“Il titolo ha sapore di vendetta. O di giustizia. Di una sentenza pronunciata tra pene e colpe da espiare. Intanto si leggono i versi di Nunzio Festa, “Spariamo ai mandanti” e nel mentre, le parole in canna danzano a ritmi vorticosi. Ritmati.” (dalla prefazione di Alessandra Peluso)
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martedì 2 aprile 2024
Spariamo ai mandanti di Nunzio Festa ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Dubita di tutto, ma non dubitare mai di te stesso: un invito all'autostima e al coraggio
"Dubita di tutto, ma non dubitare mai di te stesso": questa frase, che a prima vista potrebbe suonare come un paradosso, racchiude in sé un insegnamento prezioso per vivere una vita piena e consapevole.
Il dubbio come strumento di crescita
Dubitare è un atto di intelligenza. Ci permette di mettere in discussione le informazioni che riceviamo, di non accettare passivamente la realtà che ci viene presentata, di scavare a fondo per scoprire la verità. Il dubbio ci spinge a essere curiosi, a esplorare nuove possibilità, a mettere alla prova le nostre convinzioni. È solo attraverso il dubbio che possiamo crescere come individui e come società.
La fiducia in se stessi come forza motrice
Se il dubbio è uno strumento di crescita, la fiducia in se stessi è la forza motrice che ci permette di realizzare i nostri sogni. Credere nelle nostre capacità ci permette di affrontare le sfide con coraggio, di superare gli ostacoli, di perseverare anche quando le cose si fanno difficili. Avere fiducia in se stessi significa non aver paura di fallire, ma anzi considerarlo un'occasione per imparare e migliorarsi.
Un equilibrio delicato
Certo, dubitare di tutto e avere fiducia in se stessi sono due aspetti che possono sembrare in contraddizione tra loro. Da un lato, il dubbio ci porta a mettere in discussione le nostre capacità, dall'altro la fiducia in se stessi ci spinge ad agire con sicurezza. La chiave sta nel trovare un equilibrio delicato tra questi due aspetti. Dobbiamo imparare a dubitare in modo costruttivo, utilizzando il dubbio come uno strumento per crescere e migliorarci, senza però permettergli di minare la nostra autostima.
Un incoraggiamento a vivere con coraggio
L'invito a dubitare di tutto, ma non dubitare mai di te stesso, è un incoraggiamento a vivere con coraggio e a non aver paura di essere te stesso. Non permettere a nessuno di farti credere di non essere abbastanza bravo, di non poter realizzare i tuoi sogni. Ascolta la tua voce interiore, segui la tua intuizione, e abbi fiducia nelle tue capacità. Solo così potrai raggiungere il tuo pieno potenziale e vivere una vita felice e appagante.
Il dubbio e la fiducia in se stessi sono due aspetti essenziali per vivere una vita piena e consapevole. Imparando a dubitare in modo costruttivo e a coltivare la fiducia in noi stessi, possiamo superare le sfide, raggiungere i nostri obiettivi e realizzare i nostri sogni. Non aver paura di dubitare, ma non dubitare mai di te stesso.
Joe DiMaggio: L'infanzia e la gioventù del "Fanciullo d'oro"
Joe DiMaggio, il leggendario "Fanciullo d'oro" del baseball, nacque il 25 novembre 1914 a Martinez, California, da Giuseppe e Rosalia DiMaggio, immigrati siciliani. Cresciuto in una famiglia modesta con tre fratelli, Joe sviluppò fin da piccolo una passione per il baseball, giocando con i suoi amici nei vicoli e nei parchi di Martinez.
Il talento precoce:
Il talento di Joe era evidente fin dalla tenera età. All'età di 13 anni, già eccelleva nella squadra locale di semi-professionisti, attirando l'attenzione di diversi scout. Nel 1932, all'età di 17 anni, firmò il suo primo contratto professionistico con i San Francisco Seals, una squadra della Pacific Coast League.
Le prime sfide e il trionfo:
La gavetta non fu facile. Joe dovette affrontare la dura competizione del mondo professionistico e l'iniziale delusione di non essere stato subito ingaggiato dai New York Yankees, la sua squadra del cuore. Tuttavia, la sua tenacia e il suo talento naturale lo portarono a superare ogni ostacolo. Nel 1936, finalmente arrivò la chiamata tanto attesa: i New York Yankees lo ingaggiarono per giocare nella Major League.
