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venerdì 12 aprile 2024

L'amore tra Joe DiMaggio e Marylin Monroe: un'unione tra due icone e le sue conseguenze

 Il 14 gennaio 1954, Joe DiMaggio, leggenda del baseball, e Marilyn Monroe, diva di Hollywood, si unirono in matrimonio. Un evento che catalizzò l'attenzione del mondo, intrecciando le vite di due figure simbolo della cultura americana del dopoguerra.

Un amore tra due mondi:

Il loro legame era intriso di fascino e contraddizioni. DiMaggio, uomo riservato e dedito al baseball, rappresentava l'ideale di mascolinità dell'epoca. Monroe, invece, era l'emblema della bellezza sensuale e fragile, emblema di un mondo patinato spesso effimero.

L'impatto mediatico:

La loro unione divenne un evento mediatico senza precedenti. La stampa e i paparazzi li perseguitarono, divorando ogni dettaglio della loro vita privata. La pressione mediatica amplificò le tensioni, alimentando speculazioni e rumors.

Un amore tormentato:

Nonostante l'amore passionale, la coppia dovette affrontare numerose sfide. Le loro vite frenetiche e le differenze di carattere crearono tensioni. Nel settembre del 1954, dopo soli nove mesi, annunciarono il divorzio.

Le conseguenze:

Nonostante la separazione, l'influenza di questo amore fu profonda per entrambi. DiMaggio rimase devoto a Marilyn fino alla sua morte nel 1962, dimostrando un amore incondizionato. Monroe, invece, lottò con i demoni interiori e la fragilità emotiva, segnata da un'unione intensa e turbolenta.

L'eredità di un amore iconico:

La storia di Joe DiMaggio e Marilyn Monroe rimane impressa nella memoria collettiva come un'unione leggendaria, seppur tormentata. Un amore che ha intrecciato due vite straordinarie, segnandole per sempre e lasciando un'eredità indelebile nel panorama culturale del XX secolo.

Oltre alla passione e al glamour, la loro storia ci ricorda l'impatto che la fama e la pressione mediatica possono avere sulla vita privata, anche per le persone più iconiche.




Fa' la cosa giusta: conquista la felicità e stupisci il mondo

 "Fa' la cosa giusta. Renderà felici alcune persone, e stupirà le altre". Questa frase racchiude una profonda verità: seguire la nostra coscienza, agire con integrità e compassione, non solo porta gioia a coloro che ci circondano, ma ci eleva anche ai nostri occhi e ci rende individui migliori.

Come Life Coach professionista, incoraggio tutti a fare della "cosa giusta" la propria bussola morale. Non è sempre facile, certo. A volte significa prendere decisioni difficili, che non piacciono a tutti. Ma è proprio in quei momenti che la nostra integrità viene messa alla prova, e che la nostra scelta assume un valore ancora maggiore.

Fare la cosa giusta significa:

  • Essere onesti: dire la verità, anche quando costa fatica, e mantenere sempre la parola data.
  • Essere gentili: trattare gli altri con rispetto, empatia e compassione, anche quando non lo meritano.
  • Essere coraggiosi: difendere ciò che è giusto, anche di fronte alle difficoltà e alle avversità.
  • Essere responsabili: assumersi le proprie azioni e le proprie scelte, senza incolpare gli altri.
  • Essere generosi: aiutare chi ne ha bisogno, senza aspettarsi nulla in cambio.

Seguendo questi principi, non solo renderemo il mondo un posto migliore, ma troveremo anche la vera felicità. La soddisfazione di aver agito con integrità ci donerà una pace interiore impareggiabile, e ci renderà degli esempi da seguire per gli altri.

Inoltre, fare la cosa giusta spesso sorprende positivamente chi ci circonda. In un mondo spesso cinico e disilluso, un gesto di gentilezza o di altruismo può illuminare la giornata di qualcuno e scatenare una catena di positività. La nostra integrità può ispirare gli altri a fare lo stesso, creando un effetto domino di cambiamento positivo.

Ricordiamolo: la felicità non deriva dal successo materiale o dall'approvazione altrui. La vera felicità nasce da una vita vissuta in coerenza con i nostri valori, da un impegno costante a fare la cosa giusta. Scegliamo dunque di essere la luce che illumina il mondo, un esempio di integrità e compassione. In questo modo, conquisteremo la vera felicità e sorprenderemo tutti con la nostra forza interiore.




Cast Poetry in the Footsteps of a Woman Who Is Walking di Elisa Longo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 Cast Poetry in the Footsteps of a Woman Who Is Walking (“I quaderni del Bardo Edizioni”, August 2018, e-book) is the title of Elisa Longo’s first book of poetry, and it’s just enough to evoke the author’s poetics: poetry doesn’t only mean “to make”– the Greek verb ποιέω (poiéo) –, it also means “to be”, and not only an idea, an image, an emotion recalled by a spot of color on paper, but much more, it’s an object on fire that must be handled, it’s a thing that scratches, blows and cuts and eventually, maybe, it makes you fall in love in the way one of Marina Abramović’s performances can.

