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martedì 29 luglio 2025

"Lottery!": Quando la Fortuna Porta Più Problemi che Gioia

 Negli anni '80, un periodo d’oro per le serie TV che celebravano il sogno americano con un pizzico di ottimismo e una spruzzata di dramma, Lottery! (1983-1984) si distinse come una gemma tanto affascinante quanto sottovalutata. Creata da Rick Rosner e trasmessa su ABC per una sola stagione di 17 episodi, questa serie antologica combinava commedia, dramma e un tocco di riflessione sociale, esplorando il sogno universale di vincere alla lotteria e le sue imprevedibili conseguenze. Con protagonisti Ben Murphy nei panni di Patrick Sean Flaherty e Marshall Colt in quelli di Eric Rush, Lottery! non era solo uno show sulla fortuna, ma una lente d’ingrandimento sulle complessità della natura umana quando si scontra con una ricchezza improvvisa.

Una Premessa Semplice, ma Ricca di SfumatureLa trama di Lottery! ruota attorno a una coppia di personaggi fissi: Patrick Sean Flaherty, un rappresentante della fittizia Intersweep Lottery, e Eric Rush, un agente dell’IRS (l’equivalente americano dell’Agenzia delle Entrate). Il loro compito? Rintracciare i vincitori della lotteria, verificare l’autenticità dei biglietti, consegnare un assegno milionario (insieme a una busta con 5.000 dollari in contanti) e, nel caso di Rush, assicurarsi che lo “Zio Sam” riceva la sua parte in tasse. Ogni episodio, ambientato in una diversa città degli Stati Uniti, presenta due o tre storie di vincitori, interpretati da guest star, le cui vite vengono stravolte dall’improvvisa ricchezza. Ma, come recita il disclaimer finale di ogni episodio, “la lotteria Intersweep è puramente fittizia” una precisazione necessaria in un’epoca in cui le lotterie non erano legali in tutti gli stati americani.Quello che rende Lottery! unico non è solo la premessa, vagamente ispirata a serie come The Millionaire (dove un misterioso benefattore regalava somme di denaro a sconosciuti), ma il modo in cui esplora le conseguenze emotive e sociali della vincita. La serie non si limita a celebrare la fortuna, ma si addentra in ciò che accade dopo: invidie, conflitti familiari, dilemmi morali e, spesso, guai inaspettati. Come suggerisce il testo di ispirazione, “i milioni provocano più preoccupazioni che felicità”, e Lottery! costruisce le sue storie su questa tensione, alternando momenti di leggerezza a riflessioni più profonde.I Protagonisti: Un Duo DinamicoPatrick Flaherty, interpretato da Ben Murphy (noto per Alias Smith and Jones), è il cuore pulsante dello show. È un personaggio empatico, un po’ idealista, che si avvicina ai vincitori con entusiasmo, ma anche con la consapevolezza che il suo ruolo non si limita a consegnare un assegno. Spesso si trova a fare da mediatore in dispute chi è il vero proprietario del biglietto vincente? o a offrire supporto quando la vincita scatena caos nelle vite dei fortunati. Murphy porta al personaggio un carisma naturale, rendendo Flaherty una figura che bilancia professionalità e umanità.Eric Rush, interpretato da Marshall Colt, è il contraltare pragmatico. Come agente dell’IRS, il suo compito è garantire che i vincitori adempiano ai loro obblighi fiscali. Ma Rush non è solo un freddo burocrate: spesso si lascia coinvolgere nelle vicende personali dei vincitori, mostrando un lato umano che arricchisce il dinamismo del duo. Colt, con il suo approccio sobrio ma non privo di ironia, rende Rush un personaggio complementare a Flaherty, creando una chimica che tiene insieme le storie disparate di ogni episodio.Perché Lottery! FunzionavaNonostante la sua breve durata, Lottery! aveva un fascino unico, radicato nella sua capacità di raccontare storie universali attraverso il prisma della ricchezza improvvisa. Ogni episodio era un piccolo viaggio nella psiche umana: come reagiresti se diventassi milionario da un giorno all’altro? La serie giocava con questa domanda, mostrando vincitori che spaziavano da umili lavoratori a sognatori incalliti, ognuno con un proprio bagaglio di speranze, paure e difetti. Le guest star, che cambiavano ogni settimana, portavano freschezza e varietà, mentre l’ambientazione itinerante da Chicago a Miami, da New York a Los Angeles dava alla serie un respiro nazionale, quasi a celebrare la diversità dell’America.Il tono di Lottery! era un equilibrio perfetto tra commedia e dramma. Alcuni episodi si concentravano su situazioni esilaranti, come vincitori che perdevano il biglietto o si trovavano in dispute comiche per dividerlo. Altri, invece, esploravano temi più seri: famiglie divise dal denaro, individui sopraffatti dalla pressione della nuova ricchezza o persino criminali che cercavano di approfittarsi dei vincitori. Questo mix di leggerezza e profondità, unito alla struttura antologica, rendeva ogni episodio una sorpresa, capace di catturare l’immaginazione dello spettatore.Un Prodotto del Suo TempoLottery! si inserisce perfettamente nel panorama televisivo degli anni '80, un’epoca in cui serie come Love Boat e Fantasy Island celebravano il sogno di una vita migliore attraverso storie autoconclusive e personaggi larger-than-life. Come nota MYmovies.it, la serie cavalca “il trionfo dell’ottimismo” tipico di quel periodo, ma con un tocco di realismo: la ricchezza non risolve tutto, e spesso porta con nuovi problemi. Questo approccio la rendeva più sofisticata di quanto potrebbe sembrare a prima vista, anticipando in qualche modo serie moderne che esplorano le complessità della ricchezza, come Windfall (2006) o persino certi reality show che seguono vincitori di lotterie reali.Un dettaglio curioso è l’attenzione al realismo nella produzione. Ad esempio, i 5.000 dollari in contanti consegnati ai vincitori erano rappresentati da vere banconote da 1.000 dollari, stampate appositamente dal Bureau of Printing and Engraving, poiché all’epoca non esistevano tagli superiori ai 100 dollari. Questo tocco di autenticità, unito alle scenografie high-tech dell’epoca (con computer e tabelloni elettronici che evocavano un’atmosfera da borsa valori), contribuiva a rendere Lottery! visivamente accattivante per il pubblico degli anni '80.Un Cult Dimenticato?Nonostante il suo potenziale, Lottery! non riuscì a conquistare il pubblico a sufficienza per ottenere una seconda stagione. Forse la sua formula antologica, che non permetteva di sviluppare un arco narrativo continuo per i protagonisti, ne limitò l’appeal in un’epoca in cui le serie serializzate iniziavano a prendere piede. Eppure, come ricorda un fan su IMDb, lo show ha lasciato un’impronta duratura su chi lo guardava, con il suo mix di umorismo, dramma e un concetto universale: il denaro cambia tutto, ma non sempre in meglio.Rivedere Lottery! oggi potrebbe essere un’esperienza nostalgica, ma anche sorprendentemente attuale. In un mondo ossessionato dai sogni di ricchezza facile dai biglietti della lotteria ai crypto-boom la serie ci ricorda che la fortuna è solo l’inizio della storia. Se mai qualcuno volesse rispolverare questo concept per un remake, basterebbe un pizzico di cinismo moderno e una narrazione più serializzata per trasformarlo in un successo contemporaneo. Immaginate Flaherty e Rush che navigano tra influencer, criptovalute e drammi social: il potenziale c’è



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