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venerdì 20 novembre 2020

TG COMICS 19/11/2020 - LE NOVITA' A FUMETTI DELLA SETTIMANA

第4 回「小野坂!ビバ☆くんの!『テイルズ オブ』ミュージックチャンネル!」

【テイルズ オブ ザ レイズ】魔鏡技 ゼルガディス 覇王氷河烈

Batman: Soul of the Dragon | Official Trailer 2021

Marvel's Avengers | Kate Bishop - Taking AIM Trailer

Marvel's Avengers | WAR TABLE Deep Dive: Kate Bishop

Fumetti | Quattro chiacchiere su Venerdì 12 e Bedelia, di Leo Ortolani ...

ESPIAZIONE di Ian McEwan fa per te? | CONSIGLI DI LETTURA 📖

Recensione Libro "La donna di Ghiaccio" di Robert Bryndza

The 360 Book Review | Witches | Tracy Broman

Billion Dollar Loser - Book Review

giovedì 19 novembre 2020

Una terra promessa di Barack Obama a cura Giuseppe Maugeri, Maria Grazia Galli, Paolo Lucca per Garzanti secondo me

In questo libro attesissimo, Barack Obama racconta in prima persona la propria incredibile odissea, da giovane alla ricerca di un’identità a leader del mondo libero, e descrive con sorprendente ricchezza di particolari la propria educazione politica e i momenti più significativi del primo mandato della sua storica presidenza, un periodo di profonde trasformazioni e sconvolgimenti. Obama accompagna i lettori in un viaggio appassionante, dalle iniziali aspirazioni politiche fino alla decisiva vittoria nel caucus dell’Iowa – che ha dimostrato la forza dell’attivismo civile – e alla memorabile notte del 4 novembre 2008, quando è stato eletto 44° presidente degli Stati Uniti, diventando il primo afroamericano a ricoprire la più alta carica della nazione. Riflettendo sulla presidenza, Obama propone una acuta e inedita esplorazione delle grandi possibilità ma anche dei limiti del potere, e apre nuovi scorci sulle dinamiche del conflitto politico americano e della diplomazia internazionale. Ci conduce fin dentro lo Studio ovale e la Sala operativa della Casa Bianca, e poi a Mosca, Il Cairo, Pechino, e oltre. I lettori scopriranno ciò che Obama pensava mentre nominava i suoi ministri, fronteggiava la crisi finanziaria globale, si confrontava con Vladimir Putin, superava difficoltà all’apparenza insormontabili per ottenere l’approvazione della riforma sanitaria, si scontrava con i generali sulla strategia militare in Afghanistan, intraprendeva la riforma di Wall Street, rispondeva al disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, e autorizzava l’operazione Neptune’s Spear, che ha portato alla morte di Osama bin Laden. Una terra promessa è un libro straordinariamente intimo e introspettivo. È il racconto della scommessa di un uomo con la Storia, della fede di un coordinatore di comunità messa alla prova della ribalta mondiale. L’autore si esprime con franchezza sulla difficoltà di far convivere il ruolo di candidato nero alla presidenza, il peso delle aspettative di un’intera generazione mobilitata da messaggi di «speranza e cambiamento», e la necessità di essere moralmente all’altezza delle decisioni cruciali da prendere. Descrive apertamente le forze che si sono opposte a lui negli Stati Uniti e nel mondo; spiega come la vita alla Casa Bianca abbia condizionato la moglie e le figlie; non esita a rivelare dubbi e delusioni. Eppure non smette mai di credere che, all’interno del grande e ininterrotto esperimento americano, il progresso è sempre possibile. Con grande efficacia ed eleganza di stile, questo libro sottolinea la strenua convinzione di Barack Obama che la democrazia non è un dono ricevuto dall’alto, ma si fonda sull’empatia e sulla comprensione reciproca, ed è un bene da costruire insieme


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TEMPORARY STORE SINCE 2003

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Le note della Cabala di Grazia Piscopo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

"Il libro è interessante per la sua valenza umana, esistenziale e sociale. Si presta a una lettura scorrevole perché denota una carica emotiva, creativa che spinge l’autrice a ricercare e dimostrare con metodo scientifico (per eludere ogni pregiudizio), quanto sia nobile la mistica Cabala e quanto possa aiutare chi è “alla ricerca della Verità e della Luce”. La sua è un’operazione catartica; non serve per autocelebrarsi o per attirare l’attenzione mediatica ma, per aumentare la propria energia vitale con l’aiuto della musica, le frequenze, le vibrazioni e il ritmo. Grazia, con lo studio della Cabala sa che Tutto è collegato: corpo, mente e spirito sono ”piani compenetrati”. Prefazione Maestra Prof.ssa Anna Ciaccia

 

Grazia Piscopo nata a Taranto il 10 febbraio 1961, si trasferisce a Lecce nel 1967 con la famiglia per ragioni professionali del padre. Compie studi umanistici, soprattutto le lingue antiche come il latino, il greco e l’ebraico. Frequenta inoltre con successo la facoltà di Scienze Teologiche e Religiose presso la Curia Vescovile di Lecce. Il 15 marzo 2001 fonda l’Associazione culturale per lo studio delle scienze olistiche “Thorah” (oggi Horah e ricoprendo il ruolo di Presidente della stessa associazione) e diffonde a Lecce e nel Salento la cultura della Cristalloterapia, fino ad allora sconosciuta, e le “cure olistiche” inserite in un contesto mistico. L’amministrazione comunale di Lecce, le affida sedi prestigiose come il Conservatorio S. Anna per diffondere questa disciplina. Il suo vero interesse era sempre e comunque la lingua ebraica, la sua filosofia mistica e la Cabala. La cabala da secoli cenerentola per pochi eletti ebrei, diventa finalmente cultura, storia, Pensiero. Ha pubblicato per i Quaderni del Bardo Edizioni per i cui tipi cura la collana di studi e cultura ebraica, La via della Cabala … la via del cuore (2019). Le note della Cabala è il suo secondo lavoro

