“A chi mi ama per ciò che sono e a chi mi ha sostenuta in questo incipit… In medias res!”. Così si apre la raccolta poetica In Medias Res della leccese Chiara Evangelista. Ogni singola poesia si contraddistingue per l’utilizzo di rime, assonanze e, altre varie figure retoriche, seguite da una metrica che disegna un proprio flow e un mood singolare che appartengono a Chiara in maniera genetica. Questo pamphlet è densissimo di sequenze di versi molto ritmati, incentrati su specificità tecniche come rime baciate, assonanze-consonanze ed allitterazioni. Questi versi vanno scanditi per bene, e quasi sembrano avere una figura ritmica ben precisa come quella del 4/4, tanto queste parole consentono un ascolto lineare, ma soprattutto un approccio semplice ed immediato.”
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sabato 20 aprile 2024
Il talco sulla cenere di Chiara Evangelista (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Spettacolo di musica e poesia! Un ponte culturale tra Italia e Romania: un'entusiasmante opportunità
Interverranno: Laura Garavaglia (poetessa, traduttrice, giornalista, fondatrice e presidente de “La Casa della Poesia di Como”, direttrice del Festival Internazionale di Poesia “Europa in versi”, Stefano Donno, poeta, vice Presidente della Casa della Poesia di Como, e titolare de I Quaderni del Bardo Edizioni (che a partire dal 21 aprile 2024 sarà ospite come poeta ed editore alla 22 edizione dell’International Poetry Festival Primavara Poeziei/ A Kolteszet Tavasza/ Spring Poetry a Zalau in Romania); Attila F Balázs, poeta, scrittore, traduttore, redattore ed editore; Dan Chebac, ingegnere e famoso cantautore romeno; Tic Petrosel, musicista di alto calibro; Adrian Suciu, uno degli scrittori più importanti emersi dopo la caduta del comunismo in Romania. L'evento sarà presentato dallo scrittore Valeriu Barbu
OGGI 20 aprile 2024, il Teatro degli Scrittori della FUIS a Roma ospiterà un grande incontro artistico italo-romeno organizzato da Cenaclul de la Roma, una società letteraria della comunità romena di Roma, Associazione “Directia9” Bucarest, FAR. (Federazione per l'Accessibilizzazione della Romania), I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, prestigiosa casa editrice. L'evento, che avrà inizio alle ore 18.00, sarà un vero e proprio ponte tra le due culture, con un ricco programma di presentazioni di libri, performances, mostre d'arte, musica. Tra gli artisti che interverranno: Laura Garavaglia (poetessa, traduttrice, giornalista, fondatrice e presidente de “La Casa della Poesia di Como”, direttrice del Festival Internazionale di Poesia “Europa in versi”, Stefano Donno, poeta, vice Presidente della Casa della Poesia di Como, e titolare de I Quaderni del Bardo Edizioni (che a partire dal 21 aprile 2024 sarà ospite come poeta ed editore alla 22 edizione dell’International Poetry Festival Primavara Poeziei/ A Kolteszet Tavasza/ Spring Poetry a Zalau in Romania); Attila F Balázs, poeta, scrittore, traduttore, redattore ed editore; Dan Chebac, ingegnere e famoso cantautore romeno; Tic Petrosel, musicista di livello internazionale; Adrian Suciu, uno degli scrittori più importanti emersi dopo la caduta del comunismo in Romania. L'evento sarà presentato dallo scrittore Valeriu Barbu e non mancheranno sorprese per il pubblico. L'accesso è libero fino ad esaurimento dei posti in sala.