L'ascesa al successo:
Nella stagione 1937, DiMaggio si affermò come uno dei migliori giocatori del campionato. Con la sua eccezionale abilità in battuta e in difesa, divenne rapidamente l'idolo dei tifosi e un simbolo del baseball americano. Il suo carisma e la sua eleganza in campo gli valsero il soprannome di "Fanciullo d'oro", che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.
L'eredità di Joe DiMaggio:
La storia di Joe DiMaggio è un esempio di come la dedizione, la perseveranza e il talento naturale possano portare al successo. La sua infanzia difficile e la sua tenacia lo rendono un'icona non solo del baseball, ma anche dell'America stessa. Il suo record di 56 partite consecutive con una valida battuta rimane ancora oggi uno dei traguardi più inarrivabili del baseball.
lunedì 1 aprile 2024
Joe DiMaggio e il baseball
Nel XX secolo, lo sport ha giocato un ruolo significativo nella cultura popolare americana, e il baseball è stato uno degli sport più emblematici di questo periodo. Il baseball è profondamente radicato nella storia e nella cultura degli Stati Uniti, diventando uno degli elementi centrali dell'identità nazionale. Nel corso del secolo scorso, il baseball ha attraversato momenti di crescita straordinaria e ha catturato l'immaginazione di milioni di americani.
Tra i giocatori più iconici del baseball del XX secolo spicca la figura di Joe DiMaggio. DiMaggio è stato un giocatore straordinario, noto per le sue eccezionali abilità sul campo e per il suo carisma fuori dal campo. È stato un elemento fondamentale dei New York Yankees, una delle squadre più celebri e di successo nella storia del baseball. La sua carriera è stata caratterizzata da numerose vittorie, record e premi individuali, contribuendo a cementare il suo status di leggenda dello sport.
Ma DiMaggio non era solo un grande giocatore di baseball; era anche una figura iconica della cultura popolare. La sua grazia sul campo e la sua personalità riservata e affascinante lo hanno reso un idolo per molte persone, oltre che un simbolo di aspirazione e di successo. La sua relazione romantica con Marilyn Monroe ha aggiunto un ulteriore elemento di fascino e mistero alla sua figura, contribuendo a trasformarlo in una vera e propria leggenda americana.
Nel complesso, il baseball e figure come Joe DiMaggio hanno svolto un ruolo importante nel tessuto sociale degli Stati Uniti nel XX secolo, riflettendo e influenzando la cultura popolare in modi profondi e duraturi. La loro eredità continua a essere celebrata e apprezzata ancora oggi, testimoniando l'importanza dello sport nella storia e nell'immaginario collettivo americano.
Un animale selvaggio di Joël Dicker (La nave di teseo)
Personaggi:
- Sophie Braun: una donna ricca e felice che vive in una villa con il marito e i figli.
- Arpad Braun: il marito di Sophie.
- Il vicino: un poliziotto sposato ossessionato da Sophie.
- Uomo misterioso: un uomo che si presenta al compleanno di Sophie con un regalo che sconvolgerà la sua vita.
Relazioni:
- Sophie e Arpad: marito e moglie.
- Il vicino e Sophie: il vicino è ossessionato da Sophie.
- Uomo misterioso e Sophie: l'uomo misterioso ha un regalo che sconvolgerà la vita di Sophie.
Eventi:
- Rapina in una gioielleria: due ladri rapinano una gioielleria a Ginevra.
- Compleanno di Sophie: Sophie festeggia il suo quarantesimo compleanno.
- Regalo misterioso: un uomo misterioso si presenta al compleanno di Sophie con un regalo che sconvolgerà la sua vita.
