere attribuito un prezzo. Purtroppo
in questa struttura analitica standard non c’è posto per l’analisi del ruolo
dei parametri e valori morali e quindi non è difficile scorgere nel mondo
economico strutture negative per la formazione della persona umana. L’etica non deve essere intesa come un
complesso di principi o di valori da trasmettere ed applicare
nell’organizzazione ma deve tradursi in una «mentalità»
Given Mc. Peace è autore di fama
internazionale di saggi economici pubblicati sulle più prestigiose riviste
d’economia a livello mondiale. Per la prima volta tradotto in Italia da I
Quaderni del Bardo Edizioni nella traduzione di Emanuela Boccassini
Info link
lunedì 24 giugno 2019
EMILIO VILLA: e l'arte dell'uomo primordiale: estetica dell'origine (I Quaderni d'Arte del Bardo a cura di Donato Di Poce) eBook: Gabriella Cinti, Stefano Donno: Amazon.it: Kindle Store
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The Door of Time: new edition by Sergio Ragaini (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)
Missed
occasions: how many times we find ourselves caught in regretting for the past,
and for what we should have done? This thoughts literally “crowded” Michael's
Mind (Michael is the Protagonist of this tale) when he was back in Pavia, in
his “old” University, where he studies about thirty years back. Crossing these
corridors and courtyards, and finding everything has changed, he reached the
courtyard, and after the former institute, of his Faculty, where he is
overwhelmed by flows of regrets. Now, like in a Magic, the chance of being back
into the past, to live again the years of his studies there, and, so, to change
the past and, as a consequence, his destiny, is there, before his eyes.
Nevertheless, are we sure that being back into the past is really the right
choice for our Life? And that the choice we did weren't the best for our Life?
Michael is about to discover this, and, trough his choice, he'll reach an
increased awareness of himself. This tale, doubtlessly, opens new perspectives
and viewpoints upon Life and things around us. In its shortness, it displays a remarkable
intensity, also in its capability of opening new sights upon what's Reality,
how is the Time, and upon the fact it could be back on itself, in a non linear
way. And, I think, especially on the fact that our choices, that we perform at
any moment during our life, maybe are the best for us, and the ones allowing us
the best on our path to awareness.
Occasioni
mancate: quante volte ci troviamo a rimpiangere il passato, e quanto avremmo
potuto fare, ma non abbiamo fatto, vuoi per incoscienza, per paura, per
mancanza di spirito di iniziativa? Questi sono i pensieri che affollano la
mente di Michael, il protagonista di questo racconto. Tornando a Pavia circa
trent'anni dopo la sua laurea, passando per quei corridoi e quei cortili, trova
inevitabilmente tutto cambiato, Michael si ritrova così in quello che ai tempi
era l'istituto della sua Facoltà, dove è subito sommerso da ricordi e
rimpianti. Ecco che quasi magicamente, gli si presenta l'occasione di tornare
indietro nel tempo, agli anni della sua università, per cambiare il suo
passato, e dunque il suo destino. Siamo sicuri che tornare indietro sia la scelta
giusta? E che, comunque, le scelte fatte non fossero le migliori per la nostra
vita? Michael lo scoprirà sulla sua pelle, e, attraverso le sue scelte,
arriverà ad una maggior consapevolezza di sé. Il racconto apre, sicuramente,
nuove prospettive sulla vita e sulle cose ma sopra ogni cosa vuol dimostrare
che le scelte, che la nostra vita ci pone davanti ad ogni istante, non vanno
mai rimpiante, perché erano probabilmente le migliori per noi
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