Se c’è una cosa che mi fa battere il cuore ogni volta che penso al panorama dei mecha, è Getter Robot. Non è solo un manga o un anime: è un’esplosione di energia primordiale, un inno alla ribellione e alla forza dell’umanità. Creato nel 1974 da Go Nagai e Ken Ishikawa, Getter Robot ha praticamente inventato il concetto di robot combinabili – sì, quei momenti epici in cui tre veicoli si fondono in un colosso d’acciaio gridando “CAMBIO GETTER!”. Ma oggi voglio portarvi nel cuore di questa saga, fino a uno dei suoi picchi più folli: Shin Getter Robo. Pronti a farvi travolgere dai Raggi Getter? Andiamo!
Partiamo dalle basi. Getter Robot ci presenta tre piloti tostissimi – Ryoma Nagare, Hayato Jin e Musashi Tomoe – che combattono contro il Regno dei Dinosauri, una civiltà sotterranea evoluta e incazzata. Il loro asso nella manica? Il Getter Robo, una macchina alimentata dai misteriosi Raggi Getter, una forza cosmica tanto potente quanto inquietante. Il manga originale è un tripudio di azione, violenza e quel sapore anni ’70 che ti fa sentire il peso di ogni pugno. L’anime, mandato in onda nello stesso anno, ha dato vita a queste battaglie con un’animazione cruda e un’energia che ti incolla allo schermo. È il super robot per eccellenza: niente fronzoli, solo botte e urla!
Ma poi arriva Shin Getter Robo, e tutto cambia. Introdotto nel manga Getter Robo Go (1991-1993) e poi esploso in pieno con il suo omonimo manga del 1996-1999, Shin Getter è il livello successivo. Non è solo un upgrade estetico – anche se, ammettiamolo, quel design con le ali da pipistrello e il verde acido è pura poesia visiva. È una bestia instabile, un concentrato di potenza che sembra quasi avere una volontà propria. Qui non si tratta più solo di combattere mostri: i Raggi Getter iniziano a mostrare il loro lato oscuro, un’energia che potrebbe evolversi oltre l’umanità stessa, fino a diventare il temuto Getter Emperor, un’entità capace di divorare pianeti. È un’idea che ti fa venire i brividi, vero?
Penso a Shin Getter come al momento in cui la saga smette di essere solo “divertimento con robot giganti” e diventa qualcosa di più profondo. Ken Ishikawa, il vero genio dietro questa evoluzione, ci porta a chiederci: cosa succede quando dai a degli esseri umani un potere che non possono controllare? Nel manga Shin Getter Robo, vediamo Ryoma e Hayato affrontare non solo nemici alieni insettoidi dal futuro, ma anche le conseguenze devastanti dei loro stessi strumenti. La caduta dell’Istituto Saotome, la mutazione del Getter Dragon… è un caos apocalittico che ti lascia a bocca aperta.
E poi ci sono gli OVA, perché non possiamo non parlarne! Getter Robo Armageddon (1998) ci mostra uno Shin Getter in azione post-apocalittica, con un nuovo pilota, Go, che si unisce ai veterani. È un delirio di animazione retrò e colpi di scena – tipo il ritorno di Ryoma con il Black Getter, che è puro hype. Poi c’è Shin Getter Robo vs Neo Getter Robo (2000), un omaggio alla saga con un vibe più classico ma sempre carico di adrenalina. Insomma, Shin Getter non è solo un robot: è il simbolo di una saga che osa spingersi oltre, che ti prende per il colletto e ti urla “SVEGLIATI, QUESTO È IL VERO MECHA!”.
Se non avete mai toccato con mano Getter Robot, vi consiglio di partire dal manga originale per sentire le vibrazioni di quell’epoca selvaggia, poi saltate su Getter Robo Go e Shin Getter Robo per vedere dove Ishikawa ha portato la sua visione. Gli OVA? Perfetti per un assaggio veloce e spettacolare. Io, personalmente, ho un debole per la scena in Armageddon dove Shin Getter si scatena contro gli Invaders – mi dà ancora i brividi ogni volta!
E voi? Avete un Getter preferito? Vi siete mai chiesti cosa fareste con il potere dei Raggi Getter? Fatemi sapere nei commenti, perché questa è una di quelle serie che merita di essere vissuta e discussa fino all’ultimo bullone! (s.d.)
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