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giovedì 7 marzo 2024
Morte annunciata di un rompicoglioni: la tragica fine di Peppino Basile di Giuseppe Puppo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La notte del 14 giugno 2008, alla fine di un sabato memorabile, in cui era arrivato finanche il Papa, l’ultimo giorno di vita di Peppino Basile, nella periferia già quasi campagna di Ugento, un’auto è ferma nel buio, a fari spenti, vicino casa sua. A bordo, ci sono due sicari, che preparano i pugnali, aspettando che ritorni. In pochi minuti, si compie subito dopo la tragica fine, rimasta senza colpevoli, impunita, mistificata e dimenticata, del consigliere dell’Italia dei Valori, che aveva un sogno: “vedere questa terra crescere per il domani dei nostri figli”, senza ingiustizie, prevaricazioni, speculazioni economiche e politiche, e disastri ambientali. Una morte annunciata. Come quella di Santiago Nasar, il protagonista della storia vera romanzata da Gabriel Garcia Marquez, con cui Giuseppe Puppo traccia convergenze parallele incredibili. Non dimentica però di essere prima di tutto un giornalista, e basa tutte la sua ricostruzione su una meticolosa raccolta delle testimonianze di amici e conoscenti, sulla verifica delle fonti, e sui riscontri oggettivi. Fino alla fine, in cui, nell’appendice, come da inchiesta giornalistica apre nuovi scenari investigativi, fra l’altro rimasti in grande evidenza e forse oggi più che all’epoca di straordinaria attualità. Supermercati, strade, piazze, voci e volti, suoni, profumi e respiri, finanche le canzoni che manda il disk jockey della radio o della balera, inseriti in una normalità di routine a volte nostalgica, in una geografia dell’anima, fra i viaggi di emigrati sempre in procinto di tornare: al mare su cui galleggia il loro cuore, ai ricordi del sole che spacca le pietre, alle malinconie dei profumi d’autunno e al vento gelido del lento inverno salentino. Fino alle nuove realtà, perché poi su tutto prevale la voglia di riscatto, per riscuotere quei crediti che si aspettano, ma non arrivano, e si cercano allora nella politica, nell'aiutare chi ha bisogno, nel desiderio di combattere le ingiustizie, di indagare dove non si dovrebbe, per far emergere situazioni di illegalità e di sopraffazione. È in questa atmosfera complessa che si muove la figura semplice di Peppino Basile, che aspetta ancora non solo giustizia, ma pure dignità.
Giuseppe Puppo, 63 anni, giornalista di cronaca, attualità e cultura, per oltre trenta anni nel Nord Italia. Ha collaborato a quotidiani, settimanali e periodici nazionali. Ha scritto una dozzina di libri di inchieste e di approfondimenti, un romanzo, una raccolta di racconti, e sei opere teatrali. Tornato a Lecce, la sua città natale, fonda e dirige il quotidiano leccecronaca.it.
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mercoledì 6 marzo 2024
E se raccontassi di Giuseppe Zilli ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Molte poesie sono accompagnate da un’immagine, che non è l’illustrazione dei versi. Immagini semplici, che hanno una forma autonoma, ma nello stesso tempo racchiudono il senso dei versi, ai quali fanno riferimento. La disposizione dei versi e delle immagini è collocata in modo tale che i versi siano la lingua originale, le immagini la traduzione e come tale una interpretazione, che non rispecchia la parola. La matita va per conto suo e io la lascio tracciare, per interpretare e scrutare l’imprevisto. (Giuseppe Zilli)
Giuseppe Zilli vive a San Donato di Lecce, dove è nato nel 1956. "Cercatore di Cuti" passeggia per la campagna Salentina in cerca di pietre da lavorare. Pittore e scultore ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia per le arti figurative. Ultimamente ha cominciato a pubblicare le sue poesie, tra i libri editi: Arc‑en‑ciel nel 2018, L'albero dei lumi nel 2019.