 

Info link

Giunti al Punto

https://www.giuntialpunto.it/product/b089hxtbt1/libri-le-note-della-cabala-piscopo-grazia

Amazon

https://www.amazon.it/Note-della-Cabala-Grazia-Piscopo/dp/B089HXTBT1/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=Grazia+Piscopo+le+note+della+cabala&qid=1592208301&sr=8-1

 


 

UniTrento - Atomi ultrafreddi e fasci laser per giocare il ruolo delle cariche elettriche

Trento, 19 novembre 2020 – (e.b.) Dalla natura alla scienza all’arte. Lo studio della simmetria, e delle conseguenze della sua rottura, pervade la storia dell’umanità. Nel campo della fisica sono centinaia le teorie elaborate per descrivere la simmetria come invarianza di un sistema sottoposto a un cambiamento. Tra le più note ci sono le teorie di gauge (dette anche teorie di scala) che hanno avuto successo nello spiegare, ad esempio, l'elettromagnetismo e l'interazione nucleare.
Risolvere le teorie di gauge con i computer classici, però, è un compito impari. Una difficoltà che ha stimolato un gruppo di ricerca internazionale a simulare le dinamiche della teoria di gauge in dispositivi quantistici di ingegneria microscopica. Per il gusto del sapere, ma anche per migliorare le conoscenze nel campo delle alte energie e della fisica nucleare. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Nature. Il lavoro vede protagonista l’Ateneo cinese di Hefei e coinvolge anche l’Università di Trento e quella di Heidelberg.
Tra gli autori, infatti, c’è Philipp Hauke, fisico tedesco arrivato un anno fa al Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento da Heidelberg. Hauke è stato il coordinatore del gruppo di teorici dell’ateneo italiano e di quello tedesco che ha sviluppato il modello teorico e ha fatto le simulazioni di benchmark con computer classici, mentre la parte sperimentale è stata coordinata da Zhen-Sheng Yuan e Jian-Wei Pan di Hefei ed eseguita a Heidelberg da un team intorno al suo postdoc Bing Yang.
Dall’entusiasmo di Hauke traspare la portata dello studio: «Per la prima volta abbiamo misurato la simmetria di gauge in laboratorio su un sistema di una certa grandezza e complessità. La simmetria di gauge, meglio conosciuta come “legge di Gauss”, prescrive che cariche positive (positroni) devono essere sorgenti del campo elettrico che termina su cariche negative (gli elettroni). Cioè, un campo elettrico non può cominciare o terminare nel vuoto. Questo collegamento tra cariche e campo è la caratteristica che definisce una teoria di gauge e che determina tutta la dinamica del sistema».
«Siamo riusciti a usare un dispositivo quantistico per simulare la dinamica di elettroni e positroni. Il simulatore quantistico, formato da atomi ultrafreddi e controllato da fasci laser, è tra i più grandi realizzati finora in questo ambito» spiega.
Quindi Hauke racconta l’esperimento: «Abbiamo tracciato una transizione di fase, simulando un cambio della massa a riposo della materia da un valoro molto negativo a uno grande e positivo. All’inizio, il sistema è pieno di cariche (cioè elettroni e positroni) con un campo elettrico tra cariche positive e negative. Man mano che si aumenta la massa a riposo la presenza di materia diventa energeticamente sfavorevole, per cui elettroni e positroni cominciano ad annichilirsi a vicenda. A un valore critico di massa a riposo, il sistema subisce una transizione a una nuova fase, dove la presenza di cariche è soppressa. In questa fase, un campo elettrico di fondo può passare senza ostacolo attraverso il sistema, mentre prima della transizione di fase sarebbe schermato dalle cariche presenti. Un risultato scientifico che apre la porta a future applicazioni a problemi di alte energie e fisica nucleare».
E conclude. «Con questo esperimento siamo arrivati a un livello di controllo e grandezza del sistema che permette di osservare effetti a molti corpi, un passo imprescindibile se nel futuro vogliamo usare questi simulatori quantistici per studiare la transizione di Higgs, che ha fatto grande rumore, o questioni aperte come il confinamento di cariche ed anticariche».

L’articolo
L’articolo, dal titolo “Observation of gauge invariance in a 71-site Bose-Hubbard quantum simulator”, è stato scritto per la rivista scientifica “Nature” da:
Bing Yang, Hui Sun, Han-Yi Wang, Zhen-Sheng Yuan e Jian-Wei Pan (University of Science and Technology of China, Hefei e Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg);
Robert Ott e Torsten V. Zache (Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg);
Jad C. Halimeh e Philipp Hauke (Ino-Cnr Bec Center e Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento).
Il lavoro scientifico è stato realizzato anche con il supporto finanziario del Consiglio europeo della ricerca (Erc Starting grant StrEnQTh) e della Provincia autonoma di Trento.
Pubblicato ieri, 18 novembre 2020, è disponibile in Open Access:
https://www.nature.com/articles/s41586-020-2910-8
(DOI: https://doi.org/10.1038/s41586-020-2910-8)

STUDIO Food e sostenibilità, solo il 6,2% dei prodotti alimentari ha packaging 100% riciclabile: svolta green entro il 2025 con +42,8% di pack eco-friendly

