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giovedì 18 aprile 2024

Sul coraggio di volare: perché rompere le abitudini ci rende liberi

Viviamo in un mondo di abitudini. Ci svegliamo alla stessa ora ogni giorno, mangiamo le stesse cose a colazione, andiamo al lavoro per fare le stesse cose. Facciamo le stesse azioni, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, anno dopo anno.

Ma cosa succede se ci fermiamo un attimo e ci chiediamo: "È davvero così che voglio vivere la mia vita?". Le nostre abitudini, per quanto comode e rassicuranti, possono a volte diventare una gabbia dorata che ci impedisce di crescere, di imparare e di sperimentare nuove cose.

Il coraggio di staccarsi

Per volare, abbiamo bisogno di staccarci da terra. Per vivere una vita piena e appagante, abbiamo bisogno di staccarci dalle nostre abitudini. Ma staccarsi dalle abitudini non è facile. Richiede coraggio, determinazione e la volontà di uscire dalla nostra zona di comfort.

Perché è importante rompere le abitudini?

Rompere le abitudini è importante perché ci permette di:

  • Scoprire nuovi orizzonti: Le nostre abitudini ci limitano spesso a fare le stesse cose, giorno dopo giorno. Se rompiamo queste abitudini, ci apriamo a nuove possibilità e nuove esperienze.
  • Crescere come persone: Quando usciamo dalla nostra zona di comfort, siamo costretti a confrontarci con nuove sfide e a imparare nuove cose. Questo ci aiuta a crescere come persone e a diventare più sicuri di noi stessi.
  • Essere più felici: Una vita piena di abitudini può essere noiosa e monotona. Se rompiamo queste abitudini, introduciamo nella nostra vita novità ed eccitazione, che ci rendono più felici e soddisfatti.

Come rompere le abitudini

Rompere le abitudini non è facile, ma è possibile. Ecco alcuni consigli che possono aiutarti:

  • Identifica le tue abitudini: Il primo passo è identificare le abitudini che vuoi rompere. Una volta che sai quali sono, puoi iniziare a lavorare per cambiarle.
  • Stabilisci piccoli obiettivi: Non cercare di cambiare tutto in una volta. Stabilisci piccoli obiettivi realizzabili e concentrati su quelli.
  • Trova un supporto: Trovare un amico, un familiare o un terapista che ti supporti nel tuo percorso di cambiamento può essere molto utile.
  • Non mollare: Rompere le abitudini richiede tempo e fatica. Non mollare se non vedi risultati immediati. Continua a lavorare sodo e alla fine raggiungerai i tuoi obiettivi.


Se hai il coraggio di staccarti dalle tue abitudini e spiccare un salto, puoi iniziare a volare. La vita è piena di possibilità e di esperienze meravigliose che aspettano solo di essere vissute. Non aver paura di uscire dalla tua zona di comfort e di inseguire i tuoi sogni. Il mondo è tuo per prenderlo!

Ricorda:

  • Rompere le abitudini non è facile, ma è possibile.
  • Con coraggio, determinazione e supporto, puoi raggiungere i tuoi obiettivi.
  • La vita è piena di possibilità e di esperienze meravigliose che aspettano solo di essere vissute. Non aver paura di volare!



1995ALDS Gm1: DiMaggio throws ceremonial first pitch

La rivendicazione femminile del diritto di studiare

mercoledì 17 aprile 2024

La qualità della tua vita: non quello che ti accade, ma come reagisci

 Spesso ci troviamo a lamentare le circostanze avverse della vita, convinti che la nostra felicità e il nostro benessere dipendano da eventi esterni. In realtà, la chiave per una vita appagante risiede non in ciò che ci accade, ma in come scegliamo di reagire ad esso.

Il potere della nostra reazione

Immaginiamo due persone che si trovano ad affrontare la stessa difficoltà. Una di loro si lascia sopraffare dallo sconforto, si concentra sugli aspetti negativi e si sente impotente. L'altra, invece, adotta un atteggiamento proattivo, cercando di trarre un insegnamento dall'esperienza e individuando soluzioni alternative.

È evidente come la qualità della loro vita non dipenda dalla difficoltà in sé, ma da come hanno scelto di affrontarla. In entrambi i casi, infatti, è stata la loro reazione a determinare il loro destino.

Assumersi la responsabilità della propria felicità

Riconoscere il potere che abbiamo sulle nostre reazioni significa assumere la responsabilità della nostra felicità. Non si tratta di negare le difficoltà o di ignorare i problemi, ma di adottare un atteggiamento positivo e orientato alla risoluzione.

