Immaginatevi un fine settimana da sogno in una villa di lusso al mare, con il sole che splende, il suono delle onde in sottofondo e un capo che vi invita per premiarvi. Ora aggiungete un piccolo dettaglio: il vostro ospite è morto stecchito, e voi dovete trascinarlo in giro come una marionetta per non rovinare la festa. Benvenuti nel folle e irresistibile mondo di Weekend con il Morto (Weekend at Bernie's), la commedia del 1989 diretta da Ted Kotcheff che ha trasformato un’idea assurda in un cult intramontabile. Preparatevi a ridere fino alle lacrime, perché questo film è un viaggio esilarante nel regno dell’assurdo!
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venerdì 11 luglio 2025
Weekend con il Morto: Una Commedia Macabra che ha Conquistato il Pubblico con un Cadavere come Protagonista
Una Trama che È un Cocktail di Caos e RisateLa storia segue Larry Wilson (Andrew McCarthy) e Richard Parker (Jonathan Silverman), due giovani impiegati di una compagnia assicurativa di New York che inciampano in una scoperta esplosiva: qualcuno ha incassato la stessa polizza vita ben quattro volte, truffando l’azienda per milioni. Pensando di aver fatto il colpaccio, i due corrono a riferire tutto al loro capo, Bernie Lomax (Terry Kiser), aspettandosi una promozione e una pacca sulla spalla. Ma Bernie non è il tipo di boss che immaginate: dietro il suo sorriso da squalo si nasconde il vero artefice della truffa. E il suo piano per “ringraziare” Larry e Richard? Invitarli nella sua lussuosa villa a Hampton Island per il weekend… dove un killer dovrebbe farli fuori.Ma il destino ha altri piani. Il boss mafioso Vito, complice di Bernie, scopre che il suo amico tradisce la fiducia (e la sua ragazza, Tina). Così, invece di Larry e Richard, è Bernie a finire con un’iniezione letale di droga, inscenata come un’overdose accidentale. Quando i due arrivano alla villa, trovano il loro capo morto, con un’espressione da eterno festaiolo stampata in faccia grazie alla droga e agli occhiali da sole. Qui inizia il caos: temendo di essere incolpati dell’omicidio, Larry convince Richard a non chiamare la polizia e a fingere che Bernie sia ancora vivo. E così, tra feste sfrenate, ospiti distratti e un killer sempre più confuso (Don Calfa nei panni di un Paulie sempre più isterico), i due trascinano il corpo di Bernie in una serie di situazioni tanto grottesche quanto esilaranti.Il risultato? Una commedia degli equivoci che spinge il concetto di “umorismo nero” a livelli geniali, con un Bernie che, pur essendo morto, sembra più vivo di molti vivi. E mentre Larry e Richard cercano di salvarsi la pelle, il pubblico non può fare a meno di ridere a crepapelle.Un Cast che Fa ScintilleIl cuore pulsante del film è il trio di protagonisti. Andrew McCarthy e Jonathan Silverman formano una coppia comica perfetta: Larry è l’irresponsabile sognatore che si lancia in piani assurdi, mentre Richard è il paranoico che cerca di mantenere un briciolo di sanità mentale. La loro chimica ricorda i grandi duo comici del passato, come Laurel e Hardy, ma con un tocco di cinismo anni ’80. E poi c’è Terry Kiser, che ruba la scena come Bernie Lomax. Interpretare un cadavere per quasi tutto il film non è facile, ma Kiser lo fa con un’abilità quasi soprannaturale, trasformando ogni caduta, trascinamento o posa innaturale in un momento di comicità pura. Pensateci: quante volte un attore può dire di aver interpretato un morto così carismatico? (E a costo di qualche costola rotta, come raccontano le curiosità di produzione!).Catherine Mary Stewart aggiunge un tocco di dolcezza e romanticismo nei panni di Gwen, la collega di cui Richard è innamorato, mentre Don Calfa, nei panni del killer Paulie, porta un’energia folle, con il suo personaggio che si convince di non riuscire a “finire il lavoro” ogni volta che vede Bernie “vivo”. Il cast, pur non essendo di superstar, funziona alla perfezione, dando vita a un film che vive di momenti iconici.Un Successo Inaspettato e un Cult