La sostenibilità ambientale deve essere una priorità: se in principio sono state le proteste degli attivisti di Fridays For Future con Greta Thunberg a sensibilizzare governi e multinazionali sull’importanza di mantenere in salute il Pianeta, oggi è l’opinione pubblica a rispondere concretamente al problema. Basti pensare che secondo un recente sondaggio pubblicato da Environmental Leader ben il 74% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più per un prodotto dal packaging sostenibile. Ma se molto è stato detto, poco è stato fatto: secondo uno studio effettuato dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy infatti soltanto il 25,4% dei prodotti alimentari nella GDO riporta in etichetta le informazioni necessarie su come smaltirne correttamente la confezione e solo il 6,2% dei prodotti ha un packaging completamente riciclabile. Questo significa che il 74,6% dei prodotti non riporta alcuna informazione. Carenze che rappresentano un enorme problema per l’ambiente: il peso del packaging determinato dagli acquisti di prodotti di largo consumo degli italiani nel 2019 ammonta infatti a quasi 3 milioni di tonnellate. Il futuro però appare più roseo: un’indagine di Markets and Markets pubblicata su Food Packaging Forum stima che il mercato globale dei packaging eco-friendly passerà dagli attuali 174,7 miliardi ai 249,5 miliardi di valore entro il 2025 (+42,8%), registrando un tasso annuo di crescita composto del 7,4%. Sono sempre di più infatti le aziende che investono sulla sostenibilità, come l’italiana Vitavigor, pronta a lanciare una nuova linea di snack con carta 100% riciclabile.

 

“Soprattutto negli ultimi tempi i discorsi generatisi intorno al tema della sostenibilità e del riciclo hanno permeato tutti gli ambiti della nostra vita e non possono più essere ignorati, né dalle istituzioni né dalle aziende – ha affermato Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – Mia zia si è sempre prodigata nel garantire che i nostri pack fossero 100% riciclabili e che il tutto venisse comunicato correttamente ai consumatori. Un’attenzione costante, dunque, che si protrae nella nostra azienda da circa 30 anni e che ci ha permesso di fare oggi un passo ulteriore spingendoci a introdurre un packaging con carta 100% riciclabile per la nuova linea VitaPop. Uno sguardo verso un futuro più green nei consumi che possa determinare il bene per l’ambiente in cui viviamo. Per i nostri clienti infatti è sempre più importante poter contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale anche nei piccoli gesti quotidiani, come l’acquisto di un prodotto piuttosto che un altro”.

 

Ma quali sono le aree merceologiche che comunicano maggiormente la riciclabilità dei packaging sulle etichette? Secondo lo studio di Osservatorio Immagino di GS1 Italy, ai primi posti possiamo trovare l’ortofrutta (43,7%), il freddo (41,5%) e la drogheria alimentare (31,8%), seguiti dal fresco (26,5%), il cura casa (24,3%) e le carni (14,6%). Le percentuali dei prodotti che indicano la possibilità di riciclo restano basse invece per quanto riguarda le bevande (14,6%), il pet care (13,1%) e la cura persona (11,5%). Per quanto riguarda invece i prodotti all’interno delle singole categorie merceologiche, l’acqua minerale trionfa con il 100% delle referenze dichiarate totalmente o largamente riciclabili sull’etichetta. Poco più in basso, con oltre il 90% delle referenze, abbiamo il cura casa, con prodotti per detergenza bucato e stoviglie, le bevande piatte e gassate, le carni e l’ortofrutta, mentre intorno all’80% ci sono i prodotti di drogheria alimentare, del fresco, del freddo e del petcare. Infine, fra i prodotti con il minor grado di riciclabilità del packaging ci sono i preparati e i piatti pronti (41,2%), i prodotti da ricorrenza (30,7%) e i condimenti freschi (25,3%). “Diventa sempre più importante comunicare al consumatore le informazioni sulla riciclabilità per favorirne la consapevolezza, aiutarlo nelle scelte d’acquisto e soprattutto nel corretto smaltimento del packaging di prodotto – ha spiegato Samanta Correale, Business Intelligence Senior Manager GS1 Italy – Affinché l’intero processo sia virtuoso, infatti, è necessario che arrivi fino in fondo”.

DatiBeneComune: 134 organizzazioni e 35.000 firmatari chiedono più trasparenza sui dati Covid-19

19 novembre 2020 - A dieci giorni dal lancio la campagna #DatiBeneComune ha raccolto 35.000 firme alla petizione e l’adesione di oltre 134 tra organizzazioni della società civile e testate giornalistiche. Segnale che il tema dei dati è condiviso non solo dagli “addetti ai lavori” ma anche da tanti cittadini e cittadine che si aspettano trasparenza e chiarezza da parte del Governo e non intendono accettare passivamente le decisioni prese sulla gestione dell’emergenza Covid-19.


Le richieste avanzate dai promotori ruotano intorno alla maggiore trasparenza e apertura dei dati comunicati dalle Regioni al Governo dall'inizio dell'epidemia per monitorare e classificare il rischio epidemico; dei dati che alimentano i bollettini con dettaglio regionale, provinciale e comunale, della cosiddetta Sorveglianza integrata COVID-19 dell'Istituto Superiore di Sanità e dei dati relativi ai contagi all’interno dei sistemi, in particolar modo scolastici. Tra le richieste anche quella di rendere pubbliche le evidenze scientifiche, le formule e gli algoritmi, che mettono in correlazione la valutazione del rischio, le misure restrittive e l’impatto epidemiologico ad esso correlato perché è importante che i cittadini siano consapevoli delle motivazioni che hanno guidato e stanno continuando a guidare le scelte del Governo. 


