Ciao a tutti, appassionati di cinema e TV! Sono qui, con il mio cappello da esperto navigato in serie televisive, a parlarvi di una gemma che ha segnato gli anni '80 e '90 come poche altre: Pappa e Ciccia, il titolo italiano della leggendaria Roseanne. Se siete cresciuti con le sitcom patinate che promettono famiglie perfette e lieti fine, preparatevi a un viaggio nell'altra America – quella vera, cruda, divertente e un po' amara. Ispirandomi a quel ritratto vivido della famiglia Conner, vi porto in un'analisi che non è solo nostalgia, ma un omaggio a come questa serie ha capovolto il tavolo della comicità televisiva.
Immaginatevi l'America del Midwest, non quella luccicante di Hollywood o dei sobborghi idilliaci, ma quella delle fabbriche polverose, dei conti che non tornano mai e delle scuole che sembrano più prigioni che trampolini per il futuro. È qui che entra in scena Roseanne Barr, una comica esplosiva che ha trasformato la sua vita reale in uno show rivoluzionario. Lanciata nel 1988 su ABC, Roseanne (da noi Pappa e Ciccia) non era solo una sitcom: era un pugno nello stomaco al "sogno americano" idealizzato. Mentre serie come I Robinson (con i Cosby al timone) dipingevano famiglie afroamericane benestanti che risolvevano i problemi con saggezza e ottimismo, i Conner ci mostravano l'opposto. Roseanne e suo marito Dan (interpretato da un indimenticabile John Goodman) sono operai della classe lavoratrice dell'Illinois, alle prese con bollette, licenziamenti e una vita che non regala nulla. I loro figli – Becky la ribelle, Darlene la sarcastica e DJ il piccolo combinaguai – crescono in un mondo dove l'educazione non è fatta di lezioni morali zuccherose, ma di cruda onestà: "Nessuno ti sta aspettando là fuori, quindi fatti valere con le unghie e con i denti".Quello che mi ha sempre colpito, da fan e critico, è la comicità fisica e aggressiva di Roseanne Barr. Non era la tipica mamma TV sorridente e accomodante; era una donna tosta, cinica, con un umorismo tagliente che non risparmiava nessuno, nemmeno se stessa. Ricordate le scene in cui litiga con Dan sul divano sfondato, o quando sgrida i figli con battute che mescolano amore materno a un'ironia spietata? Era come se la serie dicesse: "Ehi, America, non tutti vivono come i Huxtable". E in quel cinismo, c'era una forma di sanità mentale – un'ancora per navigare un mondo "cieco e baro", come lo descriveva il testo che mi ha ispirato. La famiglia Conner non era amabile nel senso convenzionale: erano disfunzionali, rumorosi, a volte egoisti. Ma proprio per questo, erano reali. Aggiungete poi l'arrivo di un quarto figlio più avanti nella serie, e il caos si amplifica, riflettendo le imprevedibilità della vita quotidiana.Dal punto di vista televisivo, Roseanne è stata un terremoto. Ha dominato gli ascolti negli anni '90, diventando la sitcom di riferimento per un'intera generazione. Perché? Perché osava toccare temi tabù per l'epoca: disoccupazione, sessualità adolescenziale, depressione, persino questioni di genere e classe sociale, il tutto avvolto in una comicità senza compromessi. Non era solo intrattenimento; era un commento sociale camuffato da risate. Pensateci: mentre altre serie evadevano dalla realtà, questa ci immergeva dentro, usando l'ironia come scudo. E Roseanne Barr? Ha lanciato una carriera che ha influenzato comiche come Amy Schumer o Tina Fey, dimostrando che le donne potevano essere protagoniste senza essere perfette.Certo, la serie non è stata immune da controversie – il reboot del 2018 e il successivo spin-off The Conners hanno navigato acque turbolente, con il licenziamento di Barr per tweet polemici. Ma guardandola oggi, nel 2025, con il senno di poi, Pappa e Ciccia mi fa riflettere su quanto sia attuale. In un'era di disuguaglianze crescenti e fake news, il suo messaggio sul cinismo come sopravvivenza risuona forte. È una serie che ti fa ridere, ma anche pensare: "E se il vero sogno americano fosse proprio questo, resistere con umorismo in un mondo imperfetto?"Se non l'avete vista, correte su una piattaforma di streaming – vale ogni minuto. E se l'avete amata, ditemi: qual è la vostra scena preferita? Per me, è quando Roseanne e Dan ballano in cucina, tra piatti sporchi e bollette, ricordandoci che l'amore vero è fatto di caos condiviso. Pappa e Ciccia non è solo TV; è vita, con tutte le sue cicatrici e le sue risate

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