Elisa Longo’s lines have the long breath of wheat which ripens at every new reading. They are soft like the flour which makes bread rise. They are also rough as an iron blade which is rusting under the rain, the sickle with no handle which has just reaped the field. But that blade is already blunt and described in the minutest of details, it’s a free line but forced by the limits of its own body, and palpable as the flesh which wants to blow up in the mind for falling back new in the hands. This book is a journey into the world of a dynamic and fundamental poetess; Elisa Longo’s lines are a boiling magma, a river of words in ongoing transformation; as a whole they are objective sedimentations taking on density and give us the weight of their presence without any compromise; they are the reflection of their own author, as her significant epigraph explains.

From the Introduction signed by Riccardo Giuseppe Mereu

On encountering Elisa Longo’s poems, the collection title makes an energetic first impression: poetry is cast into a woman’s footstep. Poetry, therefore, is something concrete, which doesn’t need handling with care. Quite the contrary: it needs (or shall we say ‘it gives’?) strength. Energy. Life. And it is cast into a woman’s footstep. This woman is walking. In the poet’s view, women are the future: thus, this future is definitely on the go.
Just like trees do, these poems look upwards, towards the sky, towards Life. They show the poet’s soul, and touch the reader’s.
On a final note, let us go back to the collection title, to poetry cast into a woman’s footstep. The English language gives it an added value: true, we can cast objects. But somebody (poets, certainly) can also cast a spell. Let us then surrender to the magic of the title, and see where these poetic footsteps lead us.

From the Postscript signed by Raffaella Ticozzi

Photo cover Joe Beck on unsplash
Cura editorial Valentina Sansò


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https://www.amazon.it/Footsteps-Walking-Quaderni-Edizioni-English-ebook/dp/B07N5P9937/ref=sr_1_39?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565725100&s=books&sr=1-39 

 

LA GRANDE POESIA EUROPEA DEL '900: Federico Garcia Lorca

giovedì 11 aprile 2024

Sii te stesso, sempre: l'autenticità come chiave per la felicità

 "Sii sempre autentico, anche se non piacerai a tutti, l'importante è piacere a te stesso". Quante volte abbiamo sentito questa frase? Eppure, metterla in pratica non è sempre facile. Viviamo in una società che ci spinge continuamente a conformarci, a indossare maschere per essere accettati e approvati. Ma a quale prezzo?

L'autenticità è la forza di essere se stessi, senza filtri o censure. È abbracciare la propria unicità, con pregi e difetti. È vivere con integrità, in linea con i propri valori e principi. E non è una scelta facile, perché richiede coraggio e vulnerabilità.

Certo, non piacere a tutti può spaventare. Il bisogno di approvazione è innato in noi. Ma la verità è che non possiamo piacere a tutti, comunque. E allora, perché sprecare energie per inseguire un ideale impossibile?

Piacere a se stessi è la vera chiave per la felicità. Quando ci accettiamo per chi siamo, senza riserve, diventiamo più forti e sicuri di noi. Sviluppiamo una maggiore autostima e impariamo ad amare la nostra individualità.

L'autenticità ci permette di vivere relazioni più profonde e sincere. Le persone che ci amano lo fanno per chi siamo realmente, non per una maschera che indossiamo. E questo ci permette di costruire rapporti basati sulla fiducia e sul rispetto reciproco.

Essere autentici non significa essere perfetti. Significa ammettere i propri errori, imparare da essi e crescere come persone. Significa vivere con onestà e coerenza, senza fingere di essere qualcuno che non si è.

L'autenticità è un viaggio, non una destinazione. È un percorso di scoperta di sé che dura tutta la vita. Ma è un viaggio che vale la pena fare, perché ci conduce verso la vera felicità.

Quindi, non aver paura di essere te stesso. Abbraccia la tua unicità e mostrati al mondo per chi sei realmente. Solo così potrai vivere una vita autentica e felice.

Ricorda:

  • Piacere a tutti è impossibile.
  • L'autenticità è la chiave per la felicità.
  • Essere te stesso significa vivere con coraggio e integrità.
  • Le persone che ti amano lo fanno per chi sei realmente.
  • L'autenticità è un viaggio che dura tutta la vita.

Inizia oggi a vivere una vita più autentica!




L’impresa IMPOSSIBILE di Ayrton Senna

Kristen Bell and Kirby Howell-Baptiste Take a Lie Detector Test | Vanity Fair

Kristen Bell & Kirby Howell-Baptiste on Working Together on Everything, Circus Camp & Queenpins

La libertà di non essere digitali: una provocazione per non cessare di interrogarci

Il matrimonio tra Joe DiMaggio e Marilyn Monroe: un amore tormentato sotto i riflettori

 Il matrimonio tra Joe DiMaggio e Marilyn Monroe è stato uno dei più iconici e chiacchierati del XX secolo. Un'unione tra due stelle brillanti, ma con mondi e personalità diametralmente opposti. Lui, il "Yankee Clipper", campione di baseball schivo e riservato. Lei, la "bomba bionda" di Hollywood, simbolo di sensualità e fascino.