Ciò significa:

  • Sviluppare una mentalità di crescita: credere di poter imparare e crescere dalle sfide, piuttosto che sentirsi vittime delle circostanze.
  • Concentrarsi sul presente: non rimuginare sul passato o preoccuparsi eccessivamente per il futuro, ma vivere con consapevolezza il momento presente.
  • Coltivare la gratitudine: apprezzare le cose belle della vita, anche le più piccole, e non dare nulla per scontato.
  • Imparare dai propri errori: considerare le esperienze negative come opportunità di crescita e miglioramento.
  • Rimanere ottimisti: mantenere un atteggiamento positivo e speranzoso, anche di fronte alle difficoltà.

Sviluppare la resilienza

La resilienza è la capacità di superare le avversità e adattarsi alle situazioni difficili. È una qualità fondamentale per chi desidera vivere una vita piena e appagante.

Per sviluppare la resilienza possiamo:

  • Prenderci cura di noi stessi: seguire un'alimentazione sana, praticare attività fisica regolarmente e dedicare del tempo al relax e al benessere mentale.
  • Circondarci di persone positive: costruire relazioni supportive con persone che ci incoraggiano e ci sostengono.
  • Imparare dalle tecniche di coping: sviluppare strategie efficaci per gestire lo stress e le emozioni negative.
  • Concentrarsi sugli aspetti positivi: cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche nelle situazioni difficili.
  • Non mollare mai: perseverare di fronte alle sfide e non rinunciare ai propri obiettivi.

La qualità della nostra vita non è determinata da ciò che ci accade, ma da come scegliamo di reagire ad esso. Assumendo la responsabilità della nostra felicità, sviluppando una mentalità positiva e coltivando la resilienza, possiamo costruire una vita piena di significato, gioia e soddisfazione.

Ricorda, hai il potere di scegliere come reagire alle sfide della vita. Scegli di essere protagonista del tuo destino e di creare la vita che desideri.




Impegno e disincanto in Pasolini, De Andrè, Gaber e Gaetano di Annibale Gagliani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 «Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte». (Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile) 



Annibale Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di «Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale, editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica per la rivista romana «L’Intellettuale Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto», ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e Gianni Brera. 

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Sandro Mancini:La saggezza come mestiere di vivere: Montaigne ieri e oggi

SportsCentury Greatest Athletes #22: Joe DiMaggio

Oltre il destino sociale delle donne

martedì 16 aprile 2024

Al di qua delle palpebre di Roberto Shambhu

 L’onironautica o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra olandese Frederik van Eeden nel 1913 è il fenomeno per cui si prende coscienza durante il sogno del fatto di stare dormendo, e la conseguente capacità di muoversi coscientemente all’interno di un sogno. L’esperienza del sogno lucido, mai dismessa in Oriente, tornata alle nostre latitudini grazie agli interventi appunto di Frederik van Eeden, poi di Stephen LaBerge, necessitava tuttavia di ulteriori apporti, di nuove connotazioni modali. L’ opera di Shambhu colma, in tal senso, il vuoto teoretico creatosi tra divieti e imbarazzi e, soprattutto, si costituisca come una prassi vera e propria, una modalità di azione consapevole nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto Shambhu è uno che va dritto alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno ed immagine.

Cover realizzata dall’artista Roberto Shambhu

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I misteriosi BREVETTI UFO di Salvatore Pais finalmente rivelati

Una singola fiamma può accendere migliaia di candele: la gioia di condividere la felicità

 Come una singola fiamma illumina il buio con la sua luce calda e radiosa, così la felicità, quando condivisa, può accendere la gioia in cuori innumerevoli. La vera felicità non si esaurisce nel momento in cui la proviamo, ma si amplifica e si intensifica quando la doniamo agli altri.

Immaginate un mondo in cui ognuno custodisce la propria scintilla di felicità come un tesoro prezioso, nascosto e inaccessibile. Un mondo grigio e silenzioso, privo del calore e del sorriso che solo la gioia condivisa può portare. Sarebbe un mondo triste e desolato, dove la luce della felicità sarebbe soffocata dall'egoismo e dall'isolamento.

