Dopo aver lavorato a lungo nei servizi segreti cinesi, a fianco di agenti e criptoanalisti, Mai Jia trasferisce la sua profonda esperienza in una spy story ad alta tensione che, sullo sfondo di una delle grandi guerre della storia, assume il fascino di un rompicapo matematico.
Cina, 1941. Al culmine del conflitto
sino-giapponese, la Repubblica di Nanchino sostenuta da Tokyo rafforza
la lotta clandestina contro la resistenza. Una notte, quattro agenti
dell’intelligence – due uomini e due donne – al servizio del governo
fantoccio di Wang Jingwei come crittografi vengono scortati nella
celebre Tenuta Qiu, due edifici isolati alle porte di Hangzhou. Sono
stati convocati dal quartier generale dell’esercito imperiale perché tra
loro si nasconde una spia. Nome in codice: Fantasma. Jin, Wu, Li e Gu
dovranno rimanere rinchiusi fino a quando il traditore non verrà
smascherato. Separare la verità dalle bugie, però, non è semplice:
ognuna delle persone sospettate pone un limite a ciò che è disposta a
rivelare, ognuna ha una storia da raccontare a sostegno della propria
integrità. E ogni versione è in grado di rovesciare la precedente. Chi è
colpevole, dunque? Chi innocente? Nessuno sa a cosa credere, ma la
verità, sempre che sia realmente tale, ha il suo prezzo. Dopo aver
lavorato a lungo nei servizi segreti cinesi, a fianco di agenti e
criptoanalisti, Mai Jia trasferisce la sua profonda esperienza in una
spy story ad alta tensione che, sullo sfondo di una delle grandi guerre
della storia, assume il fascino di un rompicapo matematico.
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