Il loro amore sbocciò nel 1952, alimentato da un'attrazione irresistibile e da una profonda ammirazione reciproca. Si sposarono l'anno successivo in una cerimonia semplice, ma il loro matrimonio fu subito sottoposto all'incessante scrutinio dei media.

DiMaggio, abituato alla privacy, faticava a gestire la fama e l'attenzione costante che circondava la moglie. Lei, invece, soffriva la gelosia possessiva del marito e l'insoddisfazione per la sua carriera di casalinga.

Le tensioni crebbero nel 1954, quando Monroe girò il film "Prurito di settima stagione". La famosa scena della gonna svolazzante sul set della metropolitana divenne un'icona, ma alimentò la rabbia di DiMaggio, che la considerò un affronto alla sua dignità.

Il loro matrimonio naufragò dopo soli 274 giorni. Il divorzio fu doloroso e segnò entrambi per sempre.

Nonostante la breve durata, il loro amore ha avuto un impatto significativo su entrambi. DiMaggio non si è mai risposato e ha continuato ad amare Marilyn fino alla sua morte nel 1962. Lei, invece, ha trovato nella sua carriera l'emancipazione e la libertà che desiderava.

L'eredità di un amore tormentato

La storia di Joe DiMaggio e Marilyn Monroe rimane una delle più affascinanti e tragiche del secolo scorso. Un amore tormentato, ma indimenticabile, che ha acceso l'immaginario collettivo e ha contribuito a creare due leggende immortali.

L'impatto reciproco

È innegabile che il matrimonio abbia avuto un impatto profondo su entrambi. DiMaggio ha offerto a Marilyn stabilità e protezione, aiutandola a gestire la sua fama crescente. Lei, a sua volta, lo ha spinto ad aprirsi al mondo e a vivere con maggiore intensità.

Anche se il loro matrimonio è fallito, l'amore che li univa era sincero e profondo. Un amore che ha lasciato un segno indelebile nella storia e che continua ad affascinare il pubblico ancora oggi.

La storia di Joe DiMaggio e Marilyn Monroe è una parabola di amore, passione e sofferenza. Un amore nato sotto i riflettori e destinato a naufragare sotto il peso delle aspettative e delle incompatibilità. Ma è proprio questa tragicità che rende la loro storia così memorabile e immortale.




Nei tuoi arcobaleni ... e altre poesie: Nuova Edizione Artist's Edition di Marcello Buttazzo ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 E allora, ogni volta che leggo nuovi (e vecchi) versi di Marcello Buttazzo, mi tocca (oltre tutto) pormi delle domande e cercare le risposte. Alcune le ho trovate e sono rinvenibili nelle varie volte che di lui e del suo poetare mi sono (da dilettante: ossia – repetita juvant – per diletto) occupato. Qui potrei, a proposito della poesia di Marcello Buttazzo, rinverdire (o, se preferite, dire altrimenti) quel che già ho detto e scritto e del divenire di quel che già ho detto e scritto (oltre che dell’in progress del Nostro), ma ripetermi (lo sapete, vero?) non m’è mai piaciuto… Altre (risposte) dovrei (vorrei, potrei…) cercare adesso, dopo la lettura de Nei tuoi arcobaleni, ma non voglio discettare di questa nuova (vecchia) raccolta di versi in modo canonico (l’ho mai fatto?). Antonio Errico, durante una presentazione d’un libro (non ricordo quale), diversi anni addietro, ebbe a dire (riferendosi alla scrittura in generale…) che in fondo si scrive sempre della stessa ‘cosa’. È il mio stesso vedere. (dalla prefazione di Vito Antonio Conte) 


Marcello Buttazzo è nato a Lecce e vive a Lequile, nel cuore della Valle della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo antropologico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato le opere “Canto intimo” (raccolta di note e poesie), “Considerazione Canti” (raccolta di articoli e poesie), “Clandestino d’amore” (raccolta di poesie) per Manni Editori, la silloge poetica “Altro da Sé”. Nel 2007, ha pubblicato la raccolta di poesie “Alba” (L’Autore Libri Firenze) e “Nei giardini dell’anima” (Manni Editori). Nel 2008, la raccolta di poesie “Di rosso tormento” (Calcangeli Edizioni) e, nel 2009, la raccolta poetica “Per strada”(Calcangeli Edizioni). Nel 2010, la silloge “Serenangelo” (Manni Editori); nel 2012, la raccolta di poesie “E ancora vieni dal mare” (Manni Editori); nel 2015, la silloge poetica “E l’alba?”( Manni Editori). Nel 2016, la raccolta poetica “Origami di parole” (Pensa Editori). Nel 2018, la raccolta poetica “Verranno rondini fanciulle” (i Quaderni del Bardo Edizioni). Per i Quaderni del Bardo, ha pubblicato nell’estate 2008 l’ebook la raccolta di poesie “Mari che non conobbi”, in vendita su Amazon. È in uscita per i Quaderni del Bardo la raccolta di poesie “Nei tuoi arcobaleni”. In copertina e all'interno cura editoriale di Giuseppe Mauro 

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https://www.amazon.it/Nei-tuoi-arcobaleni-altre-poesie/dp/1087197538/ref=sr_1_16?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565853842&s=books&sr=1-16

 

RAINER MARIA RILKE con Anna Maria Carpi

mercoledì 10 aprile 2024

Aura Davis - Lawless Land

Intervista Simona Roveda

Greenaccord, Intervista a Simona Roveda, Direttore editoriale e comunicazione LifeGate

Produzione e lavoro in Marx

Abbi cura del tuo corpo: un tempio da preservare

 "Abbi cura del tuo corpo perché è la sola cosa che possiedi veramente". Questa frase, di Jim Rohn, racchiude una profonda verità: il nostro corpo è il nostro bene più prezioso, la nostra dimora permanente, il tempio che ci permette di vivere, sperimentare e gioire del mondo.