Dunque OGGI 20 aprile 2024, il Teatro degli Scrittori della FUIS a Roma si animerà di un'entusiasmante sinergia di culture con il grande incontro artistico italo-romeno organizzato da Cenaclul de la Roma, una società letteraria della comunità romena di Roma, Associazione “Directia9” Bucarest, FAR. (Federazione per l'Accessibilizzazione della Romania), I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Un'occasione unica per immergersi in un caleidoscopio di espressioni artistiche che abbracciano letteratura, musica, poesia e arti visive, creando un ponte ideale tra le due nazioni. La giornata, che avrà inizio alle ore 18.00, offrirà un susseguirsi di presentazioni di libri, performance artistiche, mostre d'arte e intermezzi musicali. L'incontro non si limita a un mero scambio di esperienze artistiche, ma si configura come un'occasione di dialogo interculturale, di confronto e arricchimento reciproco. Un'opportunità per conoscere da vicino la cultura romena, le sue peculiarità e la sua ricchezza, abbattendo barriere linguistiche e stereotipi. L'incontro italo-romeno rappresenta un'iniziativa di grande valore, non solo per la sua portata artistica, ma anche per il suo significato simbolico. Un evento che testimonia l'importanza del dialogo interculturale e della collaborazione tra le nazioni, in un'epoca che necessita più che mai di ponti e non di muri
Per informazioni:
Sito web: https://www.facebook.com/cenacluldelaroma/
Info link
Attila F Balázs https://en.wikipedia.org/wiki/Attila_F._Bal%C3%A1zs
Laura Garavaglia - https://www.lauragaravaglia.it/
Adrian Suciu - https://www.facebook.com/adrian.suciu
Dan Chebac - https://www.schoolofrockrome.it/dan-chebac/
Tic Petrosel - https://www.facebook.com/p/Tic-Petrosel-100063690541526/?locale=ro_RO
Stefano Donno
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
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venerdì 19 aprile 2024
L'associazione Horah di Lecce : cultura e solidarietà
L'associazione Horah di Lecce, da anni protagonista nel panorama culturale salentino con iniziative di grande spessore, si distingue anche per il suo impegno costante nella lotta contro ogni forma di violenza. Attraverso un'attiva di collaborazione con istituzioni e associazioni dedicate al sostegno delle donne vittime di violenza, purtroppo di attuale fenomeno sociologico e culturale , Horah ha dimostrato un profondo senso di responsabilità civile, facendosi portavoce di un messaggio di solidarietà, informazione e di sensibilizzazione in tutta la comunità.
L'impegno di Horah contro la violenza rappresenta un esempio significativo di come la cittadinanza attiva possa contribuire a costruire una società più giusta e solidale.
L'associazione, attraverso le sue molteplici iniziative, ha dimostrato un forte senso di responsabilità civile, diventando un punto di riferimento importante per la comunità leccese.
Un sodalizio contro la violenza:
La sinergia tra Horah e le associazioni, rappresenta un esempio virtuoso di come la Società Civile rappresentata da associazioni che sono sensibili a questo terribile fenomeno, possa unirsi per contrastare un fenomeno purtroppo ancora diffuso come la violenza contro le donne. Le associazioni, pur operando in ambiti differenti, hanno trovato un terreno comune nella lotta per l'affermazione dei diritti umani e per la costruzione di una società più equa e giusta.
Le molteplici iniziative di Horah:
L'impegno di Horah come menzionato nello Statuto sociale nell’articolo 2, rientra nei compiti degli scopi sociali per l’impegno nella lotta contro la violenza e nella difesa di persone in svantaggio fisico e sociale, si è concretizzato in diverse iniziative, tra cui:
• Eventi culturali di sensibilizzazione: L'organizzazione di convegni, seminari e spettacoli teatrali ha permesso di accendere i riflettori sul tema della violenza, favorendo il dibattito e la riflessione all'interno della cittadinanza.
• Campagne di informazione: Attraverso la diffusione di opuscoli, materiale informativo e la realizzazione di campagne sui social media, Horah ha contribuito a diffondere una maggiore consapevolezza sul fenomeno della violenza e sui canali di supporto disponibili per le vittime.
• Sostegno informativo e culturale alle donne vittime di violenza: ha indirizzato e segnalato alle donne vittime di violenza organizzazioni e associazioni di settore che hanno offerto un supporto concreto, garantendo loro ascolto, consulenza psicologica e assistenza legale.
Un modello da seguire:
L'esperienza di Horah dimostra come la cultura e il dialogo possa essere un potente strumento di lotta contro la violenza. L'impegno dell'associazione rappresenta un modello da seguire per tutte le realtà associative che operano sul territorio, invitandole a tradurre i propri valori in azioni concrete a sostegno delle donne vittime di violenza.
Oltre alle iniziative menzionate, è importante sottolineare che l'associazione Horah sensibilizza le nuove generazioni attraverso progetti di educazione nelle scuole e nelle università.