martedì 5 marzo 2024
Breve commentario alla Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto: nuova edizione (I Quaderni del Bardo Edizioni)
«La Tavola Smeraldina ha rappresentato una bussola fondamentale per raggiungere il centro del cuore, per vedere con altri occhi che cosa siamo e che cosa possiamo diventare. Scendendo nelle profondità del nostro essere, in silenzio e rispettando il silenzio... si potrà divenire un essere tre volte grande, libero, forte, amorevole, unico diradando le tenebre e divenendo guida sicura e fermo punto di riferimento per gli altri». (Stefano Donno)
«La Tavola Smeraldina si muove su più fronti, passando dalla mitologia all'ermeneutica, dall'ermetismo alla psicoanalisi». (Enrica Perucchietti).
Uno studio per iniziati, un approfondimento per chiunque abbia voglia di conoscere e conoscersi.
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lunedì 4 marzo 2024
Appunti per una fenomenologia dello spirito iniziatico di Stefano Donno - Introduzione di Enrica Perucchietti
Non è il momento di fuggire davanti all’attuale crisi verticale senza portare quella Luce necessaria per orientarsi anche in quei luoghi nel bosco dove la vegetazione si fa più fitta, o i sentieri si interrompono improvvisamente. Non è cioè il momento di retrocedere di fronte ai mali del mondo, anzi, è proprio in questo momento che ci si deve fare forza e combattere, portando la Luce nel mondo per condividerla con gli altri Fratelli e Sorelle. (Stefano Donno)
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domenica 3 marzo 2024
Passaggi - Poesie scelte di Laurence Hutchman edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Ecco Passaggi - Poesie scelte di Laurence Hutchman. Ciò che rende Laurence in certo modo unico nei circoli della poesia contemporanea è il suo desiderio, e la sua facoltà, di porsi al di là di voghe e mode transitorie. Non solo la sua poesia riflette temi storici e nostalgia, nel senso migliore del termine (Two Maps of Emery, il suo secondo libro, è un esempio emblematico) ma Laurence ha fatto di tutto per raccogliere e offrire informazioni sui poeti canadesi che hanno lasciato il segno nella cultura letteraria del paese. In the Writers' Words, una collezione in due volumi di interviste a poeti quali P.K. Page, Louis Dudek, Al Purdy, Roo Borson, George Elliott Clarke e M. Travis Lane, funge da portale e risorsa inestimabile per chiunque sia attratto dal mistero della creatività ed essenza dell’ispirazione poetica. Rappresenta altresì una guida di consultazione alle voci principali della poesia canadese di fine XX e inizio XXI secolo e agli approcci alla poetica che rendono tali voci uniche. (MICHAEL MIROLLA)
sabato 2 marzo 2024
"Antologia della poesia sudamericana d’oggi” - Cura e traduzione di Emilio Coco, Di Felice Edizioni a Como da The Art Company
La Casa della Poesia di
Como , The Art Company - Como, I
Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, organizzano MERCOLEDì 6 MARZO ore 18 presso The Art
Company, Via Borgovico 163 (cortile interno) a Como, la presentazione del
volume "Antologia della poesia sudamericana d’oggi” a cura e traduzione di
Emilio Coco, Di Felice Edizioni, 2022. Intervengono Emilio Coco, traduttore e
curatore dell’antologia, Vincenzo Guarracino, critico letterario e poeta,
Valeria Di Felice, editrice, Mirna Ortiz Lopez e Jalisco Pineda Vázquez,
poetesse e Laura Garavaglia, presidente de La Casa della Poesia di Como ODV.
