Se c’è un film che ha preso il mito di Re Artù e lo ha trasformato in un’epopea oscura, viscerale e indimenticabile, quel film è Excalibur (1981). Diretto da John Boorman, questo capolavoro non è solo un racconto di cavalieri, spade magiche e amori proibiti: è un viaggio nel cuore del mito, tra nebbia, sangue e una colonna sonora che ti fa sentire il peso di Camelot sulle spalle. Con un cast stellare, una fotografia che sembra dipinta da un poeta e un’atmosfera che mescola sogno e incubo, Excalibur è il film che ogni appassionato di fantasy dovrebbe vedere almeno una volta. Preparatevi a cavalcare verso Avalon: vi racconto perché questo film è un cult immortale e vi svelo qualche curiosità che vi farà innamorare ancora di più.
- Un Tono Cupo e Mitologico: Boorman non edulcora il mito. Qui non ci sono eroi senza macchia: Artù è umano, fallibile, e i suoi cavalieri sono tormentati da desideri e dubbi. La magia è selvaggia, quasi demoniaca, e Merlino è un trickster più che un saggio benevolo.
- La Fotografia e la Regia: Ogni inquadratura è un dipinto. La nebbia delle battaglie, l’armatura scintillante dei cavalieri, il verde surreale delle foreste: Boorman usa colori e luci per creare un mondo che sembra sospeso tra realtà e sogno. La scena in cui Artù estrae Excalibur è pura poesia visiva.
- Il Cast Stellare: Nigel Terry regala un Artù che evolve da ragazzo insicuro a re tragico. Nicol Williamson è un Merlino folle e magnetico, mentre Helen Mirren come Morgana è pura elettricità. E poi ci sono giovani talenti come Liam Neeson e Patrick Stewart, che interpretano cavalieri secondari ma lasciano il segno.
- La Colonna Sonora: Wagner e Carl Orff dominano la colonna sonora, dando un’epicità operistica a ogni scena. Il “Carmina Burana” durante le battaglie è un pugno nello stomaco.
- Le Scene di Battaglia: Brutali, caotiche, realistiche. Boorman usò cavalli da polo, più piccoli e agili, per rendere i combattimenti dinamici. Il clangore delle spade e il fango sotto gli zoccoli ti fanno sentire in mezzo alla mischia.
- Max von Sydow come Merlino? Originariamente, Boorman voleva Max von Sydow per il ruolo di Merlino. Sarebbe stato incredibile, ma Nicol Williamson ha portato una teatralità unica che rende il personaggio indimenticabile.
- Il Corvo e l’Occhio di Pecora: Per una scena in cui un corvo mangia un occhio di pecora (sì, è inquietante come sembra), la troupe ha lasciato una telecamera accesa per giorni, aspettando che l’uccello facesse il suo “lavoro”. Dedizione o follia? Forse entrambe.
- Un Set Familiare: Boorman girò il film in Irlanda, vicino casa sua, e coinvolse persino i suoi figli in piccoli ruoli. Questo dà al film un’atmosfera intima, nonostante l’epicità.
- Un’Influenza Duratura: Excalibur ha ispirato generazioni di registi e scrittori. Senza questo film, forse non avremmo avuto Il Signore degli Anelli di Peter Jackson o Game of Thrones. La sua visione del fantasy è stata rivoluzionaria.
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