Serve un grande spirito di osservazione per poter cogliere i dettagli in grado di mutare la consapevolezza della realtà e farci guardare il mondo con occhi differenti. Questo libro tenta di fare luce su una serie di elementi simbolici in qualche modo esotericamente legati al leader storico dei pentastellati, e di rispondere ad altri irrisolti interrogativi sulla carriera politica (iniziatica?) di Beppe Grillo
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domenica 25 febbraio 2024
sabato 24 febbraio 2024
Le metamorfosi di Casanova di Attila F. Balázs ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Le storie delle Metamorfosi di Casanova presentano l'amore come la motivazione più profonda dell'umanità, il seme della vita e il sorriso dell'esistenza, sentimento principe dell’animo umano, senza il quale la vita stessa sarebbe un tunnel buio.
Prendendo come pretesto per le sue narrazioni la "gloria" di un personaggio noto per le sue avventure erotiche, Attila F. Balázs fa dell’eclettica figura di Casanova simbolo del comportamento e delle esperienze erotiche e sentimentali di ogni lettore uomo; Casanova fa parte dell’immaginario collettivo del genere maschile: la gioia effimera eppure appagante della seduzione. L'amore si manifesta infatti in mille modi diversi, ha mille diverse sfumature. Non potrà mai essere definito totalmente dalle parole, è un sentimento sfuggente, fluido che inonda l’anima, tremore del corpo, esaltazione e pianto. (dalla prefazione di Laura Garavaglia)
venerdì 23 febbraio 2024
Contrasti Radioattivi di Paolo Laddomada ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
26 aprile 1986 - Alle ore 1:23:45 locali, durante un test sulla sicurezza nella centrale nucleare di Chernobyl, precisamente sul reattore n. 4 sito in Pripyat, per un (presunto) errore del personale al lavoro in quel momento, accade l’irreparabile. Il test doveva essere condotto di giorno, da personale appositamente preparato ma, a causa di un parallelo calo nella rete che forniva l'energia alla vicina Kiev, il via libera per ridurre la potenza del reattore di Chernobyl senza rischiare deficit di fornitura, venne dato solo di notte, quando era in servizio il personale del turno successivo, completamente all'oscuro delle procedure di emergenza. L’esplosione e il conseguente incendio del reattore n. 4 provocano, a tutt’oggi, il più grave disastro nucleare della storia. Tra le pagine di questo libro, rivivono per immagini testi, contesti, viosnari e fantasmatici di un multiverso comunque appartenente alla nostra più recente storia contemporanea
giovedì 22 febbraio 2024
mercoledì 21 febbraio 2024
MARE NELLA PIETRA: MER DANS LA PIERRE di Dmytro Chystiak ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
È una Natura trasfigurata, appunto, in simboli ed archetipi che emergono da quella dimensione profonda che appartiene a ciascun essere umano, l’inconscio collettivo junghiano. (dalla prefazione di Laura Garavaglia)
La poesia di Dmytro Chystiak non è romantica, non può esserlo perché il Nostro nasconde tra i versi qualcosa di iniziatico ed estatico insieme (dalla postfazione di Stefano Donno)
Dmytro Chystiak è un poeta di lingua ucraina e francofona, scrittore di racconti, storico dell'arte e della spiritualità, critico letterario e traduttore. È professore alla National Taras Shevchenko Kyiv University e al centro Europeo di traduzione letteraria di Bruxelles, responsabile delle raccolte letterarie delle case editrici ucraina "Summit-Knyga" e francese "L'Harmattan". Ha pubblicato 65 libri, alcuni dei quali tradotti in Albania, Azerbaigian, Belgio, Bulgaria, Francia, Ungheria, Giappone, Macedonia, Moldova, Romania e Serbia, vincendo premi internazionali. Ha tradotto molti scrittori internazionali in ucraino e in francese. È il segretario internazionale per le lettere dell'Accademia Europea di Scienze, Arti e Lettere di Parigi. È stato nominato Comandante dell'Ordine delle Arti Ucraino e Cavaliere dell'Ordine Francese delle Palme Accademiche.