La lettera con le richieste è stata spedita anche in cartaceo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed ora tutti i sostenitori e le sostenitrici della campagna si augurano che una risposta non tardi ad arrivare.


Dall’avvio di questa iniziativa ci sono state alcune novità come ad esempio l’accordo privato tra Istituto Superiore di Sanità e Accademia dei Lincei che, se da un lato va nella direzione di una maggiore condivisione dei dati, dall’altro di fatto continua a mantenerli riservati ad una cerchia ristretta impedendo a tutti gli altri ricercatori, ai giornalisti e alla società civile di disporre delle stesse informazioni. 


“Le aspettative su questo accordo erano tante, anche per precedenti affermazioni di principio dell'Accademia dei Lincei sulla scienza aperta. Adesso che l'accordo è pubblico, leggiamo che è un accordo standard di collaborazione tra due parti, senza evidenti output in termini di pubblicazione di nuovi dati grezzi - queste le parole del Presidente dell’associazione OnData, Andrea Borruso - ci aspettiamo uno sforzo di condivisione maggiore da parte del Governo e, allo stesso tempo, ci auguriamo che l'Accademia, dalla sua posizione di favore, sproni il Governo affinché una più ampia serie di dati possa diventare pienamente bene comune.” 


“La trasparenza non è mai fine a sé stessa - ha dichiarato Davide Del Monte, Direttore di Transparency International Italia - ma è lo strumento attraverso cui la comunità scientifica può comprendere il problema e grazie al quale si possono attivare percorsi virtuosi di collaborazione per promuovere soluzioni e ripristinare la fiducia nelle istituzioni che governano, oggi più che mai indispensabile. La trasparenza è la chiave della fiducia.”


“Aprire i dati non è una questione squisitamente tecnica dal momento che oggi più che mai i dati informano le decisioni che impattano sulla vita di milioni di persone - questo il commento di Elisa Visconti, Responsabile Programmi di ActionAid - Sapere e capire perché i propri territori sono sottoposti ad alcune restrizioni, conoscere il perché la propria attività deve chiudere, condividere i motivi secondo i quali  i propri figli e figlie non possono andare a scuola, conoscere nel dettaglio la strategia d'intervento socio-sanitaria è fondamentale affinché le cittadine e i cittadini di questo paese possano giocare un ruolo consapevole e proattivo nella gestione di una crisi che va necessariamente gestita in modo collettivo.

I cittadini e le cittadine hanno infatti dato prova non solo di essere attori passivi in grado di obbedire agli ordini, ma di saper giocare un ruolo centrale nella risposta come nella fase di ricostruzione che ci aspetta. Per poterlo fare, devono sapere.” 


“La condivisione dei dati e una ricerca forte e trasparente possono salvare più vite, come mostrano le esperienze dei paesi che hanno investito di più in Ricerca e Innovazione che hanno avuto la prontezza di appiattire la curva dei contagi anche rendendo subito pubblico l’intero data base epidemiologico preventivamente anonimizzato - afferma Luca Carra, direttore di Scienza in Rete - In Italia invece i dati degli osservatori regionali e nazionali vengono al momento rilasciati solo ad alcuni gruppi di ricerca qualificati ma non allo scrutinio pubblico. Ciò potrebbe innescare sospetti di censura o polemiche in questo momento molto controproducenti.”



Maggiori informazioni sulla campagna sul sito datibenecomune.it

Area Sanremo TIM 2020: decretati gli otto vincitori

Anche quest’anno grazie a TIM, sponsor unico di Sanremo 2021, il concorso è stato totalmente gratuito per gli iscritti.

Dagli otto vincitori la commissione Rai sceglierà, durante la serata di Rai Uno AmaSanremo del 17 dicembre, i due partecipanti alle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2021.

Il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri dichiara: «In un’edizione così complicata per la situazione che stiamo vivendo, essere riusciti a garantire lo svolgimento di Area Sanremo rappresenta il raggiungimento di un risultato importantissimo. È doveroso quindi ringraziare la Fondazione Orchestra Sinfonica per il lavoro svolto, che ha comportato ancora più sforzi per le ingenti misure di sicurezza rese necessarie, appunto, dal periodo attuale. Grazie anche alla commissione artistica di valutazione per la professionalità e la dedizione, a Rai, Rai Pubblicità e TIM, il cui supporto ha permesso di offrire un format gratuito per il terzo anno consecutivo. Un “in bocca al lupo” ai vincitori di quest’edizione e un grande abbraccio a tutti coloro che non sono riusciti a imporsi, con l’augurio di raggiungere presto importanti risultati»

Il Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo Livio Emanueli ribadisce: «Anche quest’anno siamo riusciti ad arrivare alla fine del percorso, davvero irto di ostacoli ed incertezze. Essere riusciti a contribuire al rilancio di un settore fortemente penalizzato dalla pandemia, è per tutti noi motivo di orgoglio. Una commissione preparata ed attenta ha consentito di selezionare 8 brani di alto livello qualitativo. Uno staff, quello dell’Orchestra Sinfonica, composto da professionisti ai quali va attribuito il merito del successo della manifestazione».

Anche per la premiazione – naturalmente a porte chiuse – saranno prese tutte le precauzioni necessarie a garantirne lo svolgimento in completa sicurezza per concorrenti, commissione e personale interno.