Funzione:
f(x) = {
se x è Sophie, allora "donna ricca e felice con una vita segreta" se x è Arpad, allora "marito di Sophie" se x è il vicino, allora "poliziotto ossessionato da Sophie" se x è l'uomo misterioso, allora "persona che sconvolgerà la vita di Sophie" se x è la rapina, allora "evento che innesca la trama" se x è il compleanno, allora "evento che funge da punto di svolta" se x è il regalo, allora "oggetto che cambia la vita di Sophie" se x è altro, allora "non definito"}
Esempio:
f(Sophie) = "donna ricca e felice con una vita segreta"f(il vicino) = "poliziotto ossessionato da Sophie"f(la rapina) = "evento che innesca la trama"
Non smettere mai di sognare: l'arte di volare con la fantasia
"Non smettere mai di sognare. Solo chi sogna impara a volare." Un'affermazione semplice ma carica di significato, che ci invita a non rinunciare mai ai nostri desideri, anche quando le sfide della vita sembrano insormontabili.
I sogni sono il carburante che alimenta la nostra anima, la scintilla che accende la nostra immaginazione e ci spinge a guardare oltre l'orizzonte. Sono la forza che ci permette di superare gli ostacoli e di raggiungere nuovi traguardi, sia nella vita personale che professionale.
Perché sognare è importante?
- Ci permette di evadere dalla realtà quotidiana e di esplorare nuovi mondi.
- Ci aiuta a trovare la nostra ispirazione e a dare un senso alla nostra vita.
- Ci motiva a raggiungere i nostri obiettivi e a realizzare i nostri desideri.
- Ci rende più resilienti e capaci di affrontare le sfide della vita.
Come coltivare i nostri sogni?
- Dobbiamo credere in noi stessi e nelle nostre capacità.
- Non dobbiamo aver paura di fallire.
- Dobbiamo essere perseveranti e non mollare mai.
- Dobbiamo circondarci di persone positive che ci supportano e ci incoraggiano.
Volare con la fantasia
Sognare non significa solo fantasticare ad occhi aperti. Significa anche avere la capacità di immaginare un futuro migliore e di lavorare per renderlo realtà. È l'arte di vedere il potenziale in ogni situazione e di trovare soluzioni creative ai problemi.
Non smettere mai di sognare è un invito a vivere la vita con passione e a non rinunciare mai ai nostri desideri. È un messaggio di speranza che ci ricorda che tutto è possibile se solo ci crediamo.
Quindi, non abbiate paura di sognare in grande! Spalancate le ali della vostra immaginazione e preparatevi a volare!
Blue di Attila F. Balázs (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Attila F. Balázs è un poeta di origine rumena che vive in Slovacchia e scrive in lingua ungherese: partendo da questa mescolanza di culture appartenenti all’est europeo si può comprendere la varietà di toni e di stili della sua poesia. I luoghi descritti trasmettono al lettore un senso di straniamento, una percezione del tempo che segue un ordine proprio all’interiorità del poeta: “torno a me stesso/il tempo merita interesse/oltre la catarsi/e l’estasi”. Questo probabilmente spiega anche il fatto che alcune poesie, sono la stessa versione modificata solo in alcuni versi, come se il poeta avesse sentito il bisogno di fissare nella parola l’inarrestabile mutare delle cose, dei sentimenti, di noi stessi. (dall’introduzione di Laura Garavaglia)
domenica 31 marzo 2024
Mi lamento della mia immaginazione di Michail Kuz’min ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Michail Savel’evič Kuz’min è nato nel 1949 a Leningrado/Pietroburgo, dove vive tuttora. Ha studiato psicologia nell’ateneo della sua città. È poeta, critico letterario, giornalista. Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento è stato tra i fondatori della scuola leningradese dei caricaturisti con V. Bogorad, L.Pesok V.Billevic e B Petrušanskij. È stato tradotto nelle principali lingue europee. Suoi testi sono apparsi in traduzione italiana nelle riviste “L’immaginazione”, “Hebenon”, “Fermenti”, “Poesia”. Michail Kuz’min1 dichiara: “La parola ‘comporre’ è troppo volitiva, costruttiva... Preferisco la parola ‘giungere’. Cosicché non occorre inventare nulla. I pensieri giungono e se ne vanno... Alcuni si riescono a catturare e a mettere in un acquario, in una piscina... Sono pesciolini-aforismi, esistono da più di mille anni. È molto difficile allevare una nuova razza di pensieri. Penso che sia anche impossibile. Semplicemente catturo i pensieri che mi sono piaciuti, poi tento di vivere con essi...” Come ha scritto Fabrizio Caramagna, gli aforismi di Kuz’min sono tra i più importanti nell’ambito contemporaneo mondiale. L’opera di Kuz’min offre la possibilità di percepire il vasto spettro espressivo degli aforismi. Spicca l’effetto shock: fa deragliare, crollano gli schemi. Gli aforismi possono essere lievi, sentimentali, ma è sempre presente l’ironia, talora ben celata. Sono come fermenti: eccitano il pensiero, inducono processi creativi. (Paolo Galvagni)
Scegliere la gentilezza: un atto di forza
Questa frase, spesso attribuita al Dr. Wayne W. Dyer,
racchiude una profonda saggezza che si applica a qualsiasi ambito della vita.