Eppure, troppo spesso lo trascuriamo, lo maltrattiamo con abitudini nocive, lo sottovalutiamo come se fosse solo un involucro destinato a deteriorarsi. Ci dimentichiamo che il corpo è un sistema complesso e miracoloso, in grado di adattarsi, autoregolarsi e guarire. È la nostra macchina più sofisticata, il nostro strumento per interagire con la realtà.

Prendersi cura del proprio corpo non significa solo seguire una dieta equilibrata o fare esercizio fisico regolarmente. È un impegno olistico che abbraccia diverse sfere:

- Alimentazione: Nutrire il corpo con cibi sani e vitali è come fornire carburante di alta qualità a un'auto di Formula 1. Scegliamo cibi ricchi di nutrienti, vitamine e minerali, evitando invece quelli processati, ricchi di zuccheri e grassi saturi.

- Movimento: Il corpo è nato per muoversi. L'esercizio fisico, in qualsiasi forma, aiuta a mantenerlo in salute, a prevenire malattie, a migliorare l'umore e a ridurre lo stress. Troviamo un'attività che ci piace e pratichiamola con regolarità.

- Sonno: Dormire a sufficienza è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Durante il sonno il corpo si rigenera, il cervello consolida le memorie e si ricaricano le energie. Cerchiamo di dormire almeno 7-8 ore a notte, in un ambiente buio e silenzioso.

- Gestione dello stress: Lo stress prolungato può danneggiare il corpo e la mente. Impariamo a gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione o mindfulness.

- Amore e rispetto: Il nostro corpo è un tempio da amare e rispettare. Ascoltiamo i suoi segnali, prendiamoci cura di lui con delicatezza e gentilezza. Evitiamo di maltrattarlo con abitudini nocive come fumo, alcol o droghe.

Prendersi cura del proprio corpo è un atto di amore verso se stessi. È un investimento nel nostro futuro, un modo per vivere una vita più sana, felice e appagante. In un mondo che ci spinge a consumare e a desiderare sempre di più, il nostro corpo è l'unica cosa che rimane davvero nostra. Impariamo a custodirlo con cura e gratitudine, perché è la chiave per una vita autentica e realizzata.

Ricorda: non sei solo un corpo, ma sei un corpo. E il tuo corpo è il tuo tempio. Abbine cura




L'Immagine di Joe DiMaggio: Eroe Sportivo e Mito Americano

 Joe DiMaggio: il nome evoca immagini di grazia e potenza sul campo da baseball, fascino da matinée e un'aura di stoica malinconia. La sua figura iconica ha attraversato decenni, plasmandosi e rimodellandosi attraverso la lente dei media e l'immaginario collettivo americano.

DiMaggio, il fuoriclasse: Le sue prodezze sportive sono leggendarie. La sua striscia di 56 partite consecutive con battuta valida nel 1941 rimane un'impresa quasi impossibile da eguagliare. Il suo stile di gioco elegante e la sua dedizione al baseball lo hanno reso un idolo per milioni di fan.

L'eroe americano: DiMaggio incarnava l'ideale americano del successo attraverso il duro lavoro e la perseveranza. Figlio di immigrati italiani, ha raggiunto la fama e la ricchezza grazie al suo talento e alla sua tenacia. Il suo servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale ha rafforzato la sua immagine di eroe nazionale.

La costruzione di un mito: I media hanno contribuito a costruire l'immagine di DiMaggio come un eroe stoico e romantico. La sua relazione tumultuosa con Marilyn Monroe ha alimentato il fascino del pubblico e ha contribuito a renderlo una figura iconica della cultura pop.

L'eredità: DiMaggio è morto nel 1999, ma la sua immagine continua a vivere. È considerato uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi e un simbolo dell'era d'oro del baseball americano. La sua figura rappresenta l'ideale americano del successo, del sacrificio e del fascino senza tempo.

Oltre l'immagine: Tuttavia, è importante ricordare che DiMaggio era un uomo complesso con le sue debolezze e fragilità. Era noto per essere schivo e a volte scontroso. La sua relazione con Monroe è stata segnata da turbolenze e dolore.

L'immagine di Joe DiMaggio è un prodotto della sua epoca e del potere dei media. Ma al di là della mitologia, rimane un uomo che ha lasciato un segno indelebile sulla storia del baseball e della cultura americana.