Area Sanremo TIM si è svolta grazie alla preziosa collaborazione di partner di prestigio come Radio Rai Tutta Italiana media partner ufficiale e Gruppo Eventi alla produzione esecutiva; la Nazionale Italiana Cantanti, progetto di solidarietà unico al mondo che nel 2021 celebrerà i 40 anni di attività e il trentennale della Partita del Cuore; Cpm Music Institute come educational partner e Nuovo Imaie.

Infine, un ringraziamento particolare a Michele Affidato, l’orafo che anche quest’anno realizzerà i premi per i vincitori. 

TRASPORTI: M5S, INVESTIRE E POTENZIARE INFRASTRUTTURE MEZZOGIORNO

In seduta congiunta, le Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera hanno dato oggi il via libera alla risoluzione di maggioranza relativa al Piano di investimenti per le infrastrutture del Mezzogiorno. Gli impegni approvati chiedono al Governo di concentrarsi su investimenti per l’ammodernamento, potenziamento e sviluppo della rete infrastrutturale allo scopo di recuperare il ritardo accumulato in questi anni e, al contempo, spingere la crescita al Sud così da garantire la continuità e la connessione territoriale. 

 

Si tratta di un passo importante  dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti a Montecitorio  Oltre a richiedere il rispetto della clausola del 34% di investimenti nel Mezzogiorno, come Commissione abbiamo chiesto di promuovere e potenziare un piano per i trasporti ad alta velocità che coinvolga tutte le direttrici del Paese. Nonché a concentrare risorse umane e finanziarie nella manutenzione del patrimonio infrastrutturale esistente, che riveste un ruolo cruciale per l’economia e la sicurezza dei cittadini. Occorre  prosegue Scagliusi (M5S)  ripensare i tracciati e garantire collegamenti efficienti soprattutto sul versante adriatico che coinvolge le linee Bologna-Taranto, Ancona-Bari e sul versante jonico la Reggio Calabria-Taranto. Restano da recuperare, inoltre, le inefficienze e i ritardi infrastrutturali sul lato tirrenico da Salerno-Siracusa-Palermo. Come MoVimento abbiamo anche sottolineato l’importanza dello sviluppo della banda ultralarga e degli investimenti sul sistema portuale, con l’infrastrutturazione dei porti, la digitalizzazione e la sburocratizzazione delle procedure. Un circolo virtuoso che diventa motore dello sviluppo, soprattutto per le regioni del Sud, e che può attrarre investitori esteri e grandi compagnie di navigazione. Si tratta di opere essenziali e oggi più che mai  conclude il deputato Scagliusi (M5S)  abbiamo una grande opportunità di sviluppo e modernizzazione del Paese, non possiamo farci trovare impreparati”.

Amori finiti, amori infiniti: il mistero dell’amore nelle storie di vita raccontate a una psicoterapeuta

Dal 20 novembre nelle librerie l'opera prima di Adriana Tremolada (Alise Editore). Un percorso scorrevole tra i casi di donne e uomini alle prese con l'amore, croce e delizia di ogni  esperienza di vita.
Milano, 18 novembre 2020 - Un viaggio alla ricerca delle radici profonde delle problematiche amorose, perché ogni amore è un'eco di qualcosa di più grande di noi, non è soltanto figlio dell'intera vicenda biografica personale, ma anche dei miti dell'amore, delle nostre relazioni sociali, degli orizzonti di senso nei quali ci muoviamo.

E' disponibile dal 20 novembre in tutte le principali librerie e nei loro shop online il nuovo libro "Amori finiti, amori infiniti" di Adriana Tremolada, Alise Editore (prezzo 17 euro). Storie narrate da una psicoterapeuta, che prima di tutto è una donna; racconti ispirati dalla possibilità di cambiare; lezioni di vita che indicano come la sofferenza possa diventare il trampolino di lancio per una rinascita.

Attraverso l'esposizione di casi clinici seguiti nel corso della sua pluriennale attività di psicoterapia, Adriana Tremolada accompagna il lettore in un tour immaginario sugli innumerevoli quesiti dell'amore: come mai alcuni incontrano sempre le persone sbagliate? come mai le relazioni non durano? quali sono i segreti delle coppie più "longeve"? cosa significa amare troppo? come affrontare il tempo che cambia le carte in tavola e trasforma la passione iniziale in abitudine? L'opera è divisa in due sezioni: nella prima si parla soprattutto delle sofferenze d'amore, mentre nella seconda parte viene preso in considerazione un aspetto importante, ma a volte sottovalutato, come la difficoltà di mantenere un rapporto equilibrato e resistente al passare degli anni.

"La relazione ha bisogno di cure. E' necessario occuparsene come se fosse una figlia. La relazione è il terzo elemento della coppia, da essa stessa generato. È il terzo incomodo che reclama attenzione e, come un pargolo da accudire, richiede uno sforzo da parte di entrambi. - dice l'autrice. Per distrarla e intrattenerla, allevarla e farla crescere, il rapporto di coppia ci chiede di intrattenere un gioco di equilibri in cui l'individuo deve rimanere sé stesso o, meglio, coltivare sé stesso, e in più deve imparare ad andare incontro all'altro o, meglio, conoscere, ascoltare, accettare l'altro. Perché le emozioni passano, i sentimenti vanno coltivati".

"Amori finiti, amori infiniti" è arricchito da riferimenti teorici e schede tecniche di approfondimento che in modo chiaro illustrano i principi e le dinamiche alla base delle principali sofferenze del cuore. Dalla sindrome da abuso narcisistico al disturbo borderline di personalità, dalla procedura della "Strange situation" con i diversi stili di attaccamento alle fasi dell'elaborazione del lutto.