“HORAH” Associazione Culturale di Promozione Sociale
Costituita con atto notarile il 17 luglio 2018.
Iscritta all’Albo delle Associazioni del Comune di Lecce il 10/10/2019 al n° 14.
tel. 391. 119.72.74 e.mail - thorah@libero.it
Nei tuoi arcobaleni … e altre poesie di Marcello Buttazzo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
E allora, ogni volta che leggo nuovi (e vecchi) versi di Marcello Buttazzo, mi tocca (oltre tutto) pormi delle domande e cercare le risposte. Alcune le ho trovate e sono rinvenibili nelle varie volte che di lui e del suo poetare mi sono (da dilettante: ossia – repetita juvant – per diletto) occupato. Qui potrei, a proposito della poesia di Marcello Buttazzo, rinverdire (o, se preferite, dire altrimenti) quel che già ho detto e scritto e del divenire di quel che già ho detto e scritto (oltre che dell’in progress del Nostro), ma ripetermi (lo sapete, vero?) non m’è mai piaciuto… Altre (risposte) dovrei (vorrei, potrei…) cercare adesso, dopo la lettura de Nei tuoi arcobaleni, ma non voglio discettare di questa nuova (vecchia) raccolta di versi in modo canonico (l’ho mai fatto?). Antonio Errico, durante una presentazione d’un libro (non ricordo quale), diversi anni addietro, ebbe a dire (riferendosi alla scrittura in generale…) che in fondo si scrive sempre della stessa ‘cosa’. È il mio stesso vedere. (dalla prefazione di Vito Antonio Conte)
giovedì 18 aprile 2024
POESIA SENZA CONFINI Omaggio a Tomaso Kemeny di Donato Di Poce
«La parola, come tale, si riferisce a cose, idee, percezioni, sentimenti, fantasie, stati d’animo, enigmi, azioni. Solo quando trova la forza di misurarsi con le necessità del verso, solo allora può liberarsi dai limiti consentiti dall’argomentazione, dalle pose retoriche, dall’abbraccio del consueto e preparare l’anima a rinascere in un raggio di bellezza». (Tomaso Kemeny).
Sul coraggio di volare: perché rompere le abitudini ci rende liberi
Viviamo in un mondo di abitudini. Ci svegliamo alla stessa ora ogni giorno, mangiamo le stesse cose a colazione, andiamo al lavoro per fare le stesse cose. Facciamo le stesse azioni, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, anno dopo anno.
Ma cosa succede se ci fermiamo un attimo e ci chiediamo: "È davvero così che voglio vivere la mia vita?". Le nostre abitudini, per quanto comode e rassicuranti, possono a volte diventare una gabbia dorata che ci impedisce di crescere, di imparare e di sperimentare nuove cose.
Il coraggio di staccarsi
Per volare, abbiamo bisogno di staccarci da terra. Per vivere una vita piena e appagante, abbiamo bisogno di staccarci dalle nostre abitudini. Ma staccarsi dalle abitudini non è facile. Richiede coraggio, determinazione e la volontà di uscire dalla nostra zona di comfort.
Perché è importante rompere le abitudini?
Rompere le abitudini è importante perché ci permette di:
- Scoprire nuovi orizzonti: Le nostre abitudini ci limitano spesso a fare le stesse cose, giorno dopo giorno. Se rompiamo queste abitudini, ci apriamo a nuove possibilità e nuove esperienze.
- Crescere come persone: Quando usciamo dalla nostra zona di comfort, siamo costretti a confrontarci con nuove sfide e a imparare nuove cose. Questo ci aiuta a crescere come persone e a diventare più sicuri di noi stessi.
- Essere più felici: Una vita piena di abitudini può essere noiosa e monotona. Se rompiamo queste abitudini, introduciamo nella nostra vita novità ed eccitazione, che ci rendono più felici e soddisfatti.
Come rompere le abitudini
Rompere le abitudini non è facile, ma è possibile. Ecco alcuni consigli che possono aiutarti:
- Identifica le tue abitudini: Il primo passo è identificare le abitudini che vuoi rompere. Una volta che sai quali sono, puoi iniziare a lavorare per cambiarle.
