Disarmo dei Paesi che possiedono testate nucleari, escalation in caso di guerra nucleare, pace possibile o impossibile. Questi i macrotemi trattati dal nuovo saggio “ Disarmo Nucleare ” scritto da Francesco Vignarca ed edito da Altreconomia , in uscita in libreria domani, venerdì 8 settembre , che porta in primo piano considerazioni geopolitiche e sociali e dati sui rischi legati all'utilizzo di armi nucleari nei drammatici conflitti in corso.
Una riflessione acuta e profonda che evidenzia l'impatto che avrebbe una guerra nucleare alla vigilia dell'anniversario di Hiroshima e Nagasaki appena passato il 5 agosto e della Giornata Internazionale per l'eliminazione delle armi nucleari del 26 settembre .
“ Disarmo Nucleare ” di Francesco Vignarca in uscita l' 8 settembre per Altreconomia racconta la storia e le prospettive del disarmo nucleare , in particolare con la campagna di ICAN, Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari, “Italia, ripensaci”. Con voci dei principali esponenti del movimento per la messa al bando delle armi nucleari .
I tragici recenti avvenimenti internazionali hanno riportato sotto gli occhi di tutti i rischi dell'utilizzo di armi nucleari: una “minaccia esistenziale”, un'escalation che potrebbe portare alla distruzione quasi completa dell'umanità. Ma il pericolo derivante dagli arsenali dei nove Paesi che possiedono testate nucleari ha origine fin dalla guerra fredda: la politica internazionale ei governi di tutto il mondo hanno sottovalutato questa situazione. Solo l'impegno di una caparbia società civile globale, con il supporto di alcuni Paesi, ha permesso un percorso di “iniziativa umanitaria” che nel 2017 ha portato alla stesura di un trattato di proibizione delle armi nucleari, prima norma internazionale di messa al bando di queste armi di distruzione di massa, entrata in vigore nel gennaio 2021 con l'adesione di 60 Paesi.
Arsenali nucleari potenziati in tutto il mondo , dati inquietanti
di Francesco Vignarca
I nove Stati dotati di armi nucleari
- Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan,
Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord) e Israele - continuano a modernizzare i loro arsenali nucleari e nel 2022 diversi si sono schierati nuovi sistemi con armamento o capacità nucleare.
Dell'inventario globale totale di circa 12.512 testate nel gennaio 2023 , circa 9576 erano in scorte militari per uso potenziale, 86 in più rispetto al gennaio 2022 (si vede la tabella sottostante). Di queste, si stima che 3844 testate fossero dispiegate con missili e aerei e circa 2000 - quasi tutte appartenenti alla Russia o agli Stati Uniti - fossero tenute in stato di massima allerta operativa, cioè montate su missili o tenute nelle basi aeree che ospitano bombardieri nucleari .
Russia e Stati Uniti possiedono insieme quasi il 90% di tutte le armi nucleari . Le dimensioni dei rispettivi arsenali nucleari (testate utilizzabili) sono rimaste stabili nel 2022, anche se la trasparenza sulle forze nucleari è diminuita in entrambi i Paesi in seguito all'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022.
Oltre alle armi nucleari utilizzabili, Russia e Stati Uniti detengono ciascuno più di 1000 testate precedentemente ritirate dal servizio militare, che stanno gradualmente smantellando.
Le stime del SIPRI sulle dimensioni dell'arsenale nucleare cinese sono passate da 350 testate nel gennaio 2022 a 410 nel gennaio 2023 e si prevede che continueranno a crescere. A seconda di come deciderà di strutturare le sue forze, la Cina potrebbe potenzialmente avere almeno lo stesso numero di missili balistici intercontinentali (ICBM) degli Stati Uniti o della Russia entro la fine del decennio.
Il Regno Unito
non ha aumentato il suo arsenale di armi nucleari nel 2022, ma si
prevede che lo stock di testate crescerà in futuro a seguito
dell'annuncio del governo britannico nel 2021 di aumentare il limite da 225 a 260 testate , quantità che non dichiarerà più iniziativa d'ora in avanti.
Nel 2022 la Francia ha proseguito lo sviluppo di un sottomarino a propulsione nucleare con missili balistici (SSBN) di terza generazione e di un nuovo missile da crociera a lancio aereo , oltre che per la ristrutturazione e l' aggiornamento dei sistemi esistenti .
Disarmo Nucleare
Autore: Francesco Vignarca
Prefazione di Beatrice Fihn, direttrice esecutiva di ICAN
Copertina di Mauro Biani
ISBN 9788865164587
160 pagine
15euro
In libreria: 8 settembre 2023
Francesco Vignarca è il Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo
, partner della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons
(Premio Nobel per la Pace 2017) e promotrice insieme a Senzatomica della
mobilitazione “Italia, ripensaci” per l'adesione del nostro Paese al
Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW. L'autore - che si
occupa da oltre 15 anni di produzione e commercio di armi, di spese
militari e di acquisizione di sistemi d'arma (tra cui i famigerati F-35,
che possono trasportare e sganciare le testate nucleari presenti nella
base italiana di Ghedi - ha seguito fin dai primordi (da coordinatore
della Rete Italiana Disarmo poi confluita in RIPD) la campagna ICAN e la
sua Iniziativa Umanitaria, partecipando anche ai negoziati per il TPNW e
il 7 luglio 2017 al Palazzo di Vetro ONU di New York alla storica
sessione che lo ha votato e adottato.