Questa antologia è nata principalmente dal desiderio di dare una visione il più completa possibile della poesia che si sta scrivendo nei diciannove paesi che costituiscono quell'unità linguistica e letteraria che è l'America di lingua spagnola, senza trascurare, come è avvenuto in altri lavori, la vastissima area di lingua portoghese che è il Brasile, perché sarebbe oltremodo ingiusto e riduttivo parlare di poesia latinoamericana, ignorando quella di un paese che ha dato i natali a scrittori come Carlos Drummond de Andrade, Murilo Mendes, Vinícius de Moraes, Lêdo Ivo, João Cabral de Melo Neto, Oswald e Mário de Andrade. In questo mio lavoro ho cercato di dar conto delle continuità, dei frutti maturi, delle assimilazioni, dello spirito contestatore, dell'inserimento dei poeti nei loro tempi. Il percorso poetico proposto si svolge nell'arco di circa sessant'anni se si tiene presente la data di nascita di Ida Vitale (1923) che lo apre e quella di Javier Alvarado (1982) che lo chiude. - Dall'introduzione di Emilio Coco
In copertina - José Ferraz de Almeida Júnior, Moça com livro, senza data (olio su tela, 50×61 cm), Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand, Brasile. Credits line: Doação Guilherme Guinle, 1947 Photography credits: João Musa
Info link
La Casa della Poesia di Como
https://www.lacasadellapoesiadicomo.com/
The Art Company
https://www.theartcompanycomo.it/
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/
Incontro alla vita! di Ibrahim Saeed ed Elena Del Coco (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Ho imparato che posso accogliere il dolore e la sofferenza"
Elena e Ibrahim si sono conosciuti nel settembre del 2018. “Ibra” come da subito Elena ha cominciato a chiamarlo, era in Italia da pochi mesi.
Elena: “Ogni ragazzo è speciale a suo modo ma Ibrahim, determinato e sicuro di sé, aveva nello sguardo una Luce particolare che si accendeva, aumentava o sfumava ogni volta che parlava, irradiando tutto ciò lo circondasse”! È un ragazzo in gamba che va incontro alla vita nonostante tutto, con grande fiducia e uno splendido sorriso!
Ibrahim: “Elena è uguale alla mia mamma biologica, però è bianca! Questa è l’unica differenza tra loro. Dice le stesse cose che mi diceva la mia mamma, parla con me come ad un figlio, insegnandomi ad essere libero, sempre!
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venerdì 1 marzo 2024
Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani) edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Il tempo che trovadi Pierluigi Lanfranchi è un libro surreale, e pure tremendamente reale. È il tempo che trova l’uomo, la donna, i figli, la vita, le cose, la storia, i miti che dalla loro lontananza illuminano il presente, il futuro, il passare della vita. In questo libro - storie raccontate in versi o in prosa poetica (potente suggestione è l’incontro con Brodskij in un viaggio onirico), con una lingua esatta, evocativa - entrano tutti i sogni possibili. L’oniricità del pensiero cosparge spesso i momenti esperienziali. Il tempo passa, il tempo si ferma, salta anche la relatività. Il poeta spazia dai miti alla quotidianità, situazioni tutte filtrate dal sogno che può essere incubo o elegia. La geografia, lo spazio, le città (Parigi, Vilnius, Montreal), non sono solo dimensioni fisiche, sono anche ipotesi di tempo. E se il tempo non è misurabile, sono l’uomo, o la donna, o le cose, ad essere tangibili come ipotesi di vita, ma mai come certezze. Eppure, con Properzio, “la morte non tutto finisce”. Tuttavia insiste il niente alla fine della peregrinazione, però “con te anche niente è già qualcosa”. E questo attiene alla speranza, che non ha nulla in comune con il tempo indefinibile. Il filo del pensiero, che vede il nero e il bianco, che sente il suono e il silenzio, non si spezza, e annoda gli sprazzi di malinconia o di esultanza. Esiste quindi ancora una possibilità di vita, ma non da soli. (Ottavio Rossani)
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giovedì 29 febbraio 2024