- Stabilisci piccoli obiettivi: Non cercare di cambiare tutto in una volta. Stabilisci piccoli obiettivi realizzabili e concentrati su quelli.
- Trova un supporto: Trovare un amico, un familiare o un terapista che ti supporti nel tuo percorso di cambiamento può essere molto utile.
- Non mollare: Rompere le abitudini richiede tempo e fatica. Non mollare se non vedi risultati immediati. Continua a lavorare sodo e alla fine raggiungerai i tuoi obiettivi.
Se hai il coraggio di staccarti dalle tue abitudini e spiccare un salto, puoi iniziare a volare. La vita è piena di possibilità e di esperienze meravigliose che aspettano solo di essere vissute. Non aver paura di uscire dalla tua zona di comfort e di inseguire i tuoi sogni. Il mondo è tuo per prenderlo!
Ricorda:
- Rompere le abitudini non è facile, ma è possibile.
- Con coraggio, determinazione e supporto, puoi raggiungere i tuoi obiettivi.
- La vita è piena di possibilità e di esperienze meravigliose che aspettano solo di essere vissute. Non aver paura di volare!
mercoledì 17 aprile 2024
La qualità della tua vita: non quello che ti accade, ma come reagisci
Spesso ci troviamo a lamentare le circostanze avverse della vita, convinti che la nostra felicità e il nostro benessere dipendano da eventi esterni. In realtà, la chiave per una vita appagante risiede non in ciò che ci accade, ma in come scegliamo di reagire ad esso.
Il potere della nostra reazione
Immaginiamo due persone che si trovano ad affrontare la stessa difficoltà. Una di loro si lascia sopraffare dallo sconforto, si concentra sugli aspetti negativi e si sente impotente. L'altra, invece, adotta un atteggiamento proattivo, cercando di trarre un insegnamento dall'esperienza e individuando soluzioni alternative.
È evidente come la qualità della loro vita non dipenda dalla difficoltà in sé, ma da come hanno scelto di affrontarla. In entrambi i casi, infatti, è stata la loro reazione a determinare il loro destino.
Assumersi la responsabilità della propria felicità
Riconoscere il potere che abbiamo sulle nostre reazioni significa assumere la responsabilità della nostra felicità. Non si tratta di negare le difficoltà o di ignorare i problemi, ma di adottare un atteggiamento positivo e orientato alla risoluzione.
Ciò significa:
- Sviluppare una mentalità di crescita: credere di poter imparare e crescere dalle sfide, piuttosto che sentirsi vittime delle circostanze.
- Concentrarsi sul presente: non rimuginare sul passato o preoccuparsi eccessivamente per il futuro, ma vivere con consapevolezza il momento presente.
- Coltivare la gratitudine: apprezzare le cose belle della vita, anche le più piccole, e non dare nulla per scontato.
- Imparare dai propri errori: considerare le esperienze negative come opportunità di crescita e miglioramento.
- Rimanere ottimisti: mantenere un atteggiamento positivo e speranzoso, anche di fronte alle difficoltà.
Sviluppare la resilienza
La resilienza è la capacità di superare le avversità e adattarsi alle situazioni difficili. È una qualità fondamentale per chi desidera vivere una vita piena e appagante.
Per sviluppare la resilienza possiamo:
- Prenderci cura di noi stessi: seguire un'alimentazione sana, praticare attività fisica regolarmente e dedicare del tempo al relax e al benessere mentale.
- Circondarci di persone positive: costruire relazioni supportive con persone che ci incoraggiano e ci sostengono.
- Imparare dalle tecniche di coping: sviluppare strategie efficaci per gestire lo stress e le emozioni negative.
- Concentrarsi sugli aspetti positivi: cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche nelle situazioni difficili.
- Non mollare mai: perseverare di fronte alle sfide e non rinunciare ai propri obiettivi.
La qualità della nostra vita non è determinata da ciò che ci accade, ma da come scegliamo di reagire ad esso. Assumendo la responsabilità della nostra felicità, sviluppando una mentalità positiva e coltivando la resilienza, possiamo costruire una vita piena di significato, gioia e soddisfazione.
Ricorda, hai il potere di scegliere come reagire alle sfide della vita. Scegli di essere protagonista del tuo destino e di creare la vita che desideri.
