Una scienziata che deve proteggere il suo amore per la conoscenza. Una storia di coraggio e resilienza, perché le ribellioni personali possono innescare le più grandi rivoluzioni storiche.
Londra, 1909. Il profumo degli alberi in fiore
decreta l'inizio della stagione sociale: giovani uomini e donne inondano
le sale da ballo. Ursula, invece, passa le giornate chiusa in un
piccolo laboratorio che ha costruito all'ultimo piano di casa. Non che
trovare marito non le interessi, ma preferisce l'azoto liquido: il suo
sogno è di essere ammessa alla Chemical Society. Ha una mente
eccezionale e la sua ricerca è promettente, eppure le sembra di dover
fare fatica doppia rispetto ai colleghi uomini. Ursula, però, è
determinata, una vera «testa dura». Sa di poter contare sul sostegno del
suo professore, della famiglia e dell'uomo di cui è innamorata. In un
modo o nell'altro, riuscirà a raggiungere il posto che merita. Un
giorno, però, un imprevisto la costringe a volgere lo sguardo fuori
dalla sua ricerca. Capisce così che il mondo è pervaso dall'ingiustizia.
Sono gli anni in cui la voce delle suffragette si fa più forte: le
donne chiedono a gran voce il diritto di voto. A costo di perdere il
lavoro e la libertà, Ursula si unisce alla loro lotta e non smette di
combattere, mettendo la ricerca scientifica al servizio dei propri
ideali. Inventerà qualcosa che salverà migliaia di vite, di donne e di
uomini. Perché Ursula ha capito una cosa importante: lottare per i
diritti delle donne significa lottare per i diritti dell'umanità intera.
Per la prima volta in Italia il romanzo, diventato ormai un libro di
culto, che ha segnato un prima e un dopo nella storia della letteratura
femminista. Zangwill ci porta nel mondo di quelle donne che, con la loro
lotta, hanno conquistato alcuni dei diritti fondamentali alla base
della civiltà di oggi. Rimane tanta strada da fare ma, se oggi siamo
tutte un po' più libere di essere noi stesse, è anche grazie alle «teste
dure» che hanno spianato la strada.
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