In un mondo in cui la competizione e l'affermazione di sé sono spesso
considerate prioritarie, la gentilezza può sembrare un atto di debolezza. Ma è
proprio qui che si cela la sua forza rivoluzionaria.
Perché la gentilezza è importante?
- Crea
connessioni profonde: La gentilezza genera empatia e fiducia,
favorendo la creazione di legami autentici con le persone che ci
circondano.
- Migliora
il benessere:
Essere gentili non solo rende felici gli altri, ma ha un effetto positivo
anche sul nostro stato d'animo e sulla nostra salute mentale.
- Promuove
un clima positivo: La gentilezza è contagiosa. Quando scegliamo di
essere gentili, inspiriamo gli altri a fare lo stesso, creando un ambiente
più sereno e collaborativo.
Come essere più gentili?
- Piccoli
gesti:
Sorridere, offrire un aiuto, ascoltare con attenzione sono piccoli gesti
che possono fare la differenza.
- Comprendere
il punto di vista altrui: Mettersi nei panni degli altri ci permette di
essere più pazienti e comprensivi.
- Non
giudicare:
Evitiamo di criticare o etichettare le persone, concentrandoci sui loro
lati positivi.
Scegliere la gentilezza non significa rinunciare alle
proprie opinioni o convinzioni. Si tratta di trovare un modo per esprimerle con
rispetto e compassione, tenendo conto dei sentimenti e dei bisogni altrui.
L'artiglio del tempo. Un mistero tra gli oscuri vicoli di Napoli di Anna Vera Viva (Garzanti)
Insiemi:
- S: Sanità (un quartiere di Napoli)
- P: Personaggi
- PR: Padre Raffaele
- Peppino: Fratello malavitoso di Padre Raffaele
- A: Anna Vera Viva (autrice del libro)
- S: Samuele (venditore di cappelli)
- T: Tempi
- T1: Infanzia di Padre Raffaele
- T2: Seconda guerra mondiale
- T3: Presente
- E: Eventi
- E1: Morte di Samuele
- E2: Indagini di Padre Raffaele
- E3: Resa di Napoli ai nazisti
Operazioni:
- f(P,S,T): Descrive l'interazione tra un personaggio, la Sanità e un tempo specifico.
- f(PR,S,T1) = Padre Raffaele vive un'infanzia difficile alla Sanità.
- f(Peppino,S,T3) = Peppino è un boss malavitoso che opera alla Sanità nel presente.
- f(A,S,T3) = Anna Vera Viva ambienta il suo libro alla Sanità nel presente.
- g(E,T): Associa un evento ad un tempo specifico.
- g(E1,T3) = La morte di Samuele avviene nel presente.
- g(E2,T3) = Le indagini di Padre Raffaele si svolgono nel presente.
- g(E3,T2) = La resa di Napoli ai nazisti avviene durante la seconda guerra mondiale.
- h(E1,E2): Mostra la relazione tra due eventi.
- h(E1,E2) = Padre Raffaele crede che la morte di Samuele sia collegata ad eventi del passato.
Proprietà:
- Per ogni personaggio P, esiste un tempo T1 in cui P vive alla Sanità.
- Ogni evento E ha un tempo associato T.
- La morte di Samuele è collegata ad eventi della seconda guerra mondiale.
Assiomi:
- La Sanità è un'isola.
- La storia ha tentacoli lunghi.