Impegno e disincanto in Pasolini, De Andrè, Gaber e Gaetano di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
«Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte». (Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)
martedì 16 aprile 2024
Al di qua delle palpebre di Roberto Shambhu
L’onironautica o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra olandese Frederik van Eeden nel 1913 è il fenomeno per cui si prende coscienza durante il sogno del fatto di stare dormendo, e la conseguente capacità di muoversi coscientemente all’interno di un sogno. L’esperienza del sogno lucido, mai dismessa in Oriente, tornata alle nostre latitudini grazie agli interventi appunto di Frederik van Eeden, poi di Stephen LaBerge, necessitava tuttavia di ulteriori apporti, di nuove connotazioni modali. L’ opera di Shambhu colma, in tal senso, il vuoto teoretico creatosi tra divieti e imbarazzi e, soprattutto, si costituisca come una prassi vera e propria, una modalità di azione consapevole nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto Shambhu è uno che va dritto alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno ed immagine.
Una singola fiamma può accendere migliaia di candele: la gioia di condividere la felicità
Come una singola fiamma illumina il buio con la sua luce calda e radiosa, così la felicità, quando condivisa, può accendere la gioia in cuori innumerevoli. La vera felicità non si esaurisce nel momento in cui la proviamo, ma si amplifica e si intensifica quando la doniamo agli altri.
Immaginate un mondo in cui ognuno custodisce la propria scintilla di felicità come un tesoro prezioso, nascosto e inaccessibile. Un mondo grigio e silenzioso, privo del calore e del sorriso che solo la gioia condivisa può portare. Sarebbe un mondo triste e desolato, dove la luce della felicità sarebbe soffocata dall'egoismo e dall'isolamento.
Ma per fortuna, non è questo il mondo in cui viviamo. La nostra natura umana ci spinge a condividere la felicità, a farla esplodere come fuochi d'artificio nel cielo, illuminando il volto di chi ci circonda. Un sorriso ricambiato, un abbraccio sincero, una parola di conforto: questi sono i semplici gesti che alimentano la fiamma della felicità collettiva.
Ogni volta che condividiamo la nostra gioia, non solo doniamo un momento di felicità a chi ci sta accanto, ma rafforziamo anche la nostra stessa felicità. È come accendere una nuova fiamma da quella originaria, creando una catena di luce che illumina il mondo intero.
La felicità condivisa è un moltiplicatore di gioia. Non si divide, ma si amplifica. Più persone la provano, più diventa contagiosa e potente. È come un fiume che cresce con ogni affluente, alimentando la sua forza e la sua bellezza.
Quindi, non abbiate paura di condividere la vostra felicità. Non pensate di impoverirvi donandola agli altri. Al contrario, la vostra fiamma diventerà più luminosa e splendente, illuminando il mondo con la sua luce contagiosa.
Ricordate: una singola fiamma può accendere migliaia di candele senza perdere il proprio splendore. La felicità aumenta quando la condividi.
lunedì 15 aprile 2024
Andromeda di Maria Grazia Palazzo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Andromeda è la galassia più lontana visibile da occhi umani senza l’ausilio di strumenti di osservazione. “Occhi umani”. È la prima richiesta che colgo nello scorrere i testi di Maria Grazia Palazzo, il suo appello a un’umanità che comprende tutti, anche se la silloge è prevalentemente declinata al femminile e ha un portato di analisi sulla condizione della donna. Per disegnare e collocare tale condizione, l’autrice attraversa tempi e luoghi differenti e chiama, invoca, evoca figure diverse di donne – mitologiche, note o silenti – per formare «un alveare di voci», un nuovo esercito del dire a cui assegna le parole come armi, non di offesa ma come strumento di relazione e di consapevolezza: «certe parole lanciate/ non sono benedette ma colpi di machete» per uscire dallo «stallo dei senza parola». (Dalla prefazione di Diana Battaggia)
Maria Grazia Palazzo è nata nel ’68 in valle d’Itria. Avvocato e insegnante precaria. Negli ultimi anni ha intrapreso lo studio della teologia e dei diritti delle differenze e dei saperi di genere. È mamma adottiva. La sua più grande ambizione è riuscire a vivere l’ermeneutica delle differenze amorose, tenendo insieme il piano della quotidianità e quello dell’extra quotidiano