Ma per fortuna, non è questo il mondo in cui viviamo. La nostra natura umana ci spinge a condividere la felicità, a farla esplodere come fuochi d'artificio nel cielo, illuminando il volto di chi ci circonda. Un sorriso ricambiato, un abbraccio sincero, una parola di conforto: questi sono i semplici gesti che alimentano la fiamma della felicità collettiva.

Ogni volta che condividiamo la nostra gioia, non solo doniamo un momento di felicità a chi ci sta accanto, ma rafforziamo anche la nostra stessa felicità. È come accendere una nuova fiamma da quella originaria, creando una catena di luce che illumina il mondo intero.

La felicità condivisa è un moltiplicatore di gioia. Non si divide, ma si amplifica. Più persone la provano, più diventa contagiosa e potente. È come un fiume che cresce con ogni affluente, alimentando la sua forza e la sua bellezza.

Quindi, non abbiate paura di condividere la vostra felicità. Non pensate di impoverirvi donandola agli altri. Al contrario, la vostra fiamma diventerà più luminosa e splendente, illuminando il mondo con la sua luce contagiosa.

Ricordate: una singola fiamma può accendere migliaia di candele senza perdere il proprio splendore. La felicità aumenta quando la condividi.




Joe DiMaggio Baseball Career Highlights

Bolero - Luciana Savignano - 1982

La Luna - Luciana Savignano

lunedì 15 aprile 2024

Andromeda di Maria Grazia Palazzo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 Andromeda è la galassia più lontana visibile da occhi umani senza l’ausilio di strumenti di osservazione. “Occhi umani”. È la prima richiesta che colgo nello scorrere i testi di Maria Grazia Palazzo, il suo appello a un’umanità che comprende tutti, anche se la silloge è prevalentemente declinata al femminile e ha un portato di analisi sulla condizione della donna. Per disegnare e collocare tale condizione, l’autrice attraversa tempi e luoghi differenti e chiama, invoca, evoca figure diverse di donne – mitologiche, note o silenti – per formare «un alveare di voci», un nuovo esercito del dire a cui assegna le parole come armi, non di offesa ma come strumento di relazione e di consapevolezza: «certe parole lanciate/ non sono benedette ma colpi di machete» per uscire dallo «stallo dei senza parola». (Dalla prefazione di Diana Battaggia)

In copertina "Ippazia" in un disegno di Piero Angelini 

Maria Grazia Palazzo è nata nel ’68 in valle d’Itria. Avvocato e insegnante precaria. Negli ultimi anni ha intrapreso lo studio della teologia e dei diritti delle differenze e dei saperi di genere. È mamma adottiva. La sua più grande ambizione è riuscire a vivere l’ermeneutica delle differenze amorose, tenendo insieme il piano della quotidianità e quello dell’extra quotidiano

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https://www.amazon.it/Andromeda-Edizione-Maria-Grazia-Palazzo/dp/1082186473/ref=sr_1_27?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=stefano+donno&qid=1565721020&s=books&sr=1-27 

 

ILLUMINISMI. ATTUALITÀ E LIMITI DELL'ETÀ DEI LUMI - Sensibilità

THE REST OF THE STORY by Sarah Dessen | Official Book Teaser Trailer

Luca Bombassei, architect and entrepreneur

Intervista a Luca Bombassei.

Joe DiMaggio: L'eroe immortale che continua a definire l'America

 Joe DiMaggio, soprannominato "Joltin' Joe", "Yankee Clipper" e "The Chairman", è stato più di un semplice giocatore di baseball. Era un'icona, un simbolo di grazia atletica e stoica resistenza, che ha lasciato un'impronta indelebile sulla cultura popolare americana e sull'immagine dell'eroe americano.

L'eccellenza sul campo

La carriera di DiMaggio è stata costellata di successi. Tra il 1936 e il 1951, ha giocato per i New York Yankees, vincendo nove titoli di divisione, tre World Series e venendo nominato MVP per tre volte. La sua leggendaria striscia di battute consecutive da 56 partite nel 1941 è ancora un record della Major League Baseball, un'impresa considerata da molti quasi impossibile da eguagliare.

Oltre alle sue statistiche eccezionali, DiMaggio era ammirato per la sua eleganza e il suo stile di gioco impeccabile. Era un vero fuoricampo, capace di colpire la palla con potenza e precisione. La sua abilità in difesa era altrettanto impressionante, con eccezionali prese al volo e lanci precisi.

