Una struggente preghiera rivolta alla scrittura, alla poesia, alla letteratura e al lavoro sia manuale sia intellettuale. Ci sono i margini sabbiosi del Po, c’è la provincia, la campagna da attraversare in bicicletta se i soldi in tasca non bastano per la benzina, c’è un mondo editoriale e letterario che oggi non esiste più, ci sono trent'anni che passano in un battito di ciglia. Sono gli anni cruciali della formazione del protagonista, un vero outsider che lavora a tempo determinato per le ferrovie ma vuole scrivere. Che lavora poi come venditore porta a porta, operaio stagionale, organizzatore di eventi, ma vuole sempre scrivere. Ci sono stati, in diversi periodi della sua vita, alcuni incontri con poeti e scrittori poco illuminati dalle luci della ribalta, ma che hanno scavato un solco dentro di lui. Il libro è un omaggio agli scrittori appartati, quelli che all’apparenza non muovono foglia e invece finiscono per cambiare la vita dei lettori. È il tentativo di connessione con il proprio sogno. È un invito a trovare la strada e le guide più adatte al nostro carattere e alle nostre ambizioni. Un memoir scritto con la grazia dell'ispirazione
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