Ercole Pignatelli: un nome che vibra di storia e genio. Nato a Lecce nel 1935, questo maestro vivente ha preso i colori del Sud e li ha portati a danzare nelle strade di Brera a Milano. Immaginatevi un ragazzo che si ritrova a chiacchierare con giganti come Lucio Fontana, Piero Manzoni o Salvatore Quasimodo – vi rendete conto dell’energia di quegli incontri? Io sì, e mi dà i brividi solo a pensarci!
Tutto inizia con un Premio San Fedele nel ’54 – Carlo Carrà dice ‘Questo è un talento vero’ – e da lì Pignatelli non si ferma più. Le gallerie di Cardazzo, le Biennali di Venezia (’78 e 2011), e opere che oggi vivono ovunque: San Francisco, Tokyo, Buenos Aires, il Castello Sforzesco. I suoi quadri? Un’esplosione di vita, un mix di linee che ti catturano e colori che ti parlano.
E poi c’è la sua famiglia: tre figli – Luca, Francesco, Daniele – che portano avanti quel fuoco creativo. A 90 anni, Ercole dipinge ancora a Milano, e io mi chiedo: come fa a non stancarsi mai di creare? Ditemi voi: avete mai visto un suo lavoro dal vivo? Io sono innamorato di come mescola figurazione e astrazione – sembra che ogni pennellata racconti una storia.
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