Un'icona della cultura pop

L'impatto di DiMaggio si estendeva ben oltre il campo da baseball. Era una celebrità, sposato con l'attrice Marilyn Monroe, il loro matrimonio ha catturato l'immaginazione del pubblico e li ha resi una delle coppie più famose del mondo. La sua immagine era presente ovunque, da pubblicità a film, cementando il suo status di icona culturale.

Un eroe americano

DiMaggio rappresentava l'ideale dell'eroe americano: forte, silenzioso e di successo. Era un uomo di poche parole, ma le sue azioni parlavano più forte. La sua dedizione al baseball e il suo comportamento sportivo impeccabile lo rendevano un modello per le generazioni di atleti.

Un'eredità duratura

Anche dopo la sua morte nel 1999, Joe DiMaggio continua a ispirare e affascinare. La sua storia è raccontata in libri, film e documentari. Il suo nome è sinonimo di baseball e la sua immagine è ancora utilizzata per promuovere prodotti e marchi.

L'impatto di Joe DiMaggio sulla cultura popolare americana è innegabile. Era un atleta di talento, un'icona culturale e un eroe americano. La sua eredità continua a vivere, ispirando generazioni di persone ad eccellere nello sport e nella vita.

Oltre all'eccellenza sportiva e al fascino da celebrità, DiMaggio ha avuto un impatto duraturo in altri modi:

  • Etica del lavoro: DiMaggio era noto per la sua dedizione e il suo duro lavoro. Si allenava instancabilmente e si prendeva cura del suo corpo, dimostrando che il successo richiede impegno e sacrificio.
  • Grazia sotto pressione: DiMaggio era un giocatore imperturbabile, capace di mantenere la calma e la concentrazione anche nelle situazioni più difficili. Questo comportamento ne ha fatto un modello di compostezza e sportività.
  • Umiltà: Nonostante la sua fama e il suo successo, DiMaggio è sempre rimasto umile. Non si è mai montato la testa e ha sempre trattato gli altri con rispetto.

Joe DiMaggio era più di un semplice giocatore di baseball. Era un simbolo di ciò che significa essere un americano: onesto, laborioso e di successo. La sua eredità continuerà a ispirare generazioni di persone per molti anni a venire.






Sii perseverante, paziente e aperto: il viaggio è importante quanto la destinazione

 Nella vita, come in un lungo viaggio, ci troviamo spesso ad affrontare sfide e ostacoli che mettono alla prova la nostra tenacia e la nostra capacità di resistere. In questi momenti, è facile sentirsi scoraggiati e perdere di vista il traguardo finale. Ma è proprio in queste circostanze che diventa fondamentale ricordare le parole sagge: "Sii perseverante, paziente e aperto: il viaggio è importante quanto la destinazione".

La perseveranza è la forza che ci spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà. È la capacità di non mollare mai, di rialzarsi dopo ogni caduta e di continuare a perseguire i nostri obiettivi con determinazione. Senza perseveranza, i sogni rischiano di rimanere solo tali, senza mai tradursi in realtà.

La pazienza è la virtù che ci permette di affrontare le avversità con calma e compostezza. È la capacità di accettare i tempi necessari per raggiungere i nostri obiettivi, senza cedere all'ansia o all'impazienza. La pazienza ci aiuta a maturare e a crescere come persone, insegnandoci ad apprezzare il valore del tempo e del percorso che stiamo compiendo.

L'apertura mentale è la chiave per cogliere le opportunità che si presentano lungo il cammino. È la capacità di vedere il mondo da diverse prospettive, di accettare nuove idee e di imparare dagli altri. L'apertura mentale ci rende più flessibili e adattabili, permettendoci di affrontare i cambiamenti con maggiore serenità.

Il viaggio, in questa metafora della vita, rappresenta il percorso che ci porta verso i nostri obiettivi. È un'esperienza ricca di sfide, ma anche di gioie e soddisfazioni. Ogni passo che compiamo ci avvicina alla meta e ci permette di imparare e di crescere.

La destinazione, invece, rappresenta i nostri sogni e le nostre aspirazioni. È ciò che vogliamo raggiungere nella vita. Ma è importante ricordare che il viaggio è altrettanto importante della destinazione. È durante il viaggio che impariamo, che cresciamo e che diventiamo la persona che vogliamo essere.