- Il male scorre in fiumi che giungono fino a noi.
Conclusione:
La funzione di algebra astratta descrive la complessità del romanzo "La Sanità" di Anna Vera Viva. I personaggi, i tempi e gli eventi sono interconnessi in modo significativo. La morte di Samuele funge da catalizzatore per le indagini di Padre Raffaele, che lo portano a ripercorrere un passato oscuro e doloroso. La storia della Sanità si intreccia con la storia della seconda guerra mondiale, mostrando come il male del passato possa avere conseguenze nel presente.
Note:
- Questa è solo una possibile rappresentazione del romanzo come funzione di algebra astratta.
- Altri insiemi, operazioni, proprietà e assiomi potrebbero essere identificati.
Esempio di utilizzo:
La funzione di algebra astratta può essere utilizzata per:
- Analizzare le relazioni tra i personaggi, i tempi e gli eventi del romanzo.
- Comprendere i temi principali del romanzo.
- Confrontare il romanzo con altre opere letterarie.
Limiti:
- La funzione di algebra astratta è una semplificazione della realtà del romanzo.
- Non tutte le sfumature del romanzo possono essere rappresentate matematicamente.
L'utilizzo di una funzione di algebra astratta può essere un utile strumento per l'analisi di un romanzo complesso come "La Sanità". La rappresentazione matematica del romanzo può aiutare a far emergere nuove connessioni e a comprendere meglio il messaggio dell'autore.
Joe DiMaggio: Un eroe per un'epoca in tumulto
L'ascesa di DiMaggio:
DiMaggio ha debuttato nel 1936, durante la Grande Depressione. Il paese era in ginocchio e la gente cercava disperatamente un motivo per sperare. DiMaggio, con il suo talento e la sua dedizione al gioco, ha dato loro proprio questo.
La Seconda Guerra Mondiale:
Nel 1942, DiMaggio si arruolò nell'esercito per servire nella Seconda Guerra Mondiale. La sua assenza dal baseball si è fatta sentire, ma il suo ritorno nel 1946 è stato salutato come un evento nazionale.
Il dopoguerra e la fama:
DiMaggio è diventato una superstar nel dopoguerra, sposando Marilyn Monroe nel 1954. La loro relazione è stata un vero e proprio circo mediatico, ma DiMaggio è rimasto sempre fedele al baseball.
Il ritiro e l'eredità:
DiMaggio si è ritirato dal baseball nel 1951, ma la sua fama non è mai scemata. È rimasto un'icona americana fino alla sua morte nel 1999.
Il contesto storico:
La carriera di DiMaggio si è svolta durante un periodo di profondi cambiamenti nella società americana. La Grande Depressione, la Seconda Guerra Mondiale e il boom del dopoguerra hanno tutti avuto un impatto significativo sul paese. DiMaggio è stato una figura costante durante questi anni, un simbolo di speranza e stabilità per molti americani.
Joe DiMaggio è stato più di un semplice giocatore di baseball. Era un'icona americana, un simbolo di speranza e stabilità in un periodo di tumulto. La sua eredità continuerà a vivere per molte generazioni a venire.
sabato 30 marzo 2024
Il viaggio esteriore può contenere milioni di passi. Il viaggio interiore ne ha uno solo, il passo che compi adesso
Il viaggio esteriore può contenere milioni di passi. Il viaggio interiore ne ha uno solo, il passo che compi adesso.
Questa frase, tratta dal libro "Il potere di adesso" di Eckhart Tolle, racchiude una profonda verità: la crescita interiore non è una destinazione, ma un processo continuo che si svolge nel presente.
Mentre il viaggio esteriore ci porta in luoghi diversi, il viaggio interiore ci porta alla scoperta di noi stessi. È un viaggio che richiede coraggio, introspezione e la volontà di lasciare andare le vecchie abitudini e i modi di pensare.
Il passo che compi adesso è l'unico che conta. Non importa dove sei stato o dove stai andando, ciò che importa è come stai vivendo questo momento presente. Se sei consapevole del tuo respiro, dei tuoi pensieri e delle tue emozioni, sei già sulla strada giusta.
