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martedì 24 marzo 2020
lunedì 23 marzo 2020
Mi lamento della mia immaginazione di Michail Kuz’min (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Michail
Savel’evič Kuz’min è nato nel 1949 a Leningrado/Pietroburgo, dove vive tuttora.
Ha studiato psicologia nell’ateneo della sua città. È poeta, critico
letterario, giornalista. Negli anni Settanta e Ottanta del Novecento è stato
tra i fondatori della scuola leningradese dei caricaturisti con V. Bogorad,
L.Pesok V.Billevic e B Petrušanskij. È stato tradotto nelle principali lingue
europee. Suoi testi sono apparsi in traduzione italiana nelle riviste
“L’immaginazione”, “Hebenon”, “Fermenti”, “Poesia”. Michail Kuz’min1 dichiara:
“La parola ‘comporre’ è troppo volitiva, costruttiva... Preferisco la parola
‘giungere’. Cosicché non occorre inventare nulla. I pensieri giungono e se ne
vanno... Alcuni si riescono a catturare e a mettere in un acquario, in una
piscina... Sono pesciolini-aforismi, esistono da più di mille anni. È molto
difficile allevare una nuova razza di pensieri. Penso che sia anche
impossibile. Semplicemente catturo i pensieri che mi sono piaciuti, poi tento
di vivere con essi...” Come ha scritto Fabrizio Caramagna, gli aforismi di
Kuz’min sono tra i più importanti nell’ambito contemporaneo mondiale. L’opera
di Kuz’min offre la possibilità di percepire il vasto spettro espressivo degli
aforismi. Spicca l’effetto shock: fa deragliare, crollano gli schemi. Gli
aforismi possono essere lievi, sentimentali, ma è sempre presente l’ironia,
talora ben celata. Sono come fermenti: eccitano il pensiero, inducono processi
creativi. (Paolo Galvagni)
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L’assioma del vuoto (Cosmo-Agonia/Noi Due) di Gianpiero Berardi (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Questo
uso pitagorico della parola, se posso azzardarmi, conferma, esaltandola, la
capacità della lingua poetica di proporsi come il più efficace strumento di
lettura della nostra ormai formattata realtà quotidiana; il più ricco e fecondo
giacimento di mondi vissuti al quale attingere nuovi codici di azione e di vita.
(Dalla prefazione di Pasquale Vitagliano)
Gianpiero
Berardi è nato a Ivrea nel 1975. Vive a Terlizzi (Bari) fin dalla prima
infanzia ed esercita la professione di medico radiologo dal 2007. Si è
cimentato con la poesia fin dell'adolescenza. Questa è la sua prima
pubblicazione.
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L’immagine
della copertina è di Valentina Sigrisi
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