Quindi, non abbiate paura di affrontare le sfide e di percorrere la vostra strada con perseveranza, pazienza e apertura mentale. Ricordate che il viaggio è importante quanto la destinazione. Godetevi ogni tappa del percorso e apprezzate le esperienze che vi arricchiscono. Con il tempo e la dedizione, raggiungerete i vostri obiettivi e realizzerete i vostri sogni




La rivendicazione femminile del diritto di studiare

domenica 14 aprile 2024

Ascolta il sussurro dell'intuito: la tua bussola verso il successo

 Nel vortice caotico della vita quotidiana, spesso ci sentiamo smarriti, incerti sulla direzione da prendere. Dubbi e paure offuscano il nostro giudizio, rendendo difficile distinguere il sentiero giusto da quello sbagliato. Eppure, dentro di noi, possediamo una guida inestimabile: l'intuito.

Un sussurro che guida i nostri passi

L'intuito è quella voce silenziosa che, come un sussurro, risuona nel profondo del nostro essere. Non si esprime con parole articolate o ragionamenti logici, ma attraverso sensazioni, emozioni e immagini vivide. E' la nostra bussola interiore, capace di orientarci anche nelle situazioni più buie e complesse.

Imparare ad ascoltare

Il problema è che spesso ignoriamo questo sussurro, soffocandolo con il rumore assordante dei pensieri razionali e delle paure. Pieni di timori e incertezze, ci affidiamo unicamente alla logica, perdendo di vista la saggezza innata che risiede in noi.

Imparare ad ascoltare l'intuito richiede pratica e pazienza. Dobbiamo creare lo spazio interiore per accoglierlo, meditando, trascorrendo tempo immersi nella natura o semplicemente dedicandoci momenti di silenzio e introspezione.

Fidati del tuo intuito: conosce la via

L'intuito non è mai in errore. Conosce la via migliore per noi, anche se a volte non la comprendiamo appieno. Ci guida verso il nostro vero potenziale, spingendoci oltre le nostre zone di comfort e facendoci compiere scelte coraggiose.

Ascoltare l'intuito significa fidarsi di noi stessi, credere nel nostro valore e nella nostra capacità di discernere ciò che è giusto per noi. Significa abbracciare l'incertezza e abbandonarsi al flusso della vita, con la consapevolezza che ogni passo ci avvicina alla nostra realizzazione.

L'intuito è la chiave del successo

Le persone di maggior successo nel mondo sono quelle che hanno imparato a fidarsi del proprio intuito. Non si basano unicamente sulla logica e sull'analisi, ma integrano le loro decisioni con la saggezza interiore.

Ascoltati. Lasciati guidare dal sussurro dell'intuito. E scoprirai che la via migliore per realizzare i tuoi sogni è già dentro di te.




Lettere da una taranta di Raffaele Gorgoni (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 "Edito dalla casa editrice salentina I Quaderni del Bardo per la collana I Sassolini, “Lettere da una taranta. I ragni e la politica” è il nuovo libro firmato da Raffaele Gorgoni, giornalista Rai, scrittore e vice presidente della Fondazione Notte della Taranta. Traendo spunto da “Lettere da una tarantata” che Annabella Rossi diede alle stampe nel 1970 (ristampato in una nuova e più aggiornata versione da SquiLibri nel 2015), il giornalista salentino ha dato vita ad un curioso espediente letterario che lo vede invertire la prospettiva narrativa dando voce a Lycosa Tarantola, il ragno a cui affida “figurativamente” la scrittura di novantanove lettere nelle quali ricostruisce le connessioni che hanno caratterizzato il rapporto tra il Festival de La Notte della Taranta e la politica. Il ragno fa sentire la sua voce critica, dopo aver atteso vent'anni in silenzio, vent’anni in cui è stato testimone e protagonista involontario di un fenomeno senza precedenti in Italia che lo ha trasformato in un marchio, in un logo stilizzato di un prodotto da vendere, ma anche di successi e sconfitte, di luci e di ombre. Le poco più di duecento pagine del volume scorrono a ritmo serrato portandoci dalle prime osservazioni sul tarantismo agli studi del fenomeno da parte di Ernesto De Martino, dalla sua progressiva scomparsa con le emigrazioni verso il Nord e l’emancipazione delle donne alla riemersione della tradizione con la riproposta negli anni Settanta. Entrando nel vivo del libro con l’analisi della genesi de La Notte della Taranta, la scrittura di Gorgoni si fa sempre più tagliente, incisiva ed ironica, consentendo al ragno di togliersi tanti “sassolini dalle scarpe” con la leggerezza e la libertà di chi non può essere accusato di essere di parte" (Salvatore Esposito su Blog Folk). 