L'ego ci spinge a vivere nel passato o nel futuro. Ci fa rimpiangere ciò che è stato o ci preoccupa per ciò che potrebbe accadere. Ma la verità è che l'unica realtà è il presente. È qui che possiamo vivere la nostra vita al massimo e trovare la vera felicità.
Il viaggio interiore non è sempre facile. Ci saranno ostacoli e momenti di difficoltà. Ma se perseveriamo, possiamo raggiungere una profonda pace interiore e una vera libertà.
Come possiamo iniziare il nostro viaggio interiore?
Ecco alcuni suggerimenti:
- Meditazione: La meditazione ci aiuta a calmare la mente e a concentrarci sul presente.
- Mindfulness: La mindfulness ci aiuta a essere consapevoli dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle nostre sensazioni.
- Yoga: Lo yoga ci aiuta a connettere il corpo e la mente.
- Giornalismo: Scrivere i nostri pensieri e le nostre emozioni può aiutarci a comprenderli meglio.
- Passare del tempo in natura: La natura ci aiuta a ritrovare la pace interiore.
Il viaggio interiore è un'avventura che dura tutta la vita. È un viaggio che ci porta alla scoperta di chi siamo veramente. È un viaggio che ci permette di vivere la vita con pienezza e gioia.
Allora, cosa aspetti? Inizia il tuo viaggio interiore oggi stesso!
Sette secondi al massimo. I Phoenix Suns di Nash... di Jack McCallum (66thand2nd)
Funzione matematica ispirata al testo su Jack Mccallum e i Phoenix Suns:
Premessa:
Il testo descrive l'ascesa dei Phoenix Suns come una ventata d'aria fresca nella NBA, grazie al loro stile di gioco innovativo basato sul "corri e tira". Possiamo associare questa innovazione a una funzione matematica che descrive il tempo necessario per segnare un canestro.
Funzione:
Consideriamo la funzione f(t)
che rappresenta il tempo necessario per segnare un canestro in base al tempo trascorso dall'inizio dell'azione offensiva:
t
: tempo trascorso in secondif(t)
: tempo necessario per segnare un canestro
Forma della funzione:
La funzione f(t)
dovrebbe decrescere rapidamente all'aumentare di t
, in modo da riflettere l'idea che i Suns puntano a segnare in tempi brevi. Possiamo ipotizzare una funzione esponenziale decrescente:
f(t) = a * e^(-kt)
Parametri:
a
: tempo massimo stimato per segnare un canestro (ad esempio, 7 secondi)k
: coefficiente di decrescita che rappresenta l'efficacia del "corri e tira" (valore più alto implica maggiore efficacia)
Comportamento della funzione:
- Per
t = 0
, la funzione assume il valorea
, che rappresenta il tempo massimo stimato per segnare un canestro in assenza del "corri e tira". - All'aumentare di
t
, la funzione decresce rapidamente, indicando che il tempo necessario per segnare un canestro diminuisce con l'utilizzo del "corri e tira". - Il coefficiente
k
determina la rapidità con cui la funzione decresce. Un valore dik
elevato implica che i Suns sono molto efficienti nel segnare in tempi brevi.
Esempio:
Supponiamo che a = 7
secondi e k = 0.5
. In questo caso:
- Per
t = 0
,f(t) = 7
secondi. - Per
t = 1
,f(t) = 3.5
secondi. - Per
t = 2
,f(t) = 1.75
secondi.
Come si può vedere, la funzione decresce rapidamente, dimostrando come il "corri e tira" permetta ai Suns di segnare in tempi ridotti.
Significato:
Questa funzione matematica rappresenta in modo astratto l'innovazione portata dai Phoenix Suns nella NBA. L'utilizzo del "corri e tira" ha permesso di ridurre il tempo necessario per segnare un canestro, rivoluzionando lo stile di gioco del basket.
Limiti:
Questa è solo una rappresentazione semplificata e astratta del concetto. La realtà è più complessa e include fattori non considerati nella funzione, come le abilità individuali dei giocatori, le strategie difensive avversarie e l'imprevedibilità del gioco.
La funzione f(t)
offre uno spunto di riflessione su come la matematica può essere utilizzata per modellare concetti astratti e per analizzare fenomeni complessi come l'evoluzione del gioco del basket.