Eresia per un giorno perso di Valeriu Stancu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Valeriu Stancu è un esponente significativo di quelle letterature dei paesi dell’est ancora complessivamente poco conosciute nell’Europa occidentale – soprattutto la poesia - ma ricche di una loro personalità e tradizione, non solo profondamente radicate nella storia del paese, ma in continuo dialogo con i modelli alti del mainstream mitteleuropeo. Valeriu Stancu è un caso emblematico di questa condizione “periferica”, che va sempre più sgretolandosi in un mondo 2.0, ma che consente ancora il privilegio dell’ “elicopter view”. Ci troviamo di fronte ad un poeta che guarda con amore e dedizione al simbolismo francese, di cui cita espressamente i numi tutelari Rimbaud e Baudelaire, prescindendo da ogni localismo e riferimento diretto alla sua travagliata Romania. (Andrea Tavernati)
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mercoledì 28 febbraio 2024
martedì 27 febbraio 2024
lunedì 26 febbraio 2024
Le Figlie delle Onde di Valentina Madonna (nuova edizione) edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Lecce, 5 Febbraio 2005 - Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città, vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all'Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, Valentina Madonna fa muovere i protagonisti della propria nuova opera tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice. Così come era stato per il suo primo romanzo, Capelvenere, l’autrice torna a raccontare in modo poetico il Salento, una terra magica e ricca di leggende, di nuovo teatro di eventi tanto tragici quanto romantici. Ed è su questo suggestivo e ideale palcoscenico che personaggi e vicende nati dalla sua fantasia s’intrecciano con eventi storici e luoghi realmente esistenti. Senza mai rinunciare agli elementi che caratterizzano le sue storie, ovvero la musica e il mare, la psicologia e il mistero, Valentina Madonna dà vita a un nuovo Mystery che s’ispira sfacciatamente alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.
Materassi sul Danubio (mezzi sonetti) di Zalán Tibor edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Traduzione dalla versione in inglese di Laura Garavaglia nella collana dalla stessa diretta “Altri Incontri” - Le opere che illustrano la raccolta di versi sono di Paola Scialpi, collezione 0.15
Zalán Tibor è un poeta, traduttore e critico letterario ungherese, classe 1954. Ha ricoperto diversi incarichi accademici di grande prestigio. È considerato tra maggiori i poeti ungheresi contemporanei, puntualmente ospite di prestigiosi festival internazionali della Poesia. I suoi versi sono caratterizzati da una forte sensibilità lirica, da un uso sapiente della lingua e da una profonda riflessione sul mondo e sulla complessa condizione umana. Le sue poesie sono, nella maggior parte della ricchissima produzione editoriale del Nostro, intense e drammatiche, ma non mancano suggestioni e immagini delicate come i tenui barbagli di un tramonto. Questo autore, con la sua produzione varia e differenziata (sia perché profusa in ambito poetico sia perché attiva financo a livello performativo e teatrale) ha contribuito, in modo significativo, alla crescita della letteratura ungherese e mondiale. I suoi versi sono stati tradotti in numerose lingue, e hanno contribuito a far conoscere la letteratura ungherese al pubblico di diverse latitudini. Zalán Tibor è un poeta che merita di essere letto e apprezzato da un pubblico sempre più ampio. Operazione che grazie al supporto, cura e traduzione di Laura Garavaglia (Presidente della Casa della Poesia di Como, del Festival Europa in versi, curatrice della collana Altri Incontri e poetessa) è stato possibile ora attraverso i Quaderni del Bardo, far conoscere al pubblico italiano. (Stefano Donno)
Ucraina
Non mi preoccupo di ciò che accade nel mondo
ma i russi hanno attaccato l'Ucraina e questo
sta riempiendo di ansia Hallgat e anche te.
Ha visto pietre sanguinanti nel suo sogno
Di recente ha letto molto sul sogno
Morire - addormentarsi - e dormire Cerca di di evitare
Di sognare I sogni di mia madre sono puttane dice lei
Puttane che raccontano i sogni di mia madre Lei cerca di dormire
Cerca di dormire Cerca di addormentarsi Cerca di morire
La gente non è abituata a leggere questo di pomeriggio
In molti sogni lei scrive su pietre e tagli sanguinanti
Chiusa nel suo silenzio È in ansia per tutto
I russi hanno attaccato l'Ucraina Sta avvenendo
Il mondo non se ne occupa mormora Ansia