Adriana Tremolada, psicoanalista di formazione junghiana, lavora da anni come terapeuta per adulti, adolescenti e coppie. Laureata a Milano in Psicologia Clinica presso l'Università Cattolica, si è poi specializzata in Psicoterapia alla Libera Scuola di Terapia Analitica Li.s.t.a. Conduce gruppi terapeutici e ha all'attivo numerosi seminari. Ha conseguito l'abilitazione per l'utilizzo della metodologia EMDR indicata per il trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress e per l'elaborazione delle esperienze traumatiche. Amori finiti, amori infiniti - Storie di donne e uomini e dei loro amori raccontati a una psicoterapeuta è la sua opera prima. 

 

 

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mercoledì 18 novembre 2020

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TEMPORARY STORE SINCE 2003

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SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce. Trad.Yolanda García Arenas ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, di Lecce (Salento, Puglia, Italy), nello spirito multiculturale e Internazionale che la contraddistingue, sono lieti di annunciarvi la pubblicazione del libro a cura di Hiram Barrios e Donato Di Poce dal titolo SILENZI SCRITTI, SILENCIOS ESCRITOS - Aforismi /Aforismos. Antologia Bilingue Italiano-Spagnolo / Antología Bilingüe Italiano-Español

Traduzioni di Hiram Barrios e Yolanda García Arenas / Traducciones de Hiram Barrios y Yolanda García Arenas

Autori Messicani / Autores mexicanos: Anna Kullick Lackner, Armando González Torres, Benjamín Barajas, GeneyBeltrán, Carlos Francisco Gallardo Sánchez, Hiram Barrios, Yolanda García Arenas

Autori Italiani / Autores italianos: Fabrizio Caramagna, Alberto Casiraghy, Camillo Cuneo, Donato Di Poce, Stefano Elefanti, Sandro Montalto, Giovanni Ronzoni

Dallo scritto di Donato Di Poce: ELOGIO DELL’AFORISMA - “…U. Eco, a proposito di uno dei più bei libri di Aforismi mai pubblicato (S. J. Lec: Pensieri Spettinati, Bompiani, 1984), scrisse: “ …un libro che si recensisce (e si raccomanda) leggendolo ad alta voce”, evidenziando con una girandola scoppiettante di citazioni, i bagliori di alcuni aforismi scelti a caso.

Dalla Introduzione di Hiram Barrios: “…Silenzi scritti raggruppa 14 aforisti contemporanei: 7 italiani e 7 messicani. Ognuno ha scelto 10 aforismi senza precedenti per questa raccolta. La richiesta non ha proposto avere un tema specifico, invece, il silenzio senza essere l’asse tematico, è presente in quasi tutti gli autori, forse perché la scrittura aforistica ha legami inaspettati (e insoliti) con il silenzio. Questa antologia mostra alcuni dalle strade abituali dell’aforisma che si scrive ai nostri giorni, sia in Europa, sia in America; sia in italiano o forse in spagnolo

 

Info link

https://www.amazon.it/dp/B08BDT9B66/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=i+quaderni+del+bardo+edizioni+per+amazon&qid=1592896312&s=books&sr=1-1

 

 


 

Le vendite sono le medicine per curare l’economia dal covid19. L’analisi di MilanoEXE

Se l’emergenza da covid19 non si esaurirà o, almeno, non rientrerà in modo significativo entro la fine dell’anno, in Europa un’azienda su 10 è a rischio fallimento (dati Cerved Rating Agency, agenzia di rating europeo). I mancati incassi del 2020 saranno difficilmente compensabili e molti imprenditori stanno facendo fatica a far quadrare i conti.
 
In questi casi, c’è chi decide di tirare i remi in barca, concentrandosi sul non spendere più dello stretto necessario, con l’unico obiettivo di tamponare le perdite. Ci sono, poi, gli imprenditori che scelgono di rischiare, investendo per implementare quegli strumenti che potrebbero consentire una ripresa. A confermare il trend anche Milano Exe, azienda con oltre 25 anni di esperienza nel settore del recruiting e selezione di venditori in ambito commerciale, assicurativo e bancario, che negli ultimi 2 mesi ha riscontrato un aumento di oltre il 42% delle richieste di figure con competenze di vendita.
 
“In questa situazione, l’unica soluzione è vendere, così da aumentare le entrate. Questo è il modo migliore per curare la nostra economia. – Commenta Andrea Polo, CEO& Founder di Milano EXE – Non si può giocare in difesa in una partita del genere, bisogna attaccare con decisione, ma per farlo servono attaccanti potenti e con tutte le carte in regola. Oggi per sopravvivere e, magari, continuare a crescere e restare competitivi è necessario sviluppare una rete commerciale efficiente, che possa individuare il target giusto al quale proporre i beni o i servizi, talvolta operando anche un riposizionamento del brand. Vendere di più fa inevitabilmente guadagnare di più, ma è importante anche valutare a chi si vende”.
 
Secondo un’analisi svolta dall’azienda, infatti, circa il 70% delle PMI operano al di sotto delle proprie potenzialità. Di queste, il 61% non ha una rete di commerciali adeguatamente qualificati che possano proporre il prodotto o il servizio in modo adeguato, finendo con interfacciarsi con un bacino di utenti e clienti sostanzialmente stabile. In questo caso, quando si perde un cliente, o questo decide di ridurre i suoi acquisti, l’azienda perde parte del fatturato, faticano poi a trovare un modo per compensare l’ammanco.
 