Raffaele Gorgoni giornalista Rai, è autore di romanzi di successo nazionale e internazionale.
Immagine di copertina opera di Paola Scialpi 

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"Meditazioni sulla felicità pubblica" a cura di Mario Ricciardi

Joe DiMaggio: L'Eredità Sportiva di un'Era d'Oro del Baseball

 Joe DiMaggio, soprannominato "Joltin' Joe" e "Yankee Clipper", è stato un leggendario giocatore di baseball americano che ha lasciato un'impronta indelebile su questo sport. La sua carriera stellare, caratterizzata da una combinazione unica di potenza, grazia e tenacia, lo ha reso un'icona non solo per i New York Yankees, ma per l'intero panorama del baseball.

Nato a San Francisco, California, nel 1914, DiMaggio ha esordito con gli Yankees nel 1936. Da subito, ha impressionato il mondo con il suo talento eccezionale. La sua abilità nel battere era leggendaria, con una media in carriera di .325 e 361 fuoricampo. Era un corridore veloce e un difensore eccezionale in campo esterno, guadagnandosi ben tredici Guanti d'Oro.

Ma ciò che rese DiMaggio veramente speciale fu la sua incredibile striscia di battute consecutive. Nel 1941, stabilì un record che resistette per 37 anni, raggiungendo 56 partite consecutive con almeno una valida. Ancora oggi, questo record è considerato uno dei più grandi traguardi individuali nella storia dello sport.

Oltre alle sue prodezze sportive, DiMaggio era anche un'affascinante figura pubblica. Il suo matrimonio con la famosa attrice Marilyn Monroe lo rese ancora più famoso, cementando la sua immagine di eroe sportivo e sex symbol.

L'eredità di Joe DiMaggio nel baseball americano è immensa. Ha infranto record, ispirato generazioni di atleti e contribuito a rendere il baseball uno degli sport più popolari d'America. La sua classe, la sua sportività e il suo impegno per l'eccellenza lo hanno reso un modello di comportamento sia dentro che fuori dal campo.

DiMaggio è scomparso nel 1999, ma la sua leggenda continua a vivere. È ancora oggi considerato uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi, un'icona che ha plasmato l'identità stessa di questo sport. La sua influenza sul baseball si sente ancora oggi, e il suo nome continuerà a risuonare per le generazioni a venire.

Oltre alle sue statistiche di gioco e ai record infranti, ecco alcuni aspetti che contribuiscono all'eredità duratura di Joe DiMaggio:

  • Il suo stile di gioco: DiMaggio era un giocatore completo, capace di eccellere in ogni aspetto del gioco. Era un battitore potente, un corridore veloce, un difensore eccezionale e un buon lanciatore.
  • La sua etica del lavoro: DiMaggio era noto per la sua dedizione e il suo impegno per il miglioramento. Si allenava instancabilmente e si prendeva cura del suo corpo per essere sempre al meglio in campo.
  • Il suo carisma: DiMaggio era una figura carismatica che attirava i tifosi con la sua personalità affascinante e il suo atteggiamento umile. Era un vero ambasciatore del baseball e dello sport in generale.
  • Il suo impatto sulla cultura popolare: DiMaggio era una celebrità oltre il mondo del baseball, grazie al suo matrimonio con Marilyn Monroe e alla sua presenza nei media. La sua immagine divenne un simbolo della cultura americana degli anni '40 e '50.

In definitiva, Joe DiMaggio è stato un gigante del baseball che ha lasciato un'eredità indelebile su questo sport. La sua influenza si sente ancora oggi e il suo nome continuerà a essere sinonimo di grandezza per generazioni di appassionati di baseball.





Twin Peaks Star Kyle Maclachlan Returns to Sci-Fi Roots in New Series 'Fallout’ | This Morning

David Lynch directing Kyle MacLachlan in Twin Peaks Season 3

Oltre il destino sociale delle donne

sabato 13 aprile 2024

Sostenibilità del 'digitale': gli aspetti ambientali

Inside the Artist's Studio: Simonette Quamina

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Alzati con determinazione, vai a letto con soddisfazione: La guida di un Life Coach per una vita appagante

"Alzati con determinazione, vai a letto con soddisfazione" è un motto potente che racchiude la filosofia di una vita vissuta al massimo. Non si tratta solo di svegliarsi presto e andare a letto tardi, ma di approcciare ogni giorno con uno scopo chiaro e di trarre il massimo da ogni momento. In questo articolo, in qualità di Life Coach di livello internazionale, ti guiderò attraverso i principi chiave per tradurre questo motto in realtà e creare una vita appagante e ricca di significato.