Info link
martedì 20 febbraio 2024
Pardes di Alessandra Paradisi (collana Fuochi, diretta da Ottavio Rossani) edita da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Poema inusuale e imprevedibile, questo Pardes (Paradiso): nel nome dell’autrice c’è il suo destino letterario. Leggere il dettato biblico della Genesi sulla propria misura di poeta, che interpreta, ma soprattutto intuisce. La meta: tradurre i pensieri del testo sacro in una leggibilità contemporanea. Un’ispirazione di umanità lontana dalla storia, nell’annullamento dello spazio-tempo, per respirare l’illuminazione del racconto eterno della Creazione. Il coraggio sfiora l’ardimento di capovolgere il senso della visione e suggerire l’umiltà di conoscere l’esperienza umana attraverso il rigore letterario del proprio nome, invertendo la prospettiva storica dell’esistenza: non più il passare del tempo, ma il sentire dell’essere. (Ottavio Rossani)
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lunedì 19 febbraio 2024
domenica 18 febbraio 2024
Il culto solare di Andrea Antonello Nacci ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Andrea Nacci analizza ed approfondisce alcuni aspetti di uno dei simboli più importanti, il Sole, che, con la Luna, ha esercitato un profondo fascino in tutta la storia umana. Fonte di vita, di luce e rigenerazione, la forza di questo simbolo è stata usata dai miti di ogni tradizione, per narrare le discese e le ascese di esseri divini che hanno portato la civiltà e la conoscenza agli uomini, per illuminare la strada a tutti i semidei ed eroi che da)lle tenebre si proiettano verso la luce. (Maria Grazia Giorgino)
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sabato 17 febbraio 2024
Su questa pietra: Nuove poesie e visioni dalla quarantena di Pietro Berra (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Alberi e pietre appartengono al mondo dei ciclopi e dei titani. E tu, Pietro, se sarai bravo forse potrai raccontare le loro imprese al mondo degli umani.«Un’opera densa, compatta, costruita con il metodo della speranza e del dono»
Dall’introduzione di Stefano Donno
Con foto/contributi di Leonardo Berra, Mirna Ortiz Lopez, Paola Arias
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venerdì 16 febbraio 2024
Oggi Venerdì 16 febbraio 2024, ore 18.30 Presentazione del libro "La casa della poesia" di Nuno Júdice
Evento online su piattaforma Zoom
per accedere alla video troverete il link di accesso qui
Sulle pagine Facebook della Casa della Poesia di Como e de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno saranno pubblicati 48 ore prima dell’incontro link e codice d’accesso all’evento on line su Zoom
Link 1
https://www.facebook.com/Casapoesiacomo
Link 2
L’autore dialogherà con Emilio Coco, traduttore dell’opera,
Stefano Donno, editore de IQdB Edizioni, Roberto Galaverni, critico letterario,
Laura Garavaglia, direttrice della collana “Altri incontri” e presidentessa de La Casa della Poesia di Como.
Modera l’incontro Antonia Depalma, saggista.
“Protagonista indiscussa della poesia di Nuno Júdice è la parola. Quasi non c’è poesia che non la contenga e con la quale il poeta alimenta le sue passioni, i suoi paradossi, le sue riflessioni. È essa che gli ispira le metafore e le allegorie più belle, con esse viaggia e riempie la sua valigia. Possono essere parole vecchie, relegate in un angolo del dizionario, ma quando le mette insieme, quando le unisce nel verso, risplendono di nuova luce. Ama le parole esatte, dure come gli oggetti che designano, parole che si uniscono e si sovrappongono a quelle già usate, che devasta, frantuma in sillabe, incendia, ne raccoglie i resti, gli aggettivi, gli avverbi, le preposizioni, per creare altre parole, perché la voce non si bruci e poco importa che le frasi perdano il senso, purché resti inalterato il nome delle cose. Come fa la casalinga con i panni che mette ad asciugare al sole, così fa il poeta con le parole, le attacca nel verso con le mollette, le spiana con il ferro della retorica, senza bruciarle, le sistema nel tiretto della strofa per poi tirarle fuori quando servono per fare o leggere poesia, ed esse seguono il loro percorso, sporcandosi col fango della strada, riempendosi della muffa delle case chiuse, respirando il sudore degli amanti. Si lavano, si asciugano e tornano a sporcarsi in continuazione perché fanno parte del mondo e della vita”. (EMILIO COCO)
Nuno Júdice è nato il 29 aprile 1949 a Mexilhoeira Grande, in Portogallo. Si è laureato in Filologia romanza all’Università di Lisbona e ha conseguito il dottorato nel 1989 con una tesi sulla letteratura medievale. Dal 1997 al 2004 è stato addetto culturale dell’Ambasciata portoghese a Parigi e direttore dell’Istituto Camões sempre a Parigi. È stato docente di Letteratura portoghese e francese presso l’Universidade Nova de Lisboa fino al 2015, quando è andato in pensione. Ha pubblicato studi sulla teoria della letteratura e sulla letteratura portoghese. Poeta e romanziere, è stato redattore letterario di Tabacaria, pubblicato dalla Casa Fernando Pessoa, e commissario per l’area della letteratura portoghese in rappresentanza della 49° Fiera del Libro di Francoforte, che aveva come tema il Portogallo. Le sue opere non riguardano solo la poesia e la narrativa, ma anche saggi, teatro, edizioni critiche e antologie. Dal 2009 è direttore di “Coló- quio-Letras”, rivista letteraria della Fondazione Calouste Gulbenkian. Tra gli altri premi, nel 2013 ha ricevuto il Premio di Poesia Reina Sofia per la poesia iberoamericana. In Italia, ha ricevuto i premi Europa in Versi nel 2016, Camaiore nel 2017 e Carlo Betocchi-Città di Firenze nel 2022.
