Se c’è un film che incarna il fascino intramontabile degli anni ’80, con il suo mix di epica, fantasy e un pizzico di kitsch, quel film è Highlander – L’Ultimo Immortale (1986). Diretto da Russell Mulcahy, con una colonna sonora che urla Queen a squarciagola e un Christopher Lambert dallo sguardo magnetico, Highlander non è solo un cult: è una storia che parla di eternità, destino e spade che scintillano sotto la pioggia di New York. Preparatevi, perché stiamo per tuffarci nelle Highlands scozzesi, tra duelli immortali e un’epopea che, a quasi 40 anni dall’uscita, continua a conquistare cuori. E sì, vi racconto anche qualche chicca dietro le quinte che vi farà amare ancora di più questo gioiello.
Una Storia Epica Che Attraversa i Secoli
Immaginate di nascere nel 1518, tra le brughiere selvagge delle Highlands scozzesi, e scoprire di essere… immortale. È quello che succede a Connor MacLeod, un giovane guerriero che, dopo essere stato ferito a morte in un duello nel 1536, si risveglia senza un graffio. La sua gente, spaventata, lo caccia via, bollandolo come emissario del diavolo. Ma la verità è molto più grande: Connor è un Immortale, uno di una razza misteriosa destinata a combattere fino a quando non resterà un solo vincitore, colui che riceverà “la Ricompensa”, il premio finale che potrebbe significare il dominio sul mondo.
A guidarlo in questo destino arriva Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez, interpretato da un carismatico Sean Connery, che con il suo accento scozzese-spagnolo-egiziano (sì, è un mix assurdo ma funziona) insegna a Connor l’arte della spada e le regole del gioco: per uccidere un Immortale, bisogna decapitarlo, assorbendo così la sua energia in un’esplosione di fulmini chiamata Quickening. Ma c’è un’ombra che incombe: il Kurgan, un brutale guerriero interpretato da Clancy Brown, che vuole la Ricompensa per sé e non si ferma davanti a niente.
La narrazione salta avanti e indietro nel tempo, dai paesaggi mozzafiato della Scozia del XVI secolo alle strade al neon di New York nel 1985, dove Connor, ormai stanco di secoli di battaglie, si prepara per l’Adunanza, lo scontro finale tra gli ultimi Immortali. Qui incontra Brenda, una scienziata forense (Roxanne Hart) che porterà un po’ di umanità nel suo cuore eterno, e si scontra con il Kurgan in un duello che è pura adrenalina.
Perché Highlander È Un Cult Senza Tempo
Highlander non è solo un film d Ascoltiamo i Queen e lasciamo che “Who Wants to Live Forever” (scritta apposta per il film) ci trascini nell’atmosfera epica. Ma cosa rende questo film così speciale?
- Il Concetto degli Immortali: L’idea di guerrieri che non possono morire se non decapitati è geniale. Aggiungete il fatto che ogni duello è un viaggio attraverso la storia – dalla Scozia medievale alla Seconda Guerra Mondiale, fino agli anni ’80 – e avete una narrazione che mescola epica e modernità in modo unico.
- Christopher Lambert: All’epoca, Lambert non era esattamente un maestro dell’inglese (dopotutto, il suo ruolo più noto prima di Highlander era Tarzan!). Il suo accento strano e il suo sguardo intenso, però, rendono Connor MacLeod un personaggio magnetico. Fun fact: Lambert si doppiò da solo nella versione francese del film, dando al suo personaggio un tocco ancora più autentico.
- La Colonna Sonora dei Queen: “Princes of the Universe” e “Who Wants to Live Forever” sono inni che elevano ogni scena. Freddie Mercury e soci hanno dato al film un’anima rock che ancora oggi fa venire la pelle d’oca.
- Le Coreografie dei Duelli: Le scene di spada sono spettacolari, con un mix di eleganza e brutalità. Il finale, con Connor e il Kurgan che si affrontano in un magazzino abbandonato, è un’esplosione di tensione e fulmini.
- Sean Connery: Anche se appare per poco, il suo Ramírez è indimenticabile. Con il suo carisma e quel mantello svolazzante, è il mentore che tutti vorremmo avere.
Curiosità Che Non Sapevi
- Hulk Hogan come Connor? Avete letto bene: il leggendario wrestler Hulk Hogan ha rivelato che la produzione lo aveva contattato per il ruolo di Connor MacLeod. Immaginate Highlander con Hogan che brandisce una spada e urla “Brother!”. Per fortuna, hanno scelto Lambert.
- Ispirazione da Ridley Scott: Il film trae spunto da I Duellanti di Ridley Scott, un capolavoro sul duello e l’ossessione. Mulcahy ha preso quell’intensità e l’ha trasformata in un’epopea fantasy.
- Un Franchise Immortal(e): Highlander ha generato sequel, una serie TV, fumetti e persino un anime. Ma ammettiamolo: il primo film resta imbattibile. Come dice la tagline, “There can be only one”.
- Problemi di Budget: Il film non aveva un budget stellare, ma Mulcahy ha usato al meglio ogni dollaro, girando in location mozzafiato e sfruttando effetti visivi che, pur datati, hanno un fascino retrò irresistibile.
Perché Dovresti (Ri)guardarlo Oggi
Se non hai mai visto Highlander, preparati a un viaggio che mescola azione, romanticismo e filosofia (sì, perché l’immortalità ti fa riflettere sulla vita). Se lo hai già visto, riguardarlo è come ritrovare un vecchio amico: ti farà sorridere, emozionare e cantare a squarciagola con i Queen. È un film che parla di ciò che ci rende umani – l’amore, il sacrificio, il desiderio di lasciare un segno – anche quando sei destinato a vivere per sempre.
E poi, diciamocelo: in un mondo di reboot e remake, Highlander è un originale che non ha bisogno di essere “aggiustato”. È grezzo, appassionato e gloriosamente anni ’80. Prendi una birra, accendi la TV e lasciati trasportare nelle Highlands. E quando Connor alzerà la spada al cielo, urlerai anche tu: “There can be only one!”
Cosa ne pensi di Highlander? Qual è la tua scena preferita? E chi vincerebbe in un duello tra Connor MacLeod e, che so, Wolverine? Fammelo sapere nei commenti!
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