 

1. Trova la tua direzione

 

Il primo passo per vivere una vita con determinazione e soddisfazione è scoprire cosa ti appassiona veramente. Quali sono i tuoi valori più profondi? Quali sono i tuoi sogni e obiettivi? Una volta che hai una chiara idea di ciò che conta per te, puoi iniziare a indirizzare le tue energie e il tuo tempo verso ciò che ti porta vera gioia e realizzazione.

 

2. Stabilisci obiettivi concreti

 

I sogni sono importanti, ma sono gli obiettivi concreti che danno loro vita. Trasforma i tuoi sogni in passi realizzabili definendo obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e temporizzabili (SMART).

 

Suddividi i tuoi obiettivi più grandi in obiettivi più piccoli e gestibili, e stabilisci scadenze realistiche per raggiungerli. Celebra ogni traguardo raggiunto, non importa quanto piccolo, per mantenere alta la tua motivazione.

 

3. Sviluppa una routine mattutina ispiratrice

 

Il modo in cui inizi la giornata detta il tono per il resto. Una routine mattutina ben strutturata può aiutarti a sentirti energico, concentrato e pronto ad affrontare le sfide della giornata.

 

Inizia la giornata con attività che ti nutrono sia fisicamente che mentalmente, come fare esercizio fisico, meditare o praticare la gratitudine. Dedica del tempo a pianificare la giornata e a concentrarti sui tuoi obiettivi principali.

 

4. Affronta le tue sfide con coraggio

 

La vita è piena di ostacoli e imprevisti. La vera determinazione si manifesta non nell'assenza di difficoltà, ma nella capacità di superarle con coraggio e tenacia.

 

Non aver paura di fallire. Ogni fallimento è un'opportunità per imparare e crescere. Impara dai tuoi errori, rialzati e ricomincia con ancora più determinazione.

 

5. Coltiva la gratitudine

 

La gratitudine è un potente antidoto alla negatività e un catalizzatore per la felicità. Prenditi del tempo ogni giorno per apprezzare le cose belle della tua vita, grandi e piccole.

Concentrati sugli aspetti positivi della tua vita e sulle persone che ti rendono felice. Esprimi la tua gratitudine agli altri e tieni un diario della gratitudine per annotare le cose per cui sei grato.

 

6. Prenditi cura di te stesso

 

Non puoi dare il meglio di te se non ti prendi cura di te stesso. Assicurati di dormire a sufficienza, mangiare cibi sani e fare esercizio regolarmente.

Trova il tempo per attività che ti rilassano e ti ricaricano, come trascorrere del tempo nella natura, praticare yoga o ascoltare musica.

 

7. Circondati di persone positive

 

Le persone con cui ti circondi hanno un profondo impatto sul tuo umore e sulla tua motivazione. Scegli di trascorrere del tempo con persone positive, supportive e che ti ispirano.

Evita le persone negative e che ti tirano giù. Circondati di persone che credono in te e nei tuoi sogni.

 

8. Dai un contributo al mondo

 

Trova un modo per dare un contributo positivo al mondo, anche se piccolo. Aiuta gli altri, fai volontariato per una causa che ti sta a cuore o semplicemente sii gentile con le persone che incontri.

Fare la differenza nella vita degli altri ti darà un senso di scopo e soddisfazione.

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Le relazioni personali di Joe DiMaggio al di fuori del campo da gioco

 Joe DiMaggio, leggenda del baseball conosciuta come "Joltin' Joe", non era solo un fenomeno sul diamante. La sua vita privata, costellata di relazioni intense e spesso drammatiche, ha catturato l'attenzione del pubblico quanto le sue imprese sportive.

Marilyn Monroe: L'amore più iconico

La relazione più famosa di DiMaggio fu senza dubbio quella con la bionda bombshell Marilyn Monroe. Il loro matrimonio nel 1952 fu un evento mediatico sensazionale, ma la loro unione durò solo nove mesi. La loro relazione tumultuosa, caratterizzata da gelosia e incompatibilità, è diventata un simbolo di amore tormentato e bellezza sfiorita.

Le altre relazioni

Prima di Marilyn, DiMaggio era stato sposato con l'attrice Edith Banks dal 1939 al 1943. Il loro matrimonio, terminato con il divorzio, fu segnato da problemi di comunicazione e incomprensioni.