Info link:
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/la-casa-della-poesia-di-nuno-judice.html
giovedì 15 febbraio 2024
ANATOMIA DELLO STRAZZO: D’inciampi e altri sospiri di Nunzio Festa ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Lo
“strazzo” è la distruzione del Carro Trionfale di cartapesta
omaggiante Maria Santissima della Bruna di Matera, protettrice di
Matera, che si ripete ogni 2 di luglio. La folla si tiene in
fermentazione. Attende il carro, deve distruggerlo. La base del Carro è
di legno e acciaio; il suo tessuto di pelle cangiante ogni anno,
appunto, è opera d'arte in cartapesta, sempre a tema Vangelo. La folla
fermenta, mentre aspetta quattro coppie di muli che portano la statua e
la sua base di grande pregio.
Prefazione di Francesco Forlani. Postfazione di Gisella Blanco. Nota di Chiara Evangelista
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mercoledì 14 febbraio 2024
Morte annunciata di un rompicoglioni: la tragica fine di Peppino Basile di Giuseppe Puppo
La notte del 14 giugno 2008, alla fine di un sabato memorabile, in cui era arrivato finanche il Papa, l’ultimo giorno di vita di Peppino Basile, nella periferia già quasi campagna di Ugento, un’auto è ferma nel buio, a fari spenti, vicino casa sua. A bordo, ci sono due sicari, che preparano i pugnali, aspettando che ritorni. In pochi minuti, si compie subito dopo la tragica fine, rimasta senza colpevoli, impunita, mistificata e dimenticata, del consigliere dell’Italia dei Valori, che aveva un sogno: “vedere questa terra crescere per il domani dei nostri figli”, senza ingiustizie, prevaricazioni, speculazioni economiche e politiche, e disastri ambientali. Una morte annunciata. Come quella di Santiago Nasar, il protagonista della storia vera romanzata da Gabriel Garcia Marquez, con cui Giuseppe Puppo traccia convergenze parallele incredibili. Non dimentica però di essere prima di tutto un giornalista, e basa tutte la sua ricostruzione su una meticolosa raccolta delle testimonianze di amici e conoscenti, sulla verifica delle fonti, e sui riscontri oggettivi. Fino alla fine, in cui, nell’appendice, come da inchiesta giornalistica apre nuovi scenari investigativi, fra l’altro rimasti in grande evidenza e forse oggi più che all’epoca di straordinaria attualità. Supermercati, strade, piazze, voci e volti, suoni, profumi e respiri, finanche le canzoni che manda il disk jockey della radio o della balera, inseriti in una normalità di routine a volte nostalgica, in una geografia dell’anima, fra i viaggi di emigrati sempre in procinto di tornare: al mare su cui galleggia il loro cuore, ai ricordi del sole che spacca le pietre, alle malinconie dei profumi d’autunno e al vento gelido del lento inverno salentino. Fino alle nuove realtà, perché poi su tutto prevale la voglia di riscatto, per riscuotere quei crediti che si aspettano, ma non arrivano, e si cercano allora nella politica, nell'aiutare chi ha bisogno, nel desiderio di combattere le ingiustizie, di indagare dove non si dovrebbe, per far emergere situazioni di illegalità e di sopraffazione. È in questa atmosfera complessa che si muove la figura semplice di Peppino Basile, che aspetta ancora non solo giustizia, ma pure dignità.
Giuseppe Puppo, 63 anni, giornalista di cronaca, attualità e cultura, per oltre trenta anni nel Nord Italia. Ha collaborato a quotidiani, settimanali e periodici nazionali. Ha scritto una dozzina di libri di inchieste e di approfondimenti, un romanzo, una raccolta di racconti, e sei opere teatrali. Tornato a Lecce, la sua città natale, fonda e dirige il quotidiano leccecronaca.it.
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martedì 13 febbraio 2024
Al largo nella città: Anche se gli alberi, Idro, Dromi di Massimiliano Marrani ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Esce
Al largo nella città: Anche se gli alberi, Idro, Dromi di Massimiliano
Marrani. Gli anni che diventano un devo dimagrire/ Per oggi non
accendo il televisore/Il grande viaggio prima di morire/ Dire, copriti,
fuori fa ancora freddo/ Solo nel nostro specchio fu l’estate./
Qualcosa c’è stato, se portano qui le strade./ Non nella bugia profonda
dell’arte/ma nella verità delle colline più lontane,/nelle nuvole
ignare di quell’istante/ Laggiù dove la barriera flette/ e il futuro
scorre come un deserto./ La mano disorientata nella tasca./La lingua
nel buio della bocca./ Dimmi che qualcosa c’è stato./ Che qualcosa
siamo stati/ se le strade portano qui.
Massimiliano Marrani nato a Bologna dove vive e lavora
Info sito - https://www.massimilianomarrani.com/
Info mail - mail@massimilianomarrani.it