DuraturoUscito il 5 luglio 1989, Weekend con il Morto è stato un successo sorprendente al botteghino, incassando 30 milioni di dollari contro un budget di 15 milioni. Non male per una commedia che si regge su una singola, assurda premessa! La critica, però, non è stata unanime: su Rotten Tomatoes il film ha un punteggio del 54%, con alcuni che lo definiscono “stupido” e altri che ne lodano l’audacia comica. Ma il pubblico? Il pubblico lo ha adorato, trasformandolo in un classico da VHS e poi da cavo, con ripetute trasmissioni che ne hanno cementato lo status di cult. Non è raro sentirlo citato in serie come Friends (dove Rachel lo adora) o How I Met Your Mother, dove Barney Stinson sogna di replicarne le gesta.Il successo ha portato a un sequel nel 1993, Weekend con il Morto 2, che ha spinto l’assurdità ancora più in là con un Bernie “risorto” grazie a un rituale voodoo. Ma, diciamolo, il primo film resta insuperabile per la sua freschezza e il suo equilibrio tra umorismo nero e slapstick.Dietro le Quinte: Cadute, Costole e una Villa SacrificataLa produzione di Weekend con il Morto non è stata priva di aneddoti. Le scene negli Hamptons sono state girate a Bald Head Island e Fort Fisher, in Carolina del Nord, con la villa di Bernie costruita in una riserva naturale. Per rispettare l’ambiente, la struttura è stata smantellata subito dopo le riprese, lasciando il paesaggio intatto. E poi c’è Terry Kiser, che ha pagato un prezzo fisico per il suo ruolo: le numerose cadute e trascinamenti gli sono costate alcune costole fratturate, ma il suo impegno ha reso Bernie un’icona indimenticabile.Un altro dettaglio curioso? Jon Cryer era stato inizialmente scelto per il ruolo di Larry, ma fu sostituito da Andrew McCarthy, una scelta che si è rivelata azzeccata per la dinamica con Silverman. E per i fan della musica, la colonna sonora include il brano Hot and Cold di Jermaine Stewart, che accompagna i titoli di coda con un tocco di energia anni ’80.Perché Amiamo Ancora Weekend con il Morto?Cosa rende questo film così speciale, anche a distanza di oltre 30 anni? È la sua capacità di trasformare una premessa macabra in una commedia leggera e irresistibile. È il ritratto cinico di un mondo in cui gli ospiti di una festa sono troppo assorbiti da se stessi per notare che il loro anfitrione è morto. È la chimica tra i protagonisti e l’audacia di una sceneggiatura che non ha paura di spingersi oltre il buon gusto. E, ammettiamolo, chi non ha mai riso a crepapelle vedendo Bernie sbattuto contro un molo o trascinato su una spiaggia?Weekend con il Morto è il tipo di film che ti fa dimenticare i problemi, perfetto per una serata spensierata con amici o per risollevarti dopo una giornata storta. È una celebrazione dell’assurdo, un promemoria che a volte il modo migliore per affrontare il caos è riderci sopra. Quindi, la prossima volta che cerchi un film che ti faccia “morire dal ridere” (scusate il gioco di parole!), accendi Weekend con il Morto e preparati a un weekend indimenticabile… con un ospite molto, molto speciale
giovedì 10 luglio 2025
Un Pesce di Nome Wanda: La Commedia Che Ha Ridefinito l’Umorismo (e Fatto Innamorare Tutti di Jamie Lee Curtis)
Se c’è una commedia che incarna alla perfezione l’energia sfrenata, l’ironia tagliente e il caos perfettamente orchestrato degli anni ’80, quella è Un Pesce di Nome Wanda. Uscito nel 1988, questo film è un cocktail esplosivo di risate, intrighi e personaggi indimenticabili, diretto da Charles Crichton e scritto da un John Cleese in stato di grazia. È il tipo di film che, ancora oggi, ti fa ridere a crepapelle e ti lascia con la voglia di riguardarlo subito. Preparati a scoprire (o riscoprire) perché questa pellicola è una gemma senza tempo, capace di conquistare sia i cinefili incalliti che chi cerca solo una serata di puro divertimento.Un Furto Perfetto… o QuasiLa storia inizia con un piano: rubare una collana di diamanti dal valore inestimabile. A orchestrarlo è la seducente Wanda Gershwitz (una Jamie Lee Curtis al massimo del suo fascino), una ladra di gioielli che non si fa scrupoli a usare il suo carisma per ottenere ciò che vuole. Al suo fianco c’è Otto (Kevin Kline, premiato con un Oscar meritatissimo), un criminale tanto arrogante quanto esilarantemente idiota, che si autoproclama filosofo ma inciampa in ogni possibile malinteso. In Inghilterra, i due si alleano con George (Tom Georgeson), un ladro dal fare burbero, e Ken (Michael Palin), un balbuziente con una passione per i pesci tropicali e una goffaggine che strappa risate a ogni scena.Il colpo? Va a segno, contro ogni previsione. Ma è qui che il vero caos prende il sopravvento. Ognuno vuole il bottino tutto per sé, e il tradimento diventa il piatto forte. Wanda e Otto incastrano George con una soffiata alla polizia, ma scoprono troppo tardi che lui ha nascosto i diamanti. L’unico che potrebbe sapere dove sono? Archie Leach (John Cleese), l’avvocato di George, un uomo così perbene da sembrare uscito da una commedia di Shakespeare… ma con un debole per le donne come Wanda. E quando Wanda punta il suo fascino su di lui, il povero Archie non ha scampo.Un Cast Stellare e Tempi Comici PerfettiCosa rende Un Pesce di Nome Wanda così speciale? Innanzitutto, il cast. Jamie Lee Curtis è una forza della natura: Wanda è furba, sexy e sempre un passo avanti a tutti, ma Curtis le dona un’umanità che la rende irresistibile. Kevin Kline, nei panni di Otto, è semplicemente leggendario: il suo mix di machismo ridicolo, gelosia paranoica e battute fuori luogo (come quando si vanta di leggere Nietzsche ma non capisce nulla) gli è valso un Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. John Cleese, poi, è il cuore emotivo del film: il suo Archie, intrappolato in un matrimonio noioso e in una vita di rigore, si scioglie come burro al sole sotto le attenzioni di Wanda. E non dimentichiamo Michael Palin, il cui Ken è un concentrato di dolcezza e comicità involontaria, specialmente quando cerca di eliminare una testimone… con risultati disastrosi.I tempi comici sono impeccabili, come un orologio svizzero che ticchetta risate. Ogni scena è costruita per sorprenderti, con dialoghi che passano dal sofisticato al surreale in un battito di ciglia. E poi c’è quel tocco di genialità: Archie che cerca di sedurre Wanda con frasi d’amore… in spagnolo (nella versione italiana, per un effetto esilarante). Fun fact: il nome Archie Leach è un omaggio al vero nome di Cary Grant, un dettaglio che aggiunge un pizzico di classe alla follia generale.Un Successo Che Ha Fatto la StoriaUscito negli Stati Uniti a luglio 1988, Un Pesce di Nome Wanda ha impiegato due mesi per scalare le classifiche e raggiungere il primo posto al botteghino a settembre, un record per un film che non si basa su effetti speciali o grandi budget, ma sulla pura forza della sua sceneggiatura e del suo cast. Ancora oggi, è considerato una delle migliori commedie di sempre, al pari di capolavori come Una Poltrona per Due (con cui condivide la splendida Jamie Lee Curtis).Perché Guardarlo (o Riguardarlo) Oggi?Un Pesce di Nome Wanda è il tipo di film che non invecchia. È una commedia che mescola l’umorismo britannico, secco e intelligente, con l’energia caotica delle screwball comedy americane. È perfetto per una serata con gli amici, per ridere fino alle lacrime o per apprezzare la maestria di un cast che sembra divertirsi tanto quanto il pubblico. E poi, diciamocelo: chi non vorrebbe vedere Wanda far perdere la testa a un avvocato impeccabile come Archie, mentre Otto inciampa in ogni possibile errore?Se cerchi un film che ti faccia ridere, riflettere e persino sognare un po’ (chi non vorrebbe essere sedotto da Wanda?), questo è il momento di accendere lo schermo. Disponibile su varie piattaforme di streaming (controlla Amazon Prime o Disney+ per la disponibilità), Un Pesce di Nome Wanda è un biglietto garantito per due ore di puro piacere cinematografico.
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