Un’altra problematica riscontrata nel 39% delle PMI esaminate è legata alla scelta del target. In base a quanto rilevato da MilanoEXE, molte aziende si “accontentano” dei clienti che capitano, senza fare un’analisi preventiva di quale dovrebbe essere il reale target di riferimento, e, quando presente una divisione commerciale, questa si interfaccia con clienti simili a quelli che già si hanno, o scelti per prossimità territoriale. Individuare il giusto target che permetterebbe all’azienda di sfruttare al meglio la sua offerta consente una massimizzazione dei profitti e anche la possibilità di rimodulare il prezzo dei beni e dei servizi proposti.
 
 

Covid19 e ritardo nei pagamenti: identikit delle 8 tipologie di ritardatario

Tra le conseguenze della crisi portata dalla pandemia da covid19 c’è anche l’allungamento delle tempistiche per il saldo delle fatture. Secondo quanto evidenziato da RintraccioFacile.it, spin-off del Gruppo IREC, leader nella gestione e recupero dei crediti commerciali, circa 7 aziende su 10 stanno riscontrando un forte ritardo nei pagamenti, che interessa circa il 68% delle fatture emesse da marzo ad oggi, saldate in media 40 giorni oltre la media del periodo pre-covid19.

 
Per gli imprenditori questo ritardo comporta spesso l’impossibilità di far fronte ai propri impegni, come il pagamento di affitto o mutuo, gli stipendi dei dipendenti, il saldo dei loro fornitori e via dicendo. Una situazione che assume talvolta dei tratti drammatici, resi però surreali da alcune delle motivazioni avanzate dai creditori.
 
Sulla base di una lunga esperienza pluriennale, RintraccioFacile.it e il Gruppo IREC hanno stilato un breve identikit delle varie tipologie di ritardatario, individuandone 8. Ognuno ha determinate caratteristiche peculiari, imparare a riconoscerle è determinante per tutti gli imprenditori, per evitare di farsi cogliere impreparati al momento dei pagamenti.
 
Ritardatario: la sua filosofia è che c’è sempre tempo per pagare e quindi è giusto prendersi tutto il tempo possibile. Probabilmente nella vita privata il Ritardatario è una di quelle persone che se ha un appuntamento alle 18.00, prima delle 19 non si vede.

Disorganizzato: non lo fa apposta! Vorrebbe far tutto nei giusti tempi, ma non sa mai se qualcosa è stata pagata o meno e vive cercando bollettini e ricevute di pagamento. Per trattare con lui, preparatevi a ricostruire la sua cronistoria da 5 anni a questa parte.

Posticipatore: a differenza dei primi 2, agisce con cognizione e malizia e spesso anche con estrema organizzazione e precisione nel posticipare i pagamenti ai suoi fornitori. Nella vita privata, probabilmente fa parte di quei soggetti che se anche hanno un importante somma di denaro, comprano tutto a rate con il tasso 0!

Pubblico: potrebbe anche essere considerato come il Disorganizzato per eccellenza. Fino a qualche anno fa si diceva che lo Stato pagasse in ritardo ma che comunque prima o poi lo facesse. Attualmente, però, si stima che la cosa pubblica abbia un debito nei confronti di terzi, pari a circa 70 miliardi di euro. Con un’attività di recupero seguita in maniera professionale, le tempistiche di pagamento si accorciano del 60%.

Big: si sentono in diritto di posticipare o non pagare poiché si tratta di somme importanti. Spesso senza motivo reale chiedono sconti in cambio di pagamenti immediati. Hanno un potere contrattuale rilevante e lo fanno pesare! I loro fornitori spesso per necessità si ritrovano ad abbassare la testa e ad accettare accordi svantaggiosi pur di incassare almeno una parte dei propri soldi. Attenzione a queste condotte!

In Difficoltà: sono la maggior parte delle persone o aziende che oggi devono pagare uno o più debiti, spesso poiché a loro volta hanno difficoltà ad incassare i propri di soldi. La gestione di tali crediti richiede bravura negoziale, che probabilmente graverà sulle spalle del titolare dell’azienda. Il consiglio è formare o formarsi in maniera adeguata per riuscire a svolgere questo compito, oppure appoggiarsi a professionisti.

L’amicone: è il debitore più difficile in assoluto, perché fa leva sulle relazioni e sulla sfera emotiva che ognuno di noi ha e quindi non ci permette di prendere decisioni sempre corrette. Sangue freddo è la parola d’ordine quando si tratta con lui!

Finto ricco: figura tipicamente nostrana, sfoggia abbigliamento super griffato, abbronzatura anche a metà dicembre, spesso alla guida di veicoli di grossa cilindrata. Quando si ha a che fare con questa tipologia di debitore è molto complicato prendere decisioni accurate, poiché la sua immagine comunica qualcosa che non sempre corrisponde alla realtà. Infatti, spesso alla fine si scopre che non ha uno stipendio e che vive con sussidi di ogni tipo, sul conto corrente non ha nulla, la macchina è in leasing e probabilmente non la paga da diversi mesi ed i vestiti griffati gli sono stati regalati durante diversi natali e compleanni. In questo caso agire avendo dati certi e supportati da professionisti sicuramente fa la differenza!
 
 
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GRUPPO IREC
Da oltre 30 anni, Gruppo IREC aiuta le piccole imprese e partite iva a recuperare efficacemente i crediti inesigibili. Scelto da oltre 5.000 aziende e professionisti in Italia, è la principale società di recupero crediti per le PMI italiane, unendo la tecnologia più evoluta al “mestiere” di professionisti specializzati nella “contrattazione” di crediti commerciali, con l’obiettivo di rendere i pagamenti il più rapidi possibili.
Ridurre il rischio mantenendo un forte flusso di cassa è indispensabile per le piccole imprese, ecco perché IREC offe un processo di recupero del credito lineare e rapido, pur mantenendo i più alti standard di servizio al Cliente per garantire che i rapporti commerciali siano rispettati e che i debiti vengano recuperati.
 