NUMERI E STELLE: NUMBERS AND STARS, NÚMEROS E ESTRELAS (nuova edizione) di Laura Garavaglia ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 L'attenzione dell'autrice è rivolta a grandi figure storiche della matematica occidentale: dagli antichi Pitagora e Archimede ai moderni Cantor e Riemann, senza dimenticare, a chiusura di lista, il geniale quanto sfortunato Alan Turing, vittima di quel potere britannico moralistico e intollerante che ne condanno' la "diversità". I versi, oltre a ricordarci con pochi tratti le singole problematiche, ci informano dell'humus esistenziale-esperenziale dei protagonisti. (dalla prefazione di G. Isella). Cura editoriale Giuseppe Mauro


Laura Garavaglia è nata a Milano nel 1956. Vive e lavora a Como. Poeta e pubblicista, ha collaborato alle pagine culturali dei quotidiani “Il Giornale”, “Il Corriere di Como”, “L’Ordine”. Ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori della provincia di Milano e della città di Como. Ha fondato e presiede l’Associazione culturale “La Casa della Poesia di Como” ed è organizzatrice e curatrice del Festival Internazionale “Europa in versi” che dal 2011 si tiene ogni anno a Como. Ha pubblicato cinque libri di poesie, tradotti in varie lingue. Sue poesie sono pubblicate in molte riviste e siti letterari italiani e stranieri. È invitata a numerosi Festival Internazionali di poesia (Danimarca, Germania, Romania, Kosovo, Colombia, Vietnam, Giappone, Corea ecc.). www.lauragaravaglia.itTraduzione in inglese di Annarita Tavani. Traduzione in portoghese di Viviane de Santana Paulo. Prefazione di Gilberto Isella

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martedì 9 aprile 2024

A Tribute to CATHERINE DENEUVE

Catherine Deneuve: 'Non sono una diva, faccio una vita normale'

Volerò! Disse il bruco. Sorrisero tutti, tranne la farfalla.

 Forse ti è capitato di sentirti come il bruco: pieno di sogni e desideri, ma circondato da persone che li considerano impossibili. Le loro risate possono ferire, instillare il dubbio e farti vacillare. Ma c'è una voce che non si unisce al coro di scetticismo: la tua voce interiore, la voce della farfalla che già vive dentro di te.

Perché la farfalla sorride?

Perché sa che il bruco è destinato a volare. Ha visto il suo coraggio nel divorare le foglie, la sua tenacia nel superare gli ostacoli, la sua fiducia nel seguire il proprio istinto. La farfalla non vede solo un bruco, ma la magnifica creatura che sta per schiudersi.

E tu, sei pronto a dispiegare le tue ali?

Ecco alcuni consigli per seguire l'esempio del bruco e diventare la farfalla che sei destinato ad essere:

1. Abbraccia il tuo sogno. Non permettere a nessuno di sminuire i tuoi desideri. Ascolta la tua voce interiore e lascia che ti guidi verso la tua realizzazione.

2. Affronta le sfide con coraggio. Il bruco non ha paura di strisciare, arrampicarsi e superare ostacoli. La tua crescita richiede impegno e perseveranza: non arrenderti di fronte alle difficoltà.

3. Confida nel processo. La metamorfosi del bruco non avviene in un giorno. Ci vuole tempo, pazienza e dedizione. Abbi fiducia nel tuo percorso e non affrettare i tempi.

4. Circondati di farfalle. Non sprecare tempo con chi non crede in te. Cerca persone che ti supportano, ti ispirano e ti aiutano a volare più alto.

5. Non aver paura di cambiare. La trasformazione del bruco è radicale e spaventosa, ma necessaria per raggiungere la sua vera bellezza. Non temere di evolverti e di lasciare andare la tua vecchia pelle.

Ricorda: dentro di te c'è già la farfalla che sei destinato a diventare. Ascolta il suo canto, abbi fiducia nel tuo viaggio e dispiega le tue ali al vento. Il cielo è il limite!

E se hai bisogno di una mano, un life coach può aiutarti a:

  • Identificare i tuoi veri desideri.
  • Sviluppare la tua fiducia in te stesso.
  • Creare un piano d'azione per raggiungere i tuoi obiettivi.
  • Superare le barriere mentali che ti trattengono.

Insieme, potete trasformare il tuo sogno in realtà, proprio come il bruco diventa una farfalla.

Volerò! Non è solo un sogno, è il tuo destino. Sii il bruco che osa volare e la farfalla che stupisce il mondo.





Joe DiMaggio: L'eroe immortale del baseball americano

Joe DiMaggio, soprannominato "Joltin' Joe" e "The Yankee Clipper", è stato uno dei giocatori di baseball più iconici di tutti i tempi. La sua leggendaria carriera, la sua impeccabile condotta personale e il suo fascino magnetico lo hanno reso un'icona immortale dell'immaginario collettivo americano.

Nato in California nel 1914 da una famiglia di immigrati italiani, DiMaggio si affermò rapidamente come una stella del baseball. Nel 1936 entrò a far parte dei New York Yankees, dove giocò per 13 stagioni, vincendo 10 pennant e 9 World Series. Il suo talento in campo era ineguagliabile: era un battitore eccezionale, un corridore veloce e un fielder di grande abilità.

