Oggi vi parlo di un gioiellino che forse non tutti ricordano: Daltanious, il robot del futuro! Nato dalla mente creativa di Toei e Nippon Sunrise alla fine degli anni ‘70, questo anime è un mix irresistibile di mecha, spensieratezza e sorprese sci-fi che ti colpiscono quando meno te l’aspetti. Immaginatevi un Combattler V o un General Daimos, ma con un vibe più rilassato… almeno all’inizio!
La prima parte è un viaggio episodico che ti fa affezionare a ogni membro della squadra – da Kento, il classico eroe simpatico e giusto con un twist alieno, al suo inseparabile Dani – mentre la seconda stagione tira fuori una trama profonda e avvincente, con la stirpe di Kento al centro di tutto. Qui si passa dal puro divertimento a temi futuristici che, per l’epoca, erano una ventata d’aria fresca nel genere mecha.
Non fraintendetemi: Daltanious nasce per vendere giocattoli (e chi non voleva quel robottone da piccolo?), ma sa sorprendere con personaggi carismatici e colpi di scena che ti tengono incollato. Le animazioni? Quelle tipiche low-budget anni ‘70, ma con un fascino rétro che scalda il cuore. E vogliamo parlare della sigla italiana? Un cult assoluto, ancora oggi me la canticchio! Il doppiaggio poi è una perla, con voci come Massimo Rossi e Romano Malaspina (che qui fa il cattivo, e lo fa da dio!). (s.d.)
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