Nella foto Victor Khaireddin, Presidente del Gruppo IREC.

Screening di massa anti-Covid 19: l'Ateneo mette a punto il modello logistico per l’Alto Adige

 Il Dipartimento di Ingegneria Industriale a supporto dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per la campagna da 350 mila test Covid antigenici da effettuare in tre giorni. Il modello matematico sviluppato replica tutte le variabili fisiche e le armonizza per prevedere le migliori soluzioni organizzative e logistiche. L’esperienza maturata negli anni grazie a collaborazioni internazionali in analoghe campagne, come la vaccinazione di massa contro l’epidemia H1N1 negli Stati Uniti nel 2009. Ora la sfida: organizzare la distribuzione del prossimo vaccino anti Covid-19 entro primavera

Trento, 18 novembre 2020 – (a.s.) Tamponi a tappeto concentrati in tre giorni su 350 mila cittadini: è il progetto di screening lanciato dalla Provincia autonoma di Bolzano per arginare i contagi con l’individuazione e l’isolamento delle persone positive asintomatiche. L’operazione su vasta scala verrà effettuata nel prossimo fine settimana, tra il 20 e il 22 novembre. Per metterla a punto l’Azienda sanitaria altoatesina si è rivolta all’Università di Trento che al Dipartimento di Ingegneria Industriale studia la modellazione di processi complessi anche a supporto delle strategie sanitarie, come le campagne di vaccinazione, gli screening di massa o, in questo caso, i tamponi preventivi su una vasta popolazione.
Una simulazione logistica di questa portata è infatti una macchina complessa. Occorre prevedere con la massima precisione possibile i carichi di lavoro, le tipologie e la numerosità del personale specializzato da coinvolgere, i materiali di consumo, la strumentazione, gli spazi minimi necessari e non ultimo, tempi di esecuzione dell’intervento e la lunghezza delle code. Per armonizzare tutte queste variabili i professori Francesco Pilati e Giandomenico Nollo del Dipartimento di Ingegneria Industriale hanno sviluppato un prototipo innovativo di “Digital Twin”: una replica virtuale di una situazione fisica reale con risorse potenziali ed effettive inerenti oggetti, processi, persone, luoghi, infrastrutture, sistemi e dispositivi. Uno strumento che solitamente si applica ai processi produttivi, sistemi logistici e distributivi complessi.
Nel caso della campagna di test Covid antigenici massiva prevista in Alto Adige la modalità scelta è quella del “walk-in” su base volontaria. Per garantire un’adeguata efficienza a questo processo i ricercatori dell’ateneo trentino hanno progettato 184 siti di test distribuiti sul territorio provinciale con l’impiego di oltre 1400 operatori e operatrici per la somministrazione dei test e con il coinvolgimento della Protezione civile, Croce Bianca e Croce Rossa, dei pompieri volontari e di personale amministrativo.
I modelli matematici applicati anche in questo caso derivano da una esperienza consolidata, maturata nel settore dell’ingegneria gestionale nell’ottimizzazione dei processi industriali nonché nello studio e analisi dei processi di gestione delle tecnologie sanitarie e di governo clinico. «Questo approccio – spiega l’ingegnere Francesco Pilati – si è già dimostrato efficace in precedenti campagne di vaccinazione, come quella per l’epidemia H1N1 negli Stati Uniti. In particolare, abbiamo una consuetudine di collaborazione con la School of Industrial Engineering & Management della Oklahoma State University (USA) che nel 2009 ha organizzato per lo stato del Kentucky un sito in grado di vaccinare diverse migliaia di pazienti al giorno in modalità “drive through” per contrastare l’epidemia. I modelli matematici da noi sviluppati sono stati parametrizzati con raccolte di dati in scenari reali in occasione delle recenti settimane di vaccinazione influenzale, di mini-interventi di screening sierologici e con tamponi realizzati nella Provincia autonoma di Bolzano, anche grazie all’attività svolta dal dottorando Riccardo Tronconi».
Queste conoscenze potranno essere particolarmente utili anche nell’imminente campagna su larga scala di vaccinazione per il Covid-19 su tutto il territorio italiano, legata alla disponibilità a fine anno o al massimo nella prossima primavera di uno o più prodotti vaccinali. Una situazione che richiederà interventi organizzativi e logistici rilevanti. «Per conoscenza diretta – commenta il Prof. Giandomenico Nollo – sappiamo come Germania e Inghilterra stiano approntando i propri piani vaccinali e analogamente organizzando cliniche per la vaccinazione di massa per tutta la popolazione. Il piano tedesco, per esempio, sembra prevedere la conservazione delle dosi vaccinali in un deposito centrale e la loro successiva ripartizione a più di 60 centri regionali, con la possibilità di utilizzare i padiglioni delle fiere per la vaccinazione degli oltre 80 milioni di tedeschi. Il lavoro svolto in questi mesi ci dà un vantaggio competitivo che possiamo e dobbiamo sfruttare. Stando alle ipotesi di questi giorni, all’inizio del prossimo anno si potrebbe voler vaccinare 14 milioni di italiani, ovvero il 23% della popolazione con due dosi da inoculare a 14 giorni di distanza. Riportando questo tema al caso della nostra provincia, si dovrebbero vaccinare 124 mila persone. Con i nostri modelli con sette grandi palazzetti dello sport o analoghe strutture al chiuso l’operazione potrebbe essere ordinatamente conclusa in 28 giorni».

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