Oltre alle sue prodezze sportive, DiMaggio era ammirato per la sua signorilità e il suo stile impeccabile. Era sempre vestito in modo elegante, sia dentro che fuori dal campo, e il suo comportamento era sempre cortese e rispettoso. Il suo matrimonio con la famosa attrice Marilyn Monroe nel 1954 lo catapultò ulteriormente nel firmamento delle celebrità.

La fama di DiMaggio non si è mai offuscata nel tempo. Ancora oggi, a decenni dalla sua morte nel 1999, è considerato un eroe americano e un modello di riferimento per gli atleti di tutto il mondo. La sua immagine immortale è stata immortalata in film, canzoni, libri e opere d'arte.

L'impatto di Joe DiMaggio sull'immaginario collettivo americano è profondo e multiforme.

  • Eroe sportivo: DiMaggio rappresenta l'ideale del campione americano: talentuoso, dedito al lavoro e sempre pronto a dare il massimo per la sua squadra. La sua leggendaria "striscia di imbattibilità" di 56 partite nel 1941 è ancora oggi considerata un'impresa quasi impossibile da eguagliare.
  • Icona di stile: L'eleganza e il fascino di DiMaggio lo hanno reso un'icona di stile per gli americani di tutte le età. Il suo soprannome, "The Yankee Clipper", evoca l'immagine di un uomo virile e sicuro di sé.
  • Simbolo del sogno americano: La storia di DiMaggio rappresenta la realizzazione del sogno americano: un ragazzo di umili origini che, grazie al suo talento e alla sua tenacia, ha raggiunto il successo e la fama.
  • Esempio di moralità: DiMaggio era conosciuto per la sua integrità e il suo fair play. Era un uomo di parola e un modello di comportamento per le generazioni future.

Joe DiMaggio è stato un atleta leggendario, un'icona di stile e un simbolo del sogno americano. La sua influenza sull'immaginario collettivo americano è innegabile e la sua eredità continuerà ad ispirare le persone per molte generazioni a venire.






La guerra in Machiavelli

Romanzo caporale di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 La fine dell’uomo nel caos italiano. Sulla terra vermiglia della Cava di Bauxite, a Otranto, il suicidio narra, attraverso il flusso di coscienza, la vita da cacciatore di lucciole del protagonista, che ricorda l’Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo Pasolini. Un condottiero possibile del Kenya, animato da due modelli filosofici: don Donato Panna e Thomas Sankara. La corruzione politica del suo Paese lo costringe a fuggire in Italia col sogno di costruire un avvenire di pace per la sua famiglia. La disumana navigazione sul Mediterraneo lo conduce in una terra intollerante, avvolta da buio impenetrabile. Ma lui, come Sisifo, porta il masso sopra la montagna. Diventa schiavo del caporalato, ma non s’arrende: sfida il Fattore C sedimentato tra le sinapsi della gente comune. La tragedia, dalla sequenza circolare, ha due insegnanti autorevoli: la storia e il dolore. Il giovane antieroe è l’effige più lucida dello stoicismo di Lucio Anneo Seneca. Annibale Gagliani nasce il 4 ottobre 1992 a Mesagne (BR). Professore di lettere, giornalista pubblicista, scrittore. Nel 2018 ha pubblicato i saggi Impegno e disincanto e Ground zero con IQdB Edizioni. Romanzo caporale è il suo terzo lavoro editoriale. Credits Prefazione di Fabrizio Peronaci / Postfazione di Raffaele Gorgoni

In copertina una fotografia di Massimo Bietti fotoreporter premiato dal National Geographic
 

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Conan Gray - Lonely Dancers (Official Music Video)

lunedì 8 aprile 2024

Contro Venere di Alessandra Merico ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 “Fosse anche stretto tra le mie dita, io lo vedrò il tuo cuore bruciare all’inferno.” Così si apre  “Contro Venere”, un libro che parla d'amore e di guerra. Di una guerra d'amore ma non per l'amore stesso. Per amore della guerra. Parla di armi e di baci. E di baci usati come armi. Parla di potere all'interno dei rapporti. Parla di disturbi affettivi. E di due persone che potrebbero amarsi ma non ne sono capaci. E per questo si annientano. "Certo è che il libro che tenete tra le mani ha dentro una certa quantità di esplosivo, e va maneggiato con cura. Quella cura che se manca uccide Venere. Vediamo di non essere altri killer." Dalla prefazione di Davide Rondoni


Alessandra Merico nasce a Maglie (Le) nel 1986. Nel 2012 si diploma all’ “Accademia Internazionale di Teatro” di Roma. Nel 2013 vince il “Teglio teatro festival” in Valtellina con “ODI A SE. Soliloqui e dialoghi di solitudini nell’Odissea” scritto, diretto e interpretato dalla stessa e dal collega Giuseppe Zonno. Nel 2016, per Rai fiction, produzione Endemol, prende parte a “Scomparsa” regia di Fabrizio Costa. Nel 2017 pubblica con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la sua prima raccolta poetica Contro Venere con la prefazione di Davide Rondoni.

