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lunedì 8 giugno 2020
domenica 7 giugno 2020
Vorrei mettere il mondo in carta di Giorgia Colucci (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Cerco rime/ per sfuggire/ alla banalità/ (e nulla è più banale che dirlo)”, così scrive Giorgia Colucci nella poesia che dà il titolo alla sua prima raccolta poetica. Una scrittura matura quella di Colucci, tesa alla ricerca della rima. La rima come punto di fuga alla contemporaneità in cui i sogni fuggono in avanti per non essere ingabbiati da menti vecchie. In Giochi di parole scrive: “Non siate versi/ tronfi e vanitosi/ che si declamano/ da soli/ a platee dormienti./ Dite quel che vi pare”. Una riflessione sulla scrittura, sul suo ruolo salvifico e consolatorio, ancora in Ad Amarante: “Prendo la penna in mano,/ rendo impermeabile l’inchiostro, la carta/ che cola in rivoli nella testa,/ senza connessione./ A fiume,/ oppongo fiume/ in una scialuppa di fiume”. Una scrittura che rimanda al classicismo, ma che vive il suo presente attraverso le tematiche che affronta, da quelle dei migranti, come in Madina, fino alle riflessioni sul ruolo femminile. La giovane autrice afferma i suoi valori nelle poesie dedicate alla famiglia, ai nonni, alla madre. Le sue poesie hanno una struttura solida, ma ricercata nel linguaggio che si proietta dal passato al futuro con l’uso dell’apocope, come in Atroce attesa: “Atroce attesa,/ pigiati nelle carni/ ce ne stiam/ senza difesa./ Respiro su respiro/ Mischiam le ossa,/ volti estranei/ condividono la fossa. (Elisa Longo)
Nata a Tradate nel 1998, Giorgia Colucci vive a Vedano Olona, nella provincia di Varese. Appassionata di lettura e di storie sin dall’infanzia, inizia ben presto a coltivare la passione per la poesia, vincendo nel 2010 un premio assegnato dal Comune di Locate Varesino per il componimento Questo amore di animale. Pubblica poi nel 2015 la poesia Ricordo di mia madre per l’antologia di Sensoinverso Edizioni Nessun dannato orologio. Giorgia inoltre si confronta con il giornalismo, ottenendo nel 2012 una menzione di merito al premio Severo Ghioldi. La scrittura è compagna di Giorgia anche durante gli anni al Liceo Classico Cairoli di Varese, nei quali pubblica poesie e articoli cinematografici su alcuni blog e sul giornale scolastico. Arricchisce inoltre la sua esperienza artistica anche come attrice teatrale e aiuto regista, mettendo in scena con una compagnia di amici diversi spettacoli. Oggi Giorgia studia Comunicazione, media e pubblicità presso l’università IULM di Milano. Da inguaribile sognatrice scrive ancora poesie e per il Natale 2018 pubblica il racconto Un insolito cucciolo nella raccolta, targata i Quaderni del Bardo Edizioni, XXL Mas. Racconti per un altro natale. Ogni volta che può cerca di esplorare il mondo con storie o viaggi e continua la sua attività giornalistica al microfono della radio universitaria, parlando di attualità e di rock’n’roll. Collabora inoltre con alcune testate d’informazione, sport, cinema e cultura.
Guendalina Ebelli - Nata a Varese nel 1999, dopo aver concluso gli studi classici attualmente frequenta il corso di Ricerca biotecnologica in medicina. Coltiva peró la passione per la fotografia da autodidatta, arricchendo la sua formazione con un corso base. Nel 2018 é fotografa di scena per il Laboratorio Teatrale del Liceo Classico Ernesto Cairoli e attualmente collabora con la compagnia teatrale dell'autrice. (autrice della foto di copertina)
curatela editoriale Valentina SansòInfo link
sabato 6 giugno 2020
Spariamo ai mandanti di Nunzio Festa (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Il titolo ha sapore di vendetta. O di giustizia. Di una sentenza pronunciata tra pene e colpe da espiare. Intanto si leggono i versi di Nunzio Festa, “Spariamo ai mandanti” e nel mentre, le parole in canna danzano a ritmi vorticosi. Ritmati.” (dalla prefazione di Alessandra Peluso)“
Un’antologia di versi realistica e visionaria allo stesso tempo, nella quale il poeta con la sua anima intatta racconta, denuncia, illumina la conflittualità dei rapporti umani della nostra civiltà. Nunzio Festa vive non di emozioni ma di sentimenti.” (da una nota di Giovanna Giolla)
“Spariamo ai mandanti” è, già di per sé, titolo che avverte del proposito di raschiare a condanna il mercato dell’involuzione per così rendere all’uomo una salvifica sua impronta solitaria di modo che sappia dissetarsi nella tenerezza che resiste quale aria nutriente al contrattacco dell’inedia. (da una nota di Daìta Martinez)
Info link
venerdì 5 giugno 2020
Involuzione della specie di Luisa Bolleri (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Nelle sue narrazioni, l’autrice affronta temi di grande impatto emotivo, quali il disagio mentale, lo stalking, l’abbandono di un figlio, la pedofilia, la violenza sulle donne, il rapporto tra vivi e morti. Anche le sue poesie ricalcano i temi del disagio e della spersonalizzazione dell’individuo, smarrito in una società sempre più ostile. Prefazione di Alessandro Vergari. Collana Z a cura di Nicola Vacca
Luisa Bolleri vive a Empoli con la sua famiglia. Scrive romanzi, racconti e poesie, collaborando con alcune riviste letterarie. È membro di giuria in premi letterari. Ha pubblicato i romanzi: Quella notte, Ibiskos Ed.Risolo, 2011; L’incubo, Leonida Edizioni, 2013; Il tunnel, Ibiskos Ed.Risolo, 2013; Pioggia, Leonida Edizioni, 2015; Il vento e il silenzio, Ibiskos Ed.Risolo, 2015; Il presagio, Leonida Edizioni, 2016; Recentemente è uscita la raccolta di racconti “Precipitare”, Leonida Edizioni, 2019
Info link
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