Dopo la Monroe, DiMaggio ebbe relazioni con diverse donne, tra cui l'attrice Lana Turner e la cantante Zsa Zsa Gabor. Queste relazioni, seppur intense, non ebbero la stessa risonanza mediatica del suo matrimonio con la Monroe.

Un uomo complesso e riservato

DiMaggio era un uomo complesso e riservato, spesso restio a condividere i dettagli della sua vita privata con il pubblico. La sua immagine pubblica era quella di un atleta stoico e determinato, ma dietro questa facciata si nascondeva un uomo sensibile e vulnerabile, alla ricerca di amore e stabilità.

L'eredità di DiMaggio

Le relazioni personali di DiMaggio hanno contribuito a renderlo un'icona non solo del baseball, ma anche della cultura popolare. La sua storia d'amore con Marilyn Monroe è ancora oggi fonte di fascino e ispirazione per molti. Al di là dei gossip e degli scandali, DiMaggio rimane uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport e nella cultura americana.




“THE DOORS” - The Doors Em direção ao próximo bar de whisky: Com discografia atualizada em apêndice di Giuseppe Calogiuri (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 É preciso ter coragem. Sim, é preciso ter muita coragem para pedir para eu escrever o prefácio de um livro que fala sobre uma banda dos anos ’60. Isso porque, inclusive para você que está lendo, qual é o primeiro pensamento que vem à sua mente? Com certeza umas daquelas bandas de insuportáveis hippies malucos, pacifistas, lerdos e sem sal do estilo de Mamas&Papas ou Jefferson Airplane (tenho certeza disso). Felizmente, mesmo naqueles anos terríveis do ponto de vista musical, algumas estrelas apareciam na escuridão. E, talvez, uma estrela brilhou mais que todas: a estrela do The Doors! E é exatamente sobre esta estrela que este livro fala, ou melhor, narra. E Giuseppe Calogiuri, conhecendo meu ponto fraco, soube encontrar o meio e a coragem certa. Mas, vamos começar pelo começo...No dia 4 de janeiro de 1967, The Doors lançou seu primeiro álbum auto-intitulado. Não se tratava de um ano qualquer. Aquele 1967 marcaria para sempre a historia dos Estados Unidos, antes, e do inteiro mundo ocidental, depois. Há alguns anos, as forças armadas de Whashington lutavam numa guerra não oficial longe de casa. Desde o início de seu mandato presidencial, o “progressista” John F. Kennedy começara a recrutar os garotos de seu País para jogá-los do outro lado do mundo. The Golden One (citando The Human League), filho de uma família que se enriqueceu desproporcionalmente graças ao comércio ilegal de álcool, afundou os Estados Unidos na lama do Vietnã. Seu sucessor, Lyndon B. Johnson, continuou o trabalho. Ou melhor, levou a guerra à consequências extremas.No dia 7 de agosto de 1964, o Congresso americano aprovou a H.J. Res. 1145 (mais conhecida como a “Resolução do Golfo de Tonkin”) e entregou ao Presidente Kennedy um cheque em branco para levar as tropas americanas onde ele considerasse necessário. Foi o começo da presidência imperial. Foi também o início, na prática, do recrutamento obrigatório para os jovens americanos. Aquela carne fresca era necessária. Era essencial para lutar nos pântanos e nas selvas do sudeste da Ásia. Em 1968, haveria 500.000 soldados empregados no Vietnã (com infiltração também no Camboja e Laos para perseguir os charlie).Neste clima, as universidades eram as instituições mais afetadas pela guerra. Os garotos que "ganhavam" a loteria maligna do recrutamento, tinham apenas três opções: 1) aceitar o alistamento; 2) fugir, talvez no Canadá (como Jack Nicholson); ou 3) escolher o caminho da objeção de consciência. A terçeira opção era uma escolha difícil, colocava o individuo fora da sociedade e, por isso, requeria muita coragem. Um campeão esportivo que se encontrava no topo da sua carreira recusou o alistamento várias vezes e, em 20 de junho de 1967, foi julgado culpado por traição. Aquele homem era Muhammad Ali!Um novo caminho tinha que ser encontrado. E a música era fundamental como meio de agregação para todos aqueles que queriam fazer alguma coisa (...) (Por Daniele De Luca)

 tradução por Ilaria Bisanti Diretora Accademia Italiana Pellegrini

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