Info link
 

Francesca Ragni – Libro: Trauma di nascita

Joe DiMaggio: Il Mito Americano Che Ha Sfidato Il Tempo

 Joe DiMaggio, soprannominato "Joltin' Joe" e "The Yankee Clipper", è stato uno dei giocatori di baseball più iconici della storia americana. La sua leggendaria carriera, il suo fascino magnetico e la sua stoica resistenza lo hanno reso un simbolo indelebile dell'immaginario collettivo americano.

Nato in California nel 1914 da una famiglia di immigrati italiani, DiMaggio si affermò rapidamente come un talento eccezionale. Nel 1936, all'età di 22 anni, entrò a far parte dei New York Yankees, dando inizio a una carriera leggendaria che lo vide conquistare 13 titoli di campione della American League, 9 World Series e 3 premi come MVP.

Le sue prodezze sportive erano leggendarie. La sua famosa striscia di 56 partite consecutive con almeno una battuta valida nel 1941 rimane un record imbattuto nel baseball. Il suo stile di gioco elegante e la sua abilità in campo lo resero un idolo per gli appassionati di baseball di tutto il mondo.

Ma DiMaggio era molto più di un semplice giocatore di baseball. Era un modello di riferimento per il carattere e la perseveranza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, si arruolò nell'esercito americano e servì per tre anni. Dopo la guerra, tornò al baseball e continuò a dominare il gioco.

Il suo matrimonio con Marilyn Monroe nel 1954 lo catapultò nel mondo del jet-set e lo rese una figura iconica della cultura pop. Il loro divorzio, due anni dopo, fu un evento mediatico di grande clamore.

Nonostante le sue vicende personali, DiMaggio rimase sempre una figura amata e rispettata. La sua dedizione al baseball e il suo impegno sociale lo resero un esempio per le generazioni future.

L'Eredità di DiMaggio

Joe DiMaggio è morto nel 1999 all'età di 84 anni. La sua scomparsa ha segnato la fine di un'era. Ma il suo mito continua a vivere nell'immaginario collettivo americano.

DiMaggio rappresenta l'ideale del "sogno americano": un ragazzo di umili origini che, grazie al duro lavoro e alla tenacia, ha raggiunto il successo e la fama. La sua storia è una fonte di ispirazione per tutti coloro che aspirano a realizzare i propri sogni.

Egli è stato un pioniere per gli atleti italo-americani, dimostrando che anche loro potevano eccellere nel mondo dello sport americano. Il suo successo ha contribuito ad abbattere le barriere etniche e a spianare la strada per le generazioni future di atleti.

Joe DiMaggio è stato un campione dentro e fuori dal campo. La sua eredità continuerà ad ispirare gli americani per molte generazioni a venire.




Quando essere e apparire coincideranno, allora sarai veramente libero

 Questa frase, di una semplicità disarmante, racchiude in sé una profonda verità sulla natura della libertà.

Viviamo in una società ossessionata dall'immagine, dove il valore di una persona è spesso misurato in base a come si presenta agli altri. Siamo bombardati da messaggi che ci invitano a indossare abiti firmati, a guidare auto di lusso, a ostentare una vita perfetta sui social media.

In questa corsa all'apparenza, perdiamo di vista chi siamo realmente. Ci mascheriamo dietro falsi sorrisi e finte identità, per paura di essere giudicati o di non essere accettati.

Ma la vera libertà non si trova nell'apparire, ma nell'essere.

Essere liberi significa essere sé stessi, senza paura di mostrare le proprie fragilità e le proprie imperfezioni. Significa vivere in modo autentico, in linea con i propri valori e le proprie passioni.

Quando essere e apparire coincidono, quando non c'è più bisogno di maschere o di finzioni, allora si raggiunge la vera libertà.

Come raggiungere questa libertà?

Non è un percorso facile. Richiede coraggio, onestà e consapevolezza di sé.

Dobbiamo imparare ad accettare chi siamo, con i nostri pregi e difetti. Dobbiamo smettere di paragonarci agli altri e di cercare di essere qualcuno che non siamo.

Dobbiamo imparare a vivere il presente, senza rimpianti per il passato o preoccupazioni per il futuro.

Dobbiamo coltivare la nostra autenticità e vivere in modo coerente con i nostri valori.

Solo quando saremo in grado di fare tutto questo, potremo finalmente dire di essere liberi.

La libertà non è un'illusione, ma un obiettivo raggiungibile. È un viaggio, non una destinazione. E il primo passo per intraprenderlo è essere sé stessi.




Lorraine Nicholson @ Paris 25 september 2018 Fashion Week show Yves Saint Laurent

LIFE BOAT by Lorraine Nicholson | Short Film starring Stephen Dorff

domenica 7 aprile 2024

L'arte di creare le proprie circostanze: il motore del progresso

 Le persone che progrediscono nella vita non aspettano che le occasioni bussino alla loro porta. Sono quelle che, con tenacia e proattività, si impegnano a cercare le circostanze che desiderano e, se non le trovano, le creano. È questa l'arte di plasmare il proprio destino, la forza motrice che alimenta il successo e la realizzazione personale.

