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domenica 27 luglio 2025

Alla Conquista del West: Un’epopea western che ha segnato un’epoca

 Quando si parla di Alla Conquista del West (How the West Was Won), non si può fare a meno di sentire un’eco di nostalgia per un’epoca in cui la televisione era capace di trasportarci in mondi lontani, selvaggi e pieni di promesse. Trasmessa negli Stati Uniti tra il 1976 e il 1979, e in Italia a partire dal 14 ottobre 1979 su Rai 2, questa serie western è molto più di un semplice telefilm: è un viaggio epico, un ritratto vivido della frontiera americana e, soprattutto, una storia di famiglia, resilienza e avventura. Ispirata liberamente al film del 1962 La Conquista del West, la serie porta sullo schermo la saga dei Macahan, con al centro il leggendario Zebulon "Zio Zeb" Macahan, un personaggio che è diventato un’icona per intere generazioni.

Una trama che cattura il cuore del WestLa storia si apre alla vigilia della Guerra Civile Americana, in una Virginia rurale dove la famiglia Macahan vive del lavoro nei campi. Zeb Macahan (interpretato da un indimenticabile James Arness), un cacciatore, scout dell’esercito e avventuriero, torna a casa dopo anni di peregrinazioni nel selvaggio West. La sua presenza riaccende in suo fratello Timothy il sogno di una vita nuova, quella di pionieri in Oregon, una terra mitizzata come il simbolo di opportunità e libertà. Ma il destino ha altri piani: la Guerra Civile scoppia, Timothy parte per l’Est, e un tragico incidente lascia i suoi quattro figli – Luke, Lara, Josh e Jessie – orfani della madre Kate. Con Timothy assente, tocca a Zeb e alla sorella di Kate, Molly Culhane (Fionnula Flanagan), prendere le redini della famiglia e guidare i nipoti in un viaggio irto di pericoli verso l’Ovest.La serie si sviluppa attraverso tre stagioni, con le prime due che seguono un arco narrativo continuo, quasi romanzesco, mentre la terza opta per episodi autoconclusivi. Il viaggio dei Macahan è un’odissea che attraversa le pianure dello Utah, dell’Arizona e del Colorado, tra paesaggi mozzafiato che sembrano dipinti da un quadro di Charles Marion Russell (non a caso, le sue opere appaiono nei titoli di coda). Lungo il cammino, la famiglia si scontra con banditi, nativi americani, e le dure leggi della sopravvivenza. Ma ciò che rende Alla Conquista del West speciale non è solo l’azione: è il modo in cui ogni personaggio affronta le proprie battaglie personali, dal tormentato Luke (Bruce Boxleitner), in fuga per aver disertato l’esercito nordista, alla giovane Jessie, che vive il primo amore in un mondo ostile.Zeb Macahan: L’eroe burbero del WestAl centro di tutto c’è Zeb Macahan, un personaggio che incarna l’essenza del mito western. James Arness, già celebre per Gunsmoke, dà vita a un eroe che è allo stesso tempo ruvido e profondamente umano. Zeb è un montanaro, un uomo delle frontiere che conosce il West come le sue tasche, ma è anche un patriarca che si fa carico della famiglia con un misto di severità e affetto. La sua figura – alta, imponente, con quel cappello da cowboy e un fucile sempre a portata di mano – è diventata un simbolo per chi, negli anni ’70 e ’80, guardava la serie con gli occhi pieni di meraviglia. Come scrive un utente su MYmovies.it, “James Arness porta sullo schermo una figura quasi mitologica, un eroe burbero e giusto che incarna i valori e la morale di un’intera nazione”.Ma Zeb non è un eroe perfetto. La sua forza sta nel suo realismo: è un uomo che ha visto la guerra, che ha conosciuto la perdita, e che deve bilanciare il suo istinto di lupo solitario con il dovere di proteggere i nipoti. È questo conflitto interiore, unito alla sua capacità di affrontare ogni sfida – che sia un’imboscata di banditi o un confronto con un capo indiano – a renderlo così affascinante.Un cast corale e una narrazione epicaSe Zeb è il cuore della serie, i suoi nipoti e zia Molly ne sono l’anima. Luke, interpretato da un giovane Bruce Boxleitner, è l’emblema del ribelle tormentato: la sua diserzione dall’esercito lo rende un fuggitivo, e ogni episodio aggiunge un tassello alla sua lotta per riscattarsi. Lara (Kathryn Holcomb), Josh (William Kirby Cullen) e Jessie (Vicki Schreck) rappresentano le diverse facce della gioventù americana: dalla determinazione di Lara alla curiosità di Josh, fino alla sensibilità di Jessie, che vive le prime esperienze amorose in un contesto di pericoli costanti. Molly, poi, è la roccia della famiglia, una figura materna che tiene uniti i Macahan con pragmatismo e calore.La serie brilla anche per le sue guest star e per la cura dei dettagli. Girata in location spettacolari, con una fotografia che cattura la vastità e la brutalità del West, Alla Conquista del West non lesina su scene d’azione memorabili, come assalti a carovane o duelli al tramonto. La colonna sonora, firmata da Bruce Broughton e altri, amplifica l’epicità di ogni momento, mentre la sceneggiatura – scritta da autori come Ron Bishop e Jim Byrnes – bilancia avventura, dramma e momenti di introspezione.Perché è ancora un cultIn Italia, Alla Conquista del West è stata un fenomeno culturale. Come ricorda farwest.it, “la serie letteralmente spopolò e ancora oggi è considerata la migliore serie western mai realizzata”. Negli anni ’70, quando la TV era un rito collettivo, le avventure dei Macahan riunivano famiglie davanti allo schermo, creando ricordi indelebili. I fan, nelle recensioni su Amazon, la descrivono come “un tuffo nostalgico nel passato” e una “saga che rimane nei nostri cuori”. La sua forza sta nella capacità di raccontare una storia universale: quella di chi cerca un futuro migliore, affrontando sacrifici e pericoli, ma senza perdere la speranza.Rispetto al film del 1962, la serie si prende più libertà, concentrandosi su una singola famiglia e approfondendo i loro legami emotivi. Ma come il film, cattura lo spirito della frontiera: un mix di sogni, conflitti e la tensione tra civiltà e natura selvaggia. Non è un caso che Kevin Costner, nel suo recente Horizon: An American Saga, sembri strizzare l’occhio a questa serie, con personaggi che richiamano lo stesso spirito pionieristico di Zeb Macahan.Un’analisi: Il West come specchio dell’anima umanaAlla Conquista del West non è solo intrattenimento: è una riflessione sull’America e sull’umanità. La serie esplora temi come il sacrificio, la lealtà e il prezzo della libertà. La Guerra Civile, che fa da sfondo, non è solo un evento storico, ma un simbolo delle divisioni che i Macahan devono superare, sia dentro che fuori la famiglia. Il rapporto con i nativi americani, spesso conflittuale, riflette le complessità di un’epoca in cui il progresso significava anche scontro culturale.Inoltre, la serie riesce a bilanciare il mito con la realtà. Zeb è un eroe, ma è anche un uomo stanco; Luke è un ribelle, ma paga il prezzo delle sue scelte. Questi contrasti rendono i personaggi tridimensionali, lontani dagli stereotipi del western classico. Come nota hotcorn.com a proposito del film del 1962, il western di quel periodo stava già evolvendo, lasciando spazio a figure più complesse rispetto ai cowboy solitari degli anni ’50. La serie porta questa evoluzione in TV, trasformando il West in un palcoscenico per drammi umani universali.






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