Sono pochi i ricercatori che possono e sanno approcciarsi al tema
della magia con la dovuta serietà affinché questo non sfoci nel
qualunquismo, nell’ovvio, nel ridicolo persino. In questo Saggio
l’autore Andrea Antonello Nacci affronta il tema della Magia Caotista
con metodica e logica ineccepibili, approcciandosi con la dovuta
freddezza di chi intende creare un’opera in grado si di trasmettere
conoscenze e sensazioni intense, ma senza che la stessa sfoci nel
frivolo sensazionalismo che fa tanto bene al commercio e poco
all’evoluzione della coscienza umana. É veramente possibile raggiungere
il cuore della dottrina magica e restare comunque curiosi come fanciulli
che osservando la crisalide nel suo stato di morte apparente,
fantasticano sul colore delle ali della futura farfalla? A mio avviso
si, e se ciò non dovesse verificarsi, allora il mago avrebbe certamente
fallito nel suo cammino di crescita e consapevolezza. Stregoni, Maghi,
Semidei, sono gli attori sull’invisibile scacchiera del destino,
entrambi accomunati dall’aver percorso, o star percorrendo, il medesimo
sentiero. Personalmente reputo quest’opera un’importante guida capace di
informare non solo la parte cosciente del lettore ma anche la sua parte
inconscia, fornendo così quell’input in grado di ravvivare la sacra
fiamma della consapevolezza superiore, spesso ridotta ad una flebile
favilla per colpa di forze esterne che, saggiamente sguinzagliate,
riescono a legare gli uomini con invisibili legacci. (dall’introduzione
di Mario Contino)
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