In un mondo spesso dominato dalla passività e dall'attendismo, emerge con prepotenza la figura di chi decide di prendere in mano le redini della propria vita. Non si tratta di mera fortuna o di talento innato, ma di una precisa scelta di fondo: assumersi la responsabilità del proprio futuro.

Coloro che ricercano le circostanze desiderate sono animati da una visione ben precisa. Sanno cosa vogliono e sono disposti a mettersi in gioco per ottenerlo. Non si arrendono di fronte alle difficoltà, ma le considerano sfide da superare, opportunità per crescere e migliorarsi.

L'arte di creare le proprie circostanze si manifesta in diverse forme. Può significare intraprendere nuove strade, coltivare nuove competenze, uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in contatto con persone che possono fare la differenza. È un processo di continua evoluzione, di apprendimento costante e di adattamento al cambiamento.

Non si tratta di una ricetta magica per il successo. È un impegno costante, una filosofia di vita che richiede coraggio, determinazione e una buona dose di resilienza. Ma il premio per chi decide di intraprendere questo percorso è impagabile: la soddisfazione di aver costruito il proprio destino con le proprie mani.

In un'epoca di incertezza e di cambiamenti repentini, la capacità di creare le proprie circostanze diventa ancora più fondamentale. È la chiave per navigare con successo le sfide del presente e costruire un futuro migliore per sé stessi e per la collettività.

L'invito è chiaro: smettiamo di aspettare che le cose accadano e iniziamo a creare le circostanze che desideriamo. È il momento di prendere in mano la nostra vita e di dare forma al nostro destino.




Antigone e la democrazia

Emily Blunt & Anne Hathaway | Actors on Actors

Anne Hathaway Rewatches The Princess Diaries, The Devil Wears Prada & More | Vanity Fair

ARTAUD: il poeta e il suo doppio di Donato Di Poce ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 Antonin Artaud è un Autore complesso e a tratti contraddittorio che negli anni ha trovato lapidatori ed esegeti che lo hanno condannato frettolosamente al ruolo del poeta maledetto e folle e al canone della crudeltà, ignorando il suo immenso bisogno d’amore e d’empatia. Artaud opponeva alle vicissitudini infelici della sua vita una sorta di libido pre-linguistica e aurorale, una libido sapienziale e metafisica, al martirio del corpo, accompagna una decomposizione verbale e un dissanguamento segnico, opponeva l’ecolalia cosmica, alla libido affabulatoria e deviante del linguaggio dell’IO. Illustrazioni dell'artista Emanuele Gregolin. Contributi critici di Alessandro Vergari e Nicola Vacca Who is Donato Di Poce? Search on Google


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Il mito e la leggenda di Joe DiMaggio come eredità immortale del baseball

 Dieci anni fa, il 7 aprile 2014, ci lasciava Joe DiMaggio, uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi. La sua figura iconica e il suo stile di gioco inconfondibile hanno contribuito a rendere il baseball lo sport americano per eccellenza, elevandolo a leggenda immortale.

Nato in California da una famiglia di immigrati siciliani, DiMaggio iniziò la sua carriera professionistica nel 1936 con i New York Yankees, diventando ben presto una stella indiscussa. Il suo soprannome, "Joltin' Joe", derivava dalla sua potenza di battuta e dalla sua velocità di corsa, che lo rendevano un vero e proprio spettacolo sul campo.

La sua "striscia di battute valide" di 56 partite consecutive nel 1941 rimane ancora oggi un record ineguagliato, un'impresa leggendaria che ha cementato il suo status di eroe nazionale. DiMaggio era un esempio di dedizione e disciplina, un perfezionista che si allenava duramente e si impegnava sempre al massimo.

Oltre al suo talento sportivo, DiMaggio era anche un uomo di grande fascino e carisma. Il suo matrimonio con l'attrice Marilyn Monroe lo catapultò sulle pagine dei rotocalchi, rendendolo un'icona pop a livello mondiale.

Dopo il ritiro dal baseball nel 1951, DiMaggio rimase una figura di riferimento per lo sport, lavorando come ambasciatore del baseball e commentatore televisivo. La sua influenza sul gioco è ancora evidente oggi, con generazioni di giocatori che lo considerano un modello da seguire.

Il mito di Joe DiMaggio va oltre il baseball. La sua storia rappresenta il sogno americano, la dimostrazione che con duro lavoro e dedizione è possibile raggiungere grandi traguardi. La sua eredità rimane viva nei cuori di tutti gli appassionati di sport, che continuano ad ammirarlo come un simbolo di eccellenza e di tenacia.

Ecco alcuni dei traguardi più importanti della carriera di Joe DiMaggio:

  • 13 volte All-Star
  • 3 volte MVP della American League
  • 9 volte campione della American League
  • 2 volte campione delle World Series
  • Membro della National Baseball Hall of Fame

La leggenda di Joe DiMaggio continuerà a vivere per sempre. Il suo talento, la sua dedizione e il suo carisma lo hanno reso un'icona immortale del baseball e uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi.




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