Donate

giovedì 24 luglio 2025

Tarzan, Re della Giungla: Un Eroe Senza Tempo

 Immagina di essere un bambino, sdraiato sul divano di casa, con il suono di un urlo selvaggio che esplode dalla TV. È l’urlo di Tarzan, un grido che non è solo un richiamo della giungla, ma un simbolo di libertà, forza e legame con la natura. Negli anni ’60, la serie Tarzan (trasmessa dal 1966 al 1968 con Ron Ely nel ruolo principale) ha portato questo eroe leggendario nelle case di milioni di spettatori, trasformando un mito letterario in un’icona televisiva. Ma cosa rende questa serie così speciale, anche a distanza di decenni?

Tarzan, creato da Edgar Rice Burroughs, non è solo un uomo che vive tra le scimmie. È un ponte tra due mondi: quello selvaggio della giungla e quello “civilizzato” degli uomini, spesso più brutale della natura che pretende di dominare. La serie degli anni ’60 cattura proprio questa dualità, mostrando un Tarzan maturo, nel pieno del suo “regno” come re della giungla. Non più solo un sopravvissuto, ma un giudice saggio, un protettore che difende l’equilibrio della natura da bracconieri, trafficanti e avventurieri senza scrupoli. Ogni episodio è un’avventura standalone, un mix di azione, morale ecologica e un pizzico di ingenuità che oggi ci fa sorridere, ma che allora teneva incollati allo schermo.Uno dei cuori pulsanti della serie è il rapporto tra Tarzan e i suoi compagni. C’è Cheetah, la scimmietta dispettosa che ruba la scena con i suoi gesti quasi umani e il suo talento per mettersi nei guai. Cheetah non è solo una spalla comica: è il simbolo della connessione di Tarzan con la giungla, un’amica che parla il linguaggio del cuore più che delle parole. Poi c’è Jai, il giovane orfano adottato da Tarzan, un riflesso della sua stessa storia. Jai porta un tocco di vulnerabilità e calore familiare, mostrando un Tarzan non solo guerriero, ma anche mentore e figura paterna. “La giungla non è solo un luogo, è una famiglia,” sembra dirci la serie, e questo messaggio risuona ancora oggi.“Un eroe non si misura dalla forza, ma dal coraggio di proteggere ciò che ama,” potrebbe aver detto Ron Ely, il cui Tarzan incarnava un mix di fisicità imponente e sensibilità sorprendente. A differenza delle versioni cinematografiche, questa serie dà spazio alla complessità del personaggio: Tarzan non è solo muscoli e liane, ma un uomo che riflette, che sceglie di combattere per la giustizia in un mondo che spesso non comprende. Gli episodi, pur semplici nella struttura, affrontano temi come la conservazione della natura e il rispetto per le culture indigene, precorrendo di decenni il dibattito sull’ecologia.Perché riguardare Tarzan oggi? Per la nostalgia, certo, ma anche per riscoprire un eroe che parla a tutte le età. È un viaggio in un’epoca in cui le serie TV erano più ingenue, ma non per questo meno potenti. Puoi trovare alcuni episodi su piattaforme di streaming come <a href="https://www.amazon.com" target="_blank">Amazon Prime</a> o acquistare i DVD per un tuffo nel passato. Se sei curioso di conoscere meglio il mito, visita <a href="https://www.edgarriceburroughs.com" target="_blank">il sito ufficiale di Burroughs</a> per approfondire la genesi del personaggio.Vuoi rivivere l’avventura? Cerca Tarzan online o tra i vecchi nastri di famiglia. 


Nessun commento:

Posta un commento

Trump contro l'Europa: Un Isolazionismo Pericoloso o una Sveglia Necessaria? - ecco cosa ne penso

  In un mondo già segnato da tensioni globali, il documento sulla nuova National Security Strategy di Donald Trump, rilasciato in questi gio...