Un classico della letteratura, opera del più importante scrittore nativo americano. Dimenticato qui da noi, L’ultimo giorno di Jim Loney è il capolavoro di Welch: uno sguardo unico sul mondo dei nativi, condannati dal destino e relegati ai margini della società. Una prosa scarna e toccante, un romanzo straordinario sulla perdita dei propri diritti e sull’autodistruzione.
Jim Loney è un sangue misto. Respinto dal padre
bianco e incapace di riscoprire le origini della madre nativa americana,
Loney è estraneo a entrambe le comunità e conduce un’esistenza
solitaria in una cittadina del Montana. Preda di sogni inquietanti,
Loney è perseguitato dalle visioni di un nero uccello di malaugurio.
Nonostante i suoi tormenti, Jim è un giovane gradevole e non fatica a
conquistarsi l’affetto di coloro che lo circondano, non riuscendo
tuttavia a ricambiare le offerte di amicizia e di amore. Rhea, la sua
ragazza, non può consolarlo e Kate, sua sorella, non riesce a farsi
strada nel suo mondo. Si ritrova così costretto ad affrontare un viaggio
interiore che potrebbe condurlo o alla scoperta di sé o
all’autodistruzione.
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